E invece il Briatore di turno ha ragione. Troppi laureati (e diplomati) “inutili”. Un bravo falegname, idraulico etc guadagna più della media dei suddetti laureati e si stressa di meno.La storiella alla Briatore che servono falegnami e non laureati mi fa orrore. E' rivoltante. Una società più colta e formata, è più libera, più ricca, ed è in grado di dare più opportunità anche a chi magari è meno formato.
dice tutto e non dice niente, c'è il lavoro sommerso come c'è la manovalanza. Ci sono paesi con un tasso di disoccupazione basso perchè c'è tanta manovalanza regolarizzata, c'è meno nero rispetto all'italia e magari meno malavita.Per curiosità volevo verificare i dati per quanto riguarda la disoccupazione in Europa ..
Il tasso di disoccupazione della Repubblica Ceca, pari al 2,3%, è il più basso di tutti i Paesi europei. Germania, Malta e Norvegia sono al 2,9% e la Polonia al 2,6%, esempi di Paesi dell'UE con tassi di disoccupazione inferiori al 3%..
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non capisco perchè devo fare quello che mi dicono altri, che ovviamente hanno tutto l'interesse a spingere per una serie di professioni.
Beh si può scegliere fino a un certo punto.
Se uno lavora per hobby ma non ne ha bisogno per mangiare può fare il menestrello o l'allevatore di cavallucci marini o quello che preferisce.
Ma se si vuole cercare un lavoro che dia da vivere,come dipendente o autonomo,è il mercato a decidere per te.
Se servono fabbri io sono liberissimo di scegliere di non fare il fabbro ma difficilmente potrò scegliere di fare un altro lavoro del quale il mercato non sente l'esigenza.
Io poi sono un po' cinico e disilluso.
Credo che poche persone facciano un lavoro che è la loro passione.
Per molti un lavoro è un lavoro,se è pagato a sufficienza e magari non è troppo pesante va bene.
La disoccupazione ormai da' poco l' idea della realta'....
Tra part time e paghe orarie ridicole....
Non si arriva a fine mese anche come occupati
ma nessuno discute la passione, c'è anche chi ha quella di fare il falegname ed è giusto che la segua, però che me lo deve dire l'imprenditore di turno che si lamenta perchè non trova le figure professionali che cerca si facesse una domanda e si rispondesse anche.
La disoccupazione è quasi del tutto scomparsa nella zona euro: oggi riguarda solo il 6,7 per cento della popolazione attiva, il livello più basso da trent’anni. Eppure il Pil cala e la produzione non decolla a causa della carenza di manodopera. Alternatives Economiques analizza, dati alla mano, questa strana congiuntura storica..
“La ripresa dopo la crisi sanitaria ha preso la forma di una ‘V’ e i principali indicatori del mercato del lavoro hanno raggiunto i livelli più alti dall’inizio del secolo”, sottolinea un rapporto di Eurofound. “Per la prima volta in una generazione, la preoccupazione politica più urgente è la carenza di manodopera, non la disoccupazione, ossia dall’offerta di lavoro piuttosto che dalla domanda”...
Tasso di disoccupazione in Europa
Tasso di disoccupazione nel terzo trimestre del 2022, in percentuale della forza lavoro.
Spagna 12,5%
Grecia 12,4%
Italia 8,3%
Croazia 7,4%
Francia 7,3%
Finlandia 7,3%
Lettonia 7,0%
Svezia 6,9%
Zona euro 6,7%
Unione europea 6,1%
Slovacchia 6,0%
Estonia 5,9%
Lituania 5,9%
Portogallo 5,9%
Belgio 5,6%
Romania 5,4%
Lussemburgo 5,1%
Austria 4,9%
Danimarca 4,5%
Irlanda 4,3%
Bulgaria 4,1%
Slovenia 4,0%
Paesi Bassi 3,7%
Ungheria 3,6%
Germania 3,1%
Polonia 2,9%
Repubblica Ceca 2,2%
Grafico: Alternatives Economiques | EDJNe
A quanto pare in Mitteleuropa si sta piuttosto bene ...
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Divergent - 12 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa