non so se l'ho già raccontata questa, ma merita...
Stavo andando verso Trieste con il Doblò aziedale dato che il materiale che dovevo portare ad un cliente non ci stava sulla 147. Il doblò è la versione cargo, con un divisorio in lamiera tra il vano di carico e l'abitacolo, specchietto retrovisore assente, quindi visibilità posteriore molto limitata, soprattutto per me che in autostrada guardo lo specchietto retrovisore mediamente 4-5 volte / minuto (cmq in funzione al traffico).
Sto viaggiando a 120-130 km/h dato che c'è un tratto in salita, il furgone è bello carico e il traffico sostenuto, sono in sorpasso di una fila di TIR, distanziati circa 10-15 alcuni anche 30-40 mt uno dall'altro. Vedo che arriva lui, sulla sua nuovissima sw tedesca da 60-70.000?(questo ve lo spiego dopo...) a circa 160-170 km/h.
Fossi stato con la 147, avrei trovato il primo"buco" tra 2 camion, rallentando lo avrei lasciato passare, dato che l'avevo già inquadrato da lontano. Invece sono con il doblò carico, dove rallentare pesantemente e poi dovermi ributtare in corsia di sorpasso con poco motore, non mi sembra la mossa dell'anno.
Accelero un po' per non disturbare troppo, me lo vedo tramite gli specchietti laterali che mi arriva attaccato al culo, non riesco ad essere preciso per la mancanza dello specchietto in abitacolo, ma 'sto cafone (vorrei scrivere altro ma mi autocensuro) mi stava a non più di 30-40 cm dal mio paraurti, e questo non momentaneamente, ma per svariati secondi.
La salita non mi aiuta, e non riesco a togliermi dalla corsia di sorpasso senza andare ad ammazzarmi. Comunico al decerebrato con un leggerissimo colpetto sui freni (credetemi, credo di non aver nemmeno rallentato, anche perchè avessi rallentato me lo sarei trovato in groppa) che è ora di lasciare tra me e il suo neurone almeno qualche metro.
A questa mia azione non vi dico cosa ne è seguito.... :shock: :shock: :shock:
Ha cominciato a sfanalarmi facendo gesti inenarrabili, appena sono riuscito a spostarmi (a 'sto punto con la calma di finire i sorpassi a 130 km/h, senza per forza dover rallentare) sto xxxxxxxxxx mi sorpassa e tendando di SPERONARMI cerca di fermarmi.... dopo vari tentativi, nei quali se non mi fossi spostato parzialmente in corsia di emergenza ci saremmo schiantati entrambi, gli mostro il cellulare facendogli capire con il labbiale che sto chiamando la polizia.
Al che desiste e se ne va. E' finita qui? Ovviamente no, il nostro furgone ha l'indirizzo e il numero di telefono stampato sulle fiancate ed al posteriore.
'Sto cretino ha pure il coraggio di chiamare in ufficio dicendo al collega che gli rispose che ero un'imbecille (io, non lui) e che come si permettevano di mandare in giro deficienti come me a nome della ditta.
Fortunatamente il mio collega si è annotato il numero di cellulare, quindi quando sono rientrato in ufficio, l'ho richiamato presentandomi come "l'imbecille che ha avuto la fortuna di incontrarlo in autostrada". Molto pacatamente (anche se il suo mononeurone non mi stava ascoltando, convinto di aver ragione) gli ho spiegato che starmi attaccato al culo metteva a repentaglio anche la mia di vita (non solo la sua inutile), ricevendo come risposta che lui sa guidare, che la sua macchina ha i freni migliori del furgone :shock: :shock: :shock: :shock: e che a me non deve interessare chi mi sta dietro e che devo guardare solo avanti. Dopo una ventina di minuti di parole al vento, ho proposto rilasciandogli l'indirizzo del mio ufficio, con l'invito di venire a prendermi ed andare dalla polstrada a discuterne davanti a loro e vedere chi avesse ragione.
Spiazzato, ha riagganciato il telefono.................. :lol: :lol: :lol:
p.s. nel tratto dove cercava di speronarmi c'erano anche i cartelloni luminosi che hanno delle belle telecamere montate sopra, quindi volendo avrei potuto denunciare la cosa, anche solo per soddisfazione personale, ma ci avrei rimesso soldi (avvocati) e tempo. Però visto il mononeurone sarebbe stato giusto così.