Bauscia
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non puo' funzionare, se non a costi folli.Personalmente..
Ciò che trovo in assoluto, sopra ad ogni personale e giustificata opinione letta finora, è la mancanza "culturale" di un vero e proprio "trasporto pubblico"...
Cerco di spiegarmi:
Al di là dei grossi centri urbani, dove più o meno il trasporto pubblico copre la quasi totalità delle esigenze quotidiane ( mi riferisco nello specifico alle grandi città... ) appena si esce già si può arrivare al 50% della disponibilità del servizio ( per copertura ed orari...)...
Questo, a mio parere è sempre stato il problema che continua a generare l'intensivo uso dell'automobile come unica alternativa al trasporto esclusivo casa/lavoro/casa...
Sono ormai trentadue anni che lavoro nello stesso comune ( nel tempo in due aziende diverse.. ma entrambe insite nello stesso comune..) e posso dire con assoluta certezza che, pur essendo cambiate le direttrici casa/lavoro per trasferimento di residenza, mi ritrovo ogni mattina a constatare ogni giorno quante vetture viaggiano con una persona sola a bordo...
Negli anni mi sono impegnato a trovare una soluzione utile per poter usufruire del TP al posto dell'auto ( sia per motivi di risparmio carburante, che per usura della stessa, sia per lo stress che il traffico, alla lunga, può generare...)
E niente, nonostante il mio impegno non sono riuscito a trovare la giusta "quadra"....
La mattina dovrei partire alle 6-30 per arrivare al lavoro dopo il suono della campanella delle 8....
La sera dovrei arrivare a casa non prima delle 19/20..
Vale la pena passare tutto questo tempo in viaggio per risparmiare...???
Ovviamente mi riferisco a lavori in cui la presenza fisica è obbligatoria ( sono operaio...)
Per altre mansioni sono del parere che lo smart-working debba essere incentivato e sviluppato ove possibile...
Ci sono realtà territoriali in cui determinati comuni dove risiedono le aziende hanno le loro "zone industriali".
( io per esempio lavoro a Biassono, e la gran parte della zona industriale è sviluppata fuori paese al confine con Lissone, su una direttrice importante a livello viabilistico, ma che è molto carente, e per molti aspetti assente in toto, per il TP.....
Per quanto ritengo si potrebbe fare molto di più.
Per esempio, e lo scrivo da comune utente della strada, si potrebbero instaurare dei "tavoli" di confronto tra i vari comuni, pensare per esempio a dei semplicissimi questionari statistici dove viene coinvolta la cittadinanza esprimendo, attraverso alcune domande, quali sono le strade più utilizzate, per quali motivi, e quale soluzione propongono.
Di pari passo coinvolgere le varie aziende di TP in abbinata alle aziende strutturate sul territorio per evidenziare un ipotetico "Numero di Utenti Die", in modo da poter verificare la disponibilità delle aziende a partecipare, magari creando un consorzio gestito in comune tra tutte le parti, che possa in qualche modo "contribuire" a snellire il traffico quotidiano dei dipendenti interessati...
Ponendo:
Se in una sola "zona industriale " che può occupare ipotesi 10km quadri di superficie, con una ipotetica somma di circa 300/400 dipendenti in totale, ritengo fattibile e plausibile una scelta in tal senso, con un contributo economico da parte di tutti non penso sia poi così difficile...
Ma siamo in Italia....
in una zona industriale, c'e' chi inizia alle 7, chi alle 8 e chi alle 9. come conseguenza, ci sara' chi finisce alle 4 e chi alle 7 di sera.
poi ci sono quelli che non arrivano da milano, ma da un altro paese fuori.
qui anni fa ci han provato.
il comune ha messo un pulmino gratuito, che partiva dalla fermata piu' vicina alla zona industriale, e ci faceva tutto il giro. e' durato due anni, poi l'han tolto, perche' costava una cifra e non serviva a nulla.
allora han convinto l'ATM a far fare il giro piu' lungo, nella zona industriale. Morale, un anno e l'han tolto.
ora, quelli che arrivano in autobus, hanno il monopattino e si fanno gli ultimi 2km cosi'.
ma la maggior parte, arriva in auto.
il costo ne giustifica la comodita' di arrivare e tornare coi proprio orari, senza stare a vedersi una serie su netflix, aspettando il passaggio della diligenza.