Personalmente, che l'incentivo sia vincolato a un ISEE lo trovo molto corretto.
L'ISEE stesso di per sé è corretto, aggancia i dati di tutte le varie anagrafiche dei vari ministeri (tributaria, catasti, banche/investimenti, accantonamenti pensione, trasporti), contiene lo stato di famiglia con eventuali figli (Comune, ecc.) e di fatto fornisce un indicatore matematico che non è né buono né cattivo; peraltro è largamente usato per tante interlocuzioni e richieste alle pubbliche amministrazioni.
È chiaro che quindi il problema non è né di incentivi né di ISEE ma di chi, pesci grandi o pesci piccoli, riesce ad occultare proprietà liquide/mobili/immobili/de facto a tutti i vari enti e purtroppo un po' di pulizia in questo senso si fa fatica a farla, magari le cose pian piano migliorano ma io, ragionamento becero e terra-terra, continuo a sapere per certo (relata refero da persone attendibili) della "classica" BMW o SUV nuovo a caso ma che non pagano nemmeno la mensa base di Milano Ristorazione
Probabilmente, oltre a chi proprio non ne ha, c'è chi riesce a non "mostrare" soldi sul conto, a vivere in case intestate a genitori/parenti, da non dipendente può assumersi i rischi che crede in termini di evasione, ecc.).
Però non possiamo concludere che siccome qualcuno si approfitta allora l'ISEE è uno strumento errato, servono ovviamente più controlli "buoni" verso chi davvero crea problemi (e non le millemila cartelle esattoriali da poche decine di euro per "pizzicare" qua e là).
L'altro giorno sentivo ancora la storia dei proprietari di ristoranti, come categoria, che dichiarano redditi minori della media dei loro lavoratori stipendiati, o del tassista che dichiara mediamente redditi inferiori a quelli che dichiara un operaio non specializzato con paga base...
E questi sono scenari "risibli" perché i veri ammanchi sono causati dai grossi gruppi industriali, bancari, web, ecc., però si incastrano tutti perfettamente con la nostra storia degli incentivi e, più in generale, dell'ISEE.