mpcrv ha scritto:
ciao superpapà
+ provvigioni su finanziamenti
sì ma è un discorso complesso, le provvigioni sono buone su finanziamenti con tassi da rapina, però le aggressive campagne delle finanziare
captive rendono "difficile" ai venditori proporre "alternative" ... comunque tutto fa brodo, ma direi che il grosso di questi premi lo si ottine con i finanziamenti sull'usato (al solito)
+ alte % su accessori poposti alla vendita
, vero, anche fino al 30%
+ % pratiche automobilistiche per trapassi
dipende dalle case, alcune lasciano mano libera ai conce per permettere di recuperare qualcosa sugli eccessivamente bassi contributi preconsegna, altre ci stanno attente, in ogni caso di solito il rapporto sta con l'agenzia di fiducia che tratta all'ingrosso
+ bonus annuali x raggiungimento fatturati
.....poi mi dice un concessionario storico di una nota casa, mio conoscente, che gli fanno pagare anche le "tute" da officina marchiate...
misteri....
Questi due punti sono indissolubilmente legati. I premi sono atribuiti non soltanto al mero raggiuongimento di un tot di targhe in un dato periodo, non solo al "mix" di vendita (devi vendere un "paniere" di modelli con una dotazione media di accessori), ma anche a millemila variabili che di fatto legano con un cappio scorsoio il conce all'importatore o alla casa madre.
Ti faccio un esempio sull'arredamento dei locali di vendita.
Lo "stile" deve essere approvato dalla Casa (e fin qui la cosa ha una sua logica), poi la Casa ti "suggerisce" dei fornitori specifici (o ti fornisce diretatmenet l'arerdo), ovviamente a prezzi mostruosamente più elevati del mercato (la stessa tipologia scrivania che io pagherei 400+Iva il conce la paga il doppio se non il triplo). Ovviamente, in ossequio alle varie niormative, il conce non ha alcun obbligo di acquistare dai "fornitori appovati" le linee di arredo "suggerite" (il conce non è una filiale della Casa ma un'organizzazione indipendente), solo che in sede di verifica ispettiva periodica l'arredo fa "punteggio".
Se poi passiamo al reparto officina, i banchi tester "ufficiali" monomarca costano anche più dei banchi tester "multimarca indipendenti".
E così via con tutto quel che ne segue.
Chiaro che cerchino di rifarsi dalle perdite sul nuovo (perché mettiamioci in testa che spesso oggi i conce vendono il nuovo in perdita, se consideriuamo tutto il centro di costo del "nuovo") con le uniche due leve disponibili, l'usato e ed il service (l'olio che, se del tipo long life, prezza a listino 25/30 euro e poi bontà loro te lo scontano a 20/25 lo pagano 5/6 euro dall'importatore che a sua volta lo paga la metà ...)
Negli anni buoni alcuni (non tutti) conce ci hanno marciato alla grande (ed altri hanno sempplicemenet vivacchiato grazie alle linee di credito bancarie), ma ora sono davvero l'anello più debole della catena (il consumatore può almeno decisdere di non cambiare auto, ma il conce non può rifiutare di prendere le vetture che gli vengono asegnate d'ufficio e per le quali il pagamento avviene a mezzo di rid preautorizzato ancor prima che l'auto scenda dalla bisarca

)
Torno ancora sulle campagne promo "tasso zero" e simile delel finanziarie
captive. Va tenuto conto che il costo di fabbricazione diretto di una vettura (manodopera pezzi e costo orario impianti senza ammortamento degli investimeti) è di crca un terzo rispetto ai listini; poi bisogna aggiungere una quota molto elevata di "comunicazione" (la pubblicità) che sui modelli più economici può arrivare anche al 20% del listino. Insomma, in tempi come questi le Case possono decidere di aumenatre la durata degli impianti (classico esempio Fiat con la Punto) e vendere a "prezzi marginali", decidendo ciè di "paga" oneri finanziari (che a Sava i soldi non glielo prestano mica gratis, e non avendo lo statutus di banca come VW Bank ad esempio non ha potuto accedere ai finanziamenti BCE all'1%, ma qui andiamo O.T) anziché "impianti"