Luigi-82 ha scritto:vecchioAlfista ha scritto:se la tua Luigi vuole essere una difesa d'ufficio di fiat, posso darti solo in parte ragione: l'ultima gestione IRI aveva senz'altro minato l'azienda e messa fortemene in difficoltà.
Si trattava comunque di dfficoltà che nulla hanno a che fare con lo smantellamento ed il sistematico annichilimento di ogni specificità Alfa Romeo, che cmq nell'86 ancora esisteva, era apprezzata e costituiva una base di partenza florida, sia tecnica che progettuale.
Tutto il resto sono alibi che fiat non merita.
Che difesa d'ufficio, ci mancherebbe, ma è da troppo tempo che si addossano colpe a fiat che oggettivamente non ha.
Dai non dirmi di non avere mai letto robe del tipo "la fiat ha fatto morire l'alfa"...
che assurdità è mai questa? Come si fa a dimeticare che fiat ha rilevato (grazie alla criticabile manovrina di chi gestiva l'Iri) un'azienda prossima al fallimento? Che morire e morie? Le è stata affibbiata un morto, per evitare che nel mercato nazionale mettesse piede un costruttore americano e rovinare "il monopolio". Annichilire, beh forse il termine è giusto, ma è anche vero che la condivisione tecnica andava fatta, e chi aveva il ruolo di forza l'ha imposta a chi era parte debole. D'altro canto non è che si poteva immaginare un tipo di condivisione meccanica opposto, ovvero di costruire le Tipo sullo schema delle alfasud e le tempra con il transaxle. Che fai, importi un modello tecnico-aziendale che ha appena mietuto una vittima del mercato?
O, più verosimilmente, le applichi il tuo modello industriale? Tieni presente che Fiat negli anni 80 andava forte anche in europa. Perchè mai stravolgere quello che facevi se ti dava pure ottimi risultati?
Bellicapelli mi dice di non scomodare i massimi sistemi...questi non lo sono, Questi sono fatti concreti. Veri.
il tuo assunto ha una sua logica. Ma il pensiero ha una sua logica se si considera la produzione ed il prodotto fiat, e non Alfa.
La condivisione è un punto verosimilmente imprescindibile per l'industria moderna, ma, come dice BelliCapelli, non può essere realizzato tout-court. Pena, l'anichilimento del prodotto, che oggi raggiunge la sua massima espressione con la totale omologazine dei marchi, dove fra un Giulietta ed un Doblò cambia solo un manettino e due cuscinetti (mi potrai dire che vanno diversamente: per fortuna! E ci mancherebbe!).
Stai pur tranquillo che mantenere meccaniche "almeno semi-condivise" tipo 147 o 156, utilizzare schemi TP od Alfa per l'alto di gamma fiat-Lancia (stile 164-Thema-Coma) poteva già essere una soluzione accettabile, sia industralmente che nel prodotto. Così come investire in plurifrazionati e meccaniche Alfa, dato che un motore del biscione meglio si monterebbe su un cofano fiat e non il contrario. Peccato che per fiat era troppo pure così.
In definitiva, come si fa a dire che fiat non ha ucciso Alfa??