<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 170 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Carissimo Giampi47
è con vera ammirazione e piacere che leggo i tuoi interventi.
In questi giorni mi sei venuto alla mente mentre rileggevo, per la terza volta, il libro di Rinaldo Gianola "LURAGHI, l'Uomo che invento' la Giulietta" edito da Baldini & Castoldi.
Si tratta di una Biografia bellissima e che ogni appassionato d'auto e di Alfa Romeo dovrebbe leggere, per poter capire il presente.
Si parla di tanti aspetti inediti dal 1960 al 1973, anni in cui Luraghi, fu a capo dell'Alfa.
Leggendo questo libro si scoprono tante cose inedite e che sdoganano molti luoghi comuni :
- IRI non è sempre stata in perdite, ma con Luraghi l'Alfa era in attivo;
- che nel 1973 l'Alfa produceva 200.000 vetture l'anno!!, produceva piu' di BMW che sfornava 185.000 vetture.
- che alla fine degli anni 60 l'Alfa è in accordo con Enzo Ferrari per acquistare l'omonima casa del cavallino, ma....in modo poco "fair" Agnelli fece svanire l'affare e lo fece diventare il suo affare.
- si parla dello stile "Fiat" e della controversa questione meridionale di Pomigliano e Pratola dopo.
- si parla di Enrico Sala, di Orazio Satta Puliga
- ma anche di DC, FIAT, Pianificazioni e strategie per poter arrivare a eliminare la concorrenza di Alfa Romeo

tratto dal libro

"Io sono convinto che in un Paese come il nostro non si puo' pensare che a una soluzione a carattere socialistico. Non abbiamo la ricchezza, la nostra materia prima sono i lavoratori, tutti i lavoratori. Ecco perchè il funzionario coscienzioso deve opporsi se pensa che il governo sbaglia. C'è la disciplina del gruppo. Ma c'è anche il dovere di denunciare quella che si considera una scelta inopportuna, a proprio rischio, s'intende. Quando non si sa curvare la schiena, e quando non si vuole asservire il proprio cervello, anche se dato in affitto,la vita è scomoda." c)


Nel 1973 Luraghi fu estromesso dalla direzione dell'Alfa Romeo, su pressioni "esterne" .
Nel 1986 parla della vendita dell'Alfa Romeo come di un meretricio : ".....io son certo che L'Alfa, sia che finisca in mano Ford sia che finisca con la Fiat, verrà sacrificata. (G.Luraghi)"

Luraghi fu colui che volle fortemente Arese con le sue fabbriche, il museo e l'archivio storico.

Ciao Carissimo ;)

Non ho avuto occasione di leggere il libro di Gianola sul Pres. LURAGHI che comunque a mio avviso è stato il miglior Presidente che ALFA abbia mai avuto. Soprattutto per la sua lungimiranza e la sua signorilità che sicuramente è riuscito a trasmettere a grandissima parte di coloro che in ALFA ci lavoravano.

Dal Dott. SALA - ( genero di LURAGHI ) fui ricevuto qualche giorno prima di Pasqua dell' anno 1971
per essere io edotto circa la consegna (quantomeno presunta) delle mia Montreal ed in lui trovai tanta gentilezza e sincerità.
Sincerità e puntualità che mi si dimostrò all' atto della consegna della vettura ( come il Dott. SALA aveva a me anticipato).

Su questo stesso Topic e mi pare verso pag. 65 o 68 oppure qualche pagina più in la' , avevo postato qualcosa circa E.FERRARI e LURAGHI inerente
un ipotetico possibile accordo - che poi non ebbe luogo - tra Ferrari ed Alfa.
Ma anche andando a ritroso su alcuni Topic dell' anno scorso e/o di 2 anni fa,
con l' amico 75TurboTP e tutti gli altri amici che quì scrivono avevamo imbastito alcune disquisizioni. Però non ricordo su quali Topic. :cry:

Non dimentichiamoci che LURAGHI volle fortissimamente la Pista di Balocco !!!!!

Se mi riesce ora Ti allego una foto ( e mi dispiace che è un po' sbiadita....).
Spero la accetterai egualmente. ;)

Un caro saluto. :D :thumbup:

Attached files /attachments/1563778=23999-DSCF5808- Da Quattroruote Luglio 1969.JPG
 
giampi47 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Carissimo Giampi47
è con vera ammirazione e piacere che leggo i tuoi interventi.
In questi giorni mi sei venuto alla mente mentre rileggevo, per la terza volta, il libro di Rinaldo Gianola "LURAGHI, l'Uomo che invento' la Giulietta" edito da Baldini & Castoldi.
Si tratta di una Biografia bellissima e che ogni appassionato d'auto e di Alfa Romeo dovrebbe leggere, per poter capire il presente.
Si parla di tanti aspetti inediti dal 1960 al 1973, anni in cui Luraghi, fu a capo dell'Alfa.
Leggendo questo libro si scoprono tante cose inedite e che sdoganano molti luoghi comuni :
- IRI non è sempre stata in perdite, ma con Luraghi l'Alfa era in attivo;
- che nel 1973 l'Alfa produceva 200.000 vetture l'anno!!, produceva piu' di BMW che sfornava 185.000 vetture.
- che alla fine degli anni 60 l'Alfa è in accordo con Enzo Ferrari per acquistare l'omonima casa del cavallino, ma....in modo poco "fair" Agnelli fece svanire l'affare e lo fece diventare il suo affare.
- si parla dello stile "Fiat" e della controversa questione meridionale di Pomigliano e Pratola dopo.
- si parla di Enrico Sala, di Orazio Satta Puliga
- ma anche di DC, FIAT, Pianificazioni e strategie per poter arrivare a eliminare la concorrenza di Alfa Romeo

tratto dal libro

"Io sono convinto che in un Paese come il nostro non si puo' pensare che a una soluzione a carattere socialistico. Non abbiamo la ricchezza, la nostra materia prima sono i lavoratori, tutti i lavoratori. Ecco perchè il funzionario coscienzioso deve opporsi se pensa che il governo sbaglia. C'è la disciplina del gruppo. Ma c'è anche il dovere di denunciare quella che si considera una scelta inopportuna, a proprio rischio, s'intende. Quando non si sa curvare la schiena, e quando non si vuole asservire il proprio cervello, anche se dato in affitto,la vita è scomoda." c)


Nel 1973 Luraghi fu estromesso dalla direzione dell'Alfa Romeo, su pressioni "esterne" .
Nel 1986 parla della vendita dell'Alfa Romeo come di un meretricio : ".....io son certo che L'Alfa, sia che finisca in mano Ford sia che finisca con la Fiat, verrà sacrificata. (G.Luraghi)"

Luraghi fu colui che volle fortemente Arese con le sue fabbriche, il museo e l'archivio storico.

Ciao Carissimo ;)

Non ho avuto occasione di leggere il libro di Gianola sul Pres. LURAGHI che comunque a mio avviso è stato il miglior Presidente che ALFA abbia mai avuto. Soprattutto per la sua lungimiranza e la sua signorilità che sicuramente è riuscito a trasmettere a grandissima parte di coloro che in ALFA ci lavoravano.

Dal Dott. SALA - ( genero di LURAGHI ) fui ricevuto qualche giorno prima di Pasqua dell' anno 1971
per essere io edotto circa la consegna (quantomeno presunta) delle mia Montreal ed in lui trovai tanta gentilezza e sincerità.
Sincerità e puntualità che mi si dimostrò all' atto della consegna della vettura ( come il Dott. SALA aveva a me anticipato).

Su questo stesso Topic e mi pare verso pag. 65 o 68 oppure qualche pagina più in la' , avevo postato qualcosa circa E.FERRARI e LURAGHI inerente
un ipotetico possibile accordo - che poi non ebbe luogo - tra Ferrari ed Alfa.
Ma anche andando a ritroso su alcuni Topic dell' anno scorso e/o di 2 anni fa,
con l' amico 75TurboTP e tutti gli altri amici che quì scrivono avevamo imbastito alcune disquisizioni. Però non ricordo su quali Topic. :cry:

Non dimentichiamoci che LURAGHI volle fortissimamente la Pista di Balocco !!!!!

Se mi riesce ora Ti allego una foto ( e mi dispiace che è un po' sbiadita....).
Spero la accetterai egualmente. ;)

Un caro saluto. :D :thumbup:
Carissimo Giampi. E adesso come si fa a continuare a sostenere che il carrozzone Alfa in mani pubbliche è stato un bagno di sangue?
Io nei numeri da te postati vedo un margine sul fatturato ben superiore al 10% che oggi quasi tutti i costruttori si sognano...
Se cominciamo a mettere sul piatto i numeri (quelli veri) di redditività e finanza scopriremo senza dubbi il colpevole della morte della vecchia Alfa Romeo.
Il fuoco incrociato di politica, sindacato e Villar "Penosa"/Lingotto ha decretato la morte del più glorioso marchio automobilistico di massa italiano.
Infatti dall'allontanamento di Luraghi in poi Alfa Romeo è stata prima umiliata e poi venduta per vili calcoli politici e para industriali.
Se a gestire il biscione fossero stati lasciati uomini competenti, capaci ed innamorati del proprio lavoro, oggi Alfa sarebbe ancora profittevole, all'avanguardia ed autonoma.
 
Kren2 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Carissimo Giampi47
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In questi giorni mi sei venuto alla mente mentre rileggevo, per la terza volta, il libro di Rinaldo Gianola "LURAGHI, l'Uomo che invento' la Giulietta" edito da Baldini & Castoldi.
Si tratta di una Biografia bellissima e che ogni appassionato d'auto e di Alfa Romeo dovrebbe leggere, per poter capire il presente.
Si parla di tanti aspetti inediti dal 1960 al 1973, anni in cui Luraghi, fu a capo dell'Alfa.
Leggendo questo libro si scoprono tante cose inedite e che sdoganano molti luoghi comuni :
- IRI non è sempre stata in perdite, ma con Luraghi l'Alfa era in attivo;
- che nel 1973 l'Alfa produceva 200.000 vetture l'anno!!, produceva piu' di BMW che sfornava 185.000 vetture.
- che alla fine degli anni 60 l'Alfa è in accordo con Enzo Ferrari per acquistare l'omonima casa del cavallino, ma....in modo poco "fair" Agnelli fece svanire l'affare e lo fece diventare il suo affare.
- si parla dello stile "Fiat" e della controversa questione meridionale di Pomigliano e Pratola dopo.
- si parla di Enrico Sala, di Orazio Satta Puliga
- ma anche di DC, FIAT, Pianificazioni e strategie per poter arrivare a eliminare la concorrenza di Alfa Romeo

tratto dal libro

"Io sono convinto che in un Paese come il nostro non si puo' pensare che a una soluzione a carattere socialistico. Non abbiamo la ricchezza, la nostra materia prima sono i lavoratori, tutti i lavoratori. Ecco perchè il funzionario coscienzioso deve opporsi se pensa che il governo sbaglia. C'è la disciplina del gruppo. Ma c'è anche il dovere di denunciare quella che si considera una scelta inopportuna, a proprio rischio, s'intende. Quando non si sa curvare la schiena, e quando non si vuole asservire il proprio cervello, anche se dato in affitto,la vita è scomoda." c)


Nel 1973 Luraghi fu estromesso dalla direzione dell'Alfa Romeo, su pressioni "esterne" .
Nel 1986 parla della vendita dell'Alfa Romeo come di un meretricio : ".....io son certo che L'Alfa, sia che finisca in mano Ford sia che finisca con la Fiat, verrà sacrificata. (G.Luraghi)"

Luraghi fu colui che volle fortemente Arese con le sue fabbriche, il museo e l'archivio storico.

Ciao Carissimo ;)

Non ho avuto occasione di leggere il libro di Gianola sul Pres. LURAGHI che comunque a mio avviso è stato il miglior Presidente che ALFA abbia mai avuto. Soprattutto per la sua lungimiranza e la sua signorilità che sicuramente è riuscito a trasmettere a grandissima parte di coloro che in ALFA ci lavoravano.

Dal Dott. SALA - ( genero di LURAGHI ) fui ricevuto qualche giorno prima di Pasqua dell' anno 1971
per essere io edotto circa la consegna (quantomeno presunta) delle mia Montreal ed in lui trovai tanta gentilezza e sincerità.
Sincerità e puntualità che mi si dimostrò all' atto della consegna della vettura ( come il Dott. SALA aveva a me anticipato).

Su questo stesso Topic e mi pare verso pag. 65 o 68 oppure qualche pagina più in la' , avevo postato qualcosa circa E.FERRARI e LURAGHI inerente
un ipotetico possibile accordo - che poi non ebbe luogo - tra Ferrari ed Alfa.
Ma anche andando a ritroso su alcuni Topic dell' anno scorso e/o di 2 anni fa,
con l' amico 75TurboTP e tutti gli altri amici che quì scrivono avevamo imbastito alcune disquisizioni. Però non ricordo su quali Topic. :cry:

Non dimentichiamoci che LURAGHI volle fortissimamente la Pista di Balocco !!!!!

Se mi riesce ora Ti allego una foto ( e mi dispiace che è un po' sbiadita....).
Spero la accetterai egualmente. ;)

Un caro saluto. :D :thumbup:
Carissimo Giampi. E adesso come si fa a continuare a sostenere che il carrozzone Alfa in mani pubbliche è stato un bagno di sangue?
Io nei numeri da te postati vedo un margine sul fatturato ben superiore al 10% che oggi quasi tutti i costruttori si sognano...
Se cominciamo a mettere sul piatto i numeri (quelli veri) di redditività e finanza scopriremo senza dubbi il colpevole della morte della vecchia Alfa Romeo.
Il fuoco incrociato di politica, sindacato e Villar "Penosa"/Lingotto ha decretato la morte del più glorioso marchio automobilistico di massa italiano.
Infatti dall'allontanamento di Luraghi in poi Alfa Romeo è stata prima umiliata e poi venduta per vili calcoli politici e para industriali.
Se a gestire il biscione fossero stati lasciati uomini competenti, capaci ed innamorati del proprio lavoro, oggi Alfa sarebbe ancora profittevole, all'avanguardia ed autonoma.

Parole vere carissimo. ;)

Quel giorno di Gennaio dell' anno 1974 quando fu defenestrato LURAGHI, per coloro che conoscevo all' interno dell' ALFA fu il classico fulmine a ciel sereno.
Così come " altra mazzata " fu da lì a pochi giorni dopo , la scomparsa
dell ' ING. SATTA.
Due " botte " pesantissime per gli amici dell' ALFA :oops:

Cosa successe a LURAGHI ? Si oppose alla volontà di una " alta sfera " dell' IRI ( nel 1973 ) a che parte delle vetture ALFETTA fossero costruite
metà a Pomigliano e metà ad Arese !!! :shock:

Pure se è vero che - ( pare di avere capìto dai suoi scritti e da tutto quanto si reperisce in giro ) circa Pomigliano egli fin dall' inizio avrebbe voluto gestirla in un modo leggermente differente e più gradualmente e sicuramente in maniera più costruttiva.

Potrei postarTi alcuni brani di LURAGHI scritti negli anni 1968-1969 - 1970
( inviandoli come foto che poi andranno ingrandite - come al solito - ) molto interessanti e che sono in mio possesso ma mi riservo eventualmente di farlo piu' avanti . Grazie. ;)

E circa la fabbrica ALFASUD di Pomigliano, il Drake E.FERRARi nel suo libro del 1970 ( quando era già di pubblico dominio la questione Alfasud ) è molto più prudente ed anche critico ma dispensando consigli del tutto suoi personali ( a quel tempo ) che sarebbero stati per lo meno degni di attenzione.

Per terminare, Ti posto una foto dell' Editoriale - a firma il grande Gianni
MAZZOCCHI direttore e proprietario della EdiDomus - che è apparso su
Quattroruote n° 272 del mese di Luglio dell' anno 1978.

A mio parere è interessante perchè sotto sotto e riflettendoci bene si può anche comparare alla oramai atavica inettitudine dei governanti che mai e poi mai hanno desiderato pensare seriamente a sviluppare una seria politica automobilistica Italiana. :D

Ti giunga un caro saluto. Ciao. ;) :thumbup:
 
giampi47 ha scritto:
Kren2 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Carissimo Giampi47
è con vera ammirazione e piacere che leggo i tuoi interventi.
In questi giorni mi sei venuto alla mente mentre rileggevo, per la terza volta, il libro di Rinaldo Gianola "LURAGHI, l'Uomo che invento' la Giulietta" edito da Baldini & Castoldi.
Si tratta di una Biografia bellissima e che ogni appassionato d'auto e di Alfa Romeo dovrebbe leggere, per poter capire il presente.
Si parla di tanti aspetti inediti dal 1960 al 1973, anni in cui Luraghi, fu a capo dell'Alfa.
Leggendo questo libro si scoprono tante cose inedite e che sdoganano molti luoghi comuni :
- IRI non è sempre stata in perdite, ma con Luraghi l'Alfa era in attivo;
- che nel 1973 l'Alfa produceva 200.000 vetture l'anno!!, produceva piu' di BMW che sfornava 185.000 vetture.
- che alla fine degli anni 60 l'Alfa è in accordo con Enzo Ferrari per acquistare l'omonima casa del cavallino, ma....in modo poco "fair" Agnelli fece svanire l'affare e lo fece diventare il suo affare.
- si parla dello stile "Fiat" e della controversa questione meridionale di Pomigliano e Pratola dopo.
- si parla di Enrico Sala, di Orazio Satta Puliga
- ma anche di DC, FIAT, Pianificazioni e strategie per poter arrivare a eliminare la concorrenza di Alfa Romeo

tratto dal libro

"Io sono convinto che in un Paese come il nostro non si puo' pensare che a una soluzione a carattere socialistico. Non abbiamo la ricchezza, la nostra materia prima sono i lavoratori, tutti i lavoratori. Ecco perchè il funzionario coscienzioso deve opporsi se pensa che il governo sbaglia. C'è la disciplina del gruppo. Ma c'è anche il dovere di denunciare quella che si considera una scelta inopportuna, a proprio rischio, s'intende. Quando non si sa curvare la schiena, e quando non si vuole asservire il proprio cervello, anche se dato in affitto,la vita è scomoda." c)


Nel 1973 Luraghi fu estromesso dalla direzione dell'Alfa Romeo, su pressioni "esterne" .
Nel 1986 parla della vendita dell'Alfa Romeo come di un meretricio : ".....io son certo che L'Alfa, sia che finisca in mano Ford sia che finisca con la Fiat, verrà sacrificata. (G.Luraghi)"

Luraghi fu colui che volle fortemente Arese con le sue fabbriche, il museo e l'archivio storico.

Ciao Carissimo ;)

Non ho avuto occasione di leggere il libro di Gianola sul Pres. LURAGHI che comunque a mio avviso è stato il miglior Presidente che ALFA abbia mai avuto. Soprattutto per la sua lungimiranza e la sua signorilità che sicuramente è riuscito a trasmettere a grandissima parte di coloro che in ALFA ci lavoravano.

Dal Dott. SALA - ( genero di LURAGHI ) fui ricevuto qualche giorno prima di Pasqua dell' anno 1971
per essere io edotto circa la consegna (quantomeno presunta) delle mia Montreal ed in lui trovai tanta gentilezza e sincerità.
Sincerità e puntualità che mi si dimostrò all' atto della consegna della vettura ( come il Dott. SALA aveva a me anticipato).

Su questo stesso Topic e mi pare verso pag. 65 o 68 oppure qualche pagina più in la' , avevo postato qualcosa circa E.FERRARI e LURAGHI inerente
un ipotetico possibile accordo - che poi non ebbe luogo - tra Ferrari ed Alfa.
Ma anche andando a ritroso su alcuni Topic dell' anno scorso e/o di 2 anni fa,
con l' amico 75TurboTP e tutti gli altri amici che quì scrivono avevamo imbastito alcune disquisizioni. Però non ricordo su quali Topic. :cry:

Non dimentichiamoci che LURAGHI volle fortissimamente la Pista di Balocco !!!!!

Se mi riesce ora Ti allego una foto ( e mi dispiace che è un po' sbiadita....).
Spero la accetterai egualmente. ;)

Un caro saluto. :D :thumbup:
Carissimo Giampi. E adesso come si fa a continuare a sostenere che il carrozzone Alfa in mani pubbliche è stato un bagno di sangue?
Io nei numeri da te postati vedo un margine sul fatturato ben superiore al 10% che oggi quasi tutti i costruttori si sognano...
Se cominciamo a mettere sul piatto i numeri (quelli veri) di redditività e finanza scopriremo senza dubbi il colpevole della morte della vecchia Alfa Romeo.
Il fuoco incrociato di politica, sindacato e Villar "Penosa"/Lingotto ha decretato la morte del più glorioso marchio automobilistico di massa italiano.
Infatti dall'allontanamento di Luraghi in poi Alfa Romeo è stata prima umiliata e poi venduta per vili calcoli politici e para industriali.
Se a gestire il biscione fossero stati lasciati uomini competenti, capaci ed innamorati del proprio lavoro, oggi Alfa sarebbe ancora profittevole, all'avanguardia ed autonoma.

Parole vere carissimo. ;)

Quel giorno di Gennaio dell' anno 1974 quando fu defenestrato LURAGHI, per coloro che conoscevo all' interno dell' ALFA fu il classico fulmine a ciel sereno.
Così come " altra mazzata " fu da lì a pochi giorni dopo , la scomparsa
dell ' ING. SATTA.
Due " botte " pesantissime per gli amici dell' ALFA :oops:

Cosa successe a LURAGHI ? Si oppose alla volontà di una " alta sfera " dell' IRI ( nel 1973 ) a che parte delle vetture ALFETTA fossero costruite
metà a Pomigliano e metà ad Arese !!! :shock:

Pure se è vero che - ( pare di avere capìto dai suoi scritti e da tutto quanto si reperisce in giro ) circa Pomigliano egli fin dall' inizio avrebbe voluto gestirla in un modo leggermente differente e più gradualmente e sicuramente in maniera più costruttiva.

Potrei postarTi alcuni brani di LURAGHI scritti negli anni 1968-1969 - 1970
( inviandoli come foto che poi andranno ingrandite - come al solito - ) molto interessanti e che sono in mio possesso ma mi riservo eventualmente di farlo piu' avanti . Grazie. ;)

E circa la fabbrica ALFASUD di Pomigliano, il Drake E.FERRARi nel suo libro del 1970 ( quando era già di pubblico dominio la questione Alfasud ) è molto più prudente ed anche critico ma dispensando consigli del tutto suoi personali ( a quel tempo ) che sarebbero stati per lo meno degni di attenzione.

Per terminare, Ti posto una foto dell' Editoriale - a firma il grande Gianni
MAZZOCCHI direttore e proprietario della EdiDomus - che è apparso su
Quattroruote n° 272 del mese di Luglio dell' anno 1978.

A mio parere è interessante perchè sotto sotto e riflettendoci bene si può anche comparare alla oramai atavica inettitudine dei governanti che mai e poi mai hanno desiderato pensare seriamente a sviluppare una seria politica automobilistica Italiana. :D

Ti giunga un caro saluto. Ciao. ;) :thumbup:

CASPITA......LA FOTO.....

Attached files /attachments/1564520=24017-DSCF5971- Da Quattroruote di Luglio 1978.JPG
 
giampi47 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Kren2 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Carissimo Giampi47
è con vera ammirazione e piacere che leggo i tuoi interventi.
In questi giorni mi sei venuto alla mente mentre rileggevo, per la terza volta, il libro di Rinaldo Gianola "LURAGHI, l'Uomo che invento' la Giulietta" edito da Baldini & Castoldi.
Si tratta di una Biografia bellissima e che ogni appassionato d'auto e di Alfa Romeo dovrebbe leggere, per poter capire il presente.
Si parla di tanti aspetti inediti dal 1960 al 1973, anni in cui Luraghi, fu a capo dell'Alfa.
Leggendo questo libro si scoprono tante cose inedite e che sdoganano molti luoghi comuni :
- IRI non è sempre stata in perdite, ma con Luraghi l'Alfa era in attivo;
- che nel 1973 l'Alfa produceva 200.000 vetture l'anno!!, produceva piu' di BMW che sfornava 185.000 vetture.
- che alla fine degli anni 60 l'Alfa è in accordo con Enzo Ferrari per acquistare l'omonima casa del cavallino, ma....in modo poco "fair" Agnelli fece svanire l'affare e lo fece diventare il suo affare.
- si parla dello stile "Fiat" e della controversa questione meridionale di Pomigliano e Pratola dopo.
- si parla di Enrico Sala, di Orazio Satta Puliga
- ma anche di DC, FIAT, Pianificazioni e strategie per poter arrivare a eliminare la concorrenza di Alfa Romeo

tratto dal libro

"Io sono convinto che in un Paese come il nostro non si puo' pensare che a una soluzione a carattere socialistico. Non abbiamo la ricchezza, la nostra materia prima sono i lavoratori, tutti i lavoratori. Ecco perchè il funzionario coscienzioso deve opporsi se pensa che il governo sbaglia. C'è la disciplina del gruppo. Ma c'è anche il dovere di denunciare quella che si considera una scelta inopportuna, a proprio rischio, s'intende. Quando non si sa curvare la schiena, e quando non si vuole asservire il proprio cervello, anche se dato in affitto,la vita è scomoda." c)


Nel 1973 Luraghi fu estromesso dalla direzione dell'Alfa Romeo, su pressioni "esterne" .
Nel 1986 parla della vendita dell'Alfa Romeo come di un meretricio : ".....io son certo che L'Alfa, sia che finisca in mano Ford sia che finisca con la Fiat, verrà sacrificata. (G.Luraghi)"

Luraghi fu colui che volle fortemente Arese con le sue fabbriche, il museo e l'archivio storico.

Ciao Carissimo ;)

Non ho avuto occasione di leggere il libro di Gianola sul Pres. LURAGHI che comunque a mio avviso è stato il miglior Presidente che ALFA abbia mai avuto. Soprattutto per la sua lungimiranza e la sua signorilità che sicuramente è riuscito a trasmettere a grandissima parte di coloro che in ALFA ci lavoravano.

Dal Dott. SALA - ( genero di LURAGHI ) fui ricevuto qualche giorno prima di Pasqua dell' anno 1971
per essere io edotto circa la consegna (quantomeno presunta) delle mia Montreal ed in lui trovai tanta gentilezza e sincerità.
Sincerità e puntualità che mi si dimostrò all' atto della consegna della vettura ( come il Dott. SALA aveva a me anticipato).

Su questo stesso Topic e mi pare verso pag. 65 o 68 oppure qualche pagina più in la' , avevo postato qualcosa circa E.FERRARI e LURAGHI inerente
un ipotetico possibile accordo - che poi non ebbe luogo - tra Ferrari ed Alfa.
Ma anche andando a ritroso su alcuni Topic dell' anno scorso e/o di 2 anni fa,
con l' amico 75TurboTP e tutti gli altri amici che quì scrivono avevamo imbastito alcune disquisizioni. Però non ricordo su quali Topic. :cry:

Non dimentichiamoci che LURAGHI volle fortissimamente la Pista di Balocco !!!!!

Se mi riesce ora Ti allego una foto ( e mi dispiace che è un po' sbiadita....).
Spero la accetterai egualmente. ;)

Un caro saluto. :D :thumbup:
Carissimo Giampi. E adesso come si fa a continuare a sostenere che il carrozzone Alfa in mani pubbliche è stato un bagno di sangue?
Io nei numeri da te postati vedo un margine sul fatturato ben superiore al 10% che oggi quasi tutti i costruttori si sognano...
Se cominciamo a mettere sul piatto i numeri (quelli veri) di redditività e finanza scopriremo senza dubbi il colpevole della morte della vecchia Alfa Romeo.
Il fuoco incrociato di politica, sindacato e Villar "Penosa"/Lingotto ha decretato la morte del più glorioso marchio automobilistico di massa italiano.
Infatti dall'allontanamento di Luraghi in poi Alfa Romeo è stata prima umiliata e poi venduta per vili calcoli politici e para industriali.
Se a gestire il biscione fossero stati lasciati uomini competenti, capaci ed innamorati del proprio lavoro, oggi Alfa sarebbe ancora profittevole, all'avanguardia ed autonoma.

Parole vere carissimo. ;)

Quel giorno di Gennaio dell' anno 1974 quando fu defenestrato LURAGHI, per coloro che conoscevo all' interno dell' ALFA fu il classico fulmine a ciel sereno.
Così come " altra mazzata " fu da lì a pochi giorni dopo , la scomparsa
dell ' ING. SATTA.
Due " botte " pesantissime per gli amici dell' ALFA :oops:

Cosa successe a LURAGHI ? Si oppose alla volontà di una " alta sfera " dell' IRI ( nel 1973 ) a che parte delle vetture ALFETTA fossero costruite
metà a Pomigliano e metà ad Arese !!! :shock:

Pure se è vero che - ( pare di avere capìto dai suoi scritti e da tutto quanto si reperisce in giro ) circa Pomigliano egli fin dall' inizio avrebbe voluto gestirla in un modo leggermente differente e più gradualmente e sicuramente in maniera più costruttiva.

Potrei postarTi alcuni brani di LURAGHI scritti negli anni 1968-1969 - 1970
( inviandoli come foto che poi andranno ingrandite - come al solito - ) molto interessanti e che sono in mio possesso ma mi riservo eventualmente di farlo piu' avanti . Grazie. ;)

E circa la fabbrica ALFASUD di Pomigliano, il Drake E.FERRARi nel suo libro del 1970 ( quando era già di pubblico dominio la questione Alfasud ) è molto più prudente ed anche critico ma dispensando consigli del tutto suoi personali ( a quel tempo ) che sarebbero stati per lo meno degni di attenzione.

Per terminare, Ti posto una foto dell' Editoriale - a firma il grande Gianni
MAZZOCCHI direttore e proprietario della EdiDomus - che è apparso su
Quattroruote n° 272 del mese di Luglio dell' anno 1978.

A mio parere è interessante perchè sotto sotto e riflettendoci bene si può anche comparare alla oramai atavica inettitudine dei governanti che mai e poi mai hanno desiderato pensare seriamente a sviluppare una seria politica automobilistica Italiana. :D

Ti giunga un caro saluto. Ciao. ;) :thumbup:

CASPITA......LA FOTO.....
Condivido pienamente le parole del grande Mazzocchi!
Sono di una attualità impressionante
 
Però una cosa bisogna dirla: le vetture del museo sono visibili, fuori dal museo è vero, ma visibili.
Insomma ci sono nessuno le ha rubate.

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/alfa-romeo-a-balocco-con-ruoteclassiche-per-i-50-anni-dell-autodelta?comeFrom=forum_QRT
 
Nardo-Leo ha scritto:
Però una cosa bisogna dirla: le vetture del museo sono visibili, fuori dal museo è vero, ma visibili.
Insomma ci sono nessuno le ha rubate.

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/alfa-romeo-a-balocco-con-ruoteclassiche-per-i-50-anni-dell-autodelta?comeFrom=forum_QRT

E per forza no :?: :lol:

C'è il vincolo!

Come potrebbero mai
 
vecchioAlfista ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Però una cosa bisogna dirla: le vetture del museo sono visibili, fuori dal museo è vero, ma visibili.
Insomma ci sono nessuno le ha rubate.

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/alfa-romeo-a-balocco-con-ruoteclassiche-per-i-50-anni-dell-autodelta?comeFrom=forum_QRT

E per forza no :?: :lol:

C'è il vincolo!

Come potrebbero mai
Hai ragione, avevo dimenticato il vincolo. :oops:
Però non si può certo dire che FIAT voglia far dimenticare quelle auto, altrimenti non le porterebbe in giro alle varie manifestazioni.
 
ottovalvole ha scritto:
probabilmente volevano fare un museo unico dell'auto italiana a torino

Io ne sono convinto. A Torino a mio avviso si sarebbe potuta valorizzare maggiormente la storia di alfa o lancia come di Fiat. Certo sarebbero venute meno le sedi storiche di Arese pomigliano prima ancora e Milano, ma le auto, quelle che hanno fatto la storia , quelle sarebbero state visitate da centinaia di migliaia di turisti ogni anno. A mio avviso anche un museo a Modena o Maranello che comprendesse i marchi nobili sarebbe stata una bella idea.
Vedremo comunque se ad Arese riusciranno a metterla li attorno qls che possa attirare turisti. Sinceramente il centro commerciale più grande d Europa mi sembra pochino.
 
Kren2 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Kren2 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Carissimo Giampi47
è con vera ammirazione e piacere che leggo i tuoi interventi.
In questi giorni mi sei venuto alla mente mentre rileggevo, per la terza volta, il libro di Rinaldo Gianola "LURAGHI, l'Uomo che invento' la Giulietta" edito da Baldini & Castoldi.
Si tratta di una Biografia bellissima e che ogni appassionato d'auto e di Alfa Romeo dovrebbe leggere, per poter capire il presente.
Si parla di tanti aspetti inediti dal 1960 al 1973, anni in cui Luraghi, fu a capo dell'Alfa.
Leggendo questo libro si scoprono tante cose inedite e che sdoganano molti luoghi comuni :
- IRI non è sempre stata in perdite, ma con Luraghi l'Alfa era in attivo;
- che nel 1973 l'Alfa produceva 200.000 vetture l'anno!!, produceva piu' di BMW che sfornava 185.000 vetture.
- che alla fine degli anni 60 l'Alfa è in accordo con Enzo Ferrari per acquistare l'omonima casa del cavallino, ma....in modo poco "fair" Agnelli fece svanire l'affare e lo fece diventare il suo affare.
- si parla dello stile "Fiat" e della controversa questione meridionale di Pomigliano e Pratola dopo.
- si parla di Enrico Sala, di Orazio Satta Puliga
- ma anche di DC, FIAT, Pianificazioni e strategie per poter arrivare a eliminare la concorrenza di Alfa Romeo

tratto dal libro

"Io sono convinto che in un Paese come il nostro non si puo' pensare che a una soluzione a carattere socialistico. Non abbiamo la ricchezza, la nostra materia prima sono i lavoratori, tutti i lavoratori. Ecco perchè il funzionario coscienzioso deve opporsi se pensa che il governo sbaglia. C'è la disciplina del gruppo. Ma c'è anche il dovere di denunciare quella che si considera una scelta inopportuna, a proprio rischio, s'intende. Quando non si sa curvare la schiena, e quando non si vuole asservire il proprio cervello, anche se dato in affitto,la vita è scomoda." c)


Nel 1973 Luraghi fu estromesso dalla direzione dell'Alfa Romeo, su pressioni "esterne" .
Nel 1986 parla della vendita dell'Alfa Romeo come di un meretricio : ".....io son certo che L'Alfa, sia che finisca in mano Ford sia che finisca con la Fiat, verrà sacrificata. (G.Luraghi)"

Luraghi fu colui che volle fortemente Arese con le sue fabbriche, il museo e l'archivio storico.

Ciao Carissimo ;)

Non ho avuto occasione di leggere il libro di Gianola sul Pres. LURAGHI che comunque a mio avviso è stato il miglior Presidente che ALFA abbia mai avuto. Soprattutto per la sua lungimiranza e la sua signorilità che sicuramente è riuscito a trasmettere a grandissima parte di coloro che in ALFA ci lavoravano.

Dal Dott. SALA - ( genero di LURAGHI ) fui ricevuto qualche giorno prima di Pasqua dell' anno 1971
per essere io edotto circa la consegna (quantomeno presunta) delle mia Montreal ed in lui trovai tanta gentilezza e sincerità.
Sincerità e puntualità che mi si dimostrò all' atto della consegna della vettura ( come il Dott. SALA aveva a me anticipato).

Su questo stesso Topic e mi pare verso pag. 65 o 68 oppure qualche pagina più in la' , avevo postato qualcosa circa E.FERRARI e LURAGHI inerente
un ipotetico possibile accordo - che poi non ebbe luogo - tra Ferrari ed Alfa.
Ma anche andando a ritroso su alcuni Topic dell' anno scorso e/o di 2 anni fa,
con l' amico 75TurboTP e tutti gli altri amici che quì scrivono avevamo imbastito alcune disquisizioni. Però non ricordo su quali Topic. :cry:

Non dimentichiamoci che LURAGHI volle fortissimamente la Pista di Balocco !!!!!

Se mi riesce ora Ti allego una foto ( e mi dispiace che è un po' sbiadita....).
Spero la accetterai egualmente. ;)

Un caro saluto. :D :thumbup:
Carissimo Giampi. E adesso come si fa a continuare a sostenere che il carrozzone Alfa in mani pubbliche è stato un bagno di sangue?
Io nei numeri da te postati vedo un margine sul fatturato ben superiore al 10% che oggi quasi tutti i costruttori si sognano...
Se cominciamo a mettere sul piatto i numeri (quelli veri) di redditività e finanza scopriremo senza dubbi il colpevole della morte della vecchia Alfa Romeo.
Il fuoco incrociato di politica, sindacato e Villar "Penosa"/Lingotto ha decretato la morte del più glorioso marchio automobilistico di massa italiano.
Infatti dall'allontanamento di Luraghi in poi Alfa Romeo è stata prima umiliata e poi venduta per vili calcoli politici e para industriali.
Se a gestire il biscione fossero stati lasciati uomini competenti, capaci ed innamorati del proprio lavoro, oggi Alfa sarebbe ancora profittevole, all'avanguardia ed autonoma.

Parole vere carissimo. ;)

Quel giorno di Gennaio dell' anno 1974 quando fu defenestrato LURAGHI, per coloro che conoscevo all' interno dell' ALFA fu il classico fulmine a ciel sereno.
Così come " altra mazzata " fu da lì a pochi giorni dopo , la scomparsa
dell ' ING. SATTA.
Due " botte " pesantissime per gli amici dell' ALFA :oops:

Cosa successe a LURAGHI ? Si oppose alla volontà di una " alta sfera " dell' IRI ( nel 1973 ) a che parte delle vetture ALFETTA fossero costruite
metà a Pomigliano e metà ad Arese !!! :shock:

Pure se è vero che - ( pare di avere capìto dai suoi scritti e da tutto quanto si reperisce in giro ) circa Pomigliano egli fin dall' inizio avrebbe voluto gestirla in un modo leggermente differente e più gradualmente e sicuramente in maniera più costruttiva.

Potrei postarTi alcuni brani di LURAGHI scritti negli anni 1968-1969 - 1970
( inviandoli come foto che poi andranno ingrandite - come al solito - ) molto interessanti e che sono in mio possesso ma mi riservo eventualmente di farlo piu' avanti . Grazie. ;)

E circa la fabbrica ALFASUD di Pomigliano, il Drake E.FERRARi nel suo libro del 1970 ( quando era già di pubblico dominio la questione Alfasud ) è molto più prudente ed anche critico ma dispensando consigli del tutto suoi personali ( a quel tempo ) che sarebbero stati per lo meno degni di attenzione.

Per terminare, Ti posto una foto dell' Editoriale - a firma il grande Gianni
MAZZOCCHI direttore e proprietario della EdiDomus - che è apparso su
Quattroruote n° 272 del mese di Luglio dell' anno 1978.

A mio parere è interessante perchè sotto sotto e riflettendoci bene si può anche comparare alla oramai atavica inettitudine dei governanti che mai e poi mai hanno desiderato pensare seriamente a sviluppare una seria politica automobilistica Italiana. :D

Ti giunga un caro saluto. Ciao. ;) :thumbup:

CASPITA......LA FOTO.....
Condivido pienamente le parole del grande Mazzocchi!
Sono di una attualità impressionante

Vero.

A me impressiona anche quanto siano cambiate certe cose.
Oggi sono i rappresentanti sindacali di quei lavoratori a chiedere all'impresa, un'impresa che non è nemmeno più statale, cosa intende fare, perchè non si impegna a fare nuovi modelli in grado di concorrere con la migliore produzione estera.
E oggi sembra anche che, contrariamente a quanto premetteva l'occhiello di quell'editoriale, agli italiani non interessa più tanto sapere se l'auto che debbono comprare possono averla Italiana: va bene, anzi meglio estera.
Porco mondo...!

:?
 
five stars per la segnalazione :) SZ

Non ho purtroppo la fonte sottomano (esiste una pubblicazione specifica), ma nel periodo pre-bellico Alfa Romeo mise a progetto decine di propulsori, dai plurifrazionati ai compressi.
C'era grande fermento e ricerca tecnica: non poteva essere diversamente per una casa coma Alfa Romeo.

Giusto per citarne "uno", il progetto di un 16 cilindri (forse dell'ing. Jano, ma non ricordo)
 
SZ. ha scritto:
Condivido pienamente le parole del grande Mazzocchi!
Sono di una attualità impressionante

Vero.

A me impressiona anche quanto siano cambiate certe cose.
Oggi sono i rappresentanti sindacali di quei lavoratori a chiedere all'impresa, un'impresa che non è nemmeno più statale, cosa intende fare, perchè non si impegna a fare nuovi modelli in grado di concorrere con la migliore produzione estera.
E oggi sembra anche che, contrariamente a quanto premetteva l'occhiello di quell'editoriale, agli italiani non interessa più tanto sapere se l'auto che debbono comprare possono averla Italiana: va bene, anzi meglio estera.
Porco mondo...!

:?[/quote]
Agli italiani probabilmente interesserebbe ancora se solo potessero scegliere. Al tempo chi non voleva Fiat aveva una valida alternativa nazionale (negli anni 50 e primi 60 addirittura 2 e di gran livello).
Poi sono arrivate l'omologazione e l'appiattimento.
E' andata così...il museo è li a dimostrarlo: mica è chiuso per niente.
 
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