fpaol68 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
five stars per la segnalazione

SZ
Non ho purtroppo la fonte sottomano (esiste una pubblicazione specifica), ma nel periodo pre-bellico Alfa Romeo mise a progetto decine di propulsori, dai plurifrazionati ai compressi.
C'era grande fermento e ricerca tecnica: non poteva essere diversamente per una casa coma Alfa Romeo.
Giusto per citarne "uno", il progetto di un 16 cilindri (forse dell'ing. Jano, ma non ricordo)
Se non ricordo male Jano era già uscito dall'Alfa quando fu progettato il 16 cilindri.
L'idea del 16 cilindri, da usare su monoposto e su prototipo a ruote coperte dotata di ponte De Dion (foto postate dal grande Giampi) era di Ricart come direttore della progettazione del reparto corse e chi ci ha lavorato materialmente dovrebbe essere stato un giovane Orazio Satta con alle sue dipendenze un altrettanto giovane Giuseppe Busso

Chiedo però conferma alla nostra "enciclopedia Alfa" Giampi
Esattamente carissimo. Non potevi esprimerti meglio
Il motore dell ' ALFA 316 che era un V-16 a 60° era progetto dell' Ing. Gioacchino Colombo - che , oltretutto , dalla fine degli anni ' 50 e sino ai primissimi anni ' 70 collaborò con la MV-Agusta per i motori delle moto da corsa.
Il motore delle ALFA 162 e ALFA 163 -- V-16 a 135° - fu di : Ricart - Satta - Busso - Colombo ( ma in minimissima parte ) e di Bruno Trevisan.
Bruno Trevisan fu assunto in ALFA nell ' Ottobre dell ' anno 1934 e proveniva dalla FIAT.
Era un valente progettista e con un passato militare in aviazione.
Costui in ALFA lavorò subito come progettista - con JANO - al motore a 12 cilindri a V di 60 ° della Tipo C del 1936.
Nell' anno 1937, Bruno Trevisan subentrò come Direttore della Progettazione
Auto e Avio in luogo di JANO ( che comunque - Jano - collaborò ancora con
l' ALFA per qualche tempo.
Poi, Trevisan fu responsabile della produzione dell ' ALFA 6C - 2500 nelle varie versioni ma viene soprattutto ricordato per lo sviluppo dell ' ALFA
6C - 2500 Coloniale.
Una cosa però non dobbiamo dimenticare : in quegli anni " o di riffa o di raffa"
- come si dice in gergo - in buona parte delle decisioni che si prendevano
c'era pure lo zampino ( magari in minimissima percentuale ) di E. Ferrari.
Questo sono riuscito a trovare su varie pubblicazioni.
Grazie per la stima che mi dedichi sempre.
Ciao.
