<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 138 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

vecchioAlfista ha scritto:
Giulia 1.3 Super

La prima macchina del mio vecchio.

Uno dei miei primi ricordi d'infanzia. Cosa darei per riaverla...

Dai, ;) vedro' di parlarne diffusamente quanto prima e con dati tecnici e con belle foto , sperando di farTi cosa gradita. :D :thumbup:
 
giampi47 ha scritto:
Dunque, qualche pagina piu' indietro siamo arrivati a descrivere la GIULIA Spider Veloce-1600.

Ora tocca alla GIULIA - 1300 Berlina.

Nell' anno 1964 , dopo 9 anni di onorato servizio , si trattava di dare una sostituta alla GIULIETTA - 1300 nelle versioni Normale e T. I.

Si desiderava creare un effetto sinergico tra le produzioni di fabbrica e quindi il
giorno 11 Maggio 1964 fu presentata la GIULIA - 1300 Berlina.

---Mod. 105.06

---Potenza di 78 Cv. DIN a 6000 giri pari a 89 Cv. SAE.- ( quindi aveva motore potenziato di 4-5 Cv. rispetto la Giulietta T.I. della III° ed ultima serie ).

---Coppia di 12 Kgm. a 4500 giri.

---Era dotata di 1 solo Carburatore Solex Doppio Corpo Verticale- C-32-PAIA-7

---Caratteristiche del carburatore = Getto principale 130 -- Getto freno aria 190 -- Getto del minimo 70 -- Diffusore 23 mm.

--- Fasatura = ASPIR. 25,20° --- 68° ------- SCARICO 61,20° --- 18,40°

---Per motivi di economia , FU DOTATA di un cambio con SOLO 4 marce ed il motore NON FU DOTATO delle Valvole al Sodio (come le altre Alfa) e cio' rendeva ( per gli smanettoni ) piu' facile eventuali bruciature ed incappucciamenti delle valvole medesime .

---Inoltre la vettura pesava ben 110 - 120 Kg. in piu' rispetto la Giulietta Berlina.

---I rapporti del cambio erano i seguenti = 3,304 -- 1,988 -- 1,355 -- 1:1 e con rapporto al ponte di 9/41 per una velocita' a 1000 giri in IV° di 25,2 Km/h.

--- Invece la sorella mggiore Giulia-1600- T.I. aveva rapportatura : 3,304 -- 1,988 -- 1,355 -- 1:1 -- 0,791 e rapporto finale di 8/41
e velocita' a 1000 giri di 28,3 Km/h.

---Comunque la Giulia 1300 Berlina arrivava a 161 Km/h di velocita' massima e nelle marce inferiori " tirava" a 50 - 82 - 120 Km/h.

---Nonostante tutto, quest' auto copriva il Km. da fermo in 36,3 sec. contro i
37 - 38 sec. della Giulietta T.I. e lo 0-100 lo effettuava in 14,7 sec. contro i
18 - 18,5 sec. della sua progenitrice di 1300 cc.

---Comunque, parte della clientela di quest' auto desiderava qualcosa di piu' ed anche perche' stante il peso-( 1000 Kg. contro 880) ed il cambio a solo 4 velocita' certe partenze soprattutto in salita divenivano " antipatiche ". Ma tant ' e' ..........dovettero darle per forza un rinvio 9/41 poiche' con un rinvio al differenziale piu' corto, probabilmente a 135-140 Km/h sarebbe andata in fuori giri.

---- Inoltre, altro risparmio fu fatto sulle finiture e sulla qualita' degli interni ma in Alfa , dopo qualche tempo, capirono di avere errato ed infatti la sostituta di questa vettura , che fu chiamata GIULIA - 1300 - T.I. , era tutta un' altra cosa.
E ne parleremo in seguito.

---Il consumo della GIULIA 1300 Berlina si assestava sui 10 Km/ litro alla velocita' di 110 - 115 Km/h. mentre a 130 Km/h faceva i 9 Km/litro ed il prezzo di listino di questa vetture era di Lit. 1.395.000 a cui dovere aggiungere ( a quei tempi ) una Tassa d' Acquisto che portava il prezzo a Lit. 1.550.000 circa.
Il bollo di circolazione era di 32.000 Lit.

Alla prossima. :D

Non vedo l'ora di arrivare alla Giulia 1300 TI, auto sulla quale praticamente sono nato, visto che mio padre portò mia madre in clinica con la sua Giulia 1300 TI blu e sulla quale ho viaggiato fino all'età di 6 anni.
 
AlfistaMilano ha scritto:
autofede, ma stai scherzando???? un centro commerciale con il museo alfa??????
capisco un centro commerciale con un salone alfa roemo, quindi un centro commerciale con concessionario, ma il museo è sacrooooooo. le auto si vendono, i capolavori si ammirano. e il supermercato è dove si vende, non dove si guarda

non un centro commerciale con il museo...

ma un museo... con un centro commerciale sviluppato intorno... studiato bene... non mi pare male... ma ognuno ha le sue preferenze... mi riesce difficile immaginare un museo lasciato come una cattedrale nel deserto in un'area oramai (ahinoi) dismessa...
 
autofede2009 ha scritto:
AlfistaMilano ha scritto:
autofede, ma stai scherzando???? un centro commerciale con il museo alfa??????
capisco un centro commerciale con un salone alfa roemo, quindi un centro commerciale con concessionario, ma il museo è sacrooooooo. le auto si vendono, i capolavori si ammirano. e il supermercato è dove si vende, non dove si guarda

non un centro commerciale con il museo...

ma un museo... con un centro commerciale sviluppato intorno... studiato bene... non mi pare male... ma ognuno ha le sue preferenze... mi riesce difficile immaginare un museo lasciato come una cattedrale nel deserto in un'area oramai (ahinoi) dismessa...
In effetti, una soluzione che salverebbe "capra e cavoli" sarebbe il salvataggio e la riqualificazione degli edifici storici ove a sede il museo, e l'edificazione (con destinazione commerciale, date le intenzioni) di tutta l'area restante.

Si salverebbero così gli interessi di fiat, e si tutelerebbe il museo nel suo naturale alveo.

Certo, il risultato dovrebbe essere un integrazione storica ed urbanistica accettabile e di livello. Senza il rischio di trasformare un luogo culturale in un fenomeno da baraccone
 
Noi ( e tanti altri ) stiamo qui a far la lotta per il museo Alfa.... ma se si guarda la faccenda con occhio disincantato, temo che il suo destino sia ormai segnato.

Chiuso e lasciato a fare i vermi lo stabilimento di Arese, il museo è diventato davvero una cattedrale nel deserto. L'errore è stato commesso appunto a monte, chiudendo Arese, che poteva essere lo stabilimento più prestigioso del gruppo, così come lo è Modena per Ferrari o Maserati.

In un contesto simile, il museo non sarebbe stato altro che a casa sua. Una casa degna di tale nome avrebbe fatto lo stesso che fanno i concorrenti: uno stabilimento vivo ed operativo, visitabile quale fiore allìocchiello, piazzato in una zona che tutti considerano la "casa dell'Alfa Romeo", e dove la visita sarebbe poi naturalmente terminata nel museo delle vecchie glorie. Se ci riesce VW con le Golf e le Sciroppo....Pensate solo che nei forum BMW americani si organizzano voli aerei in comitiva per i clienti che hanno ordinato l'auto e desiderano andarla veder nascere sulla linea di assemblaggio, e ritirarla appena ne esce, per poi visitare l'annesso museo. Per una struttura Alfa di questo genere la gente sarebbe venuta in visita dall'Australia....

Ma per fare questo manca appunto il più e meglio: uno stabilimento intorno da esibire, una gamma di prodotti le cui linee gli appassionati siano interessati a visitare, in un posto che sia considerato ancora la "casa" dell'Alfa, come Monaco di Baviera lo è per BMW, o Wolfsburg per VW, ecc... ecc...

Il museo rimane così quasi una rovina di quello che fu, e credo verrà chiuso inevitabilmente, come è stato fatto a pezzi tutto ciò che di vitale lo circondava.

Immaginatevi un museo Ferrari in una Maranello dove lo stabilimento adiacente fosse stato smantellato e sommerso dalle erbacce.... mette tristezza solo l'idea, quasi quanto quella del centro commerciale intorno...

Pietra sopra: è solo l'ultimo colpo di piccone di una distruzione perseguita in decenni. Se il museo restasse in piedi, non farebbe che attirare l'attenzione sul vuoto pneumatico e le macerie che lo circondano ( in senso reale ed in senso figurato, fate voi ).

Ecco, l'ho detto.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Noi ( e tanti altri ) stiamo qui a far la lotta per il museo Alfa.... ma se si guarda la faccenda con occhio disincantato, temo che il suo destino sia ormai segnato.

Chiuso e lasciato a fare i vermi lo stabilimento di Arese, il museo è diventato davvero una cattedrale nel deserto. L'errore è stato commesso appunto a monte, chiudendo Arese, che poteva essere lo stabilimento più prestigioso del gruppo, così come lo è Modena per Ferrari o Maserati.

In un contesto simile, il museo non sarebbe stato altro che a casa sua. Una casa degna di tale nome avrebbe fatto lo stesso che fanno i concorrenti: uno stabilimento vivo ed operativo, visitabile quale fiore allìocchiello, piazzato in una zona che tutti considerano la "casa dell'Alfa Romeo", e dove la visita sarebbe poi naturalmente terminata nel museo delle vecchie glorie. Se ci riesce VW con le Golf e le Sciroppo....Pensate solo che nei forum BMW americani si organizzano voli aerei in comitiva per i clienti che hanno ordinato l'auto e desiderano andarla veder nascere sulla linea di assemblaggio, e ritirarla appena ne esce, per poi visitare l'annesso museo. Per una struttura Alfa di questo genere la gente sarebbe venuta in visita dall'Australia....

Ma per fare questo manca appunto il più e meglio: uno stabilimento intorno da esibire, una gamma di prodotti le cui linee gli appassionati siano interessati a visitare, in un posto che sia considerato ancora la "casa" dell'Alfa, come Monaco di Baviera lo è per BMW, o Wolfsburg per VW, ecc... ecc...

Il museo rimane così quasi una rovina di quello che fu, e credo verrà chiuso inevitabilmente, come è stato fatto a pezzi tutto ciò che di vitale lo circondava.

Immaginatevi un museo Ferrari in una Maranello dove lo stabilimento adiacente fosse stato smantellato e sommerso dalle erbacce.... mette tristezza solo l'idea, quasi quanto quella del centro commerciale intorno...

Pietra sopra: è solo l'ultimo colpo di piccone di una distruzione perseguita in decenni. Se il museo restasse in piedi, non farebbe che attirare l'attenzione sul vuoto pneumatico e le macerie che lo circondano ( in senso reale ed in senso figurato, fate voi ).

Ecco, l'ho detto.

una disamina dura ma giusta.

E probabilmente figlia di una "logica" che parte da lontano e che vedeva la sua naturale conclusione nello smantellamento e vendita totale dell'area.

L'unica cosa che ha sbagliato fiat, nella sua lucida razionalità, è stata quella di lasciare la chiusura del museo "per ultima", creando una sorta di "feticcio ideologico" al quale ora tutti ci aggrappiamo in nome della difesa di un Alfa che è già sepolta da anni.

Detta con cinismo, se fiat avesse affrontato prima tale questione, lasciando per "ultimo" chessò, il centro Stile, avrebbe senz'altro avuto meno resistenze.

Breve considerazione che cmq non sposta di una virgola la necessarietà di salvare e tutelare il museo Alfa lì dove sta ora.
Senza SE e senza MA.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Noi ( e tanti altri ) stiamo qui a far la lotta per il museo Alfa.... ma se si guarda la faccenda con occhio disincantato, temo che il suo destino sia ormai segnato.

Chiuso e lasciato a fare i vermi lo stabilimento di Arese, il museo è diventato davvero una cattedrale nel deserto. L'errore è stato commesso appunto a monte, chiudendo Arese, che poteva essere lo stabilimento più prestigioso del gruppo, così come lo è Modena per Ferrari o Maserati.

In un contesto simile, il museo non sarebbe stato altro che a casa sua. Una casa degna di tale nome avrebbe fatto lo stesso che fanno i concorrenti: uno stabilimento vivo ed operativo, visitabile quale fiore allìocchiello, piazzato in una zona che tutti considerano la "casa dell'Alfa Romeo", e dove la visita sarebbe poi naturalmente terminata nel museo delle vecchie glorie. Se ci riesce VW con le Golf e le Sciroppo....Pensate solo che nei forum BMW americani si organizzano voli aerei in comitiva per i clienti che hanno ordinato l'auto e desiderano andarla veder nascere sulla linea di assemblaggio, e ritirarla appena ne esce, per poi visitare l'annesso museo. Per una struttura Alfa di questo genere la gente sarebbe venuta in visita dall'Australia....

Ma per fare questo manca appunto il più e meglio: uno stabilimento intorno da esibire, una gamma di prodotti le cui linee gli appassionati siano interessati a visitare, in un posto che sia considerato ancora la "casa" dell'Alfa, come Monaco di Baviera lo è per BMW, o Wolfsburg per VW, ecc... ecc...

Il museo rimane così quasi una rovina di quello che fu, e credo verrà chiuso inevitabilmente, come è stato fatto a pezzi tutto ciò che di vitale lo circondava.

Immaginatevi un museo Ferrari in una Maranello dove lo stabilimento adiacente fosse stato smantellato e sommerso dalle erbacce.... mette tristezza solo l'idea, quasi quanto quella del centro commerciale intorno...

Pietra sopra: è solo l'ultimo colpo di piccone di una distruzione perseguita in decenni. Se il museo restasse in piedi, non farebbe che attirare l'attenzione sul vuoto pneumatico e le macerie che lo circondano ( in senso reale ed in senso figurato, fate voi ).

Ecco, l'ho detto.

Quello dell'Alfa sarebbe un Museo nel vero senso della parola, in quanto non circondato da "strutture vive" e con progettazione e produzione di auto odierne ormai integrate con altri e spesso agli antipodi geografici. E' l'unica possibilità.
 
vecchioAlfista ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Noi ( e tanti altri ) stiamo qui a far la lotta per il museo Alfa.... ma se si guarda la faccenda con occhio disincantato, temo che il suo destino sia ormai segnato.

Chiuso e lasciato a fare i vermi lo stabilimento di Arese, il museo è diventato davvero una cattedrale nel deserto. L'errore è stato commesso appunto a monte, chiudendo Arese, che poteva essere lo stabilimento più prestigioso del gruppo, così come lo è Modena per Ferrari o Maserati.

In un contesto simile, il museo non sarebbe stato altro che a casa sua. Una casa degna di tale nome avrebbe fatto lo stesso che fanno i concorrenti: uno stabilimento vivo ed operativo, visitabile quale fiore allìocchiello, piazzato in una zona che tutti considerano la "casa dell'Alfa Romeo", e dove la visita sarebbe poi naturalmente terminata nel museo delle vecchie glorie. Se ci riesce VW con le Golf e le Sciroppo....Pensate solo che nei forum BMW americani si organizzano voli aerei in comitiva per i clienti che hanno ordinato l'auto e desiderano andarla veder nascere sulla linea di assemblaggio, e ritirarla appena ne esce, per poi visitare l'annesso museo. Per una struttura Alfa di questo genere la gente sarebbe venuta in visita dall'Australia....

Ma per fare questo manca appunto il più e meglio: uno stabilimento intorno da esibire, una gamma di prodotti le cui linee gli appassionati siano interessati a visitare, in un posto che sia considerato ancora la "casa" dell'Alfa, come Monaco di Baviera lo è per BMW, o Wolfsburg per VW, ecc... ecc...

Il museo rimane così quasi una rovina di quello che fu, e credo verrà chiuso inevitabilmente, come è stato fatto a pezzi tutto ciò che di vitale lo circondava.

Immaginatevi un museo Ferrari in una Maranello dove lo stabilimento adiacente fosse stato smantellato e sommerso dalle erbacce.... mette tristezza solo l'idea, quasi quanto quella del centro commerciale intorno...

Pietra sopra: è solo l'ultimo colpo di piccone di una distruzione perseguita in decenni. Se il museo restasse in piedi, non farebbe che attirare l'attenzione sul vuoto pneumatico e le macerie che lo circondano ( in senso reale ed in senso figurato, fate voi ).

Ecco, l'ho detto.

una disamina dura ma giusta.

E probabilmente figlia di una "logica" che parte da lontano e che vedeva la sua naturale conclusione nello smantellamento e vendita totale dell'area.

L'unica cosa che ha sbagliato fiat, nella sua lucida razionalità, è stata quella di lasciare la chiusura del museo "per ultima", creando una sorta di "feticcio ideologico" al quale ora tutti ci aggrappiamo in nome della difesa di un Alfa che è già sepolta da anni.

Detta con cinismo, se fiat avesse affrontato prima tale questione, lasciando per "ultimo" chessò, il centro Stile, avrebbe senz'altro avuto meno resistenze.

Breve considerazione che cmq non sposta di una virgola la necessarietà di salvare e tutelare il museo Alfa lì dove sta ora.
Senza SE e senza MA.

Per la verità c'è stato un momento durato appena un soffio, coinciso con la direzione di Luca De Meo nel quale era previsto un investimento di circa 50 mln di euro ad Arese per creare l'Alfa Village: cioè museo ampliato, centro stile e direzionale, più tutte una serie di attività ricettive e promozionali dedicate esclusivamente all'Alfa. Marchionne ha spazzato via tutto e De Meo è andato alla VAG, che poi si è interessata ad Arese.......
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Noi ( e tanti altri ) stiamo qui a far la lotta per il museo Alfa.... ma se si guarda la faccenda con occhio disincantato, temo che il suo destino sia ormai segnato.

Chiuso e lasciato a fare i vermi lo stabilimento di Arese, il museo è diventato davvero una cattedrale nel deserto. L'errore è stato commesso appunto a monte, chiudendo Arese, che poteva essere lo stabilimento più prestigioso del gruppo, così come lo è Modena per Ferrari o Maserati.

In un contesto simile, il museo non sarebbe stato altro che a casa sua. Una casa degna di tale nome avrebbe fatto lo stesso che fanno i concorrenti: uno stabilimento vivo ed operativo, visitabile quale fiore allìocchiello, piazzato in una zona che tutti considerano la "casa dell'Alfa Romeo", e dove la visita sarebbe poi naturalmente terminata nel museo delle vecchie glorie. Se ci riesce VW con le Golf e le Sciroppo....Pensate solo che nei forum BMW americani si organizzano voli aerei in comitiva per i clienti che hanno ordinato l'auto e desiderano andarla veder nascere sulla linea di assemblaggio, e ritirarla appena ne esce, per poi visitare l'annesso museo. Per una struttura Alfa di questo genere la gente sarebbe venuta in visita dall'Australia....

Ma per fare questo manca appunto il più e meglio: uno stabilimento intorno da esibire, una gamma di prodotti le cui linee gli appassionati siano interessati a visitare, in un posto che sia considerato ancora la "casa" dell'Alfa, come Monaco di Baviera lo è per BMW, o Wolfsburg per VW, ecc... ecc...

Il museo rimane così quasi una rovina di quello che fu, e credo verrà chiuso inevitabilmente, come è stato fatto a pezzi tutto ciò che di vitale lo circondava.

Immaginatevi un museo Ferrari in una Maranello dove lo stabilimento adiacente fosse stato smantellato e sommerso dalle erbacce.... mette tristezza solo l'idea, quasi quanto quella del centro commerciale intorno...

Pietra sopra: è solo l'ultimo colpo di piccone di una distruzione perseguita in decenni. Se il museo restasse in piedi, non farebbe che attirare l'attenzione sul vuoto pneumatico e le macerie che lo circondano ( in senso reale ed in senso figurato, fate voi ).

Ecco, l'ho detto.

e in base a quello che giustamente hai detto, sarebbe in questo momento un paradosso, con una gamma ridotta a due modelli, esporre un museo con tante e tali perle...

penso quindi che in ogni caso il discorso museo si affronterà nel momento in cui si sarà creata una gamma di modelli più completa...
 
E questi che si fanno di un museo storico?? Per di piú di un marchio (ormai é ridotta a questo la storica Azienda) regalato, se questi vendono pure ......

La famiglia Agnelli
non abita più qui
Uniche eccezioni: John, che vive nella casa del nonno e Andrea, presidente della Juve. E anche l'abitazione di corso Matteotti dove i fratelli Gianni, Umberto e Susanna trascorsero l'infanzia raccontata in "Vestivamo alla marinara" è in vendita ..............
http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/02/07/news/la_famiglia_agnelli_non_abita_pi_qui-12150051/

Mah.... :rolleyes: :rolleyes:
 
mi son sempre chiesto, ma il museo e tutto il patrimonio contenuto non se lo poteva tenere il precedente proprietario invece di cederlo (a quanto?) assieme agli stabilimenti ed alla produzione? Ma era proprio necessario? Maahhh!
Ora sarebbe un patrimonio nazionale come i musei delle opere d'arte!
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Noi ( e tanti altri ) stiamo qui a far la lotta per il museo Alfa.... ma se si guarda la faccenda con occhio disincantato, temo che il suo destino sia ormai segnato.

Chiuso e lasciato a fare i vermi lo stabilimento di Arese, il museo è diventato davvero una cattedrale nel deserto. L'errore è stato commesso appunto a monte, chiudendo Arese, che poteva essere lo stabilimento più prestigioso del gruppo, così come lo è Modena per Ferrari o Maserati.

In un contesto simile, il museo non sarebbe stato altro che a casa sua. Una casa degna di tale nome avrebbe fatto lo stesso che fanno i concorrenti: uno stabilimento vivo ed operativo, visitabile quale fiore allìocchiello, piazzato in una zona che tutti considerano la "casa dell'Alfa Romeo", e dove la visita sarebbe poi naturalmente terminata nel museo delle vecchie glorie. Se ci riesce VW con le Golf e le Sciroppo....Pensate solo che nei forum BMW americani si organizzano voli aerei in comitiva per i clienti che hanno ordinato l'auto e desiderano andarla veder nascere sulla linea di assemblaggio, e ritirarla appena ne esce, per poi visitare l'annesso museo. Per una struttura Alfa di questo genere la gente sarebbe venuta in visita dall'Australia....

Ma per fare questo manca appunto il più e meglio: uno stabilimento intorno da esibire, una gamma di prodotti le cui linee gli appassionati siano interessati a visitare, in un posto che sia considerato ancora la "casa" dell'Alfa, come Monaco di Baviera lo è per BMW, o Wolfsburg per VW, ecc... ecc...

Il museo rimane così quasi una rovina di quello che fu, e credo verrà chiuso inevitabilmente, come è stato fatto a pezzi tutto ciò che di vitale lo circondava.

Immaginatevi un museo Ferrari in una Maranello dove lo stabilimento adiacente fosse stato smantellato e sommerso dalle erbacce.... mette tristezza solo l'idea, quasi quanto quella del centro commerciale intorno...

Pietra sopra: è solo l'ultimo colpo di piccone di una distruzione perseguita in decenni. Se il museo restasse in piedi, non farebbe che attirare l'attenzione sul vuoto pneumatico e le macerie che lo circondano ( in senso reale ed in senso figurato, fate voi ).

Ecco, l'ho detto.
Avrebbero comunque la possibilità di creare un museo sullo stile di quello della Mercedes, che è situato a Stoccarda ma ben lontano dalla sede e dagli stabilimenti (è attaccato allo stadio). L'area circostante potrebbero anche venderla o destinarla a qualcosa di diverso dalla produzione ma ugualmente redditizio. Basta volerlo! Se invece preferiscono una bella plusvalenza da inserire una tantum nel bilancio continuino nel percorso già intrapreso...
 
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