Jambana
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rgs1000 ha scritto:Esiste una interessante trattazione nel testo di Giacosa sui vari schemi di equlibratura.
Con una opportuna fasatura delle manovelle è possibile avere scoppi equispaziati come nel 4L per qualunque angolazione, mentre l'equilibratura delle forze alterne del 1° ordine è possibile con dei contrappesi solo con angolo di 90° tra le bancate.
Tra le moto non c'è bisogno di inchinarsi ai Jap, ricordo infatti la famosa DUCATi Apollo fatta per la polizia USA, e più recentemente il favoloso V4 90° desmodromico della DUCATI Desmosedici, sia in versione race che stradale.
Tra le auto, lasciatemi dire che LANCIA ha la leadership mondiale dello schema, in tantissime declinazioni, dal V12 al V4 in varie angolazioni e cilindrate, con assi a camme nel basamento ed in testa, 1 o 2 carburatori anche a doppio corpo, fino al più grande, l'eccelso 1,6 della Fulvia HF da 160 CV.
Con intelligenza, dovendo definire l'angolazione del V6 dell'Aurelia scoprì che 60° era l'angolo ottimale per la fasatura, realizzando così il 1° motore mondiale con quello schema, che unisce la souplesse del 6L ma con dimensioni molto più ridotte ed albero più corto e rigido e quindi più sportivo.
Il V6 Busso Alfa di tanti anni dopo docet.
Perché oggi non si fanno più i V4?
Fondamentalmente perchè i 4L costano meno, la fusione del basamento è più semplice, bastano 2 assi a camme invece di 4 e si prestano meglio ad una produzione di grande serie standardizzata.
Però, attenzione: il vecchio, caro e bel V stretto della Lancia è ancora ideale per una sistemazione trasversale, ed oggi la ridotta lunghezza potrebbe tornare utile per l'inserimento del volano-motore elettrico senza impattare sul corpo vettura.Viva LANCIA e DUCATI!
Saluti
Considerazione interessante, ma si riesce già a sistemare senza problemi un V6 di 60° trasversale da 3 litri in un corpo vettura normale con modulo ibrido integrato nel volano (e cilindri disattivabili) come nell'Honda Accord V6 Hybrid prodotta dal 2002. Fra l'altro gli ingombri del volano motore del sistema IMA sono ridottissimi, lo spessore è di poco superiore a quello di un volano tradizionale.
Eh, qualche volta invece bisogna proprio inchinarsi a questi giapponesi...
Parlando di moto, tra i V4 "mitici" ricorderei i motori delle Honda VFR-R (e soprattutto la RC30, con carters in magnesio e bielle in titanio nel lontano1987) e il fantastico motore della NR750 che è un V4 con cilindri ovali, otto valvole per cilindro e doppie bielle.
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