<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Motore V4, è mai esistito? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Motore V4, è mai esistito?

Jambana ha scritto:
Chiamiamolo pure esercizio, ma ci ha lasciato una moto da antologia ;).

Comunque io non banalizzerei il motore della NR ad una semplice "sbornia da valvole", in realtà il progetto nasce per tutt'altro motivo, perché trae ispirazione dai motori 8V (inteso come frazionamento, non come otto valvole per cilindro ;) ) motociclistici da competizione (come il celebre Guzzi), aggirando le limitazioni regolamentari che in quel momento ne vietavano l'utilizzo, con la costruzione di quello che dal punto di vista del regolamento della Classe 500 era a tutti gli effetti un quattro cilindri. Quindi concettualmente si tratta di una specie di ibrido tra quattro e otto cilindri a V e quella che chiami la "sbornia da valvole" c'entra ben poco, anche storicamente, perché il progetto del motore è molto anteriore alla moto stradale di produzione, e concettualmente trae spunto da una tendenza molto anteriore, cioè quella dei motori plurifrazionati.

Il progetto del motore da competizione è degli anni '70, e la prima NR da competizione è apparsa nel lontano 1979.

Inoltre, per quanto riguarda le 5 valvole per cilindro, Yamaha ci è arrivata molto prima di Audi, con la FZ750 del 1985.

Come dici, il motore a pistoni "ovali" della Honda nasce proprio da una furbata per aggirare i regolamenti. Si ostinavano a considerare il 4T superiore al 2T, ma i risultati furono pessimi. Non vinsero nulla.
Lo sviluppo durò anni, con esiti traballanti. Ebbero grossi problemi di imbiellaggio e di tenuta delle strane fasce.
Si nota come la soluzione meccanica apparisse goffa e inelegante anche nelle forme.
Il confronto con la bellezza scultorea miniaturizzata del V8 Guzzi con 8 carburatori è impetoso.
In pratica il motore andava anche maluccio, poco elastico, rumoraccio, non dava nessun vantaggio.
E per calcolare la cilindrata ci voleva il computer.

Non per nulla la NR era chiamata Never Ready ...
 
rgs1000 ha scritto:
Jambana ha scritto:
Chiamiamolo pure esercizio, ma ci ha lasciato una moto da antologia ;).

Comunque io non banalizzerei il motore della NR ad una semplice "sbornia da valvole", in realtà il progetto nasce per tutt'altro motivo, perché trae ispirazione dai motori 8V (inteso come frazionamento, non come otto valvole per cilindro ;) ) motociclistici da competizione (come il celebre Guzzi), aggirando le limitazioni regolamentari che in quel momento ne vietavano l'utilizzo, con la costruzione di quello che dal punto di vista del regolamento della Classe 500 era a tutti gli effetti un quattro cilindri. Quindi concettualmente si tratta di una specie di ibrido tra quattro e otto cilindri a V e quella che chiami la "sbornia da valvole" c'entra ben poco, anche storicamente, perché il progetto del motore è molto anteriore alla moto stradale di produzione, e concettualmente trae spunto da una tendenza molto anteriore, cioè quella dei motori plurifrazionati.

Il progetto del motore da competizione è degli anni '70, e la prima NR da competizione è apparsa nel lontano 1979.

Inoltre, per quanto riguarda le 5 valvole per cilindro, Yamaha ci è arrivata molto prima di Audi, con la FZ750 del 1985.

Come dici, il motore a pistoni "ovali" della Honda nasce proprio da una furbata per aggirare i regolamenti. Si ostinavano a considerare il 4T superiore al 2T, ma i risultati furono pessimi. Non vinsero nulla.
Lo sviluppo durò anni, con esiti traballanti. Ebbero grossi problemi di imbiellaggio e di tenuta delle strane fasce.
Si nota come la soluzione meccanica apparisse goffa e inelegante anche nelle forme.
Il confronto con la bellezza scultorea miniaturizzata del V8 Guzzi con 8 carburatori è impetoso.
In pratica il motore andava anche maluccio, poco elastico, rumoraccio, non dava nessun vantaggio.
E per calcolare la cilindrata ci voleva il computer.

Non per nulla la NR era chiamata Never Ready ...
eppure le prove stradali dell'epoca erano entusiastiche, mi riferisco a quella commercializzata...
 
rgs1000 ha scritto:
Jambana ha scritto:
Chiamiamolo pure esercizio, ma ci ha lasciato una moto da antologia ;).

Comunque io non banalizzerei il motore della NR ad una semplice "sbornia da valvole", in realtà il progetto nasce per tutt'altro motivo, perché trae ispirazione dai motori 8V (inteso come frazionamento, non come otto valvole per cilindro ;) ) motociclistici da competizione (come il celebre Guzzi), aggirando le limitazioni regolamentari che in quel momento ne vietavano l'utilizzo, con la costruzione di quello che dal punto di vista del regolamento della Classe 500 era a tutti gli effetti un quattro cilindri. Quindi concettualmente si tratta di una specie di ibrido tra quattro e otto cilindri a V e quella che chiami la "sbornia da valvole" c'entra ben poco, anche storicamente, perché il progetto del motore è molto anteriore alla moto stradale di produzione, e concettualmente trae spunto da una tendenza molto anteriore, cioè quella dei motori plurifrazionati.

Il progetto del motore da competizione è degli anni '70, e la prima NR da competizione è apparsa nel lontano 1979.

Inoltre, per quanto riguarda le 5 valvole per cilindro, Yamaha ci è arrivata molto prima di Audi, con la FZ750 del 1985.

Come dici, il motore a pistoni "ovali" della Honda nasce proprio da una furbata per aggirare i regolamenti. Si ostinavano a considerare il 4T superiore al 2T, ma i risultati furono pessimi. Non vinsero nulla.
Lo sviluppo durò anni, con esiti traballanti. Ebbero grossi problemi di imbiellaggio e di tenuta delle strane fasce.
Si nota come la soluzione meccanica apparisse goffa e inelegante anche nelle forme.
Il confronto con la bellezza scultorea miniaturizzata del V8 Guzzi con 8 carburatori è impetoso.
In pratica il motore andava anche maluccio, poco elastico, rumoraccio, non dava nessun vantaggio.
E per calcolare la cilindrata ci voleva il computer.

Non per nulla la NR era chiamata Never Ready ...

Il giudizio di °goffa e inelegante° è secondo il tuo gusto. Per me si tratta di una bellissima scultura meccanica. D'altra parte i gusti son gusti, e, permettimi la frecciatina, da qualcuno che ha come nick "Rgs 1000", cioè una moto bella, ma non modernissima già ai tempi della presentazione, e con un motore alto e voluminoso, con un gruppo cilindri quasi monumentale, che esteticamente sembra frutto del decennio precedente alla sua progettazione, c'è da aspettarsi gusti del genere :lol: .

Per quanto riguarda la riuscita del motore Honda in competizione, è verissimo il fatto che non abbia avuto successo a causa dei grossi problemi di affidabilità; però - e in questo rispondo anche a Matteo- secondo me non è da ammirare solo chi persegue il migliore compromesso in un determinato momento, ma anche chi si arrischia in soluzioni innovative, o in sfide particolari e dall'esito non scontato (come quella di cercare di combattere lo strapotere dei motori a due tempi dell'epoca con un quattro tempi).

Detto questo, un motorista come Honda, considerato il più grande motorista del mondo, con un enorme palmarès di successi sportivi nelle massime discipline sia in campo motociclistico che automobilistico, può permettersi talvolta anche di fare sperimentazione pura e dagli esiti incerti (la moto fra l'altro era non convenzionale anche nel telaio monoscocca).

Io ho sempre ammirato chi non persegue la strada facile o non riposa sugli allori, e fa inovazione cercando soluzioni avanguardistiche e non convenzionali.

Comunque, il motore NR rimane il più sofisticato e originale V4 di tutti i tempi, così come la NR stradale è una delle più sofisticate ed iconiche due ruote di tutti i tempi, tanto che rientra di diritto nell'Empireo delle moto da alta collezione. ;)
 
rgs1000 ha scritto:
Jambana ha scritto:
Chiamiamolo pure esercizio, ma ci ha lasciato una moto da antologia ;).

Comunque io non banalizzerei il motore della NR ad una semplice "sbornia da valvole", in realtà il progetto nasce per tutt'altro motivo, perché trae ispirazione dai motori 8V (inteso come frazionamento, non come otto valvole per cilindro ;) ) motociclistici da competizione (come il celebre Guzzi), aggirando le limitazioni regolamentari che in quel momento ne vietavano l'utilizzo, con la costruzione di quello che dal punto di vista del regolamento della Classe 500 era a tutti gli effetti un quattro cilindri. Quindi concettualmente si tratta di una specie di ibrido tra quattro e otto cilindri a V e quella che chiami la "sbornia da valvole" c'entra ben poco, anche storicamente, perché il progetto del motore è molto anteriore alla moto stradale di produzione, e concettualmente trae spunto da una tendenza molto anteriore, cioè quella dei motori plurifrazionati.

Il progetto del motore da competizione è degli anni '70, e la prima NR da competizione è apparsa nel lontano 1979.

Inoltre, per quanto riguarda le 5 valvole per cilindro, Yamaha ci è arrivata molto prima di Audi, con la FZ750 del 1985.

Come dici, il motore a pistoni "ovali" della Honda nasce proprio da una furbata per aggirare i regolamenti. Si ostinavano a considerare il 4T superiore al 2T, ma i risultati furono pessimi. Non vinsero nulla.
Lo sviluppo durò anni, con esiti traballanti. Ebbero grossi problemi di imbiellaggio e di tenuta delle strane fasce.
Si nota come la soluzione meccanica apparisse goffa e inelegante anche nelle forme.
Il confronto con la bellezza scultorea miniaturizzata del V8 Guzzi con 8 carburatori è impetoso.
In pratica il motore andava anche maluccio, poco elastico, rumoraccio, non dava nessun vantaggio.
E per calcolare la cilindrata ci voleva il computer.

Non per nulla la NR era chiamata Never Ready ...

Meno male che così stiamo parlando di Honda...un marchio che impartisce lezioni in campo motociclistico...non so...potrei mettere la fine degli anni 60 o se volete dalla prima four.
Qualunque cosa abbia due ruote Honda la sa fare e la sa pure far andare...
Che poi vi piacciono i twin europei ce lo so e anche a me garbano ma loro sono ...altro
 
rgs1000 ha scritto:
In pratica il motore andava anche maluccio, poco elastico, rumoraccio, non dava nessun vantaggio.
E per calcolare la cilindrata ci voleva il computer.

Ah una piccola integrazione.

Sono convinto che l'avrai provato... :D

Per il computer..mi sa che in Honda alla fine degli anni '70 li usavano, in Laverda non ci giurerei troppo...

Per quanto riguarda il rumore, è uno dei più particolari ed unici, sembra quasi quello di un due tempi. Per qualcuno può essere un rumoraccio, per qualcuno può essere fantasticamente tecnologico e aggressivo, tipico di un motore da elevati giri con masse volaniche ridotte.

http://www.youtube.com/watch?v=UNFmCnlXhPk
 
Jambana ha scritto:
rgs1000 ha scritto:
In pratica il motore andava anche maluccio, poco elastico, rumoraccio, non dava nessun vantaggio.
E per calcolare la cilindrata ci voleva il computer.

Ah una piccola integrazione.

Sono convinto che l'avrai provato... :D

Per il computer..mi sa che in Honda alla fine degli anni '70 li usavano, in Laverda non ci giurerei troppo...

Per quanto riguarda il rumore, è uno dei più particolari ed unici, sembra quasi quello di un due tempi. Per qualcuno può essere un rumoraccio, per qualcuno può essere fantasticamente tecnologico e aggressivo, tipico di un motore da elevati giri con masse volaniche ridotte.

http://www.youtube.com/watch?v=UNFmCnlXhPk

Un punto a jamba e uno all'ingegner Soichiro
(RIP)
 
Jambana ha scritto:
............Per quanto riguarda la riuscita del motore Honda in competizione, è verissimo il fatto che non abbia avuto successo a causa dei grossi problemi di affidabilità; però - e in questo rispondo anche a Matteo- secondo me non è da ammirare solo chi persegue il migliore compromesso in un determinato momento, ma anche chi si arrischia in soluzioni innovative, o in sfide particolari e dall'esito non scontato (come quella di cercare di combattere lo strapotere dei motori a due tempi dell'epoca con un quattro tempi)...........

Siamo perfettamente d'accordo, è per questo che parlavo di bellissimo esercizio tecnico: una notevole creazione dell'ingegno che però (notevolezza data anche dal fatto che cercasse di aggirare intelligentemente i regolamenti sportivi dell'epoca), dati gli scarsi risultati ottenuti (da leggere come obiettivi prefissati non raggiunti), è rimasta un pò fine a se stessa.
D'altronde credo che chiunque scriva su questo forum la pensi allo stesso modo, se non ci fosse innovazione (con i passi falsi che a volte questa necessariamente comporta) credo che avremmo smesso di definirci "appassionati di motori" già da un bel pezzo...... ;)
 
pi_greco ha scritto:
rgs1000 ha scritto:
Jambana ha scritto:
Chiamiamolo pure esercizio, ma ci ha lasciato una moto da antologia ;).

Comunque io non banalizzerei il motore della NR ad una semplice "sbornia da valvole", in realtà il progetto nasce per tutt'altro motivo, perché trae ispirazione dai motori 8V (inteso come frazionamento, non come otto valvole per cilindro ;) ) motociclistici da competizione (come il celebre Guzzi), aggirando le limitazioni regolamentari che in quel momento ne vietavano l'utilizzo, con la costruzione di quello che dal punto di vista del regolamento della Classe 500 era a tutti gli effetti un quattro cilindri. Quindi concettualmente si tratta di una specie di ibrido tra quattro e otto cilindri a V e quella che chiami la "sbornia da valvole" c'entra ben poco, anche storicamente, perché il progetto del motore è molto anteriore alla moto stradale di produzione, e concettualmente trae spunto da una tendenza molto anteriore, cioè quella dei motori plurifrazionati.

Il progetto del motore da competizione è degli anni '70, e la prima NR da competizione è apparsa nel lontano 1979.

Inoltre, per quanto riguarda le 5 valvole per cilindro, Yamaha ci è arrivata molto prima di Audi, con la FZ750 del 1985.

Come dici, il motore a pistoni "ovali" della Honda nasce proprio da una furbata per aggirare i regolamenti. Si ostinavano a considerare il 4T superiore al 2T, ma i risultati furono pessimi. Non vinsero nulla.
Lo sviluppo durò anni, con esiti traballanti. Ebbero grossi problemi di imbiellaggio e di tenuta delle strane fasce.
Si nota come la soluzione meccanica apparisse goffa e inelegante anche nelle forme.
Il confronto con la bellezza scultorea miniaturizzata del V8 Guzzi con 8 carburatori è impetoso.
In pratica il motore andava anche maluccio, poco elastico, rumoraccio, non dava nessun vantaggio.
E per calcolare la cilindrata ci voleva il computer.

Non per nulla la NR era chiamata Never Ready ...
eppure le prove stradali dell'epoca erano entusiastiche, mi riferisco a quella commercializzata...

Vabbè, vorrei vedere, una moto da 100 milioni dell'epoca. E difficile poter sostenere che un giornalista collaudatore potesse ignorare una cosa del genere, e in ogni caso ci mancherebbe pure che fosse stata una ciofeca. Il discorso più che altro fu che, fatta la tara alle notevolissime soluzioni tecniche, per quel che costava all'epoca ci si portasse a casa sei moto umane di pari categoria e complessivamente altrettanto performanti.
 
pensavo costasse la metà, comunque era solo per dissentire dal giudizio impietoso, secondo me immeritato, nonostante i limiti intrinseci del progetto
 
Infatti, per carità, hai ragione, dicevo solo più che altro quali fossero le vere critiche che rammentassi fossero state fatte. Col modello stradale non fu mai un problema di pure prestazioni, quanto il rapporto tra queste e il costo della moto.

Per quel che riguarda il prezzo adesso mi fai venire i dubbi, per certo comunque era fuori dal mondo.
 
gallongi ha scritto:
pi_greco ha scritto:
ucre ha scritto:
DOMANDA:

i motori a W che faceva la volkswagen come sono "architettati"? non ho mai capito come facciano a formare una doppia v
sono 4 bancate e due alberi motore, credo controrotanti, estremamente compatti ma dall'equilibratura non semplice, non li annovero tra le mie architetture preferite, ci sono stati invece W con un solo albero e tre cilindri disposti a ventaglio, vert +60° -60°... si potrebbero fare anche tre bancate a 120°... cui prodest?

no,credo che il w avesse un albero solo e i cilindri sono dissasati l'uno dall'altro,tipo questo:

e per puro caso oggi mi son imbattuto in questo

http://img834.imageshack.us/img834/4/motoguzziw103.jpg
 
Jambana ha scritto:
rgs1000 ha scritto:
In pratica il motore andava anche maluccio, poco elastico, rumoraccio, non dava nessun vantaggio.
E per calcolare la cilindrata ci voleva il computer.

Ah una piccola integrazione.

Sono convinto che l'avrai provato... :D

Per il computer..mi sa che in Honda alla fine degli anni '70 li usavano, in Laverda non ci giurerei troppo...

Per quanto riguarda il rumore, è uno dei più particolari ed unici, sembra quasi quello di un due tempi. Per qualcuno può essere un rumoraccio, per qualcuno può essere fantasticamente tecnologico e aggressivo, tipico di un motore da elevati giri con masse volaniche ridotte.

http://www.youtube.com/watch?v=UNFmCnlXhPk

Mangiato pesante?
In genere non sono solito fare polemnica, ma non capisco cosa c'entri la Laverda in tutto questo.
Ho espresso un mio parere sulla NR, che si è dimostrata un progetto fallimentare.
L'obiettivo era aggirare i regolamenti sul n° di cilindri, non sperimentare miglioramenti.

Comunque, per tua informazione, il motore della Laverda 1000 fu oggetto di interventi da parte dell'Ing. Bocchi (ex MV) che all'epoca intrdusse un nuovo metodo di calcolo della camme per ottimizzare il flussaggio al computer.

Probabilmente alla Honda di computer ne avevano qualcuno in più che a Breganze, ma la cosa non mi turba più di tanto né mi spinge a genuflettermi di fronte alla superpotenza mondiale, né a pontificare come se stesse parlando Forghieri Mauro, che credo non scriva su questo forum.
Saluti
 
Jambana ha scritto:
Inoltre, per quanto riguarda le 5 valvole per cilindro, Yamaha ci è arrivata molto prima di Audi, con la FZ750 del 1985.
Non nelle auto, mi pare Yamaha ci arrivo' nei primi '90, mentre ricordo una versione del mitico 5L 2.2 turbo con 5v che corse montato su un prototipo a Nardo' e fece dei record ... dovrei avere la 4R da qualche parte :D
 
Jambana ha scritto:
Detto questo, un motorista come Honda, considerato il più grande motorista del mondo, con un enorme palmarès di successi sportivi nelle massime discipline sia in campo motociclistico che automobilistico, può permettersi talvolta anche di fare sperimentazione pura e dagli esiti incerti (la moto fra l'altro era non convenzionale anche nel telaio monoscocca).

Io ho sempre ammirato chi non persegue la strada facile o non riposa sugli allori, e fa inovazione cercando soluzioni avanguardistiche e non convenzionali.
commento pacato e assolutamente quotabile, considerando anche che, dato che chi non risica non rosica, se ancor oggi Moto Guzzi ha il piu' grosso palmares sportivo della storia del motociclismo - e dubito sia mai ineguagliabile - e' anche e sopratutto al genio e alla tenacia di chi non smetteva mai di sperimentare ... :D
 
leolito ha scritto:
Jambana ha scritto:
Inoltre, per quanto riguarda le 5 valvole per cilindro, Yamaha ci è arrivata molto prima di Audi, con la FZ750 del 1985.
Non nelle auto, mi pare Yamaha ci arrivo' nei primi '90, mentre ricordo una versione del mitico 5L 2.2 turbo con 5v che corse montato su un prototipo a Nardo' e fece dei record ... dovrei avere la 4R da qualche parte :D

Parlavo di mezzi di produzione costruiti in serie, stradali e venduti al pubblico (fra l'altro ne parlavo anche a proposito della NR, che nella sua versione stradale penso che si possa difficilmente criticare, anche se si è fan della Laverda & italian bikes e basta coi paraocchi come qualcuno sopra).
Se si parla di auto da competizione, protitipo o fuori serie, la prima a cinque valvole per cilindro è stata la Peugeot Grand Prix del 1921. Fra l'altro Peugeot fu antesignana anche nelle 4 valvole per cilindro sempre su una vettura da Grand Prix, nel 1912.
 
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