Beh, io non direi "calò in un baleno".skamorza ha scritto:...lo scorso 2008 dopo che i carburanti aumentarono di prezzo spropositatamente ... per la prima volta dalla famosa "austerity" il consumo calò in un baleno...
Ricordo molto bene che ci furono quantitativi industriali di proteste, anche in questa sede, ma le strade delle vacanze e dei fine settimana non mancarono di intasarsi come e più del solito. Un copione che si è appena ripetuto i primi giorni di maggio, nonostante a detta di tutti ci troviamo in una crisi economica di gravità senza precedenti.
Comunque un certo calo ci fu; per meglio dire, i consumi di carburante "smisero di aumentare", cosa che fu sufficiente a far uscire dalla bocca dei petrolieri italiani lamentose affermazioni (la faccia tosta per certa gente deve essere motivo di vanto) circa la salute del settore, i posti di lavoro ecc. ecc.
Il tutto direi, a ulteriore dimostrazione di quanto poco basti fare, come consumatori, per ottenere risultati concreti. Senza bisogno di sfilate, manifestazioni, violenze, bandiere, camicie, bandane, inni e via dicendo (anche se proprio queste ultime sembrano essere le cose cui molte persone sono principalmente interessate).
Qui il discorso è, purtroppo, diverso. Rispettando tutti i limiti alla lettera, innanzitutto, si dà modo ai grandi saggi di dire che "gli automobilisti hanno capito". Inoltre, mentre ad esempio comprare poco carburante e comprarlo dove costa meno produce immediati benefici effetti (nel portafoglio, nella psiche) oltre a favorire un calo dei prezzi, girare per la strada nel rispetto di tutte le isteriche regole via via partorite (se non sbaglio le prossime arriveranno tra un decina di giorni) costituisce profondo stress per il sistema nervoso e di conseguenza per la salute, oltre che dare origine a oggettive situazioni di grave pericolo....da ormai due anni e mezzo rispetto tutti i limiti alla lettera...
Temo anche sia illusorio sperare che calando le multe calerebbero le isterie normative con annesso sfruttamento esattoriale. Non a caso i comuni ogni anno mettono a bilancio per l'anno seguente cifre sempre maggiori derivanti dalle multe, dando quindi spudoratamente per scontato che in qualche modo quei soldi si dovranno incassare, magari introducendo opportune regole e poi ordinando ai vigili (immacolati e innocenti) di andare in giro a fregare tanta gente quanta serve per raggiungere gli obiettivi prefissati.