<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B | Page 54 | Il Forum di Quattroruote

Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B

Vedo un parallelismo (preoccupante, se riferito alla visione) tra la situazione che si sta creando attorno a Milano e quella della transizione all'elettrico:

PREREQUISITO) decido in maniera aprioristica come VOGLIO risolvere un dato problema

A) prima metto un obbligo di accesso (ossia un divieto di vendita auto termiche)

B) poi cerco di gestire tutto ciò che potrebbe derivare come scompensi sui comuni della cintura, difficoltà di spostamento per molti, cambio radicale abitudini, problemi di gestione sociale, di spostamento aziende, di valutazione calo su esercenti ecc... il tutto su un territorio "piccolo" come l'intero comune di Milano (ossia poi vediamo come risolvere i problemi di infrastrutture, colonnine, picchi richiesta energetica, adeguamento condomini, ecc...)

Di fatto sembra si sia partiti esattamente al contrario, "poi ci sistemiamo"...

Devo dire che (guardato molto dall'alto e senza alcun riferimento a colore o schieramento promotore di questo o quel provvedimento) a far progetti "così" saremmo capaci tutti!
 
Non conosco bene la realtà di Sesto.
In generale dipende da giorno e orari.
In giorno feriale e ora di punta come fai, sbagli: traffico congestionato e mezzi sovraffollati.
Giorno feriale fuori ora di punta suggerisco il treno (controlla bene gli orari) in quanto non so come sia la situazione parcheggi a Sesto.
Giorno festivo, auto+metro
Grazie. Farò Lecco/Milano in treno nessun problema di parcheggio
 
Relativamente al discorso degli ingressi in città, forse sarebbe il caso di ricordare che se Milàn l'è un gran Milàn, è anche per i giargianesi che tücc i dì i va a laurà..... se TUTTI quelli che producono i danè dei milanès fossero ivi residenti, non so se la città sarebbe la stessa.....
 
A me sembra pericolosamente simile al discorso dei turisti mordi e fuggi.
Devi entrare in città e portarci ricchezza,sotto forma di denari spesi oppure di forza lavoro,per devi entrare in punta di piedi,anzi proprio a piedi.
Solo che se l'azienda vuole che il lavoratore sia sul posto di lavoro alle 8 e in auto ci vuole 1 ora e coi mezzi ce ne vogliono 2,idem per tornare a casa la sera,la pretesa mi pare un po' irrealistica.
 
Relativamente al discorso degli ingressi in città, forse sarebbe il caso di ricordare che se Milàn l'è un gran Milàn, è anche per i giargianesi che tücc i dì i va a laurà..... se TUTTI quelli che producono i danè dei milanès fossero ivi residenti, non so se la città sarebbe la stessa.....
Mica è un primato, tanti professionisti di New York vivono ne New Jersey, a Ginevra lavorano frontalieri francesi, etc
 
Mica è un primato, tanti professionisti di New York vivono ne New Jersey, a Ginevra lavorano frontalieri francesi, etc

Infatti, ma non mi sembra che in altre metropoli abbiano "aree B" cervellotiche... quello che intendevo dire è che non è impedendo l'accesso SOLO a una frazione di utenti che si risolve il problema del traffico, e in particolare SOLO sulla base di una determinata tipologia di auto, perchè ne escono storture che per chi ci capita in mezzo sono enormemente penalizzanti. Almeno si incrementassero i parcheggi scambiatori e si potenziasse la rete TPL, mi sembra che sarebbe il minimo.
 
per accedere a Manhattan con la proprio auto provenendo da altri distretti si paga, e se non ricordo male i prezzi stanno sempre più aumentando .
 
per accedere a Manhattan con la proprio auto provenendo da altri distretti si paga, e se non ricordo male i prezzi stanno sempre più aumentando .
A quanto pare non mi sono capito: se si applica una congestion charge, si applica a TUTTI, non euro 5 diesel sì e euro 3 benzina no. Il problema è il numero di veicoli in transito, e non si risolve sostituendone 10, 100 o 1000 di un tipo con 10, 100 o 1000 di un altro.
 
A quanto pare non mi sono capito: se si applica una congestion charge, si applica a TUTTI, non euro 5 diesel sì e euro 3 benzina no. Il problema è il numero di veicoli in transito, e non si risolve sostituendone 10, 100 o 1000 di un tipo con 10, 100 o 1000 di un altro.

questo è vero, li almeno per come ricordo si paga a prescindere, su questo hai ragione.
 
Domanda un po' border line.
Ma secondo voi se fossimo in una realtà come quella americana non ci sarebbero in atto delle class action nei confronti delle case automobilistiche che hanno continuato a spingere il diesel anche quando ormai era chiaro che le amministrazioni locali avevano deciso di dichiarare guerra a tale alimentazione?
Cioè gli automobilisti che 10-15 anni fa si sono recati nelle concessionarie in cerca di un'auto e si sono sentiti dire che anche se facevano pochi km,anche se la vettura era piccola,anche se magari il loro utilizzo era prevalentemente cittadino...un diesel era la scelta giusta.
E che comunque in casa c'era quello e se volevano la stessa auto a benzina dovevano ordinarla e aspettare dei mesi...
Non potrebbero cercare di rivalersi sulle case produttrici che di fatto hanno indirizzato la loro scelta causando loro indirettamente grossi problemi quando le loro auto relativamente recenti hanno iniziato,prematuramente si potrebbe dire,ad avere delle limitazioni alla circolazione?
Di fatto se in pronta consegna c'erano solo vetture diesel significa che la loro scelta è stata quasi obbligata.
Sono curioso di sapere se qualcuno ha mai pensato a una simile eventualità,che qui da noi può sembrare bislacca ma altrove forse no...
 
Domanda un po' border line.
Ma secondo voi se fossimo in una realtà come quella americana non ci sarebbero in atto delle class action nei confronti delle case automobilistiche che hanno continuato a spingere il diesel anche quando ormai era chiaro che le amministrazioni locali avevano deciso di dichiarare guerra a tale alimentazione?
Cioè gli automobilisti che 10-15 anni fa si sono recati nelle concessionarie in cerca di un'auto e si sono sentiti dire che anche se facevano pochi km,anche se la vettura era piccola,anche se magari il loro utilizzo era prevalentemente cittadino...un diesel era la scelta giusta.
E che comunque in casa c'era quello e se volevano la stessa auto a benzina dovevano ordinarla e aspettare dei mesi...
Non potrebbero cercare di rivalersi sulle case produttrici che di fatto hanno indirizzato la loro scelta causando loro indirettamente grossi problemi quando le loro auto relativamente recenti hanno iniziato,prematuramente si potrebbe dire,ad avere delle limitazioni alla circolazione?
Di fatto se in pronta consegna c'erano solo vetture diesel significa che la loro scelta è stata quasi obbligata.
Sono curioso di sapere se qualcuno ha mai pensato a una simile eventualità,che qui da noi può sembrare bislacca ma altrove forse no...


Allora ci sarebbe anche da fare una Class Action verso chi ha detto che con l'introduzione della benzina verde e le marmitte catalitiche si sarebbe salvato il mondo.... e una volta comprata la vettura nuova non avresti più avuto problemi di blocchi alla circolazione.... salvo poi partire con la numeraziione "Euro"..... fino ai giorni nostri.

Stessa cosa si inizia a ripetere con le ibride, e magari tra 100 anni con le elettriche.

Bisogna far girare i soldi ad ogni prezzo.

Da "La Repubblica" del 1989...
"In discussione restano quindi modi e tempi dell' operazione benzina verde. Entro l' ottobre ' 91 tutte le auto da immatricolare dovranno essere in regola con i nuovi standard, ma per rinnovare il parco auto italiano ci vogliono più di dieci anni. Se gli incentivi proposti dal ministero dell' Ambiente per accelerare l' adozione delle marmitte catalitiche continueranno a fare panchina al Consiglio dei ministri, bisognerà aspettare il Duemila per respirare tranquilli in città."



 
Anche la Svizzera, in Ticino, ha proposto una tassa annuale di 500 euro per i frontalieri, con la motivazione che intasano le strade e consumano l'asfalto.
Appena ritrovo l'articolo lo inserirò
 
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