Secondo me c'è anche, a livello europeo, una posizione dominante miope e senza "cultura" (dell'automotive).
Non si può programmare l'estinzione del termico e l'avvento dell'elettrico a scadenze brevissime, senza valutare prima attentamente i costi, le infrastrutture generali, il danno agli operatori del settore, le implicazioni ambientali che ci sono anche con l'utilizzo dei motori elettrici e relative batterie, gli enormi investimenti necessari, le risorse naturali che occorrono e altri parametri.
Per di più con l'avvento del Covid-19 si è appurato che l'inquinamento da automotive è molto basso nell'ambito di quello globale.
A mio avviso occorreva impostare scadenze molto più lunghe e ponderate. Si è agito con impulsività, emotività e pseudo-populismo.
Demonizzare poi l'automobile (non coerente con le policy di sostenibilità ambientale, ok) paragonandola alla droga, al porno e al tabacco poi........
Praticamente a Milano si potranno mettere cartelloni pubblicitari solo di auto elettriche (e forse ibride). Non so se rientri nella concorrenza sleale.