<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Massima sicurezza | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Massima sicurezza

SediciValvole ha scritto:
scusate se m'intrometto,quando è stata progettata la 500 non si pensava di venderla pure in USA,l'hanno progettata secondo la normativa europea e per l'ncap prende anche un punteggio abbastanza alto. Allora le auto cinesi vendute in cina che sembrano fatte davvero di stagnola? E infatti la maggior parte non vengono vendute in europa ne tantomeno in america proprio perchè sono molto al di sotto dei nostri standard di sicurezza. A questo punto la soluzione è una sola,proporre un unico standard di sicurezza mondiale e attenersi esclusivamente a quello.

Ford ha introdotto proprio nelle scorse settimane il concetto di world car, ovvero vetture identiche in tutto il mondo, sarà possibile???

Dal punto di vista progettuale e produttivo su larga scala probabilmente è l'uovo di colombo.
Basta pensare ai costi relativi alla produzione e stoccaggio dei ricambi.
 
Ecco la pecora nera !
ncap ZERO STELLE
Geeli ck1 trattasi di auto cinese priva di air bag

Attached files /attachments/917599=764-images.jpg /attachments/917599=765-ncap.jpg
 
fabiologgia ha scritto:
garu51 ha scritto:
Caro fabiologgia
Visto le tue argomentazioni la sicurezza è proporzionale alle vetture
costruite
, allora ecco perchè una rivista tedesca ha scritto che la Porsche
911 è al 99 per cento senza difetti .nella stessa classifica la Panda è su
cento esemplari esaminati all'1,3 per cento terza in classifica.
In Fiat almeno quando ci sono stato io esiste una ditta interna specializzata
nel controllo qualità pre e dopo montaggio ma visto il grande numero di richiami si deduce che i controlli hanno uno standard basso .
Da quello che capisco la 500 italiana non incontrerà mai nel nostro paese
un mezzo tanto più grosso e quindi la si può fabbricare più debole , scusa
ma i tir, autobus, mezzi edili ci sono anche in Italia.
La sicurezza deve essere una delle cose primarie quando si costruisce
auto e non solo , ma il problema è il denaro che si spende per attuarla quanto vale un uomo in denaro ?

Mai scritta una castroneria come quella che ho evidenziato nel tuo post.
Ho scritto che il numero di veicoli difettosi è certamente proporzionale al numero di veicoli costruiti il che è ben diverso.
Il confronto tra Panda e Porsche dimostra esattamente quel che ho detto, se la percentuale di difettosità è dell'1% su Porsche e dell'1,3% su Panda.
Inoltre stai continuando a far casino con i concetti, una cosa è la sicurezza ed un'altra è l'assenza di difetti. I difetti possono anche non influire sulla sicurezza.
Quello che non riesco a farti capire è che per quanto sicura e robusta possa fare un'auto ci sarà sempre una possibilità diversa da zero che quell'auto vada a sbattere contro qualcosa di molto più duro di lei, in Italia come in America. Non sarà mai possibile realizzare un'auto sicura al 100% contro tutto e contro tutti. E' assurdo, è impossibile, è irrealizzabile, se desideri questo sei fuori dal mondo, come faccio a spiegartelo meglio?
Anche se tutti avessimo auto robuste come bunker antiatomici (immaginati un pò cosa potrebbero costare) ci sarebbe sempre il rischio di trovare qualcosa più grosso di noi. Il rischio è insito nella vita stessa, fino ad un certo punto puoi darti da fare per ridurlo, ma arrivati a quel punto lo devi accettare e basta perchè per ridurlo ancora occorrerebbero risorse tali da non compensare la sua riduzione. Se un'auto su 1000 è difettosa è molto più conveniente per la Casa rischiare di dover pagare un risarcimento di 100000 euro (cifra sparata a caso) a 10 clienti piuttosto che non spendere due milioni di euro per ridurre la difettosità (che comunque rimarrebbe).

Saluti

Mi pare un discorso il tuo più incentrato sulla assenza di difetti della componentistica piuttosto che su quello relativo all'assemblaggio delle vetture.

Per grandi linee il tuo ragionamento è obbiettivo e inconfutabile.

Mi sorge però qualche dubbio .......

Scusate se faccio l'esempio solito degli iniettori nefasti ma è l'ultimo che mi viene in mente e pare sia quello che ha funestato più marchi.

Ora è chiaro che il produttore X non ha una difettosità del 0.1%, bensì molto più elevata cosa che ribalta il ragionamento.

Stabilito il rapporto qualità/costo ottimale per la produzione mi pare di capire che nel caso in questione vi è stato un abbassamento incredibile di qualità a fronte del costo invariato.

quesito uno: è un errore di dimensionamento e progettazioone?
quesito 2: in caso di responsabilità del produttore x degli iniettori le case costruttrici si rivalgono pesantemente su di essi?
quesito3: perchè non fanno prima una campionatura e quindi un test preassemblaggio ogni partita di componenti che ricevono?

Se parliamo di errori di assemblaggio dui una vettura lì il discorso è più complicato magari essendoci più variabile umana nelle catene di montaggio.
 
rema007 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
scusate se m'intrometto,quando è stata progettata la 500 non si pensava di venderla pure in USA,l'hanno progettata secondo la normativa europea e per l'ncap prende anche un punteggio abbastanza alto. Allora le auto cinesi vendute in cina che sembrano fatte davvero di stagnola? E infatti la maggior parte non vengono vendute in europa ne tantomeno in america proprio perchè sono molto al di sotto dei nostri standard di sicurezza. A questo punto la soluzione è una sola,proporre un unico standard di sicurezza mondiale e attenersi esclusivamente a quello.

Ford ha introdotto proprio nelle scorse settimane il concetto di world car, ovvero vetture identiche in tutto il mondo, sarà possibile???

Dal punto di vista progettuale e produttivo su larga scala probabilmente è l'uovo di colombo.
Basta pensare ai costi relativi alla produzione e stoccaggio dei ricambi.

Ford il concetto di world car l'ha introdotto nel 1980 con la Escort 3a serie (quella a due volumi e mezzo e trazione anteriore), quindi 30 anni fa, altro che poche settimane fa! Non solo, negli anni ci hanno provato un pò tutti i costruttori generalisti, la Toyota Corolla, la VW Golf, le Fiat Uno e Palio, le Renault 9/11, 19, 21 e Mégane, le Ford Fiesta e Focus sono TUTTE world car, regolarmente vendute (molte di esse tuttora in vendita) in ogni angolo del pianeta.
Nonostante tutti questi tentativi ed il successo commerciale che hanno avuto in tutto il mondo, però il concetto di world car resta una chimera. E lo resterà finchè ci saranno Paesi dove la motorizzazione di massa deve ancora arrivare o dove, comunque, ha caratteristiche diverse dalle nostre. Penso per esempio ai Paesi dell'Africa settentrionale, ma anche all'India, a certe zone dell'ex URSS, zone dove conta tantissimo la robustezza intesa come durata e resistenza alle sollecitazioni ma della sicurezza in caso di incidente gliene frega poco o nulla visto che nel deserto o nella steppa l'unica cosa veramente importante è che l'auto non ti si fermi, la probabilità di avere incidenti è remotissima stante che fuori dai grossi centri urbani incontri un altro veicolo ogni 100 km e comunque le velocità medie sono bassissime.
In Europa ed in America, dove la motorizzazione ha raggiunto livelli enormi ed ubiquitari, e dove il traffico è diventato un problema più o meno dappertutto, lì si che il problema degli incidenti è assai sentito e diventa prioritario.
In India o in Vietnam un'auto deve costare massimo 2000 euro, altrimenti nessuno se la può permettere. Mi dici come fai a produrre un'auto che deve costare al cliente finale 2000 euro (quindi costo di produzione non superiore ai 600 euro) rispettando gli standard europei o americani?
La vera world car, quella che puoi comprare a Roma come a New Delhi perfettamente identica in tutto e per tutto ed allo stesso prezzo non potrà mai esistere finchè il cittadino di New Delhi non sarà anche lui identico in tutto e per tutto a quello di Roma.

Saluti
 
rema007 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
garu51 ha scritto:
Caro fabiologgia
Visto le tue argomentazioni la sicurezza è proporzionale alle vetture
costruite
, allora ecco perchè una rivista tedesca ha scritto che la Porsche
911 è al 99 per cento senza difetti .nella stessa classifica la Panda è su
cento esemplari esaminati all'1,3 per cento terza in classifica.
In Fiat almeno quando ci sono stato io esiste una ditta interna specializzata
nel controllo qualità pre e dopo montaggio ma visto il grande numero di richiami si deduce che i controlli hanno uno standard basso .
Da quello che capisco la 500 italiana non incontrerà mai nel nostro paese
un mezzo tanto più grosso e quindi la si può fabbricare più debole , scusa
ma i tir, autobus, mezzi edili ci sono anche in Italia.
La sicurezza deve essere una delle cose primarie quando si costruisce
auto e non solo , ma il problema è il denaro che si spende per attuarla quanto vale un uomo in denaro ?

Mai scritta una castroneria come quella che ho evidenziato nel tuo post.
Ho scritto che il numero di veicoli difettosi è certamente proporzionale al numero di veicoli costruiti il che è ben diverso.
Il confronto tra Panda e Porsche dimostra esattamente quel che ho detto, se la percentuale di difettosità è dell'1% su Porsche e dell'1,3% su Panda.
Inoltre stai continuando a far casino con i concetti, una cosa è la sicurezza ed un'altra è l'assenza di difetti. I difetti possono anche non influire sulla sicurezza.
Quello che non riesco a farti capire è che per quanto sicura e robusta possa fare un'auto ci sarà sempre una possibilità diversa da zero che quell'auto vada a sbattere contro qualcosa di molto più duro di lei, in Italia come in America. Non sarà mai possibile realizzare un'auto sicura al 100% contro tutto e contro tutti. E' assurdo, è impossibile, è irrealizzabile, se desideri questo sei fuori dal mondo, come faccio a spiegartelo meglio?
Anche se tutti avessimo auto robuste come bunker antiatomici (immaginati un pò cosa potrebbero costare) ci sarebbe sempre il rischio di trovare qualcosa più grosso di noi. Il rischio è insito nella vita stessa, fino ad un certo punto puoi darti da fare per ridurlo, ma arrivati a quel punto lo devi accettare e basta perchè per ridurlo ancora occorrerebbero risorse tali da non compensare la sua riduzione. Se un'auto su 1000 è difettosa è molto più conveniente per la Casa rischiare di dover pagare un risarcimento di 100000 euro (cifra sparata a caso) a 10 clienti piuttosto che non spendere due milioni di euro per ridurre la difettosità (che comunque rimarrebbe).

Saluti

Mi pare un discorso il tuo più incentrato sulla assenza di difetti della componentistica piuttosto che su quello relativo all'assemblaggio delle vetture.

Per grandi linee il tuo ragionamento è obbiettivo e inconfutabile.

Mi sorge però qualche dubbio .......

Scusate se faccio l'esempio solito degli iniettori nefasti ma è l'ultimo che mi viene in mente e pare sia quello che ha funestato più marchi.

Ora è chiaro che il produttore X non ha una difettosità del 0.1%, bensì molto più elevata cosa che ribalta il ragionamento.

Stabilito il rapporto qualità/costo ottimale per la produzione mi pare di capire che nel caso in questione vi è stato un abbassamento incredibile di qualità a fronte del costo invariato.

quesito uno: è un errore di dimensionamento e progettazioone?
quesito 2: in caso di responsabilità del produttore x degli iniettori le case costruttrici si rivalgono pesantemente su di essi?
quesito3: perchè non fanno prima una campionatura e quindi un test preassemblaggio ogni partita di componenti che ricevono?

Se parliamo di errori di assemblaggio dui una vettura lì il discorso è più complicato magari essendoci più variabile umana nelle catene di montaggio.

Il discorso con garu51 era in effetti un minestrone tra difettosità e sicurezza, con lui si finisce sempre a fare un pò di casino.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
rema007 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
scusate se m'intrometto,quando è stata progettata la 500 non si pensava di venderla pure in USA,l'hanno progettata secondo la normativa europea e per l'ncap prende anche un punteggio abbastanza alto. Allora le auto cinesi vendute in cina che sembrano fatte davvero di stagnola? E infatti la maggior parte non vengono vendute in europa ne tantomeno in america proprio perchè sono molto al di sotto dei nostri standard di sicurezza. A questo punto la soluzione è una sola,proporre un unico standard di sicurezza mondiale e attenersi esclusivamente a quello.

Ford ha introdotto proprio nelle scorse settimane il concetto di world car, ovvero vetture identiche in tutto il mondo, sarà possibile???

Dal punto di vista progettuale e produttivo su larga scala probabilmente è l'uovo di colombo.
Basta pensare ai costi relativi alla produzione e stoccaggio dei ricambi.

Ford il concetto di world car l'ha introdotto nel 1980 con la Escort 3a serie (quella a due volumi e mezzo e trazione anteriore), quindi 30 anni fa, altro che poche settimane fa! Non solo, negli anni ci hanno provato un pò tutti i costruttori generalisti, la Toyota Corolla, la VW Golf, le Fiat Uno e Palio, le Renault 9/11, 19, 21 e Mégane, le Ford Fiesta e Focus sono TUTTE world car, regolarmente vendute (molte di esse tuttora in vendita) in ogni angolo del pianeta.
Nonostante tutti questi tentativi ed il successo commerciale che hanno avuto in tutto il mondo, però il concetto di world car resta una chimera. E lo resterà finchè ci saranno Paesi dove la motorizzazione di massa deve ancora arrivare o dove, comunque, ha caratteristiche diverse dalle nostre. Penso per esempio ai Paesi dell'Africa settentrionale, ma anche all'India, a certe zone dell'ex URSS, zone dove conta tantissimo la robustezza intesa come durata e resistenza alle sollecitazioni ma della sicurezza in caso di incidente gliene frega poco o nulla visto che nel deserto o nella steppa l'unica cosa veramente importante è che l'auto non ti si fermi, la probabilità di avere incidenti è remotissima stante che fuori dai grossi centri urbani incontri un altro veicolo ogni 100 km e comunque le velocità medie sono bassissime.
In Europa ed in America, dove la motorizzazione ha raggiunto livelli enormi ed ubiquitari, e dove il traffico è diventato un problema più o meno dappertutto, lì si che il problema degli incidenti è assai sentito e diventa prioritario.
In India o in Vietnam un'auto deve costare massimo 2000 euro, altrimenti nessuno se la può permettere. Mi dici come fai a produrre un'auto che deve costare al cliente finale 2000 euro (quindi costo di produzione non superiore ai 600 euro) rispettando gli standard europei o americani?
La vera world car, quella che puoi comprare a Roma come a New Delhi perfettamente identica in tutto e per tutto ed allo stesso prezzo non potrà mai esistere finchè il cittadino di New Delhi non sarà anche lui identico in tutto e per tutto a quello di Roma.

Saluti

Dunque tengo a precisare che ho parlato delle dichiarazioni rilasciate da Allan Mullay a Roma 10gg fà circa, mica di un signore qualunque.

Le valutazioni sulla diversità ambientale tra Roma e Bombay o il Cairo sono evidenti di proprio.

Probabilmente in un ottica di otttimizzazione della produzione e dei materiali, di benefici nella delocalizzazione dei magazzini di ricambi loro hanno trovato una ricetta più conveniente.

30 anni fà non c'era la globalizzazione, internet, e la rete di vettori che abbiamo oggi.

;)

Ciao Fabio
 
La sicurezza non ha confini e spazia nelle auto su ogni piccolo particolare
fatto di ogni materiale aggiungiamo anche la sicurezza per investimento eventuale di pedoni ,il colore delle auto più visibili o meno .
Un bel minestrone di lamiere.......

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rema007 ha scritto:
Dunque tengo a precisare che ho parlato delle dichiarazioni rilasciate da Allan Mullay a Roma 10gg fà circa, mica di un signore qualunque.

Le valutazioni sulla diversità ambientale tra Roma e Bombay o il Cairo sono evidenti di proprio.

Probabilmente in un ottica di otttimizzazione della produzione e dei materiali, di benefici nella delocalizzazione dei magazzini di ricambi loro hanno trovato una ricetta più conveniente.

30 anni fà non c'era la globalizzazione, internet, e la rete di vettori che abbiamo oggi.

;)

Ciao Fabio

Benissimo, allora però bisogna intendersi sugli scopi. Se lo scopo è quello di ottimizzare i costi logistici delocalizzando in tutto il mondo produzioni, magazzini e vendite, allora la world car è realtà già da più di 30 anni. Ma quel concetto di world car non ha nulla a che vedere con la sicurezza, si tratta solo di ottimizzazione di costi per le Case.
Se invece ci poniamo come scopo quello di omogeneizzare le auto in vendita in ogni angolo del pianeta per quanto riguarda il rispetto delle norme di sicurezza (che a quel punto non potrebbero che essere le più restrittive), la world car è pura utopia, checchè ne dica Alan Mullay (che ha tutto il mio rispetto).
In Europa ormai guardiamo storto tutto quel che non ha 5 stelle EuroNCAP. Produrre un'auto da 5 stelle EuroNCAP costa molto. Non potrai MAI venderla a 2000 euro a Bombay anche perchè a Bombay delle 5 stelle EuroNCAP, oggettivamente, non sanno che farsene.
La rete globale, Internet e via discorrendo 30 anni fa non c'erano, ma con la sicuerzza attiva e passiva c'entrano ben poco.

Saluti
 
come dice Fabiologgia le word car esistono da tanto tempo e anche Fiat ha le sue che però sono vendute in tutto il mondo eccetto in Italia :D Oltre al fattore economico e di sicurezza c'è anche il fattore gusti,basta guardare la gamma Fiat,VW,Chevrolet,Renault e Peugeot vendute in america del sud,sembra ritornare 20 anni indietro,si vedono macchine uscite di produzione almeno 2 generazioni fa,Golf IV con frontale e posteriore simili alla VI,la serie delle Fiat Adventure con quelle plasticone nere o la vecchia Uno venduta fino all'anno scorso. Anche la nuova Uno è lontana dai nostri gusti,la vecchia Corsa ecc ecc...la Peugeot 206,vecchie Renault....insomma ci siamo capiti! Non è facile fare una macchina universale che incontri i gusti estetici di tutto il mondo e nemmeno il costo produttivo.
 
Ecco alcuni risultati sulla Sicurezza i migliori !

Protezione adulti = Volkswagen Sharan

Protezione bambini = Kia Sportage

Protezione pedoni = Kia Venga

Dotazione sicurezza =Audi A1,Kia Sportage,Opel Meriva.

Se ne deduce che merita farsi investire da una Kia Venga forse il nome è appropriato VENGA che la investo!
 
SediciValvole ha scritto:
come dice Fabiologgia le word car esistono da tanto tempo e anche Fiat ha le sue che però sono vendute in tutto il mondo eccetto in Italia :D Oltre al fattore economico e di sicurezza c'è anche il fattore gusti,basta guardare la gamma Fiat,VW,Chevrolet,Renault e Peugeot vendute in america del sud,sembra ritornare 20 anni indietro,si vedono macchine uscite di produzione almeno 2 generazioni fa,Golf IV con frontale e posteriore simili alla VI,la serie delle Fiat Adventure con quelle plasticone nere o la vecchia Uno venduta fino all'anno scorso. Anche la nuova Uno è lontana dai nostri gusti,la vecchia Corsa ecc ecc...la Peugeot 206,vecchie Renault....insomma ci siamo capiti! Non è facile fare una macchina universale che incontri i gusti estetici di tutto il mondo e nemmeno il costo produttivo.

All'estero, in quei Paesi, sono ancora a listino le auto che da noi erano vendute 10 o 15 anni fa (qualcuna anche di più) proprio per i motivi che dicevo nel post precedente, si tratta di auto stracollaudate (quindi robuste e facili da riparare), i cui costi industriali sono stati ammortizzati decine se non centinaia di volte (quindi si possono vendere a basso prezzo mantenendo un ottimo guadagno), che non rispettano più le norme di sicurezza europee ma che laggiù sono ancora più che accettabili.
Il discorso estetico io lo vedo secondario, nel senso che mi faccio piacere ciò che posso permettermi. Se loro avessero la possibilità di scegliere allo stesso prezzo la vecchia Uno con i plasticoni e la GPunto Evo non credo proprio che sceglierebbero la Uno.

Saluti
 
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