<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne parla dell'Alfa....................... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne parla dell'Alfa.......................

Menech ha scritto:
Ma non sa che in capannoni-fantasma, mimetizzati in giro per l'Italia, squadre di uomini nostri stanno preparando i nuovi modelli Alfa Romeo che annunceremo ad aprile e cambieranno l'immagine del marchio, riportandolo all'eccellenza assoluta
L'Alfa "carbonara" mi mancava......
 
Cosa leggono le mie fosche pupille! :-o :D :)

Questa è veramente l'ultima chiamata.

Le paroline magiche per far sognare le ha dette bene. Prima neanche quello. Quindi un miglioramento si nota già da qui.

Vi ricordate quando diceva che il marchio doveva essere concorrente di VW ?
 
transaxle73 ha scritto:
Menech ha scritto:
Ma non sa che in capannoni-fantasma, mimetizzati in giro per l'Italia, squadre di uomini nostri stanno preparando i nuovi modelli Alfa Romeo che annunceremo ad aprile e cambieranno l'immagine del marchio, riportandolo all'eccellenza assoluta
L'Alfa "carbonara" mi mancava......

In effetti è il pezzo più esilarante dell'intervista. Quasi un pò bambinesca, ingenua come rappresentazione.

Parafrasandola, significa che le scrivanie di Alfa brulicano di progetti e di bozzetti. Da far ritornare l'entusiasmo anche ai dinosauri.

Sperando che non sia tutta un allegoria...
 
Forse per quanto riguarda i capannoni si riferiva al fatto che per quanto riguarda la 4C :

Adler Group: produce la monoscocca in carbonio

Emarc: produce il roll bar, le crash-box e tutti i supporti in alluminio

IMR: produce la carrozzeria in materiale composito

Sono aziende italiane già fornitrici delle più grandi aziende di supercare del mondo. Queste informazioni le ho prese dal sito ufficiale Alfa.
 
vecchioAlfista ha scritto:
Menech ha scritto:
...
Stralcio dell'intervista....
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
...
E perché non lo avete fatto?
"E lei, mi scusi, che ne sa? Sa della Maserati a Grugliasco, dove lavora gente in guanti bianchi a scegliere le rifiniture in pelle per andare sui mercati del mondo. Ma non sa che in capannoni-fantasma, mimetizzati in giro per l'Italia, squadre di uomini nostri stanno preparando i nuovi modelli Alfa Romeo che annunceremo ad aprile e cambieranno l'immagine del marchio, riportandolo all'eccellenza assoluta".

Allora perché non lo avete fatto prima?
"Mi servivano due cose: la capacità finanziaria, e oggi finalmente Chrysler come utili e come cassa mi copre le spalle, e un accesso al mercato mondiale. Oggi se mi presento con l'Alfa negli Usa ho una rete mia di 2.300 concessionari capaci di portare quelle auto dovunque in America, rispettandone il dna italiano".

Dunque mi pare di capire che non venderà l'Alfa Romeo ai tedeschi, è così?
"Se la possono sognare. E credo che la sognino, infatti. L'Alfa è centrale nella nostra nuova strategia. Ma come la Jeep è venduta in tutto il mondo ma è americana fino al midollo, così il dna dell'Alfa dev'essere autenticamente tutto italiano, sempre, non potrà mai diventare americano. Basta anche coi motori Fiat nell'Alfa Romeo. Così come sarebbe stato un errore produrre il suv Maserati a Detroit: e infatti resterà a casa".

E cosa sarà degli altri marchi?
"Fiat andrà nella parte alta del mass market, con le famiglie Panda e Cinquecento, e uscirà dal segmento basso e intermedio. Lancia diventerà un marchio soltanto per il mercato italiano, nella linea Y. Come vede la vera scommessa è utilizzare tutta la rete industriale per produrre il nuovo sviluppo dell'Alfa, rilanciandola come eccellenza italiana".

Lei parla di modelli, parliamo di lavoro. Questa strategia come si calerà negli impianti che oggi sono fermi, o girano con la cassa integrazione, aumentando l'incertezza italiana nel futuro?
"Senza una rete di vendita nei mercati che tirano, far la Maserati ad esempio non servirebbe a nulla. Adesso Chrysler ci ha completato gran parte del puzzle, soprattutto nell'area cruciale Usa-Canada-Messico, dove oggi possiamo entrare con gli stivali mentre ieri dovevamo presentarci con le scarpe da ballerina".

Sono commosso :XD:

Alfa Romeo premium, con meccaniche proprie (per basta motori fiat voglio ben credere una linea motoristica autonoma), prossimi numrosi modelli paladini del made i Italy...

Se fosse vero, sarebbe un Eldorado

:idea:
8)

Effettivamente da queste ultime dichiarazioni sembrerebbe che Marchionne abbia preso dei buoni consiglieri, dei veri esperti di automobilismo (lui lo è di finanza e management) e forse che gli abbiano fatto leggere qualche forum........... :D

Comunque è interessante anche ciò:
"Fiat andrà nella parte alta del mass market, con le famiglie Panda e Cinquecento, e uscirà dal segmento basso e intermedio." Beh, l'avevo predetto in tempi non sospetti, cioè qualche mese fa. Ecco perché la Punto non avrà un'erede.
In pratica le utilitarie ci saranno ancora, ma anch'esse "premium".

Bah, chi vivrà vedrà.
.
 
Scherzi a parte, mi esalta un intervista ove si parla di Alfa Romeo con motori, classe premium ed icona del made in Italy. :-o

Mi fa pensare che forse Alfa Romeo può tornare, lontana dalla pallida caricatura di fiat sportive cui è stata ridotta. Rispolverando prestazioni e primati tecnologici e motoristici, come prodotto finalmente specifico ed autonomo.

Spero che non sia tutta l'ennesima balla, al di là dei toni trionfalistici e dei capannoni fantasma. E' la volta che passo ai crucchi
 
pilota54 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Menech ha scritto:
...
Stralcio dell'intervista....
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E perché non lo avete fatto?
"E lei, mi scusi, che ne sa? Sa della Maserati a Grugliasco, dove lavora gente in guanti bianchi a scegliere le rifiniture in pelle per andare sui mercati del mondo. Ma non sa che in capannoni-fantasma, mimetizzati in giro per l'Italia, squadre di uomini nostri stanno preparando i nuovi modelli Alfa Romeo che annunceremo ad aprile e cambieranno l'immagine del marchio, riportandolo all'eccellenza assoluta".

Allora perché non lo avete fatto prima?
"Mi servivano due cose: la capacità finanziaria, e oggi finalmente Chrysler come utili e come cassa mi copre le spalle, e un accesso al mercato mondiale. Oggi se mi presento con l'Alfa negli Usa ho una rete mia di 2.300 concessionari capaci di portare quelle auto dovunque in America, rispettandone il dna italiano".

Dunque mi pare di capire che non venderà l'Alfa Romeo ai tedeschi, è così?
"Se la possono sognare. E credo che la sognino, infatti. L'Alfa è centrale nella nostra nuova strategia. Ma come la Jeep è venduta in tutto il mondo ma è americana fino al midollo, così il dna dell'Alfa dev'essere autenticamente tutto italiano, sempre, non potrà mai diventare americano. Basta anche coi motori Fiat nell'Alfa Romeo. Così come sarebbe stato un errore produrre il suv Maserati a Detroit: e infatti resterà a casa".

E cosa sarà degli altri marchi?
"Fiat andrà nella parte alta del mass market, con le famiglie Panda e Cinquecento, e uscirà dal segmento basso e intermedio. Lancia diventerà un marchio soltanto per il mercato italiano, nella linea Y. Come vede la vera scommessa è utilizzare tutta la rete industriale per produrre il nuovo sviluppo dell'Alfa, rilanciandola come eccellenza italiana".

Lei parla di modelli, parliamo di lavoro. Questa strategia come si calerà negli impianti che oggi sono fermi, o girano con la cassa integrazione, aumentando l'incertezza italiana nel futuro?
"Senza una rete di vendita nei mercati che tirano, far la Maserati ad esempio non servirebbe a nulla. Adesso Chrysler ci ha completato gran parte del puzzle, soprattutto nell'area cruciale Usa-Canada-Messico, dove oggi possiamo entrare con gli stivali mentre ieri dovevamo presentarci con le scarpe da ballerina".

Sono commosso :XD:

Alfa Romeo premium, con meccaniche proprie (per basta motori fiat voglio ben credere una linea motoristica autonoma), prossimi numrosi modelli paladini del made i Italy...

Se fosse vero, sarebbe un Eldorado

:idea:
8)

Effettivamente da queste ultime dichiarazioni sembrerebbe che Marchionne abbia preso dei buoni consiglieri, dei veri esperti di automobilismo (lui lo è di finanza e management) e forse che gli abbiano fatto leggere qualche forum........... :D

Comunque è interessante anche ciò:
"Fiat andrà nella parte alta del mass market, con le famiglie Panda e Cinquecento, e uscirà dal segmento basso e intermedio." Beh, l'avevo predetto in tempi non sospetti, cioè qualche mese fa. Ecco perché la Punto non avrà un'erede.
In pratica le utilitarie ci saranno ancora, ma anch'esse "premium".

Bah, chi vivrà vedrà.
.

Mah!

Basta motori Fiat dentro al vano di un'Alfa Romeo!........infatti saranno Chrysler!

La carboneria sabauda e' in azione.......per far risorgere "la provincia debole".

Ora però slacciate le cinture, toglieteVi le tute spaziali e ritornate nel pianeta terra.

Aspettiamo.
 
Il Direttore di QR ne parla sul suo blog, facendo un paragone con i fallimenti di alcune "acquisizioni" tedesche.

http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/chrysler-rover-suzuki-dove-i-tedeschi-hanno-toppato/
 
pilota54 ha scritto:
Il Direttore di QR ne parla sul suo blog, facendo un paragone con i fallimenti di alcune "acquisizioni" tedesche.

http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/chrysler-rover-suzuki-dove-i-tedeschi-hanno-toppato/
La discussione aperta dal Direttore di QR assomiglia molto alla barzelletta...."c'era un italiano, un tedesco e un giapponese", dove alla fine il più ganzo di tutti è..... indovina un pò?
Ho criticato quel post scrivendo che i tedeschi avranno anche "toppato" qualche colpo (Daimler Benz con Chrysler, BMW con Rover, VW con Suzuki) però è scritto anche sui sassi che la storia industriale del settore automotive (e non solo quella) degli ultimi 30/40 anni dà ragione ai tedeschi e torto agli italiani e chi nega questo o è ignorante (nel senso che non conosce l'argomento) o peggio in malafede.
Chiuso OT.
 
transaxle73 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Il Direttore di QR ne parla sul suo blog, facendo un paragone con i fallimenti di alcune "acquisizioni" tedesche.

http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/chrysler-rover-suzuki-dove-i-tedeschi-hanno-toppato/
La discussione aperta dal Direttore di QR assomiglia molto alla barzelletta...."c'era un italiano, un tedesco e un giapponese", dove alla fine il più ganzo di tutti è..... indovina un pò?
Ho criticato quel post scrivendo che i tedeschi avranno anche "toppato" qualche colpo (Daimler Benz con Chrysler, BMW con Rover, VW con Suzuki) però è scritto anche sui sassi che la storia industriale del settore automotive (e non solo quella) degli ultimi 30/40 anni dà ragione ai tedeschi e torto agli italiani e chi nega questo o è ignorante (nel senso che non conosce l'argomento) o peggio in malafede.
Chiuso OT.

Certo che a nessuno riescono tutte le ciambelle col buco, ma, purtroppo, dall' industria automobilistica nostrana nell'ultimo trentennio sono usciti più buchi che ciambelle... :twisted:
 
siete sicuri che le case automobilistiche tedesche sono così brave o c'è lo zampino della politica? Ribaltiamo la situazione, dove sarebbe arrivata l'industria italiana (tutta) supportata dalla politica tedesca e dove sarebbe arrivata l'industria tedesca (tutta) supportata dalla politica italiana?
 
smargia2002 ha scritto:
Capisco l'ottimismo, capisco un po' meno la necessità di voler giustificare a tutti i costi tutto e il contrario di tutto.

Vado in ordine sparso.
Marchionne non ha detto che in Italia si produrrà l'alto di gamma e all'estero il low cost, ma ha detto che Fiat (come gruppo e come marchio) non produrrà più per il mercato di massa, ergo, si concentrerà sulle nicchie e sull'alto di gamma.
Audi quest'anno farà mi pare un milione e mezzo di pezzi, BMW meno e cito BMW non a caso perché potrebbe essere un po' il target con l'elica che si occupa dei settori medio alti (Alfa), mini di quelli più piccoli ma sempre con premium price (Fiat o meglio 500) e altri marchi sparsi per il top di gamma (Maserati e Ferrari).
Ma anche BMW più mini si ferma a un milione di pezzi.
I 6 milioni per me sono sempre stata un'emerita mischiata e l'ho detto in tempi non sospetti, ma non li ho tirati fuori io, ma proprio Marchionne, in più e più occasioni, indicanoli (al di la dei prezzi unitari) come il limite al di sotto del quale non c'è sopravvivenza. Io non sono d'accordo e quanto l'ho fatto presente qua dentro in tanti mi hanno detto di non capirci nulla, tant'è. Comunque, anche se ripeto non sono d'accordo (per me contano i margini globali e non il volume delle vendite) i numeri darebbero ragione alla sua visione: Audi è parte di VW e quindi supera i famosi/famigerati 6 milioni. Mecedes si appresta a collaborare (in forma sempre più stretta) con Renault/Nissan e BMW con Toyota, quindi pare che le economie di scala, nonostante quello che io possa pensare, valgano anche in assoluto. Rimangono fuori Volvo da una parte e Jaguar/Land Rover dall'altra, ma entrambi con ingentissimw iniezioni di capitale da parte di ricchissimi proprietari e, comunque Volvo si è posta come obiettivo globale il milione di pezzi e credo che anche Jaguar vada nello stesso verso.

Tu mi citi le 60.000 Maserati, ma permettimi, sono solamente un'inezia.
Per arrivare ai 6.000.000 ci ballano 2 ordini di grandezza e, se guardiamo ai marchi già percepiti come premium o con un'immagine tale da giustificare tale etichetta, ovvero Maserati e Alfa in due arriviamo a malapena a 100.000 pezzi..
Per arrivare al milione di pezzi della concorrenza hai voglia a pedalare, ammesso che (Italia a parte) ci sia ancora un milione di clienti disposto a preferirle a BMW, Mewrcedes, Audi, Porsche e compagnia.

Quanto alla rete, il problema c'è eccome. Se tu hai una rete dimensionata (almeno per quanto riguarda l'Italia) per vendere grossomodo un milione di pezzi e vuoi uscire dal mercato di massa, significa che il tuo obiettivo (sempre Italia) è di venderne al massimo 300.000, quindi sei più che sovradimensionato.

Sai che significa questo: che io, concessionario Fiat, o Alfa o Lancia che attualmente vendo, magari con fatica questi prodotti, non sapendo se da qui a 3 anni Fiat sceglierà me o il collega che sta a 10 Km, appena passa il primo treno (Coreane, tedesche, Cinesi Giapponesi) che mi capita a tiro, ci salto sopra per salvare la mia azienda, sostituendo le attuali Fiat/Lancia/Alfa con altrettante o più numerose Kia/BMW/Peugeot/ e chi più ne ha più ne metta.

Ma anche in questo caso il nostro pare avere la soluzione pronta: ha già detto che la colpa sarà del mercato che non riparte...

Dici che sono ottimista? Leggiti i numeri fatti da Maserati e Jeep nel 2013 e quelli che si prevede faranno nel 2014, poi fatti due conti.

Jeep nel 2013 ha venduto oltre 730mila auto, record storico, di cui circa 30mila Cherokee negli ultimi 2 mesi. Dunque escludendo l'ultimo modello ne ha vendute circa 700mila. Quante ne potrà vendere nel 2014?? A dicembre 2013 solo negli Usa (escludendo quindi Canada, Messico, ecc.) sono state vendute 15mila Cherokee, se a gennaio 2014 oltre alla quota yankee ne venderanno altre 10mila nel resto del mondo, saranno circa 25mila al mese, i numeri son quelli. E 25mila x 12 fà 300mila. Ebbene 700mila + 300mila fa 1milione Dunque dando pure per scontato che gli altri modelli della gamma Jeep nel 2014 non riscontreranno incrementi rispetto all'anno 2013, è probabile che Jeep venda nel 2014 circa 1 milione di auto. Quale sarà il suo risultato operativo, i suoi utili lordi e quelli netti??
Non dimentichiamoci che il dato di partenza, cioè le 730mila Jeep del 2013, è stato registrato con le concessionarie o le rivendite Jeep attualmente esistenti non con rivenditori ipotetici.

Vogliamo considerare Maserati?? Fra poche settimane verrà pubblicato il bilancio 2013, quello delle 30mila auto vendute, e valuteremo il suo risultato operativo al netto degli investimenti e degli ammortamenti oltre che gli altri dati. A me il futuro non pare così tanto a tinte fosche, non voglio dire che sarà una passeggiata competere con i costruttori rivali ma sicuramente Fiat Chrysler ce la può fare a centrare tutti i suoi obbiettivi compreso il rilancio di Alfa Romeo.
Non và neanche dimenticato che il Sig. Marchionne è uno che ha già dimostrato di essere in grado di prendere una Fiat sommersa di debiti (ed a detta di tutti morta) e a portarla a fine 2007 cioè dopo pochissimi anni a situazione debiti zero.

Questi sono i dati che mi consentono di vedere le cose in un certo modo non le simpatie o le antipatie, che tutti possiamo avere. Comunque basterà attendere per vedere come andrà a finire ;)
 
transaxle73 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Il Direttore di QR ne parla sul suo blog, facendo un paragone con i fallimenti di alcune "acquisizioni" tedesche.

http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/chrysler-rover-suzuki-dove-i-tedeschi-hanno-toppato/
La discussione aperta dal Direttore di QR assomiglia molto alla barzelletta...."c'era un italiano, un tedesco e un giapponese", dove alla fine il più ganzo di tutti è..... indovina un pò?
Ho criticato quel post scrivendo che i tedeschi avranno anche "toppato" qualche colpo (Daimler Benz con Chrysler, BMW con Rover, VW con Suzuki) però è scritto anche sui sassi che la storia industriale del settore automotive (e non solo quella) degli ultimi 30/40 anni dà ragione ai tedeschi e torto agli italiani e chi nega questo o è ignorante (nel senso che non conosce l'argomento) o peggio in malafede.
Chiuso OT.

Quindi è fuori discussione che gli italiani possano tornare a dire la loro.

Ottimo, continueremo a divertirci denigrando e deridendo solo quello che fanno gli italiani e a battere le mani per quello che fanno i tedeschi o chicchessia.

;)
 
Per quanto riguarda i milioni di vetture prodotte, io credo che la corsa a chi ne produce di più sia tendenzialmente velleitaria.

Penso che sia più proficuo vendere 5 milioni di vetture con buoni margini lordi (ovvero valore aggiunto), per continuare ad investire e per vivere di buona "salute" aziendale, piuttosto che venderne 6 milioni e avere margini più ridotti e possibili difficoltà per la sopravvivenza.

Se qualche ramo secco si ravvisa opportuno tagliarlo, perché non remunerativo, penso sia necessario farlo. E' vero che secondo Adamo Smith l'imprenditore era anche un "benefattore" (come conseguenza, non come fine) perché consentiva a molte persone di lavorare e vivere dignitosamente, però al giorno d'oggi la concorrenza è tale che se non si prendono decisioni anche a volte dolorose si rischia di entrare in crisi e quindi mettere in pericolo gli stessi posti di lavoro creati, mettendo in azione un pericoloso boomerang.
 
Si ma il discorso sulle auto vendute da Jeep non era in relazione ai 6 milioni auspicati ma agli utili prodotti. Come dire, se nel 2013 con 730mila vetture ho prodotto X utili quanti ne produrrò con un nuovo modello definitivamente a regime?? Ecco il discorso era quello
 
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