<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne, mercato Italia a picco, mai detto di voler andare via | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne, mercato Italia a picco, mai detto di voler andare via

Ho letto questo articolo giusto oggi.
Finalmente qualcuno che da di cosa parla.
Almeno qui ci sono delle basi su cui discutere.

Spero che il 30 ottobre si delinei almeno qualcosa sull'export dall'Italia, anche se la vedo dura.
Vedremo.
 
Gully- ha scritto:
Riporto un articolo del sole 24 ore. Anche su questo articolo si può discutere, ma la parte di dati e analisi è ben più nutrita e sensata di molti altri articoli postati, e l'autore stesso divide la sua opinione dal resto dell'articolo.
Mi sembra una buona base di partenza di discussione.

Mi pare una buona analisi, con i limiti di un'analisi. Che per definizione si fa sempre a posteriori, sul passato, su ciò che é già accaduto e tutti sanno, ma raramente si chiede i motivi di ciò che é accaduto, rinunciando a dare valutazioni di merito su eventuali sbagli conmessi, anche gravi, e soprattutto, tende a considerare il futuro come una logica e prevedibile evoluzione del passato appena illlustrato numeri alla mano. Una specie di equazione lineare e prevedibile, se non addirittura un sillogismo.

Sono gli stessi limiti dell'uomo Marchionne, che non é un imprenditore, ma un manager, per giunta di estrazione finanziaria, il cui mandato é proprio di leggersi i dati statistici, e depennare tutto ciò che genera numeri "brutti". E questo lui fa, importa poco se in qualche frangente ciò lo porta ad assumere quasi le vesti di un liquidatore dell'azienda e, a suon di tagliare rami secchi, finisce per tagliare le radici, o tagliare l'azienda fuori da un certo mercato. Per lui, se la gallina oggi non ha fatto l'uovo, domattina ci farà il brodo.

Ottuso ed inutile quanto un politico che faccia politica solo in base ai sondaggi del giorno, senza sapere cosa succede domattina.

Ma dietro di lui, che é pagato per assecondare solo i numeri, ci dovrebbe essere un imprenditore. Quello che gli paga lo stipendio e, diversamente da lui, non dovrebbe tenere gli occhi solo sui numeri che riassumono l'accaduto, ma tenere uno sguardo sempre all'orizzonte futuro, avendo una visione propria di quello che succederà, ed essendo pronto a scommetterci una parte dei propri soldi. Una cosa che un analista finanziario non sa fare ( sennò farebbe l'imprenditore ), ed un commercialista filosofo banchiere, a quanto pare, nemmeno.

Ma se dietro di lui non c'é nessuno con una visione, a dargli la direzione, il suo vangelo saranno le analisi... e la sega. Ed eccoci quà.
 
Sicuramente quello che dici ha senso, però io non sono convinto che sia solo una sorta di "liquidatore" (per sintetizzare). Secondo me sta adottando la politica meno rischiosa possibile, un po' come saltare le mani a poker. Questo non lo porterà sicuramente in alto, ma nemmeno in basso. In questo modo spera di esser traghettato fuori dalla crisi vivo, e poi giocarsela là.
Se fosse solo come dici tu, in italia avrebbe già chiuso da un po', non credi?
In ogni caso bisognerà aspettare qualche anno per valutare. VW sta bene ora, ma non grazie a mosse strategiche di adesso, ma grazie a quello fatto anni e anni fa.

Però si, si vede che manca l "imprenditore" su questo sono abbastanza d'accordo
 
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