<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne e amor di patria? | Il Forum di Quattroruote

Marchionne e amor di patria?

Da cio' che ho letto sui giornali per Marchionne è importante il volume di auto prodotte ad un prezzo sensibilmente piu' basso senza tenere conto di tanti licenziamenti e famiglie senza una vita decorosa per causa di un prodotto con marchio da sempre nazionale ed ora per ferree quanto fredde e disumane motivazioni commerciali dettate solo da utili monetari per costruire ,chiudendo gradatamente gli stabilimenti italiani,solo all'estero.
In piu' il ricatto avuto da decenni dalla famiglia Agnelli proprietaria delgruppo FIAT allo Stato chiedendo somme ingenti con motivazioni di puro ricatto non è accettabile.
Oggi se lo Stato cede ancora significa,che il Nostro denaro,poiche' lo Stato Italiano è costituito da tutti noi viene elargito senza alcuna motivazione poiche' non sussistono piu' le condizioni legate alla produttivita' del made in Italy con la sopppravivenza di dipendenti di tutti i quadri operai ed impiegatizi utilizzati ne gli stabilimenti italiani ma un'utile legato ad una sinergia italo americana per poche tasche con l'apparenza che tutto sia come prima.
Altro che PIL in positivo in un'arco temporale di 5-6 anni,non avendo risorse da esportare presto diventeremo buoi aggiogati al miglior offerente e pare strano che l'on. Tremonti non abbia gia' intravisto questa reale e non fantasiosa possibilita' non dicendo per ora nulla.
Fuggire all'estero significa essere vigliacchi e basta!Altro che far riemergere la produttivita' italiana!Non sono una persona che per amor di patria acquista un prodotto costruito in Italia poiche' lo reputo migliore ma neppure uno che sapendo dove costruisce FIAT e marchi correlati,non pensa che il bene di consumo acquistato è stato prodotto buttando sulla strada l'orgoglio e la dignita' di tanti onesti lavoratori!!!
 
Fiat e' una societa' che produce per guadagnare, non per fare beneficienza, specialmente quando la fa con i soldi altrui!
L'impianto di Termini Imerese non ha alcun senso, e non doveva essere costruito dapprincipio, ed e' solo un bene che venga chiuso. Meglio tardi che mai.
Invece di pompare miliardi DI TUTTI in un impianto che non ha alcun senso, li si spendano in interventi di sostegno mirati a creare alternative produttive nella realta' economica e sociale locale.
In nessuna parte del mondo si costruiscono mega-fabbriche in zone prive di infrastrutture e lontane migliaia di km dalle zone di produzione di materie prime e dalle aree di distribuzione e consumo effettive.
Zone con problemi del tutto analoghi a quelli del sud italiano sono riuscite a prosperare con investimenti nel terziario e nell'informatica (i dati costano uguali a farli viaggiare per 1 km o per diecimila), mai con l'industria pesante, che anzi e' una seria ipoteca sulle potenzialita' turistiche che molte di queste aree potrebbero sfruttare.
Dunque, bravo Marchionne. 10 e lode. Era ora che si intervenisse in modo serio.

Non sta certo alla Fiat preoccuparsi dello sviluppo economico del mezzogiorno, cosa di cui si dovrebbe piuttosto preoccupare la popolazione locale in primis (la cui volonta' e' oggi minata da 40 anni di assistenzialismo), e in secondo luogo lo Stato, dando non assistenzialismo ma creando sviluppo.
Certo, cosi' si viene a rinunciare ai clientelismi e lottizzazioni che da sempre sono stati sfruttati da una classe politica parassitaria per mantenere il potere (altro che "dignita' dei lavoratori"!). :rolleyes:

Ma sono concetti troppo difficili per alcuni, e certamente sgraditi ai velinari di regime che non perdono occasione di fare propaganda con ogni mezzo (forum compresi) per assicurare il mantenimento dello status quo.
 
cobracobra ha scritto:
Da cio' che ho letto sui giornali per Marchionne è importante il volume di auto prodotte ad un prezzo sensibilmente piu' basso senza tenere conto di tanti licenziamenti e famiglie senza una vita decorosa per causa di un prodotto con marchio da sempre nazionale ed ora per ferree quanto fredde e disumane motivazioni commerciali dettate solo da utili monetari per costruire ,chiudendo gradatamente gli stabilimenti italiani,solo all'estero.
In piu' il ricatto avuto da decenni dalla famiglia Agnelli proprietaria delgruppo FIAT allo Stato chiedendo somme ingenti con motivazioni di puro ricatto non è accettabile.
Oggi se lo Stato cede ancora significa,che il Nostro denaro,poiche' lo Stato Italiano è costituito da tutti noi viene elargito senza alcuna motivazione poiche' non sussistono piu' le condizioni legate alla produttivita' del made in Italy con la sopppravivenza di dipendenti di tutti i quadri operai ed impiegatizi utilizzati ne gli stabilimenti italiani ma un'utile legato ad una sinergia italo americana per poche tasche con l'apparenza che tutto sia come prima.
Altro che PIL in positivo in un'arco temporale di 5-6 anni,non avendo risorse da esportare presto diventeremo buoi aggiogati al miglior offerente e pare strano che l'on. Tremonti non abbia gia' intravisto questa reale e non fantasiosa possibilita' non dicendo per ora nulla.
Fuggire all'estero significa essere vigliacchi e basta!Altro che far riemergere la produttivita' italiana!Non sono una persona che per amor di patria acquista un prodotto costruito in Italia poiche' lo reputo migliore ma neppure uno che sapendo dove costruisce FIAT e marchi correlati,non pensa che il bene di consumo acquistato è stato prodotto buttando sulla strada l'orgoglio e la dignita' di tanti onesti lavoratori!!!
se lo stato non fosse intervenuto nel settore auto più volte nello scorso secolo come anke dal 2000, non avremmo una solo casa automobilistica italiana...colpa principalmente degli Agnelli :evil: ma pensa ke se Marchionne non "fa il suo lavoro" per bene, il rischio di dissesto è mooolto elevato. Tutte le case operano riduzioni nei costi di fabbricazione: se la fiat non lo fa oggi, avrà problemi domani. Questo è il mercato signori miei...c'è poco da fare: non esistono sentimentalismi e umanità, ma solo dure leggi economiche :rolleyes:
 
Oddio... d'accordo che certamente Agnelli ha avuto le sue belle colpe, ma anche chi gli ha dato corda non e' meno colpevole.
Alla fine, la situazione disastrosa della Fiat e' stata dovuta al tacito accordo Agnelli-Stato, per cui i costi della mala gestione ricadevano sui cittadini, e in cambio i nostri politici godevano di un enorme serbatoio di voto di scambio, mentre i sindacati ci guadagnavano un altrettanto enorme livello di potere extra-decomcratico, alla faccia dei lavoratori.
La chiusura di Termini Imerese e' un passo necessario a Fiat e sarebbe un primo, doveroso passo per uno sviluppo REALE del mezzogiorno.
Se, come temo, alla fine rientrera' tutto e si ritornera' al solito modo di fare sara' una grande occasione persa per Fiat, per l'Italia e per il mezzogiorno in primis.
 
99octane ha scritto:
Fiat e' una societa' che produce per guadagnare, non per fare beneficienza, specialmente quando la fa con i soldi altrui!
L'impianto di Termini Imerese non ha alcun senso, e non doveva essere costruito dapprincipio, ed e' solo un bene che venga chiuso. Meglio tardi che mai.
Invece di pompare miliardi DI TUTTI in un impianto che non ha alcun senso, li si spendano in interventi di sostegno mirati a creare alternative produttive nella realta' economica e sociale locale.
In nessuna parte del mondo si costruiscono mega-fabbriche in zone prive di infrastrutture e lontane migliaia di km dalle zone di produzione di materie prime e dalle aree di distribuzione e consumo effettive.
Zone con problemi del tutto analoghi a quelli del sud italiano sono riuscite a prosperare con investimenti nel terziario e nell'informatica (i dati costano uguali a farli viaggiare per 1 km o per diecimila), mai con l'industria pesante, che anzi e' una seria ipoteca sulle potenzialita' turistiche che molte di queste aree potrebbero sfruttare.
Dunque, bravo Marchionne. 10 e lode. Era ora che si intervenisse in modo serio.

Non sta certo alla Fiat preoccuparsi dello sviluppo economico del mezzogiorno, cosa di cui si dovrebbe piuttosto preoccupare la popolazione locale in primis (la cui volonta' e' oggi minata da 40 anni di assistenzialismo), e in secondo luogo lo Stato, dando non assistenzialismo ma creando sviluppo.
Certo, cosi' si viene a rinunciare ai clientelismi e lottizzazioni che da sempre sono stati sfruttati da una classe politica parassitaria per mantenere il potere (altro che "dignita' dei lavoratori"!). :rolleyes:

Ma sono concetti troppo difficili per alcuni, e certamente sgraditi ai velinari di regime che non perdono occasione di fare propaganda con ogni mezzo (forum compresi) per assicurare il mantenimento dello status quo.
Tutto vero!
 
99octane ha scritto:
Fiat e' una societa' che produce per guadagnare, non per fare beneficienza, specialmente quando la fa con i soldi altrui!
L'impianto di Termini Imerese non ha alcun senso, e non doveva essere costruito dapprincipio, ed e' solo un bene che venga chiuso. Meglio tardi che mai.
Invece di pompare miliardi DI TUTTI in un impianto che non ha alcun senso, li si spendano in interventi di sostegno mirati a creare alternative produttive nella realta' economica e sociale locale.
In nessuna parte del mondo si costruiscono mega-fabbriche in zone prive di infrastrutture e lontane migliaia di km dalle zone di produzione di materie prime e dalle aree di distribuzione e consumo effettive.
Zone con problemi del tutto analoghi a quelli del sud italiano sono riuscite a prosperare con investimenti nel terziario e nell'informatica (i dati costano uguali a farli viaggiare per 1 km o per diecimila), mai con l'industria pesante, che anzi e' una seria ipoteca sulle potenzialita' turistiche che molte di queste aree potrebbero sfruttare.
Dunque, bravo Marchionne. 10 e lode. Era ora che si intervenisse in modo serio.

Non sta certo alla Fiat preoccuparsi dello sviluppo economico del mezzogiorno, cosa di cui si dovrebbe piuttosto preoccupare la popolazione locale in primis (la cui volonta' e' oggi minata da 40 anni di assistenzialismo), e in secondo luogo lo Stato, dando non assistenzialismo ma creando sviluppo.
Certo, cosi' si viene a rinunciare ai clientelismi e lottizzazioni che da sempre sono stati sfruttati da una classe politica parassitaria per mantenere il potere (altro che "dignita' dei lavoratori"!). :rolleyes:

Ma sono concetti troppo difficili per alcuni, e certamente sgraditi ai velinari di regime che non perdono occasione di fare propaganda con ogni mezzo (forum compresi) per assicurare il mantenimento dello status quo.
che concentrato di fesserie!
 
bellafobia ha scritto:
cobracobra ha scritto:
Da cio' che ho letto sui giornali per Marchionne è importante il volume di auto prodotte ad un prezzo sensibilmente piu' basso senza tenere conto di tanti licenziamenti e famiglie senza una vita decorosa per causa di un prodotto con marchio da sempre nazionale ed ora per ferree quanto fredde e disumane motivazioni commerciali dettate solo da utili monetari per costruire ,chiudendo gradatamente gli stabilimenti italiani,solo all'estero.
In piu' il ricatto avuto da decenni dalla famiglia Agnelli proprietaria delgruppo FIAT allo Stato chiedendo somme ingenti con motivazioni di puro ricatto non è accettabile.
Oggi se lo Stato cede ancora significa,che il Nostro denaro,poiche' lo Stato Italiano è costituito da tutti noi viene elargito senza alcuna motivazione poiche' non sussistono piu' le condizioni legate alla produttivita' del made in Italy con la sopppravivenza di dipendenti di tutti i quadri operai ed impiegatizi utilizzati ne gli stabilimenti italiani ma un'utile legato ad una sinergia italo americana per poche tasche con l'apparenza che tutto sia come prima.
Altro che PIL in positivo in un'arco temporale di 5-6 anni,non avendo risorse da esportare presto diventeremo buoi aggiogati al miglior offerente e pare strano che l'on. Tremonti non abbia gia' intravisto questa reale e non fantasiosa possibilita' non dicendo per ora nulla.
Fuggire all'estero significa essere vigliacchi e basta!Altro che far riemergere la produttivita' italiana!Non sono una persona che per amor di patria acquista un prodotto costruito in Italia poiche' lo reputo migliore ma neppure uno che sapendo dove costruisce FIAT e marchi correlati,non pensa che il bene di consumo acquistato è stato prodotto buttando sulla strada l'orgoglio e la dignita' di tanti onesti lavoratori!!!
se lo stato non fosse intervenuto nel settore auto più volte nello scorso secolo come anke dal 2000, non avremmo una solo casa automobilistica italiana...colpa principalmente degli Agnelli :evil: ma pensa ke se Marchionne non "fa il suo lavoro" per bene, il rischio di dissesto è mooolto elevato. Tutte le case operano riduzioni nei costi di fabbricazione: se la fiat non lo fa oggi, avrà problemi domani. Questo è il mercato signori miei...c'è poco da fare: non esistono sentimentalismi e umanità, ma solo dure leggi economiche :rolleyes:
Palle perche se si vuole si costruisce in Italia a prexzzi proporzionati ad un livello qualitativo e non con sinergie straniere mandando in frantumi il vero made in italy! A questo punto allora ben venga la concorrenza cinese ed indiana!!!
 
99octane ha scritto:
Oddio... d'accordo che certamente Agnelli ha avuto le sue belle colpe, ma anche chi gli ha dato corda non e' meno colpevole.
Alla fine, la situazione disastrosa della Fiat e' stata dovuta al tacito accordo Agnelli-Stato, per cui i costi della mala gestione ricadevano sui cittadini, e in cambio i nostri politici godevano di un enorme serbatoio di voto di scambio, mentre i sindacati ci guadagnavano un altrettanto enorme livello di potere extra-decomcratico, alla faccia dei lavoratori.
La chiusura di Termini Imerese e' un passo necessario a Fiat e sarebbe un primo, doveroso passo per uno sviluppo REALE del mezzogiorno.
Se, come temo, alla fine rientrera' tutto e si ritornera' al solito modo di fare sara' una grande occasione persa per Fiat, per l'Italia e per il mezzogiorno in primis.
belle parole ne convengo ma non si tratta di mettere sulla strada alcuni dipendenti......ma migliaia......e che credi che la loro cassa integrazione.....o il lavoro nero che ovviamente sara' la fonte di sussistenza giovera' allo stato italiano gia' ,mi pare,abbastanza scassato come è oggi???
 
cobracobra ha scritto:
99octane ha scritto:
Fiat e' una societa' che produce per guadagnare, non per fare beneficienza, specialmente quando la fa con i soldi altrui!
L'impianto di Termini Imerese non ha alcun senso, e non doveva essere costruito dapprincipio, ed e' solo un bene che venga chiuso. Meglio tardi che mai.
Invece di pompare miliardi DI TUTTI in un impianto che non ha alcun senso, li si spendano in interventi di sostegno mirati a creare alternative produttive nella realta' economica e sociale locale.
In nessuna parte del mondo si costruiscono mega-fabbriche in zone prive di infrastrutture e lontane migliaia di km dalle zone di produzione di materie prime e dalle aree di distribuzione e consumo effettive.
Zone con problemi del tutto analoghi a quelli del sud italiano sono riuscite a prosperare con investimenti nel terziario e nell'informatica (i dati costano uguali a farli viaggiare per 1 km o per diecimila), mai con l'industria pesante, che anzi e' una seria ipoteca sulle potenzialita' turistiche che molte di queste aree potrebbero sfruttare.
Dunque, bravo Marchionne. 10 e lode. Era ora che si intervenisse in modo serio.

Non sta certo alla Fiat preoccuparsi dello sviluppo economico del mezzogiorno, cosa di cui si dovrebbe piuttosto preoccupare la popolazione locale in primis (la cui volonta' e' oggi minata da 40 anni di assistenzialismo), e in secondo luogo lo Stato, dando non assistenzialismo ma creando sviluppo.
Certo, cosi' si viene a rinunciare ai clientelismi e lottizzazioni che da sempre sono stati sfruttati da una classe politica parassitaria per mantenere il potere (altro che "dignita' dei lavoratori"!). :rolleyes:

Ma sono concetti troppo difficili per alcuni, e certamente sgraditi ai velinari di regime che non perdono occasione di fare propaganda con ogni mezzo (forum compresi) per assicurare il mantenimento dello status quo.
che concentrato di fesserie!

Sono sopraffatto dalle tue capacita' dialettiche e di argomentazione.
Non posso che dichiararmi vinto dalla tua schiacciante superiorita' intellettuale.
 
cobracobra ha scritto:
99octane ha scritto:
Oddio... d'accordo che certamente Agnelli ha avuto le sue belle colpe, ma anche chi gli ha dato corda non e' meno colpevole.
Alla fine, la situazione disastrosa della Fiat e' stata dovuta al tacito accordo Agnelli-Stato, per cui i costi della mala gestione ricadevano sui cittadini, e in cambio i nostri politici godevano di un enorme serbatoio di voto di scambio, mentre i sindacati ci guadagnavano un altrettanto enorme livello di potere extra-decomcratico, alla faccia dei lavoratori.
La chiusura di Termini Imerese e' un passo necessario a Fiat e sarebbe un primo, doveroso passo per uno sviluppo REALE del mezzogiorno.
Se, come temo, alla fine rientrera' tutto e si ritornera' al solito modo di fare sara' una grande occasione persa per Fiat, per l'Italia e per il mezzogiorno in primis.
belle parole ne convengo ma non si tratta di mettere sulla strada alcuni dipendenti......ma migliaia......e che credi che la loro cassa integrazione.....o il lavoro nero che ovviamente sara' la fonte di sussistenza giovera' allo stato italiano gia' ,mi pare,abbastanza scassato come è oggi???

Il punto e' non mandarli in strada, ma costruire un'alternativa VERA, CREDIBILE e SENSATA al piu' inefficiente e insensato degli impianti Fiat.
Chissa' come mai non c'e' lavoro?
Chissa' come mai in ci quant'anni, con questi sistemi, se chiude Termini Imerese non c'e' un tollino per nessuno, con tutti i MILIARDI profusi (gettati nel cesso) per il mezzogiorno. O, piu' correttamente, per GARANTIRSI una larga fetta di popolazione vincolata allo Stato per il collo.
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Ma andiamo pure avanti cosi'. Cercare di costruire progresso e benessere sono fesserie. Almeno ti pagano bene per far propaganda?
No, perche' se la paga e' buona, guarda, mi ci metto pure io. Divento ricco e campo piu' sereno che non vedendo il paese andare in malora sentendo raccontare che e' la cosa migliore. :rolleyes:
 
Come ho scritto in un altro post ho fatto questo calcolo:
facendo un rapido conto, in italia ci sono 22.000 operai fiat.
Credo che lo stipendio italiano sia piu' alto rispetto quelli polacchi, brasiliani o serbi di circa 300 euro nette (che quindi sono 600 euro lorde che la fiat paga).
Se fai un calcolo su 14 mensilita' impiegare 22.000 operai polacchi, brasiliani o serbi al posto di quelli italiani costerebbe in meno alla fiat ?184.800.000.
Se qualcuno ha cifre precise si potrebbe fare un calcolo piu' accurato.
Non so dirti se 185 milioni di euro sono tanti o pochi per fiat.
Saluti
 
bellafobia ha scritto:
cobracobra ha scritto:
Da cio' che ho letto sui giornali per Marchionne è importante il volume di auto prodotte ad un prezzo sensibilmente piu' basso senza tenere conto di tanti licenziamenti e famiglie senza una vita decorosa per causa di un prodotto con marchio da sempre nazionale ed ora per ferree quanto fredde e disumane motivazioni commerciali dettate solo da utili monetari per costruire ,chiudendo gradatamente gli stabilimenti italiani,solo all'estero.
In piu' il ricatto avuto da decenni dalla famiglia Agnelli proprietaria delgruppo FIAT allo Stato chiedendo somme ingenti con motivazioni di puro ricatto non è accettabile.
Oggi se lo Stato cede ancora significa,che il Nostro denaro,poiche' lo Stato Italiano è costituito da tutti noi viene elargito senza alcuna motivazione poiche' non sussistono piu' le condizioni legate alla produttivita' del made in Italy con la sopppravivenza di dipendenti di tutti i quadri operai ed impiegatizi utilizzati ne gli stabilimenti italiani ma un'utile legato ad una sinergia italo americana per poche tasche con l'apparenza che tutto sia come prima.
Altro che PIL in positivo in un'arco temporale di 5-6 anni,non avendo risorse da esportare presto diventeremo buoi aggiogati al miglior offerente e pare strano che l'on. Tremonti non abbia gia' intravisto questa reale e non fantasiosa possibilita' non dicendo per ora nulla.
Fuggire all'estero significa essere vigliacchi e basta!Altro che far riemergere la produttivita' italiana!Non sono una persona che per amor di patria acquista un prodotto costruito in Italia poiche' lo reputo migliore ma neppure uno che sapendo dove costruisce FIAT e marchi correlati,non pensa che il bene di consumo acquistato è stato prodotto buttando sulla strada l'orgoglio e la dignita' di tanti onesti lavoratori!!!
se lo stato non fosse intervenuto nel settore auto più volte nello scorso secolo come anke dal 2000, non avremmo una solo casa automobilistica italiana...colpa principalmente degli Agnelli :evil: ma pensa ke se Marchionne non "fa il suo lavoro" per bene, il rischio di dissesto è mooolto elevato. Tutte le case operano riduzioni nei costi di fabbricazione: se la fiat non lo fa oggi, avrà problemi domani. Questo è il mercato signori miei...c'è poco da fare: non esistono sentimentalismi e umanità, ma solo dure leggi economiche :rolleyes:

parli come un politicante
e la cosa, credimi, non è un apprezzamento
hai famiglia?
credo che, come anche io, dovremo fare i conti sempre più spesso che il lavoro
che ci verrà tolto
per l'interesse dell'impresa.
ti sembra normale che la fiat voglia chiudere un impianto di produzione (costruito nel posto sbagliato...) dove viene prodotta la punto 188 (oggi a 5° posto delle auto più vendute in Italia) per spostarne la produzione in Serbia ???
Da italiano non ti fa rabbia ?
Ho sempre acquistato solo Fiat.
Mi son trovato bene
anche con l'ultima (una panda polacca)
sarà forse l'ultima
se devo spendere i miei soldi e regalarli a dei serbi, beh, tanto vale una coreana
 
ilcurioso ha scritto:
parli come un politicante
e la cosa, credimi, non è un apprezzamento

il riferimento, con tutto il rispetto per le Sue idee, ed alla nota di octane
senza polemica
ma con rabbia per l'atteggiamento di menefreghismo dell'italia per gli italiani in difficoltà
 
Non parlo come un politicante.
Come ho risposto in un altro post penso che noi non siamo che figli delle nostre scelte.
Vogliamo pagare poco, avere tutto e guai se ci toccano.
Una maggiore intraprendenza e voglia di essere coerenti in tutti gli aspetti della nostra vita ci permetterebbe di avere un punto di vista piu' obiettivo.
Fare scelte concrete che aiutano il made in italy (e quindi il reinvestimento nelle aziende italiane) e' facile ed e' possibile farlo in molti ambiti.
Non fare piu' la spesa nelle catene straniere (italiane ci sono), non comprare prodotti stranieri (italiani ci sono), non fare vacanze all'estero (mete in italia ce n'e') acquista abiti italiani, guarda film italiani etc etc...
Se riesci a fare tutto questo allora accettero' il discorso dell'italianita' che va difesa altrimenti la fiat sara' solamente una delle tante aziende che ha delocalizzato anche per colpa tua.
Senza polemica e con vero amore per le discussioni interessanti.
Saluti
 
ilcurioso ha scritto:
bellafobia ha scritto:
cobracobra ha scritto:
Da cio' che ho letto sui giornali per Marchionne è importante il volume di auto prodotte ad un prezzo sensibilmente piu' basso senza tenere conto di tanti licenziamenti e famiglie senza una vita decorosa per causa di un prodotto con marchio da sempre nazionale ed ora per ferree quanto fredde e disumane motivazioni commerciali dettate solo da utili monetari per costruire ,chiudendo gradatamente gli stabilimenti italiani,solo all'estero.
In piu' il ricatto avuto da decenni dalla famiglia Agnelli proprietaria delgruppo FIAT allo Stato chiedendo somme ingenti con motivazioni di puro ricatto non è accettabile.
Oggi se lo Stato cede ancora significa,che il Nostro denaro,poiche' lo Stato Italiano è costituito da tutti noi viene elargito senza alcuna motivazione poiche' non sussistono piu' le condizioni legate alla produttivita' del made in Italy con la sopppravivenza di dipendenti di tutti i quadri operai ed impiegatizi utilizzati ne gli stabilimenti italiani ma un'utile legato ad una sinergia italo americana per poche tasche con l'apparenza che tutto sia come prima.
Altro che PIL in positivo in un'arco temporale di 5-6 anni,non avendo risorse da esportare presto diventeremo buoi aggiogati al miglior offerente e pare strano che l'on. Tremonti non abbia gia' intravisto questa reale e non fantasiosa possibilita' non dicendo per ora nulla.
Fuggire all'estero significa essere vigliacchi e basta!Altro che far riemergere la produttivita' italiana!Non sono una persona che per amor di patria acquista un prodotto costruito in Italia poiche' lo reputo migliore ma neppure uno che sapendo dove costruisce FIAT e marchi correlati,non pensa che il bene di consumo acquistato è stato prodotto buttando sulla strada l'orgoglio e la dignita' di tanti onesti lavoratori!!!
se lo stato non fosse intervenuto nel settore auto più volte nello scorso secolo come anke dal 2000, non avremmo una solo casa automobilistica italiana...colpa principalmente degli Agnelli :evil: ma pensa ke se Marchionne non "fa il suo lavoro" per bene, il rischio di dissesto è mooolto elevato. Tutte le case operano riduzioni nei costi di fabbricazione: se la fiat non lo fa oggi, avrà problemi domani. Questo è il mercato signori miei...c'è poco da fare: non esistono sentimentalismi e umanità, ma solo dure leggi economiche :rolleyes:

parli come un politicante
e la cosa, credimi, non è un apprezzamento
hai famiglia?
credo che, come anche io, dovremo fare i conti sempre più spesso che il lavoro
che ci verrà tolto
per l'interesse dell'impresa.
ti sembra normale che la fiat voglia chiudere un impianto di produzione (costruito nel posto sbagliato...) dove viene prodotta la punto 188 (oggi a 5° posto delle auto più vendute in Italia) per spostarne la produzione in Serbia ???
Da italiano non ti fa rabbia ?
Ho sempre acquistato solo Fiat.
Mi son trovato bene
anche con l'ultima (una panda polacca)
sarà forse l'ultima
se devo spendere i miei soldi e regalarli a dei serbi, beh, tanto vale una coreana

Stai facendo un po' di confusione.
La Punto a cui ti riferisci viene prodotta a Mirafiori che non verrà chiuso poichè produce anche altri modelli. Anzi, il trasferimento della Punto farà posto ad altri modelli.

L'impianto che potrebbe essere chiuso (condizionale d'obbligo perchè nessuno ha parlato di chiusura, ma di conversione) è Termini Imerese che produce ed ha "l'esclusiva" per la Lancia Ypsilon.

Se a me dà fastidio che si vada a dare lavoro in Serbia? No, per niente. Darebbe più fastidio se si desse lavoro per motivi sentimentali o politici. Il governo di Belgrado ha offerto una collaborazione vera alla Fiat, ha messo a disposizione un impianto, capitali, agevolazioni fiscali ed infrastrutture.

La Politica italiana come ha collaborato con la Fiat? Con gli incentivi all'acquisto che potevano andare anche alle Case straniere. Con la cassaintegrazione (pagata anche con i versamenti della Fiat).
E poi?
Quante infrastrutture vicino Termini Imerese? Quante agevolazioni fiscali?

Il problema non è mettere sulla bilancia quanto Fiat ha dato all'Italia o quanto l'Italia ha dato alla Fiat. Non ne usciremmo più.
Il problema è che finora, per colpa di entrambi, hanno convissuto alla "volemose bene", "nun famose der male".

Ed ecco le conseguenze, l'ignoranza della gente in primis!

Fortunatamente non è mai troppo tardi per rimediare. Fiat ha detto che non vuole scappare dalla Sicilia ed è disposta ad ascoltare offerte. Cosa offrirà la Politica? Cosa i sindacati? Si parlerà di cose concrete o si chiacchiererà solo, da bravi italiani?
 

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