<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne:&#34;Più facile ridare credibilità ad Alfa negli USA che in Europa&#34; | Page 15 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne:&#34;Più facile ridare credibilità ad Alfa negli USA che in Europa&#34;

vecchioAlfista ha scritto:
Maxetto ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Maxetto ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
porazzi63 ha scritto:
il significato delle affermazioni di M sono reali e giustificate senza il mercato americano e' impensabile riuscire a fare numeri in quanto il marchio alfa in europa e' un po sputtanato e per poter investire punta molto sull'america per ottenere dei numeri di vendita accettabili convinto che ci vogliano piu di 10 anni a ricostruire la fiducia degli europei
questo vale anche per fiat e lancia che non sa cosa farsene ne come collocarla come marchio almeno l'alfa si salva

È un ragionamento non del tutto sbagliato.
Provare a far breccia nel mercato americano e - come con i vasi comunicanti - pian piano provare a fare di nuovo un pò di strada nel mercato europeo.
Ormai per come si son messe le cose è un'impresa rischiosa provare a far di nuovo concorrenza a BMW e ad Audi.
Da non sottovalutare poi, il fatto che il pubblico italiano (forse anche europeo) ha dimostrato di apprezzare molto la Freemont, forse proprio per il fatto che non è una vera Fiat, ma una Dodge ricarrozzata. Ed in effetti, anche se esticamente non è un capolavoro, era da un pò di tempo che non si vedevano interni cosi ben fatti su un'auto del gruppo. Capite cosa intendo per ben fatto? È una sensazione che si prova quando si esamina un'auto.
Allora di ragione a M. un'Alfa costruita in uno stabilimento Dodge fatta veramente bene perchè da noi non dovrebbe vendere?

Ragazzi: le auto americane non sono ben fatte come interni. O meglio, sono discrete nelle finiture e modestissime negli allestimenti. Non a caso, sulla Thema l'intervento più significativo è stato "dentro".
Ve lo dice uno che attualmente sta guidando un suv Chevry V8 del 2010, e che fino a due giorni fa viaggiava su un Ford Escape.
Il primo pare un'auto degli anni 80, ed il secondo un utilitaria (praticamente dentro è una Ka)

Saluti dagli US 8)
Erano fatte meglio le Alfa di qualche anno fa? :rolleyes:

E che c'entra?
Non si parla di "ora"?

Se agli interni dell'ultimo Ford explorer guidato fino a ieri (un suvvazzo/jeep enorme con motore 8V di livello medio alto per gli yankee), la mia 159 sembra una rolls per qualità di plastica e di assemblaggi (e stiamo parlando di una 159!)
Siccome tu hai guidato un Ford Explorer con poca qualità nelle plastiche e negli assemblaggi ora tutte le auto americane devono per forza essere fatte così? :rolleyes:

Maxetto ma che dici?
Non lo dico io: è risaputo che per gli amerikani, gli interni devono avere altre qualità rispetto a quelle che noi europei esigiamo.
Lo pensano gli stessi costruttori, fiat in primis. Tanto che, nel rimarchiare 300C e Journey, hanno cambiato e/o modificato gli interni per le esigenze nostrane.

PS - Poi non ho solo guidato la Explorer ma pure la Chevry Teoh, un'altra suv di taglia alta; dentro ben più modesta di una Leon qualunque...
Se anche fosse come dici allora perchè ti preoccupi?
Con una Giulia fatta in America farebbero un trattamento degli interni all'europea.
Comunque non credo che una Cadillac sia così scadente come interni.

PS Gli interni della Journey non sono stati cambiati per la Freemont, ma sono identici anche nella versione Dodge. Era la vecchia Journey ad avere gli interni più miseri e bruttini.
 
Non mi preoccupo per gli interni (se non li cambiano, visto che il condizionale è d'obbligo, dovrei eccome).

Mi preoccupo per un concetto di macchina molto più pacchiana della nostra, con sospensioni tendenzialmente più morbide, carreggiate, dimensioni ed interni più docili e comodi che sportivi.

Tutte cose che si possono corregge su una versione sportiva.

Ma ciò che mi preoccupa soprattutto (e che non potrebbe correggersi), è il rischio di avere Alfa con un layout tecnico ancor più approssimativo e standardizzato della ta 128 fiat in salsa Alfa attuale, con specificità ancor più annacquate ed approssimative, soprattutto se paragonate al gusto decisamente diverso dell'utente amerikano in tema di auto.

Un gusto fatto di auto a tre volumi larghe, lunghe, "morbide" su strada, tutto confort e niente specificità, o con sportività fatta solo di parafanghi muscolosi e sgraziate forme squadrate.
Gente per cui la sportività non è data dalla raffinatezza della meccanica, ma dai pollici cubi dei motori, e dal rombo che fanno (anche se sono dei polmoni a otto cilindri con aste e bilancieri della potenza di un L4 turbo nostrano),

Io non so se un Alfa fatta per piacere e vendere all'americano medio, che viaggia su Mustang con cerchi cromati e coprivolante in gomma, possa essere considerata ancora un Alfa.
Sempre che Marchionne, più che Mustang o Camaro, non veda in una Giulia la concorrente naturale di berline Hyundai o Toyota a tre volumi (mamma quante ne ho viste: è pieno i fossi di giappo e coreane!!)

Non credo che una siffatta macchina possa puntare agli stessi livelli di handling, tecnica e prestazioni che abbiamo fatto propri anche con la Alfiat, come sospensioni dedicate, motori ai vertici e piacere di guida. Per lo meno dal punto di vista tecnico e progettuale.
Certo, magari mettendo un supercuscinetto od un manettino, si può sempre simulare la bella meccanica ed un comportamento da Alfa...ma l'artifizio è palese.

forse sono solo mie preoccupazioni...
 
vecchioAlfista ha scritto:
Non mi preoccupo per gli interni (se non li cambiano, visto che il condizionale è d'obbligo, dovrei eccome).

Mi preoccupo per un concetto di macchina molto più pacchiana della nostra, con sospensioni tendenzialmente più morbide, carreggiate, dimensioni ed interni più docili e comodi che sportivi.

Tutte cose che si possono corregge su una versione sportiva.

Ma ciò che mi preoccupa soprattutto (e che non potrebbe correggersi), è il rischio di avere Alfa con un layout tecnico ancor più approssimativo e standardizzato della ta 128 fiat in salsa Alfa attuale, con specificità ancor più annacquate ed approssimative, soprattutto se paragonate al gusto decisamente diverso dell'utente amerikano in tema di auto.

Un gusto fatto di auto a tre volumi larghe, lunghe, "morbide" su strada, tutto confort e niente specificità, o con sportività fatta solo di parafanghi muscolosi e sgraziate forme squadrate.
Gente per cui la sportività non è data dalla raffinatezza della meccanica, ma dai pollici cubi dei motori, e dal rombo che fanno (anche se sono dei polmoni a otto cilindri con aste e bilancieri della potenza di un L4 turbo nostrano),

Io non so se un Alfa fatta per piacere e vendere all'americano medio, che viaggia su Mustang con cerchi cromati e coprivolante in gomma, possa essere considerata ancora un Alfa.
Sempre che Marchionne, più che Mustang o Camaro, non veda in una Giulia la concorrente naturale di berline Hyundai o Toyota a tre volumi (mamma quante ne ho viste: è pieno i fossi di giappo e coreane!!)

Non credo che una siffatta macchina possa puntare agli stessi livelli di handling, tecnica e prestazioni che abbiamo fatto propri anche con la Alfiat, come sospensioni dedicate, motori ai vertici e piacere di guida. Per lo meno dal punto di vista tecnico e progettuale.
Certo, magari mettendo un supercuscinetto od un manettino, si può sempre simulare la bella meccanica ed un comportamento da Alfa...ma l'artifizio è palese.

forse sono solo mie preoccupazioni...
E' tutto da verificare, ma un Alfa fatta come temi credo che non piaccia nemmeno agli americani, se un americano vuole un'Alfa è perchè non ha le caratteristiche delle tante auto che circolano negli Usa.
La serie 3 venduta oltre oceano è modificata per piacere agli americani?
 
Maxetto ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Non mi preoccupo per gli interni (se non li cambiano, visto che il condizionale è d'obbligo, dovrei eccome).

Mi preoccupo per un concetto di macchina molto più pacchiana della nostra, con sospensioni tendenzialmente più morbide, carreggiate, dimensioni ed interni più docili e comodi che sportivi.

Tutte cose che si possono corregge su una versione sportiva.

Ma ciò che mi preoccupa soprattutto (e che non potrebbe correggersi), è il rischio di avere Alfa con un layout tecnico ancor più approssimativo e standardizzato della ta 128 fiat in salsa Alfa attuale, con specificità ancor più annacquate ed approssimative, soprattutto se paragonate al gusto decisamente diverso dell'utente amerikano in tema di auto.

Un gusto fatto di auto a tre volumi larghe, lunghe, "morbide" su strada, tutto confort e niente specificità, o con sportività fatta solo di parafanghi muscolosi e sgraziate forme squadrate.
Gente per cui la sportività non è data dalla raffinatezza della meccanica, ma dai pollici cubi dei motori, e dal rombo che fanno (anche se sono dei polmoni a otto cilindri con aste e bilancieri della potenza di un L4 turbo nostrano),

Io non so se un Alfa fatta per piacere e vendere all'americano medio, che viaggia su Mustang con cerchi cromati e coprivolante in gomma, possa essere considerata ancora un Alfa.
Sempre che Marchionne, più che Mustang o Camaro, non veda in una Giulia la concorrente naturale di berline Hyundai o Toyota a tre volumi (mamma quante ne ho viste: è pieno i fossi di giappo e coreane!!)

Non credo che una siffatta macchina possa puntare agli stessi livelli di handling, tecnica e prestazioni che abbiamo fatto propri anche con la Alfiat, come sospensioni dedicate, motori ai vertici e piacere di guida. Per lo meno dal punto di vista tecnico e progettuale.
Certo, magari mettendo un supercuscinetto od un manettino, si può sempre simulare la bella meccanica ed un comportamento da Alfa...ma l'artifizio è palese.

forse sono solo mie preoccupazioni...
E' tutto da verificare, ma un Alfa fatta come temi credo che non piaccia nemmeno agli americani, se un americano vuole un'Alfa è perchè non ha le caratteristiche delle tante auto che circolano negli Usa.
La serie 3 venduta oltre oceano è modificata per piacere agli americani?

Infatti le mie sono preoccupazioni. Ma non così infondate, temo.

Devi partire dal presupposto che Alfa, per loro, è quasi un libro bianco: tutto da scrivere, e del quale conoscono solo il duetto e la velleità sportiva.
E' normale poi che se l'A.D. ragiona in termini di mercato amerikano, puntando per primo a quella clientela, deve cercare un prodotto che abbia gusti e tendenze d'oltreoceano, e non europe (e, quindi, propriamente Alfa).

Inoltre il paragone con bmw, come sempre, non regge. Loro costruiscono le loro macchine, da sempre fedeli a loro stessi e con proprio layout, e poi le esportano.
Mentre qua si parla di traslocare armi e bagagli, reinventandosi per piacere a nuovi clienti. E poi, eventualmente, tornare in europa...
 
Ma secondo voi : Dato che nell'articolo si diceva che il ricordo dell'ALFA in America era ancora buono ..... qualcuno di quei "Super manager" avrà in mente che quel ricordo non è farina del loro sacco ? O faranno un bel tonfo coi modelli da "loro pensati" ?
Perchè comincio ad aver dubbi che qualcuno di loro capisca poi "mooolto più di me di macchine" .... e io capisco mica tanto heeee !!
 
umbiBerto ha scritto:
Ma secondo voi : Dato che nell'articolo si diceva che il ricordo dell'ALFA in America era ancora buono ..... qualcuno di quei "Super manager" avrà in mente che quel ricordo non è farina del loro sacco ? O faranno un bel tonfo coi modelli da "loro pensati" ?
Perchè comincio ad aver dubbi che qualcuno di loro capisca poi "mooolto più di me di macchine" .... e io capisco mica tanto heeee !!

probabilmente si sono presi altri due anni proprio per quello.

Serve tempo e denaro per capire, analizzare gli indicatori e le ricerche di mercato. Farsi un idea dell'aspettativa, del range del prodotto, e del potenziale cliente a cui venderla.
Probabilmente proprio perchè non vogliono fare un Alfa come la conosciamo oggi, ma un Alfa che vada bene e si venda agli amerikani.

Penso che sia un lavoro, partendo da un mercato così "diverso" come quello amerikano, davvero impegnativo ed insidioso. E loro non possono sbalgiare
 
Sarà ... ma se hai il "personale" e le competenze .... a cosa serve aspettare ?

Il problema è che chi ha disegnato 147 e 156 non c'è più (Lavora per altri), neanche chi ha disegnato la 159 penso sia più disponibile.

DIO mi liberi dei "Super manager" tuttofare !
 
umbiBerto ha scritto:
Sarà ... ma se hai il "personale" e le competenze .... a cosa serve aspettare ?

Il problema è che chi ha disegnato 147 e 156 non c'è più (Lavora per altri), neanche chi ha disegnato la 159 penso sia più disponibile.

DIO mi liberi dei "Super manager" tuttofare !
Si, però, dice lui: ma se anche immettiamo modelli nuovi, chi li compra se in questo momento non c'é mercato?
Questo è il punto.

E intanto, il tuo "Super manager" tuttofare raccoglie sperticati applausi in tutto il mondo... o almeno in quello che conta.

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Deming Cup
La Columbia University premia Marchionne


Quattroruote - 04/11/2011
Per il numero uno di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, arriva un importante riconoscimento internazionale. La Columbia University, infatti, ha premiato il manager italo-canadese con la Deming Cup, titolo che una volta l'anno viene assegnato dal prestigioso ateneo statunitense a coloro che hanno dato un contributo determinante nelle loro aree di attività e che hanno instaurato una cultura di miglioramento continuo nelle loro organizzazioni.

Le motivazioni. In particolare, l'ad della Fiat e presidente della Chrysler è stato premiato per avere dimostrato - si legge nelle motivazioni della Columbia Univerity - come migliorando i processi, riducendo gli sprechi e andando incontro alle esigenze dei consumatori si possono costruire aziende forti e competitive sui mercati internazionali.

Valori forti. "Sergio Marchionne è il tipo di leader che ha navigato un'economia in difficoltà - ha commentato l'amministratore delegato di Ibm, Samuel Palmisano - costruendo un'attività basata su valori forti e su una visione di lungo termine".


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A un certo punto non è più questione di simpatie o antipatie, di condivisioni o quant'altro. Tanto che perfino il nostro stesso Direttore, Carlo Cavicchi, mai troppo morbido nei suoi confronti, è costretto a prenderne atto.

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Marchionne tra lodi sperticate e critiche spietate

Quattroruote - 02/11/2011
L?ultima copertina di ?Automotive news Europe? in Italia farà saltare più di uno sulla sedia. La rivista non è un prodotto popolare, ma nel giro degli addetti ai lavori è considerata imprescindibile, una sorta di bibbia per la qualità dell?informazione e l?autorevolezza dei testi. Come vedete nell?immagine allegata, la facciona del numero uno di Fiat-Chrysler campeggia a tutto campo accompagnata da un titolo che lascia poco spazio ai compromessi: ?Il tocco magico di Marchionne?. La sede della casa editrice è a Detroit, in Michigan, ed è chiaro che il pensiero riflette un punto di vista molto a stelle e strisce. Di là dell?oceano si toccano con mano risultati impensabili, mentre da noi il peso di crisi economica che ci tormenta giorno dopo giorno si mescola con i troppi tira-e-molla che stanno caratterizzando le mosse future del marchio nazionale. Noi ci sogniamo i risultati di Chrysler, un gruppo praticamente in via di sparizione ma capace mese dopo mese di sorprendere anche i più scettici. I dati di ottobre sono stupefacenti: più 27% rispetto ad un anno fa (40% se ci si limita ai clienti privati) con un 23% da inizio anno. Numeri che strabiliano perché esagerati anche in confronto con le altre due big di Detroit: la General Motors appena +2% in ottobre e la Ford +6%.
Inutile nasconderselo, se il ?New York Times? si spertica in elogi inusitati attraverso gli scritti di un giornalista addirittura vincitore del Premio Pulitzer, qui si fa fatica a leggere un pistolotto scevro da critiche persino in un giornaletto di provincia. E? giusto allora chiedersi il perché, e a lui chiedere perché il piano di rinascita Fiat sia così spostato in avanti mentre quello Chrysler ha funzionato nel breve volgere di un paio d?anni (vendite passate in 24 mesi da 1,3 milioni a 1,5 e poi a 2,2).
In una lunga intervista all?interno, Marchionne prova a spiegarlo e non sempre è convincente perché si intravede che il suo procedere rimane più tattico che strategico. Ma due frasi sono molto interessanti e forse qualcosa riescono a spiegarlo più di lunghi giri di parole. Quando si addentra sul rapporto sempre critico tra la Fiat e l?Italia lui puntualizza: ?Io posso non avere aiutato, ma la storia non è una buona storia?. Quindi aggiunge: ?La gente dimentica che quest?azienda era quasi morta nel 2004. Siamo sopravvissuti con i nostri mezzi, e non sono sicuro che questo abbia fatto piacere a tutti?. Il riferimento al famoso ?convertendo? e alle banche che già si pregustavano lo spezzatino è sin troppo chiaro: soldi per loro e marchi svenduti in qua e in là. Questo, almeno, non è successo. E gli va riconosciuto.
Carlo Cavicchi


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A un certo punto sono solo i fatti quelli che contano... e prenderne atto è solo il doveroso rispetto che gli si deve. Sia ai fatti che a Marchionne. ;)
 
Se penso solo ai potenziali danni che ha fatto cambiando più volte il suo "mega piano" quando avrebbe benissimo potuto dire : Signori gli investimenti saranno anche calibrati in base all'andamento del mercato !

Invece oggi si fa così domani si farà colà, La 500 diventerà un brand .....

La 500 ?? Ma se nemmeno la voleva fare ?

Chi ha disegnato le ultime ALFA di successo è scappato ....

La storia della FIAT ?? Bhè che ci rimedi .... sono passati 6 anni se ne fanno di cose, e tenendo conto che la qualità non costa .. anzi consente di risparmiare pure dei soldi ..... ma dubito capisca.

Altrimenti non ci sarebbero più sulla piazza conce che fanno pagare il tagliando senza farlo o ispettori che cercano di portare il tutto a "Tarallucci e vino"
 
umbiBerto ha scritto:
Se penso solo ai potenziali danni che ha fatto cambiando più volte il suo "mega piano" quando avrebbe benissimo potuto dire : Signori gli investimenti saranno anche calibrati in base all'andamento del mercato !

Invece oggi si fa così domani si farà colà, La 500 diventerà un brand .....

La 500 ?? Ma se nemmeno la voleva fare ?

Chi ha disegnato le ultime ALFA di successo è scappato ....

La storia della FIAT ?? Bhè che ci rimedi .... sono passati 6 anni se ne fanno di cose, e tenendo conto che la qualità non costa .. anzi consente di risparmiare pure dei soldi ..... ma dubito capisca.

Altrimenti non ci sarebbero più sulla piazza conce che fanno pagare il tagliando senza farlo o ispettori che cercano di portare il tutto a "Tarallucci e vino"
Quanto evidenziato è assolutamente vero!
Ma non capisco cosa c'entri con quanto hai espresso prima, con Marchionne o con l'oggetto della discussione. E neanche cosa c'entri in particolare con la 500: indiscutibile successo, che se davvero non voleva fare non faceva.

Quanto lamenti, invece, mi sembra che sia il vero comportamento che tutti i clienti dovrebbero contrastare, con tutti i mezzi, quando davvero ingiustificato. Almeno cosi come ho sempre fatto io, facendogli perfino causa, e sentendomi qualche volta anche piuttosto solitario nel farlo. Ma senza dimenticare che questa è pratica (colpevole) di tutti i produttori, come spesso ho avuto modo di verificare anche personalmente.

Anzi, in forum come questo secondo me dovrebbe essere l'argomento più denunciato e dibattuto... e mi stupisce proprio che non lo sia. Oltre che farlo sempre correttamente, per esperienza diretta e solo a vantaggio di chi queste vetture le acquista.
Non solo per farlo poi risalire perfidamente alla fantomatica inferiorità congenita del prodotto nazionale rispetto a qualsiasi altro e tentare anche di assegnare la colpa di questo, pur assolutamente non vera, perfino alla stessa persona che questo prodotto, i lavoratori che lo producono e gli introiti che genera anche per il nostro erario li ha salvati... . :rolleyes:
 
vecchioAlfista ha scritto:
Certo, magari mettendo un supercuscinetto od un manettino, si può sempre simulare la bella meccanica ed un comportamento da Alfa...ma l'artifizio è palese.

forse sono solo mie preoccupazioni...

Non solo tue :twisted:
 
Chrom&gt ha scritto:
umbiBerto ha scritto:
Se penso solo ai potenziali danni che ha fatto cambiando più volte il suo &quot;mega piano&quot; quando avrebbe benissimo potuto dire : Signori gli investimenti saranno anche calibrati in base all'andamento del mercato !

Invece oggi si fa così domani si farà colà, La 500 diventerà un brand .....

La 500 ?? Ma se nemmeno la voleva fare ?

Chi ha disegnato le ultime ALFA di successo è scappato ....

La storia della FIAT ?? Bhè che ci rimedi .... sono passati 6 anni se ne fanno di cose, e tenendo conto che la qualità non costa .. anzi consente di risparmiare pure dei soldi ..... ma dubito capisca.

Altrimenti non ci sarebbero più sulla piazza conce che fanno pagare il tagliando senza farlo o ispettori che cercano di portare il tutto a &quot;Tarallucci e vino&quot;
Quanto evidenziato è assolutamente vero!
Ma non capisco cosa c'entri con quanto hai espresso prima, con Marchionne o con l'oggetto della discussione. E neanche cosa c'entri in particolare con la 500: indiscutibile successo, che se davvero non voleva fare non faceva.

Quanto lamenti, invece, mi sembra che sia il vero comportamento che tutti i clienti dovrebbero contrastare, con tutti i mezzi, quando davvero giustificato. Almeno cosi come ho sempre fatto io, facendogli perfino causa, e sentendomi qualche volta anche piuttosto solitario nel farlo. Ma senza dimenticare che questa è pratica (colpevole) di tutti i produttori, come spesso ho avuto modo di verificare anche personalmente.

Anzi, in forum come questo secondo me dovrebbe essere l'argomento più denunciato e dibattuto... e mi stupisce proprio che non lo sia. Oltre che farlo sempre correttamente, per esperienza diretta e solo a vantaggio di chi queste vetture le acquista.
Non solo per farlo poi risalire perfidamente alla fantomatica inferiorità congenita del prodotto nazionale rispetto a qualsiasi altro e tentare anche di assegnare la colpa di questo, pur assolutamente non vera, perfino alla stessa persona che questo prodotto, i lavoratori che lo producono e gli introiti che genera anche per il nostro erario li ha salvati... . :rolleyes:

Come non QUOTARTI al 100 % !!!! Condivido anche la punteggiatura. :thumbup:
 
GenLee ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Certo, magari mettendo un supercuscinetto od un manettino, si può sempre simulare la bella meccanica ed un comportamento da Alfa...ma l'artifizio è palese.

forse sono solo mie preoccupazioni...

Non solo tue :twisted:

Io, quasi quasi, proporrei di introdurre anche in Alfa Romeo "L'OWN MADE" !

Cioè, produrre un unico modello con tutte quelle caratteristiche che i veri alfisti desiderano, per buona pace di tutti.

Credo che comunque, anche così facendo, i numeri che farebbe al giorno d'oggi non sarebbero sufficienti per andare in utile nei tempi tecnici dettati da esigenze di bilancio, Ergo, potrebbe costare moltissimo, di conseguenza, quanto sareste disposti a spendere per tale modello ?
 
La 500 ... Sarà ma nelle dichiarazioni della creazione del "Fantomatico brand" non vedo accenni a niente altro : "Non avrei mai pensato", "Bisogna ringraziare chi" ecc. ec.. E questo per me dice tante cose (Supposizioni mie heee intendiamo) tra le quali, che come si crea un "Brand" se ne può risollevare un'altro .... Certo che se non si ha idea di come ciò sia successo di sicuro non si può neanche rimediare.

Ma dato che certi "Super manager" non chiedono (Ma sanno già tutto) .... vedete voi.

Il fatto che altre brutte abitudini possano succedere anche da parte di altri : Bhè se c'è una cosa che veramente mi fa "Girare i co...ni" è quando mi rispondono così : Il mal comune mezzo gaudio veramente ma veramente è una cosa che mi fa vedere rosso.

Marchionne dovrebbe sapere (Ma secondo me neanche sa cosa voglia dire andare in una concessionaria e lamentare un problema o far fare un tagliando) che in America i Dealer sono Dealer e i meccanici sono meccanici. Io compro un auto faccio il tagliando dove mi pare da sempre e se ho problemi col mio libretto tagliandi "Bollato" richiedo la riparazione in garanzia dove mi pare se questa è dovuta. Questo in America ha "armonizzato" diciamo il trattamento dei vari veicoli.

Se ora in Italia (Resto d'europa non so) avere una rete ufficiale venga visto come un ipotetico "punto a sfavore" la colpa di chi è ?

Di chi fa ? Di chi permette ?
 
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