<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma, su un minisommergibile....A.... | Page 17 | Il Forum di Quattroruote

Ma, su un minisommergibile....A....

[....] Però poi c'è il problema "fatica dei materiali"
[...] Insomma, magari l'oblò per un paio di cicli poteva anche reggere l'esagerata pressione.
Potrebbe essere proprio così.
Sul Corsera di oggi c'è un'intervista a James Cameron (non solo regista del film, ma lui stesso sperimentatore in prima persona di batiscafi, avendo raggiunto, terzo al mondo a farlo ma in solitaria, l'abisso nella Fossa delle Marianne, - 10.916 mt) che dice 2 cose importanti :

1) già lunedì, quando il transponder del Titan smise di inviare il segnale a soli 3.500 piedi sotto, scrisse - privatamente - ad alcuni amici che il mezzo era andato a pezzi ed ovviamente tutti morti ;

2) il grave pericolo insito nella struttura del Titan è a suo giudizio quello dell' "affaticamento", o snervamento, fenomeno ben noto nello studio degli sforzi sui materiali, che deriva dall'essere fatto, sempre a suo giudizio, di materiali compositi, in cui avviene la c.d. "delaminazione" e cioè un progressivo indebolimento della struttura dopo ripetuti sforzi, che possono deformare in modo differente le singole "fibre" del materiale composito, minando man mano, col tempo, la capacità di resistenza agli sforzi del progetto originario.

Ciò che ben spiegherebbe perché il Titan, dopo aver resistito più volte all'abisso, abbia poi invece ceduto a profondità molto minore, quasi ridicola al confronto.

Non sono un esperto e non posso dire se Cameron abbia ragione, ma così, a naso, il suo modo di pensare mi pare molto corretto : i materiali compositi sono spesso usati per impieghi di "assorbimento" degli sforzi e dei traumi - basti pensare ai giubbetti antiproiettili più comuni, fatti in fibre di kevlar che si deformano ma entro certo limiti, dissipando in tal modo l'energia del proiettile - che però non lasciano il materiale uguale a prima, ma con una deformazione, elastica o parzialmente plastica, che ne riduce la resistenza ad un nuovo trauma sulla stessa zona : perfetto per un giubbetto antibalistico, non certo per un batiscafo che non può permettersi la minima zona di debolezza.

Questo, oltretutto, rende molto meno importante la questione dei "test" fatti, o non fatti, in precedenza, probabilmente superabili bene ad oggetto nuovo ma non invece dopo un certo numero di "sforzi".
 
Ultima modifica:
Se andate in ospedale a fare una mini operazione a livello ambulatoriale vi fanno firmare tutte le liberatorie del mondo per cui non mi stupisce fosse contemplata la possibilità che qualcosa andasse male.
Non credo a chi dice che il mezzo fosse omologato per metà della profondità, almeno che il capo spedizione (nonchè proprietario mi pare) non volesse far godere i soldi dei 4 biglietti alla moglie.

Ormai si fa gara a chi la spara più grossa consapevoli del fatto che non ci saranno mai abbastanza informazioni per capire la verità.

Fatte tutte le dovute distinzioni la vedo come chi paga 100.000€ per andare sull'Everest. Sai che c'è una quota di rischio molto alta ed accetti la scommessa.


O forse navigava in cattive acque....
....E quel milione era la sola alternativa.
Rischi compresi
 
insomma... Funzionare avrà funzionato anche bene, ma un dispositivo non studiato appositamente pone problemi di affidabilità, che in quell'uso deve essere un filo migliore che per quello che in fondo è un giocattolo
un joystick e' un dispositivo studiato per determinare il movimento di un bastoncino, tipicamente dotato di 4 microinterruttori (se meccanico) o sensori magnetici, tipo effetto hall, se leggono il movimento di un magnete.
i primi si usano in ambienti normali, dove con normali si intende senza sporcizia o pioggia (e immagino che dentro fosse asciutto)
i secondi in ambienti ostili, ad esempio i comandi remoti di una gru, che vengono usati in cantiere, in mezzo a sabbia e pioggia.
scommetto che centinaia di pezzi di quel coso, erano di origine "normale"
l'aver usato un joystick, per la funzione di un joystick, in cosa lo renderebbe non adatto?
se poi e' un joystick da gaming, probabilmente e' piu' robusto di uno industriale :D
 
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un joystick e' un dispositivo studiato per determinare il movimento di un bastoncino, tipicamente dotato di 4 microinterruttori (se meccanico) o sensori magnetici, tipo effetto hall, se leggono il movimento di un magnete.
i primi si usano in ambienti normali, dove con normali si intende senza sporcizia o pioggia (e immagino che dentro fosse asciutto)
i secondi in ambienti ostili, ad esempio i comandi di remoti di una gru, che vengono usati in cantiere, in mezzo a sabbia e pioggia.
scommetto che centinaia di pezzi di quel coso, erano di origine "normale"
l'aver usato un joystick, per la funzione di un joystick, in cosa lo renderebbe non adatto?
se poi e' un joystick da gaming, probabilmente e' piu' robusto di uno industriale :D


Non e' che uno pretende un joy cesellato da mastro Cellini....
Ma e' un altro indice negativo....
Come se in Galleria ti presentassero dell' Amarone
in un bicchiere di Bormioli
 
Non e' che uno pretende un joy cesellato da mastro Cellini....
Ma e' un altro indice negativo....
Come se in Galleria ti presentassero dell' Amarone
in un bicchiere di Bormioli
per quale motivo?
se l'amarone non e' buono, non migliora in un bicchiere di cristallo.
un bicchiere e' un bicchiere, deve avere la forma per la sua funzione.
se poi costa 1 euro o 1000, funzionano tutti e due alla stessa maniera.
chi e' andato la sotto, non l'ha fatto per ammirare la meraviglia del sottomarino.
per quello, potevano anche stare a galla :D
 
Secondo me viene stressato di più un joystick durante una partita con la playstation (quando dovevo far fare delle curve alla auto mi sembrava che + spingevo e più curvava....) piuttosto che in quella occasione. Non vedo in quel dettaglio niente di rilevante o meglio, io non mi sarei fatto fermare da quello.

Sul resto tutto può essere ma non credo nessuno temesse quel epilogo. Questo spiega (credo) anche il perchè non fosse rintracciabile, cosa che in un primo momento mi sembrava assurda.
 
per quale motivo?
se l'amarone non e' buono, non migliora in un bicchiere di cristallo.
un bicchiere e' un bicchiere, deve avere la forma per la sua funzione.
se poi costa 1 euro o 1000, funzionano tutti e due alla stessa maniera.
chi e' andato la sotto, non l'ha fatto per ammirare la meraviglia del sottomarino.
per quello, potevano anche stare a galla :D

Semplicemente perche' non metti una crema da soldi nella plastica
Perche'....Comunque
??
Mi sa che non hai presente un bicchiere Bormioli

https://www.google.com/search?q=bic...i57j0i512l9.6466j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8

https://www.vogadorivini.it/calici-vino/

Comunque puoi sempre provare.
Entri, ti bevi un caffe,
( te lo rimborso alla prima occasione )
e guardi al reparto bicchieri.

;) ;) ;)
 
Ultima modifica:
Io tra me e me ho sempre pensato che non è detto che un componente da 10 euro sia per forza meno robusto o affidabile di uno da 100.
Dipende.
Certo è un po' più facile realizzare un prodotto di alta qualità e durevolezza con un budget maggiore,usando materiali più costosi etc etc.
Però ci sono anche casi in cui l'affarino da due soldi su cui non avresti scommesso 1 centesimo ti dura degli anni e il prodotto di nota marca affidabilissimo che costa molto di più ti lascia a piedi dopo poco.
A me è capitato un rubinetto di marca,bello pesante,che dopo 1 anno gocciolava e era da buttare.
E quello del brico da 19 euro (che quando l'idraulico ha smontato quello vecchio per montare quello nuovo li ha soppesati e mi ha fatto notare quanto era più leggero quello nuovo,come dire non vale niente) che è li da quasi 10 anni.
Certo son rubinetti,non sottomarini.
O sommergibili.
Mi sono dimenticato di nuovo la differenza...
 
Io tra me e me ho sempre pensato che non è detto che un componente da 10 euro sia per forza meno robusto o affidabile di uno da 100.
Dipende.
Certo è un po' più facile realizzare un prodotto di alta qualità e durevolezza con un budget maggiore,usando materiali più costosi etc etc.
Però ci sono anche casi in cui l'affarino da due soldi su cui non avresti scommesso 1 centesimo ti dura degli anni e il prodotto di nota marca affidabilissimo che costa molto di più ti lascia a piedi dopo poco.
A me è capitato un rubinetto di marca,bello pesante,che dopo 1 anno gocciolava e era da buttare.
E quello del brico da 19 euro (che quando l'idraulico ha smontato quello vecchio per montare quello nuovo li ha soppesati e mi ha fatto notare quanto era più leggero quello nuovo,come dire non vale niente) che è li da quasi 10 anni.
Certo son rubinetti,non sottomarini.
O sommergibili.
Mi sono dimenticato di nuovo la differenza...


Nessuno ha detto che si rompe il Joy da 35 Euri

Ho detto che fa brutta impressione....
Se si e' risparmiato li',
a me
( a te non so ),
viene il dubbio che si possa essere risparmiato anche sul resto.

E siccome,
( riprendendo il discorso rubinetto )....
Con quel " rubinetto " devo andarci a 3800 metri sotto e dopo che mi han chiesto di firmare una liberatoria....
 
Ultima modifica:
"affaticamento", o snervamento
Sono due fenomeni diversi:
Nel primo caso il materiale cede perché sottoposto a cicli carico-scarico un numero eccessivo di volte, ancorché a carichi inferiori al carico limite.
Nel secondo caso perché si è superato (anche solo una volta) il carico limite.
In entrambi i casi, a monte, ci sono gravissimi errori di progettazione, dolosi o meno.
 
Se si e' risparmiato li',
a me
( a te non so ),
viene il dubbio che si possa essere risparmiato anche sul resto.

In effetti viene istintivo ipotizzarlo.

E siccome,
( riprendendo il discorso rubinetto )....
Con quel " rubinetto " devo andarci a 3800 metri sotto e dopo che mi han chiesto di firmare una liberatoria....

A me sarebbe bastato leggere la liberatoria per farmi passare la voglia,poi penso che avrei fatto più domande possibili anche ad altra gente del settore oltre che all'oste per essere sicuro che c'era da fidarsi.
Magari l'hanno fatto.
Si sa che dopo che succede una tragedia tutti quanti sapevano che poteva accadere,mentre prima magari nessuno lo diceva apertamente.
Anche se in questo caso pare che ci fossero dei dubbi sulla sicurezza che hanno portato anche a un licenziamento.
 
Sono due fenomeni diversi:
Nel primo caso il materiale cede perché sottoposto a cicli carico-scarico un numero eccessivo di volte, ancorché a carichi inferiori al carico limite.
Nel secondo caso perché si è superato (anche solo una volta) il carico limite.
In entrambi i casi, a monte, ci sono gravissimi errori di progettazione, dolosi o meno.

Nella prima ipotesi non potrebbe essere stato un problema di mancata manutenzione invece che di progettazione?
Cioè magari il componente che ha ceduto era idoneo a sopportare il carico o la pressione che doveva sopportare.
Però era anche da sostituire a distanza di tot anni o di tot sollecitazioni e magari non è stato fatto.
Nel primo caso penso che più che il progettista sarebbe responsabile chi si doveva occupare di mantenere efficiente il mezzo.
Nel secondo invece sarebbe proprio uno sfondone di chi ha messo un tassello da 6 a reggere un carico per il quale ne serviva almeno uno da 8.
 
Forse che il Joy usato non rispecchia specifiche particolari?
tipo militari o simili per la certificazione d'uso in ambienti.... salini... in questo caso.

Comunque penso che le precedenti immersioni abbiano indebolito qualche particolare della camera stagna del "sottomarino" fino a comprometterne la struttura e.....taaac..... bastano due bulloni che saltano per la pressione e ciao a tutti.
Piuttosto non so a che tipo di "rialzo" venisse sottoposto il veicolo dopo ogni immersione..... verifiche, cambio componenti, test su quelli installati.
Ma poi, questi operavano in modo "clandestino" se nessun ente aveva certificato il "sottomarino"?
E potevono operare senza certificazioni alla... va là che va bene?

Boh.


Io, miliardario o meno e in preda a fobie tipo quella, su un coso del genere non ci sarei mai salito.... neanche se a pilotarlo fosse stato l'deatore.
 
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