quadrif
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modus72 ha scritto:Sicuramente le banche pensano di rientrare gli investimenti esposti e questo mi a delle buone speranze (anche se Fiat è SEMPRE stata finanziata da delle banche e possiamo vedere in che condizioni si fosse ridotta qualche anno fa...), ma in questo caso anche i prestiti statali erano stati erogati "cum grano salis"... Obama, o meglio il suo team, aveva analizzato per bene le proposte di Marchionne prima di regalargli Chrysler...quadrif ha scritto:Se è vero che il debito rimane, va detto che la natura dei due debiti contratti è ben diversa.
Un prestito statale viene concesso allo scopo di tappare una falla, salvare il salvabile e salvaguardare i posti di lavoro. Lo Stato non agisce de imprenditore, a differenza delle banche le quali, quando prestano denaro, lo fanno in presenza di garanzie o dopo aver valutato il soggetto finanziato come solvibile a scadenza.
Noi non siamo conoscenza dei piani futuri dell'azienda, ma le banche si e se si sono esposte, direi che possiamo considerarlo un indizio serio che qualcosa di interessante e remunerativo sta bollendo nella pentola di Fiat/Chrysler.
Stavolta essendoci di mezzo Chrysler, Obama e qualche banca americana, credo si possa ragionevolmente pensare che non si tratti dell'italica propensione, molto politica e poco imprenditoriale, alla facile elargizione nei confronti della maggior impresa nazionale.
Io non sarei pessimista, almeno questa volta....