Gully- ha scritto:
...dico che sbagli. Io devo progettare qualcosa che sia all'interno di condizioni limite più l'aggiunga di fattori di sicurezza...
No, non sbaglio. Forse non mi spiego bene ma non sbaglio, per lo meno in questo caso. Per la semplice ragione che sono pienamente d'accordo sul fatto che quando si progetta si debba "sovradimensionare" prevedendo fattori di sicurezza.
Anzi, fosse per me applicherei fattori di sicurezza "esagerati". Ricordo ancora la faccia incredula e anche un po' ironica dell'impresario edile quando, al rifacimento del tetto, gli dissi che volevo alleggerirlo il più possibile e renderlo capace di sopportare anche due metri di neve (
"ma se non nevica da 30 anni!").
Nel mio messaggio precedente NON suggerivo certo di non farlo; dicevo invece che una volta che un edificio/impianto è stato
già costruito in un certo modo è praticamente impossibile e comunque enormemente complicato rimediare, ovvero modificarne la struttura in maniera da aggiungere quei margini di sicurezza mancanti. Nel caso delle gomme, invece, la cosa si può fare in qualsiasi momento, all'occorrenza.
Questo rende inefficace il paragone.
...il modo "giusto" di punire la "infrazione" non è attuabile, per tanto si possono scegliere due strade: o tutti o nessuno. Valutando bene costi e benefici. Qualcuno che lo prende in quel posto rimane, in un caso o nell'altro, ma si spera sia una parte minore...
Il modo idealmente giusto non è attuabile, sono d'accordo, così come ad esempio non sono attuabili la totale oggettività o la salute perfetta.
Questo però
non è un buon motivo per adottare soluzioni premeditatamente e comodamente estremiste, senza neanche tentare di muoversi nella direzione del traguardo ideale. Mai potrò essere totalmente obiettivo, ma questo non significa che io non possa (o debba) sforzarmi di esserlo il più possibile. Mai potrò essere immune alle malattie o alla morte, ma questo non significa che sia intelligente da parte mia ignorare qualsivoglia precauzione all'insegna del
"tanto prima o poi si muore lo stesso".
Insomma, se ci basiamo sul presupposto che
"tanto qualcuno rimarrà fregato comunque" e partoriamo delle regole che
già sulla carta, già a livello teorico, mancano più o meno vistosamente di coerenza, razionalità, equità, buon senso e senso della misura e sono magari più o meno infarcite di ipocrisia, propaganda, interessi di bottega e via dicendo, non vedo proprio come tali regole possano farci fare dei concreti passi avanti verso un reale miglioramento del nostro imperfetto vivere.