Il fatto è che ormai il prezzo di listino NON corrisponde affatto al "valore" dell'auto nuova. Se il listino dice 32mila ma la vettura di fatto viene venduta a 27, allora il prezzo della vettura É 27mila.Victor92CS ha scritto:...Com'è possibile secondo voi vendere un'auto che da listino costa 32000 ? e dopo 2 anni ne vale 24 se con 27000 la si prende nuova???...
A me sembra che ormai da parecchi anni il prezzo di listino sia diventato un riferimento teorico, visto che praticamente sempre è in atto una qualche promozione che, "regalando" di volta in volta qualche cosa (il finanziamento a tasso zero, la "supervalutazione" dell'usato, il climatizzatore o qualche altro accessorio, l'assicurazione contro il furto, la garanzia estesa, l'incentivo X o Y ecc. ecc. ecc.), fa sì che il prezzo di acquisto effettivo sia inferiore al listino in misura più o meno sempre uguale.
Quindi in pratica nessuno paga il prezzo di listino e se qualcuno lo fa allora vuol dire che è talmente sfortunato (e anche... distratto) dal firmare il contratto proprio in uno di quei rari momenti dell'anno in cui nessuna promozione è in atto.
A forza di dai il compratore (di auto come di televisori o frigoriferi o cellulari o qualsivoglia altro bene) ha giustamente "imparato" che comprare in assenza di promozioni equivale a prenotarsi, per un futuro assai prossimo, la palpabile e gratificante sensazione di aver preso una corposa supposta, se non addirittura di essere stati proprio presi in giro. Nulla di strano, quindi, se ai "prezzi di listino" nessuno crede più o, per meglio dire, nulla di strano se nessuno è più disposto a pagarli; il consumatore potrà anche essere distratto e ignorante, ma non proprio al punto da ripetere gli stessi errori all'infinito.
Molto più onesto e corretto (due aggettivi tanto citati quanto disattesi dal marketing) sarebbe eliminare i "regali" e abbassare i listini di conseguenza, ridando dignità e verosimiglianza ai prezzi di listino.