La cosa che sfugge è che con questa demagogica e facile criminalizzazione delle auto di grossa cilindrata da sempre portata avanti in Italia (iva 38% oltre i 2 litri, superbolli, redditometri basati solo sulla cilindrata e non sul valore effettivo del mezzo, passaggi di proprietà da furto, etc etc), a fronte di un gettito aggiuntivo sicuramente molto ridotto per i numeri in gioco, abbiamo:
- distrutto l'industria italiana delle berline di lusso, fino agli anni '60 eravamo un riferimento nel mondo, e ora è visibile a tutti che Alfa e Lancia non hanno più ammiraglie; a forza di insistere ci siamo riusciti;
- distrutto tutto un mercato dell'usato; sono convinto che i minori introiti di IVA, accise, taglio di posti di lavoro derivanti dalla contrazione del mercato delle auto di grossa cilindrata/potenza sono stati, e saranno, ben più penalizzanti per le casse statali del gettito aggiuntivo ricavato dai balzelli;
inoltre è ridicolo valutare come "di lusso" un'auto solo per la sua potenza: ci sono tantissime automobili datate che superano i 170 cv e hanno un valore commerciale poco più che nullo: date un'occhiata ai vari siti di vendita dell'usato e troverete delle Lancia K Turbo o delle Alfa 166, tutte e due da 201 cv, a partire da 1000 Euro.
E' facile prevedere che, anche avendo innalzato il limite a 225 Kw, molte vetture usate di valore non elevato (Porsche 996 o Cayenne per esempio), pari a quello di una utilitaria, prenderanno la via dell'estero, smettendo di essere una fonte di gettito (bollo, accise sulla benzina, iva sulle riparazioni e sui ricambi, revisioni) per lo stato italiano.
Mi preme anche ricordare che in Italia uno dei pochi settori che ancora ci rende competitivi e ammirati nel mondo è quello del lusso, così come quello della nautica (altro settore tartassato e vituperato dallo stato e dal fisco), e questi fanno lavorare imprese all'avanguardia nel mondo e danno da mangiare a migliaia e migliaia di famiglie: così incentiveremo sempre di più il vero lusso (tanto chi può permetterselo non ha problemi a pagare il superbollo e balzelli vari) e distruggeremo il mercato degli oggetti di buona fattura per la classe media, accessibili a molti ma non a tutti, classe media che sta fra l'altro scomparendo perché si sta sempre più impoverendo. Un modo in più per inasprire i conflitti sociali. La demagogia si ciba di questo e ci sta accompagnando dolcemente verso il baratro.