questo è il concetto principale. non si può che essere d'accordo. il benessere personale deve essere sempre secondario rispetto al benessere sociale: questo è il ruolo ed il DOVERE di uno stato democratico e sociale: altrimenti dittatura per tutti stile Gheddafi; la sua famiglia nella ricchezza assoluta ed il popolo in miseria.marimasse ha scritto:Come già osservato più volte, questo affascinante discorso non è così infallibile come sembra.99octane ha scritto:...tua scelta che non ti da' alcun titolo per dire agli altri come vivere la loro vita ... Le bestie vivono del necessario, gli uomini si godono anche i piaceri del superfluo.
Il fatto che, giustamente, le persone abbiano il sacrosanto diritto di trarre piacere dalla propria esistenza, non significa affatto che qualsiasi tipo di piacere soggettivo e di spreco debba essere automaticamente approvato.
Specie quando si pretende di vivere in una collettività mediamente democratica e ancor più quando il mio godimento rende la vita più difficile a terzi.
Se non vado errato c'è in giro anche un altro principio fondamentale, secondo il quale la mia libertà finisce dove comincia quella altrui.
Inevitabilmente quindi in una collettività democratica nascono delle regole che cercano di mettere in atto un compromesso tra le varie esigenze contrapposte. Pretendere che tali regole non esistano in nome del diritto di ciascuno di godersi la vita come meglio crede mi sembra poco realistico, così come l'esatto contrario.
Si può e di dovrebbe, piuttosto, pretendere regole ragionevoli, eque e coerenti (anche quando ciò si traduce in uno svantaggio a livello personale) e contrastare e rifiutare le regole irragionevoli, inique o incoerenti (anche quando ci fanno personalmente comodo).
Nel caso in oggetto, io posso anche accettare l'idea che si voglia penalizzare l'uso di determinati tipi di veicoli; se la maggioranza dei condomini decide di regolamentare orari e volumi sonori dei festini di compleanno e se davvero si vuole mettere in pratica il concetto di democrazia, la minoranza deve accettare la decisione e rispettare gli orari e i volumi, anche se ciò per qualcuno si tradurrà sicuramente in una... riduzione dei piaceri della vita.
A patto però che non si pretenda di multare chi ha tenuto il volume alto prima che la limitazione venisse introdotta...
Insomma, tanto per cambiare, gli atteggiamenti estremi, per quanto abbinati a slogan d'effetto, fanno acqua. Un certo senso della misura ci vuole e la sua assenza, in qualsiasi direzione, nulla di buono può portare.
Le bestie sono mosse da interessi egoistici: gli uomini che non devono (almeno nella nostra società) lottare per la loro sopravvivenza, lottano per il benessere di tutti