<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Luca di Montezemolo: "L'auto italiana non esiste più, resta solo la Ferrari" | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Luca di Montezemolo: "L'auto italiana non esiste più, resta solo la Ferrari"

Come ha scritto Pilota, non credo che Montezemolo si riferisse tanto al luogo di produzione, quanto all'italianità dell'azienda e del progetto industriale. In questa fase storica è fisiologico che le multinazionali delocalizzino alcune fasi produttive in Paesi dove il costo del lavoro è più basso - e dove, peraltro, c'è maggiore disponibilità di manodopera - ma qui parliamo di un fenomeno ben diverso e cioè della scomparsa progressiva dell'auto italiana. A breve resteranno 500e, Tonale e Panda 120, anzi nemmeno quest'ultima perché pare sarà realizzata su base Psa
 
Come ha scritto Pilota, non credo che Montezemolo si riferisse tanto al luogo di produzione, quanto all'italianità dell'azienda e del progetto industriale. In questa fase storica è fisiologico che le multinazionali delocalizzino alcune fasi produttive in Paesi dove il costo del lavoro è più basso - e dove, peraltro, c'è maggiore disponibilità di manodopera - ma qui parliamo di un fenomeno ben diverso e cioè della scomparsa progressiva dell'auto italiana. A breve resteranno 500e, Tonale e Panda 120, anzi nemmeno quest'ultima perché pare sarà realizzata su base Psa

Alla “fusione” dei due gruppi, FCA c’è arrivata con i conti in ordine ma senza pianali. È ovvio che dovendo fare la nuova 500x o la nuova Punto, verrà usato il pianale migliore, che al momento è quello 208/2008. Bisogna vedere cosa accadrà tra 5-10 anni.
 
Ho letto le 5 pagine e ho letto tante inesattezze, frutto credo dell'innata tendenza all'autocommiserazione che abbiamo noi italiani.
Ora, a parte il fatto che il mondo in cui viviamo oggi è completamente cambiato rispetto anche solo a 30 anni fa e non è un modo di dire, avete idea della deindustrializzazione che c'è stata in Francia? Tanto per dirne una, nessuna, NESSUNA auto francese del segmento A e B viene prodotta in Francia da parecchi anni, quasi tutte in est Europa, Turchia o Nord Africa. Da noi la Panda e fino a non troppi anni fa la Punto facevano eccezione. Poi mi sembra che stiamo cercando il pelo nell'uovo a tutti i costi, la Pagani che non è italiana perchè il fondatore è nato altrove...ma andiamo, per favore. Allora anche le Fiat degli anni d'oro prodotte a Torino non erano torinesi perchè sulla linea di montaggio c'erano operai del sud Italia? O in effetti l'Alfa non è di Arese perchè Nicola Romeo era della provincia di Napoli? L'identità di un'azienda, ammesso che sia un argomento che abbia ancora un senso, non si individua in questo modo.
Oggi i gruppi industriali automobilistici sono multinazionali. Punto. Poi si può discutere della governance, degli equilibri di potere, ecc., però la situazione è questa.
Finchè in Italia si continuerà a disegnare, progettare e fare delle auto per me l'auto italiana non è morta.
 
Ho letto le 5 pagine e ho letto tante inesattezze, frutto credo dell'innata tendenza all'autocommiserazione che abbiamo noi italiani.
Ora, a parte il fatto che il mondo in cui viviamo oggi è completamente cambiato rispetto anche solo a 30 anni fa e non è un modo di dire, avete idea della deindustrializzazione che c'è stata in Francia? Tanto per dirne una, nessuna, NESSUNA auto francese del segmento A e B viene prodotta in Francia da parecchi anni, quasi tutte in est Europa, Turchia o Nord Africa. Da noi la Panda e fino a non troppi anni fa la Punto facevano eccezione. Poi mi sembra che stiamo cercando il pelo nell'uovo a tutti i costi, la Pagani che non è italiana perchè il fondatore è nato altrove...ma andiamo, per favore. Allora anche le Fiat degli anni d'oro prodotte a Torino non erano torinesi perchè sulla linea di montaggio c'erano operai del sud Italia? O in effetti l'Alfa non è di Arese perchè Nicola Romeo era della provincia di Napoli? L'identità di un'azienda, ammesso che sia un argomento che abbia ancora un senso, non si individua in questo modo.
Oggi i gruppi industriali automobilistici sono multinazionali. Punto. Poi si può discutere della governance, degli equilibri di potere, ecc., però la situazione è questa.
Finchè in Italia si continuerà a disegnare, progettare e fare delle auto per me l'auto italiana non è morta.

Concordo su quasi tutto quello che hai scritto, tranne sul fatto che i grandi gruppi sono multinazionali e quindi non hanno una nazionalità definita.

Diciamo che questo può essere vero solo in parte, perché comunque anche i grandi gruppi multinazionali hanno il capitale di controllo, e la nazionalità del gruppo scaturisce dalla titolarità del pacchetto di controllo, fermo restando che si tratta di maggioranza relativa e non assoluta, perché ovviamente il flottante costituisce, di solito, la maggioranza assoluta del capitale.

Parlando di Stellantis il pacchetto di controllo è franco-italiano, quindi il gruppo si definisce franco-italiano o italo-francese, non è che puoi definirlo un gruppo “mondiale”.

Su tutto il resto concordo con te, anche sul fatto che l’auto “italiana” esiste ancora e non è solo Ferrari.
La Giulia è un’auto straniera? La Grecale e la GanTurismo sono auto straniere? La Panda è un’auto straniera? La 500e è straniera? Direi di no, sono italiane (e sono belle macchine). Anche come motori abbiamo ancora una grande tradizione. Progettiamo e costruiamo ancora motori all’avanguardia mondiale (finché non moriranno ovviamente, ma questa è un’altra storia…….).

E’ vero, come hai detto tu, che spesso e volentieri gli italiani sono maestri di autocommiserazione……

Va beh, alla fine il like te l’ho messo.
 
Ultima modifica:
Produzione automobili in Italia, fonte Wikipedia. Dal 1970 ad oggi.

Anno unità

1970 1.854.252

Dal 2018 (circa 1.000.000) al 2021 c'è stato un calo progressivo fino a poco meno di 700.000 autoveicoli prodotti nel 2021 (-7% sul 2020). Fonte Repubblica web.

Quindi possiamo dire che nell'ultimo decennio gli anni migliori, come vetture prodotte in Italia, sono stati il 2015-2016-2017 (gli ultimi 3 anni pieni con Marchionne AD di FCA).
Il 2013 è stato l'anno peggiore dal 2009 in poi e il peggiore in assoluto, ma il 2021 si è riavvicinato molto al 2013. Il 2022 dovrebbe mostrare dati sostanzialmente stazionari. Vedremo poi il 2023.

Incredibile '70

Quando FIAT aveva il mercato Italiano ai suoi piedi....
D' altro canto aveva un listino che tutti le invidiavano....
E l' anno dopo sarebbe arrivata pure la 127
 
la ferrari fà parte del gruppo fiat...

La Ferrari faceva parte del gruppo Fiat (poi FCA) tanti anni fa, poi è avvenuto lo "spin-off" e da anni fa parte del gruppo Exor (famiglia Agnelli), con una propria quotazione in borsa come azienda Ferrari SpA. Il gruppo Exor ha una partecipazione del 14% nel gruppo Stellantis, del quale fa parte anche il brand Fiat, come altri 11 marchi.

Il gruppo Fiat non esiste più, esiste il sotto-gruppo FCA Italy SpA (Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Maserati, Fiat Professional) che fa a sua volta parte del gruppo industriale multinazionale franco-italo-americano Stellantis.
 
Mi sembra oltremodo evidente e non dalla dalla vicenda Stellantis che l'auto italiana fosse tra il morto e moribondo, non è che ci volesse Montezemolo a rilevarlo
Sembra a te.
Se lo dici tu (o se lo dico io) nessuno se ne accorge. Se lo dice Montezemelo, qualcuno rizza le orecchie.

Ho letto l'intervista qualche giorno fa. Un bel pezzo.
 
Consideriamo anche il problema dei semiconduttori, che indubbiamente sta riducendo le produzioni 2022, in buona parte del mondo.

Però precisiamo che LCDM si riferiva alla "proprietà" delle aziende e non alla localizzazione delle produzioni, che è un altro problema e ci porta un po' OT.
Si ma il punto è la quota di mercato dell'auto prodotte in Italia.

Sempre più bassa.

Sipario.
 
D'altra parte cosa ci potevamo aspettare?
Se già nel nostro paese 7 macchine su 10 non sono del gruppo Fiat o Fca o Stellantis o quello che è...
 
Se analizzi gli ultimi 20/25 anni è verissimo, resta da capire perché siamo l’unica -ormai ex- potenza industriale incapace di mantenere grandi multinazionali, compresi alimentari e trasporti: ricordo che Fiat, ma la stessa Alitalia che viene nominata in merito a Montezemolo, negli anni 60/70 erano delle realtà solide tra le prime al mondo, poi, a partire dal periodo “di piombo” di fine anni 70 da popolo invidioso, poco coeso e di fatto autolesionista abbiamo spezzato, venduto e distrutto tutto. La Francia è molto simile a noi, ma con la capacità e mentalità storica di curare i propri interessi: Renault e Air France sono state salvate dallo stato una marea di volte e solo la minoranza si indignava. Oggi sono ancora lì, noi di fatto siamo in mano estera nella maggior parte dei presidi strategici.
Si chiama "svendita" (al peggior offerente) ciò che è successo.
 
Concordo su quasi tutto quello che hai scritto, tranne sul fatto che i grandi gruppi sono multinazionali e quindi non hanno una nazionalità definita.

Diciamo che questo può essere vero solo in parte, perché comunque anche i grandi gruppi multinazionali hanno il capitale di controllo, e la nazionalità del gruppo scaturisce dalla titolarità del pacchetto di controllo, fermo restando che si tratta di maggioranza relativa e non assoluta, perché ovviamente il flottante costituisce, di solito, la maggioranza assoluta del capitale.

Parlando di Stellantis il pacchetto di controllo è franco-italiano, quindi il gruppo si definisce franco-italiano o italo-francese, non è che puoi definirlo un gruppo “mondiale”.

Su tutto il resto concordo con te, anche sul fatto che l’auto “italiana” esiste ancora e non è solo Ferrari.
La Giulia è un’auto straniera? La Grecale e la GanTurismo sono auto straniere? La Panda è un’auto straniera? La 500e è straniera? Direi di no, sono italiane (e sono belle macchine). Anche come motori abbiamo ancora una grande tradizione. Progettiamo e costruiamo ancora motori all’avanguardia mondiale (finché non moriranno ovviamente, ma questa è un’altra storia…….).

E’ vero, come hai detto tu, che spesso e volentieri gli italiani sono maestri di autocommiserazione……

Va beh, alla fine il like te l’ho messo.
A me Stellantis sembra più un Gruppo franco-francese, ma spero di sbagliare.
 
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