eta*beta
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non facciamo di un esempio (la bici) il caso principale, altrimenti non ne usciamo, e facciamo come alcuni miei prof universitari che alla fine del teorema dimostravano le ipotesi...renatom ha scritto:pi_greco ha scritto:appunto ma i casi nolmalmente sono due:renatom ha scritto:pi_greco ha scritto:Nel consigliarvi più miti confronti, suggerisco anche un po' di termodinamica, se un motore "normale" (a benzina per omologia e su un'auto simile, non concofndiamo le cose con scooter o altro) consuma, poniamo un litro ogni 12.5km con un rendimento termodinamico, unibrida non plugin, a ciclo ultimato ( e batterie ricaricate dal motore se percorresse 50 km con un litro avrebbe un rendimento dell'80%, il che mi pare ottimistico...
Hai in parte ragione, ma bisogna dire che i power-train tradizionali, in certe condizioni, hanno rendimenti ridicoli.
Ti faccio un esempio: prendiamo un'auto a benzina di 1500 kg che fa 10 km/l in città, dato plausibile.
Se facciamo due conti, posssiamo dire che per fare "camminare quell'auto per 10 km, in consizioni in cui la resistenza dell'aria è trascurabile, vincendo il solo rotolamento delle ruote, bastano 1200 KJ.
Confrontali con i 33.000 KJ forniti dalla combustione di un litro di benzina e trai le conclusioni.
Il margine di miglioramento è molto ampio.
caso urbano marcia start/stop e velocità massima bassa (poco attrito con l'aria), ma non trascurabile e lo sai bene se vai in moto o peggio in bici
caso extraurbano con marcia più o meno costante (dipendenza da percorso, traffico, pendenza e stile di guida) e resistenza alla velocità media (qui sì che ha un senso parlarne) preponderante
è chiaro che nel primo caso ibrido OK
nel secondo è un sovrapprezzo ingiustificato, specie in confronto a diesel e GPL
Per un'auto il rapporto tra le due resistenze è molto diverso che per una bici.
Normalmente, su un'auto di medie dimensioni, l'uguaglianza tra le due resistenze, si ha attorno agli 80 km/h.
Datol'andamento quadratico rispetto alla velocità della resistenza dell'ari e la costanza dell'attrito di rotolamento, ciò significa che a 40 km/h la resistenza aerodinamica è circa 1/4 di quella delle ruote e, a 20 km/h, circa 1/16, quindi in ambito urbano può essere trascurata senza commettere grossi errori.
Per una bici la situazione è molto diversa e lka resistenza aerodinamica diventa preponderante a velocità molto più bassa.
il turning point che ho citato è proprio quello: urbano velocitaà massima intorno ai 50, e extraurbano sopra i 90
in realtà la resistenza all'aria è esponenziale col termine quadratico dominante (anche qui dipende dal modello aerodinamico del singol esemplare) sino a velocità neppure autostradali, dopodichè diventa cubico, ma se compensi con la contrazione del tempo di viaggio (lineare con la velocità) torna rispettivamente lienare o quadratico
è chiaro, tornando in termini più terraterra, che un ibrido potrebbe tornare utile a mia moglie che fa un sacco di uso urbano ed in ore di punta, se solo facesse più km aanui, mentre non serve a me che faccio un giro dell'equatore (a volte quasi due) all'anno in autostrada+tangenziali+poco urbano ma scorrevole (fuori orario di punta) ad oltre 100km/h di media complessiva eppure riesco ancora a stare sotto i 9c?/km di costo