ambrogiani ha scritto:Volevo precisare che la differenza tra affrontare una curva in pista ed una in autostrada ad alta velocità è che nella prima arrivi in curva già preparato (sai benissimo, in base al fondo stradale, quando e come la macchina perderà di aderenza) e puoi effettuare tutte le manovre che vuoi, in una curva autostradale la perdita d'aderenza è improvvisa ed inaspettata a causa di un'insidia ovvero di una situazione non prevista.
Esempio classico è il rigagnolo d'acqua trasversale in curva che si forma con forti pioggie o con lo scioglimento della neve sulla A26 tra Ovada ed allacciamento A10 (qui personalmente sono stato incaricato dal Tribunale di Genova di ricostruire ben 6 incidenti): in questo caso l'attimo in cui si perde aderenza è talmente improvviso, e le forze che entrano in gioco di tale intensità, che neanche l'ESP che reagisce in un decimo di secondo (i tempi di reazione di Sciumi sono di 3 decimi e per il conducente standard si calcola un secondo)
riesce ad intervenire con efficacia, figuriamoci il "pilota" che affronta questa strada per la prima volta come riesca a prevedere questa insidia e tanto più a porvi rimedio qualora vi fosse una improvvisa ed inaspettata perdita di aderenza dell'auto viaggiando a più dei 100 Km/h. Io credo che nessuno sia in grado di effettuare manovre atte a porvi rimedio in una situazione di questo tipo.
Riferendomi alla situazione di cui sopra, il 21 maggio 2008 percorrendo questa autostrada in direzione Ovada, uscendo dalla galleria prima dell'Area di servizio Stura, in una curva sinistrorsa di raggio circa 400 metri, in discesa, si erano formati rigagnoli trasversali per la forte pioggia; in questa situazione ero preceduto in terza corsia da una BMW 535d Touring a trazione post. nuova di zecca (quindi con tutta l'elettronica del caso) che nell'affontare la curva perde aderenza al retrotreno, entra in sovrasterzo e con l'angolo anteriore del veicolo urta contro il new jersey alla sua sinistra, effettua tre testa coda e va a fermarsi all'imbocco dell'area di servizio Stura, io che lo seguivo con la mia Audi A6 2.5 TDI quattro, a pari velocità, sono invece passato indenne sull'insidia, ed il merito non è certo della mia bravura ma del controllo elettronico della trazione sulle quattro ruote motrici; ho poi prestato soccorso all'autista della BMW che aveva solo riportato qualche escoriazione al viso per l'esplosione dell'airbag.
Spero che con questi esempi di essere stato più chiaro.
Ciao a tutti
ambrogiani
lsdiff ha scritto:Scusa, ma la principale differenza tra la pista e la strada è che in pista ci vai per fare la curva più forte possibile, mentre in strada se cerchi di farlo sei un demente che mai e poi mai dovrebbe poter guidare.
E se ti mantieni entro i corretti margini di sicurezza (che quasi mai hanno reale attinenza coi limiti di velocità) te ne vai bello tranquillo nel 99 per cento delle occasioni.
Se così non fosse il popolo degli automobilisti si sarebbe estinto poco dopo i dinosauri!
Che la Bmw di cui parli si sia schiantata in quel modo dimostra che gli aiuti possono fare ben poco. E in ogni caso la dinamica dell'incidente non si spiega, a mio avviso, con le caratteristiche di trazione del mezzo. Avanzo due ipotesi: o il conducente della Bmw ha fatto una cazzata epocale, pasticciando con sterzo e acceleratore, oppure è finito in acquaplaning a causa di gomme molto più larghe delle tue.
Proprio oggi ho affrontato la "famigerata" A7 con una macchina a trazione posteriore, priva di qualsivoglia controllo, con gomme estive e l'assetto più sbagliato che si possa immaginare per i terreni scivolosi. E con mia grande sorpresa ho trovato ampie incrostazioni di ghiaccio. Sono morto? No. Sapevo che cosa avevo in mano e me la sono fatta a 60 all'ora. Non dico sia stata una passeggiata, ma se fossi arrivato troppo forte in quel punto non ci sarebbe stato 4x4 o Esp che poteva salvarmi.
zagoguitarhero - 1 giorno fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa