<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Le prime due &#34;figlie&#34; della Giulia confermate.... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Le prime due &#34;figlie&#34; della Giulia confermate....

saturno_v ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Perché é quello che annuncia Fiat.

La Giulia, da noi, potrebbe partire intorno ai 40k. Ma col diesel da 120/130cv, che voi nemmeno vedrete. Vedremo quanto chiedono per un v6 da 300+ cv, minimo sindacale su Charger. Anche in Usa. Il castello del product placement e deinrelativi prezzi é malfermo. A menonche nonnsi provi a dipingere la Giulia come un'autondelntutto diversa, purosangue esclusiva premium luxury.

Io scommetto su Giulia 2 litri turbo base a 37K.....mille dollari piu', mille dollari meno....

E' bene sempre ricordare che la Charger V6 ha un motore aspirato ed ormai largamente ammortizzato, ovvero costa meno di un turbo nuovo.

Un due litri turbo *non* é lontanamente un v6 da quasi 4 litri con 305cv. Soprattutto in Usa. E se lo devo spiegare io a te, che stai di là, stiamo freschi.

Casomai vedremo quando la charger monterà il tigershark come la Dart, apriti cielo.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Un due litri turbo *non* é lontanamente un v6 da quasi 4 litri con 305cv. Soprattutto in Usa. E se lo devo spiegare io a te, che stai di là, stiamo freschi.

Come costi non siamo lontani...quando BMW e' passata dai tre litri 6 cilindri in linea aspirati al 4 cilindri turbo per tutte le declinazioni dei modelli -28i i prezzi non sono scesi minimamente, anzi sono pure andati su....idem con patate per Mercedes quando ha cassato gli aspirati 6 cilindri tre litri per i duemila turbo.

Casomai vedremo quando la charger monterà il tigershark come la Dart, apriti cielo.

La Charger non montera' mai un Tigershark quantomeno non nella forma attuale....anche per la Dart si parla di tutte unita' turbocompresse entro un paio di anni...vedremo...
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Jambana ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Saturno, Porsche non ti racconta che la Macan é stata partorita sotto il monte Athos prima che nascesse la q5, e che é una vettura completamente diversa. Ti dice che la vettura nasce sul pianale q5 debitamente modificato. Non ha bisogno di frottole, perché la vettura oggettivamente fa i buchi in terra.

Sicuro di conoscere veramente la comunicazione di Porsche?
Mi arriva Christophorus a casa dall'età prescolare e ti assicuro che, ovviamente, è decisamente diversa. :)
Ovviamente non si tratta di "frottole", ma nelle comunicazioni tecniche e commerciali (a ragione) non li ho mai visti, ma dico mai, far cenno alle condivisioni (che ci sono sempre state, fin dalla 356) con modelli più "plebei" di VW, e non credo che lo farebbero neanche sotto tortura, giustamente aggiungo.
Ovviamente chi è appassionato di auto per forza di cose conosce quali sono le condivisioni e i retroscena, ma questo è un altro discorso.

Identità Macan
Chi preferisce lasciare le proprie tracce non ama seguire quelle lasciate dagli altri. Questa è la nostra convinzione sulle vetture definite «SUV compatti»: 5 porte, 5 posti, trazione integrale e, naturalmente, posizione alta dei sedili. Eppure manca ancora qualcosa.
Qualcosa che dia un tocco di vita, ci faccia percepire il contatto con la strada, ci procuri un intenso piacere di guida e offra spazio sufficiente per gli hobby, il tempo libero e lo sport. Ma non per i compromessi. Compatta, concentrata, intensa, eppure potente. Idonea all?uso quotidiano, ma mai banale.
Abbiamo costruito la nuova Macan basandoci su questi parametri. In 3 diverse versioni. Ciascuna è una vettura sportiva e inconfondibile nel segmento di appartenenza. Una Porsche autentica, dal design, alla dinamica di guida, fino agli equipaggiamenti. Dalle versioni S spiccatamente sportive, all?efficiente maratoneta con motore diesel fino al modello Turbo che definisce nuovi parametri di performance tra le vetture della sua classe.
Tutti i modelli Macan sono sviluppati, testati e costruiti all?insegna della filosofia Porsche. L?obiettivo: portare la sportività dalla pista nella guida quotidiana. Renderla più efficiente possibile. E, naturalmente, altrettanto sicura e confortevole. Senza lasciare nulla d?intentato. Fino a quando i nostri ingegneri non raggiungono l?obiettivo di sviluppo più ambizioso: la prima vettura sportiva tra i SUV compatti.
La nuova Macan. Costruita per una vita intensa, costantemente alla ricerca di esperienze ed emozioni forti e nella quale le nuove sfide sono uno stimolo costante. Concepita per un?esistenza che non si piega alle convenzioni mcondotta all?insegna dell?autenticità. In prima persona.
Una vettura sportiva, dunque. Capace di offrire anche nella guida quotidiana ciò che cerchiamo: la sensazione di essere vivi.
La nuova Macan. Intensamente Porsche.

Questa é reclame pura é semplice. Io non pensavo a questo tipo di comunicazione, ma a quella con la stampa. Se ogni singola recensione di Macan esordisce dicendoti che basa sulla piattaforma q5, secondo te cos'é, frutto di attività di intelligence, o é la casa che lo dice chiaramente?

Fca porta la reclame ad un altro livello: prende la poesia Porsche che posti tu, destinata a riempire un depliant, e lo spaccia alla stampa specialistica, raccontando di catacombe, di puzzole, di piattaforme "esclusive", di v6 pentastar completamente made in Maserati e via dicendo. Siamo ad un livello decisamente diverso.

Perché lo fa? Un po' é vizio. Un po' perché sa di non avere la reputazione di Porsche, e l'ultima volta che hanno confessato condivisioni, su Ghibli, sono stati pestati senza pietà.

Quindi adesso la Giulia deve nascere a Modena. E se spunta una Challenger pronta, due mesi dopo, dall'altra parte dell'oceano, ti dicono: "uh, e questa da dove arriva??". La stampa italiana di certo non lo scrive, accanto all'ultima news su Giulia.

Posso portarmi un po' "a monte" del discorso? Perché mi viene spontaneo fare una piccola riflessione. (A parte il fatto delle cartelle stampa di Macan e Cayenne, che non ho visto, ma giurerei che le parentele "plebee" non sono per niente enfatizzate, non credo che l'esordio sia proprio sulla sorella povera).

La riflessione è questa, da profano: si aspettava un'Alfa così, con queste caratteristiche, da trent'anni.
Se ci si riduce a far polemiche su aspetti, secondo me, così marginali (perché francamente, al futuro acquirente globale glie ne può fregar de meno delle puzzole o della "purezza" del pianale etc etc) c'è qualcosa di veramente profondo che "non torna" nel rapporto di amore/odio tra molti italiani, Alfa, FCA...insomma, mi viene in mente il nome di quell'auto da record elettrica francese a forma di siluro che sfondò il muro dei 100 km/h: "jamais contente" ;)
 
Jambana ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Jambana ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Saturno, Porsche non ti racconta che la Macan é stata partorita sotto il monte Athos prima che nascesse la q5, e che é una vettura completamente diversa. Ti dice che la vettura nasce sul pianale q5 debitamente modificato. Non ha bisogno di frottole, perché la vettura oggettivamente fa i buchi in terra.

Sicuro di conoscere veramente la comunicazione di Porsche?
Mi arriva Christophorus a casa dall'età prescolare e ti assicuro che, ovviamente, è decisamente diversa. :)
Ovviamente non si tratta di "frottole", ma nelle comunicazioni tecniche e commerciali (a ragione) non li ho mai visti, ma dico mai, far cenno alle condivisioni (che ci sono sempre state, fin dalla 356) con modelli più "plebei" di VW, e non credo che lo farebbero neanche sotto tortura, giustamente aggiungo.
Ovviamente chi è appassionato di auto per forza di cose conosce quali sono le condivisioni e i retroscena, ma questo è un altro discorso.

Identità Macan
Chi preferisce lasciare le proprie tracce non ama seguire quelle lasciate dagli altri. Questa è la nostra convinzione sulle vetture definite «SUV compatti»: 5 porte, 5 posti, trazione integrale e, naturalmente, posizione alta dei sedili. Eppure manca ancora qualcosa.
Qualcosa che dia un tocco di vita, ci faccia percepire il contatto con la strada, ci procuri un intenso piacere di guida e offra spazio sufficiente per gli hobby, il tempo libero e lo sport. Ma non per i compromessi. Compatta, concentrata, intensa, eppure potente. Idonea all?uso quotidiano, ma mai banale.
Abbiamo costruito la nuova Macan basandoci su questi parametri. In 3 diverse versioni. Ciascuna è una vettura sportiva e inconfondibile nel segmento di appartenenza. Una Porsche autentica, dal design, alla dinamica di guida, fino agli equipaggiamenti. Dalle versioni S spiccatamente sportive, all?efficiente maratoneta con motore diesel fino al modello Turbo che definisce nuovi parametri di performance tra le vetture della sua classe.
Tutti i modelli Macan sono sviluppati, testati e costruiti all?insegna della filosofia Porsche. L?obiettivo: portare la sportività dalla pista nella guida quotidiana. Renderla più efficiente possibile. E, naturalmente, altrettanto sicura e confortevole. Senza lasciare nulla d?intentato. Fino a quando i nostri ingegneri non raggiungono l?obiettivo di sviluppo più ambizioso: la prima vettura sportiva tra i SUV compatti.
La nuova Macan. Costruita per una vita intensa, costantemente alla ricerca di esperienze ed emozioni forti e nella quale le nuove sfide sono uno stimolo costante. Concepita per un?esistenza che non si piega alle convenzioni mcondotta all?insegna dell?autenticità. In prima persona.
Una vettura sportiva, dunque. Capace di offrire anche nella guida quotidiana ciò che cerchiamo: la sensazione di essere vivi.
La nuova Macan. Intensamente Porsche.

Questa é reclame pura é semplice. Io non pensavo a questo tipo di comunicazione, ma a quella con la stampa. Se ogni singola recensione di Macan esordisce dicendoti che basa sulla piattaforma q5, secondo te cos'é, frutto di attività di intelligence, o é la casa che lo dice chiaramente?

Fca porta la reclame ad un altro livello: prende la poesia Porsche che posti tu, destinata a riempire un depliant, e lo spaccia alla stampa specialistica, raccontando di catacombe, di puzzole, di piattaforme "esclusive", di v6 pentastar completamente made in Maserati e via dicendo. Siamo ad un livello decisamente diverso.

Perché lo fa? Un po' é vizio. Un po' perché sa di non avere la reputazione di Porsche, e l'ultima volta che hanno confessato condivisioni, su Ghibli, sono stati pestati senza pietà.

Quindi adesso la Giulia deve nascere a Modena. E se spunta una Challenger pronta, due mesi dopo, dall'altra parte dell'oceano, ti dicono: "uh, e questa da dove arriva??". La stampa italiana di certo non lo scrive, accanto all'ultima news su Giulia.

Posso portarmi un po' "a monte" del discorso? Perché mi viene spontaneo fare una piccola riflessione. (A parte il fatto delle cartelle stampa di Macan e Cayenne, che non ho visto, ma giurerei che le parentele "plebee" non sono per niente enfatizzate, non credo che l'esordio sia proprio sulla sorella povera).

La riflessione è questa, da profano: si aspettava un'Alfa così, con queste caratteristiche, da trent'anni.
Se ci si riduce a far polemiche su aspetti, secondo me, così marginali (perché francamente, al futuro acquirente globale glie ne può fregar de meno delle puzzole o della "purezza" del pianale etc etc) c'è qualcosa di veramente profondo che "non torna" nel rapporto di amore/odio tra molti italiani, Alfa, FCA...insomma, mi viene in mente il nome di quell'auto da record elettrica francese a forma di siluro che sfondò il muro dei 100 km/h: "jamais contente" ;)

È un luogo comune molto frequentato, questo che "alla gente comune non frega nulla".

Dev'essere una strana forma di narcisismo per cui "solo noi, veri appassionati e competentissimi forumisti ci informiamo e siamo in grado di capire le automobili" mentre i comuni mortali comprano paccottiglia a random.

Sbagliate. La gente oggi va su internet a documentarsi anche per comprare uno spremiagrumi, un frullato, uno stupido termostato, un cellulare da 200 euro.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
È un luogo comune molto frequentato, questo che "alla gente comune non frega nulla".

Dev'essere una strana forma di narcisismo per cui "solo noi, veri appassionati e competentissimi forumisti ci informiamo e siamo in grado di capire le automobili" mentre i comuni mortali comprano paccottiglia a random.

Sbagliate. La gente oggi va su internet a documentarsi anche per comprare uno spremiagrumi, un frullato, uno stupido termostato, un cellulare da 200 euro.

Bene, ma la gente cosa va a valutare su internet e su cosa va a documentarsi?

Sulle caratteristiche oggettive e concrete di un'auto, cioé prestazioni, guida, affidabilità, sicurezza, impressioni dei possessori una volta sul mercato, etc. o sulle "puzzole"?

Comunque la mia riflessione non era certo sul documentarsi o meno della gente sulle auto, semmai era sulle polemiche riguardo aspetti che, personalmente, trovo molto marginali. Ma credo che sia nella tradizione delle discussioni virtuali riguardo le Alfa. :)
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
È un luogo comune molto frequentato, questo che "alla gente comune non frega nulla".

Dev'essere una strana forma di narcisismo per cui "solo noi, veri appassionati e competentissimi forumisti ci informiamo e siamo in grado di capire le automobili" mentre i comuni mortali comprano paccottiglia a random.

Sbagliate. La gente oggi va su internet a documentarsi anche per comprare uno spremiagrumi, un frullato, uno stupido termostato, un cellulare da 200 euro.

Certo la gente si documenta su alcune cose...pero' molti comprano lo stesso Cayenne invece di Touareg, Macan invece di Q5, A1 invece di Polo, A3 invece di Golf e via discorrendo... ;)
 
Se alla gente comune non fregasse nulla, FCA non sarebbe la prima a sottolineare genesi e specificità del nuovo corso Alfa Romeo.

Se alla gente non fregasse nulla, non sarebbe questione di dibattito pubblico, su questo o quel forum.

Se alla gente non fregasse nulla, FCA non avrebbe investito risorse e marketing per costruire la nuova Alfa partendo da un progetto inedito, per il quale giura e spergiura la genesi italica e l'assoluta specificità.

Se alla gente non fregasse nulla, Alfa Romeo non sarebbe mai giunta ai minimi storici di vendite e gradimento.

Se alla gente non fregasse nulla, noi forumisti non apparterremmo alla "gente". Ma dato che anch'io sono "gente", allora il luogo comune per me non vale?
 
vecchioAlfista ha scritto:
Se alla gente comune non fregasse nulla, FCA non sarebbe la prima a sottolineare genesi e specificità del nuovo corso Alfa Romeo.

Se alla gente non fregasse nulla, non sarebbe questione di dibattito pubblico, su questo o quel forum.

Se alla gente non fregasse nulla, FCA non avrebbe investito risorse e marketing per costruire la nuova Alfa partendo da un progetto inedito, per il quale giura e spergiura la genesi italica e l'assoluta specificità.

Se alla gente non fregasse nulla, Alfa Romeo non sarebbe mai giunta ai minimi storici di vendite e gradimento.

Se alla gente non fregasse nulla, noi forumisti non apparterremmo alla "gente". Ma dato che anch'io sono "gente", allora il luogo comune per me non vale?

Alla gente frega che un'auto sia competitiva con la concorrenza per contenuti, finitura/qualita'/affidabilita', design, piacere di guida, prestazioni, consumi e dotazione tecnologicca...e finora le Alfa non sono state competitive...punto...non c'e' altro da aggiungere.
Da dove viene un pianale non importa proprio a nessuno...se, ad esempio, la 155 fosse stata esteticamente una gran bella auto, ben costruita, al vertice delle prestazioni, piacevole da guidare, trazione dietro ed avesse messo in riga una Serie 3 coeva non sarebbe fregato a nessuno se il pianale avesse avuto un'origine Fiat...il problema era che la 155 faceva schifo, tutto qui.
 
saturno_v ha scritto:
Alla gente frega che un'auto sia competitiva con la concorrenza per contenuti, finitura/qualita'/affidabilita', design, piacere di guida, prestazioni, consumi e dotazione tecnologicca...e finora le Alfa non sono state competitive...punto...non c'e' altro da aggiungere.
Da dove viene un pianale non importa proprio a nessuno...

Non è così. Non per tutti almeno.

Certo, per la maggioranza dei marchi e delle clientele "globalizzate" è così, saturno. Ma non per tutti.
Altrimenti le stesse case (per certi specifici marchi), non si darebbero tanta noia su certi argomenti.

C'è chi al parmesan preferisce ancora il Parmigiano Reggiano vero, saturno.
 
saturno_v ha scritto:
se, ad esempio, la 155 fosse stata esteticamente una gran bella auto, ben costruita, al vertice delle prestazioni, piacevole da guidare, trazione dietro ed avesse messo in riga una Serie 3 coeva non sarebbe fregato a nessuno se il pianale avesse avuto un'origine Fiat...il problema era che la 155 faceva schifo, tutto qui.

Con i se non si fa la storia, specie dell'automobile. Se la 155 fosse stata una bella TP e non una riedizione della Tempra su motori Alfa (o Pratola Serra), non sarebbe stata una fiat. Semplicemente perché il know-how per fare una simile auto a Mirafiori, all'epoca, non c'era.

La gente ha cominciato a percepire la perdita d'identità e di qualità con l'omologazione al prodotto fiat, inteso come layout e componentistica. Il fatto che la 155 "facesse schifo" (come dici tu), rispetto alle crucche, era l'effetto e non la causa del male. L'origine andava cercata proprio nella non specificità, che ha portato poi il cliente ad abbandonare il marchio. Perché chi comprava Alfa non comprava più un prodotto di Arese ma una fiat (vulgata che ci siamo portati dietro per 20 anni, come ammesso dallo stesso marchionne). Il fatto poi che il veicolo fosse qualitativamente (per plastiche, assemblaggi e finiture), sempre più lontano dallo standard della concorrenza, dava il colpo di grazia.

In questa situazione, ovvero di un'Alfa che deve liberarsi del giogo "ideale" prima ancora che reale, cui la relegata fiat, è assolutamente necessario far passare il concetto che un Alfa è un prodotto progettato e sviluppato ad hoc. Proprio perché c'è una verginità da rifarsi, una immagine da ricostruire di chi insegnava la meccanica al mondo, e non di chi cercava scorciatoie sinergiche.

Credo di aver espresso il concetto...
 
vecchioAlfista ha scritto:
Con i se non si fa la storia, specie dell'automobile. Se la 155 fosse stata una bella TP e non una riedizione della Tempra su motori Alfa (o Pratola Serra), non sarebbe stata una fiat. Semplicemente perché il know-how per fare una simile auto a Mirafiori, all'epoca, non c'era.

La gente ha cominciato a percepire la perdita d'identità e di qualità con l'omologazione al prodotto fiat, inteso come layout e componentistica. Il fatto che la 155 "facesse schifo" (come dici tu), rispetto alle crucche, era l'effetto e non la causa del male. L'origine andava cercata proprio nella non specificità, che ha portato poi il cliente ad abbandonare il marchio. Perché chi comprava Alfa non comprava più un prodotto di Arese ma una fiat (vulgata che ci siamo portati dietro per 20 anni, come ammesso dallo stesso marchionne). Il fatto poi che il veicolo fosse qualitativamente (per plastiche, assemblaggi e finiture), sempre più lontano dallo standard della concorrenza, dava il colpo di grazia.

In questa situazione, ovvero di un'Alfa che deve liberarsi del giogo "ideale" prima ancora che reale, cui la relegata fiat, è assolutamente necessario far passare il concetto che un Alfa è un prodotto progettato e sviluppato ad hoc. Proprio perché c'è una verginità da rifarsi, una immagine da ricostruire di chi insegnava la meccanica al mondo, e non di chi cercava scorciatoie sinergiche.

Credo di aver espresso il concetto...

Continuiamo a non capirci....ho fatto un'esempio ipotetico per esprimere il concetto che il nome dell'origine poco importa se i risultati e le caratteristiche fossero stati appropriati...se Fiat avesse costruito auto di un certo tipo (e chi ti dice che comunque non era capace....la Delta Integrale chi l'ha tirata fuori?? Quando voleva Fiat sapeva tirare fuori gli artigli) avrebbe potuto prestare componenti piu' pregiate ad Alfa e, ripeto, poco sarebbe importato se il nome della piattaforma fosse stato Fiat o Vattelappesca.

La 164, che comunque vera Alfa non era uguale cosi' come la 155, ad esempio ebbe maggior successo proprio perche' tra le tante pecche (insieme al "peccato originale") si faceva in parte perdonare sotto altri aspetti, linea e prestazioni notevolissime....alla fine "contano i contenuti" (scusa il gioco di parole).

Gli Alfisti dovrebbero ringraziare sentitamente l'acquisizione di Chrysler, solo ora e' possibile fare auto di un certo tipo e spalmare i costi su piu' modelli/brand/mercati.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
saturno_v ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Perché é quello che annuncia Fiat.

La Giulia, da noi, potrebbe partire intorno ai 40k. Ma col diesel da 120/130cv, che voi nemmeno vedrete. Vedremo quanto chiedono per un v6 da 300+ cv, minimo sindacale su Charger. Anche in Usa. Il castello del product placement e deinrelativi prezzi é malfermo. A menonche nonnsi provi a dipingere la Giulia come un'autondelntutto diversa, purosangue esclusiva premium luxury.

Io scommetto su Giulia 2 litri turbo base a 37K.....mille dollari piu', mille dollari meno....

E' bene sempre ricordare che la Charger V6 ha un motore aspirato ed ormai largamente ammortizzato, ovvero costa meno di un turbo nuovo.

Un due litri turbo *non* é lontanamente un v6 da quasi 4 litri con 305cv. Soprattutto in Usa. E se lo devo spiegare io a te, che stai di là, stiamo freschi.

Quoto Saturno, possibilissimo che l'entry level americana della Giulia sia una 2.0 turbo.

Lexus, per esempio, uno dei competitors più importanti in USA, ha appena presentato la IS200t, con un 2 litri turbo da 241 hp, e prezzo di partenza, guardacaso, di 37k dollari e spiccioli.
 
vecchioAlfista ha scritto:
saturno_v ha scritto:
Alla gente frega che un'auto sia competitiva con la concorrenza per contenuti, finitura/qualita'/affidabilita', design, piacere di guida, prestazioni, consumi e dotazione tecnologicca...e finora le Alfa non sono state competitive...punto...non c'e' altro da aggiungere.
Da dove viene un pianale non importa proprio a nessuno...

Non è così. Non per tutti almeno.

Certo, per la maggioranza dei marchi e delle clientele "globalizzate" è così, saturno. Ma non per tutti.
Altrimenti le stesse case (per certi specifici marchi), non si darebbero tanta noia su certi argomenti.

C'è chi al parmesan preferisce ancora il Parmigiano Reggiano vero, saturno.

L'accostamento di un prodotto faro tra le nostre eccellenze enogastronomiche, frutto di una grande tradizione locale, e uno dei prodotti più globalizzati che esistano oggi, l'automobile, specie se di grande serie, mi pare un tantino ardito ;) ... mi sembrano due mondi davvero agli antipodi.
 
vecchioAlfista ha scritto:
Altrimenti le stesse case (per certi specifici marchi), non si darebbero tanta noia su certi argomenti.

Infatti di noia non se ne danno per nulla...a parte per prodotti di punta (supersportive, etc...) dove comunque, dati i ridottissimi volumi in gioco ed i seg. di nicchia non ci sarebbe molto spazio per condivisioni in ogni caso (con quale auto di massa puoi condividere il pianale di una 911??).....ed anche li VW non si crea tanti problemi a mescolare Audi con Lambo....

La VW Phaeton prestava il pianale alla Bentley Continental guarda te...che sara un tantino piu' esclusiva di un'Alfa di seg. D non credi??? ;)
 
Jambana ha scritto:
Quoto Saturno, possibilissimo che l'entry level americana della Giulia sia una 2.0 turbo.

Lexus, per esempio, uno dei competitors più importanti in USA, ha appena presentato la IS200t, con un 2 litri turbo da 241 hp, e prezzo di partenza, guardacaso, di 37k dollari e spiccioli.

Jamba, tutte le concorrenti Giulia di segmento in USA partono da un 2 litri turbo (Audi A4, Cadillac ATS, Lexus IS, BMW Serie 3, MB C-Klasse, Jaguar XE ed ora pure Infiniti Q50), scommetto che sara' cosi' pure per la nuova Alfa.
 
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