<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Le cose che mi fanno girare le palle ? Capitolo 2: Le frecce | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Le cose che mi fanno girare le palle ? Capitolo 2: Le frecce

axe80 ha scritto:
...dimenticavo di segnalare quelli che dimenticano frecce accese!...
Anche per questo, come dicevo, preferisco fare affidamento non sulle altrui frecce ma sulle effettive traiettorie.
Comunque a mio avviso le frecce accese per dimenticanza non costituiscono un sicuro indizio di guida pericolosamente distratta. Il suono dei cicalini è diventato sempre più leggero e può essere assai facilmente coperto da quello della radio (a volume "normale"), delle voci dei passeggeri (ad esempio bambini che scherzano tra loro) e così via. Il segnale luminoso sul cruscotto è spesso assai debole (anche per una questione di... fine design) e in ogni caso, in mezzo alle tante luci presenti qua e là, colpisce molto meno l'attenzione (un po' come è accaduto alle moto coi fari accesi, che una volta balzavano subito all'occhio e poi sono "sparite" in mezzo ai fari di tutti gli altri veicoli). Inoltre il non guardare più di tanto il cruscotto può essere dovuto, oltre che ovviamente alla distrazione e alla incoscienza ecc. ecc., anche alla ben preferibile abitudine di tenere lo sguardo il più possibile puntato sulla strada.

Personalmente, fossi un... progettista di cruscotti, prevederei un cicalino il cui suono, dopo un certo numero di secondi (o in base a qualche altro parametro più evoluto), iniziasse a diventare via via più intenso o comunque "fastidioso", così da farsi inevitabilmente notare a chi avesse dimenticato la freccia. Ho l'impressione che, tra le tante diavolerie elettronico-informatiche di cui le auto sono ormai infarcite, non sarebbe certo la più insulsa.
 
e poi che dire di quelli che stanno per immettersi su una via dove devono dare la precedenza? stanno fermi e ti guardano arrivare da lontano, e stanno fermi ancora un po', poi quando sei a meno di 50 mt senza una buona ragione partono e ti tocca frenare. è comunissimo al punto che ormai ti stupisci che alcuni stiano fermi e ti lascino passare. ho cercato di fare una statistica in base al tipo di auto e di età del guidatore ma non sono andato oltre a una generica previsione: quelli che aspettano giustamente il loro turno sono prevalentemente camion e donne.
 
augustocavalli ha scritto:
e poi che dire di quelli che stanno per immettersi su una via dove devono dare la precedenza? stanno fermi e ti guardano arrivare da lontano, e stanno fermi ancora un po', poi quando sei a meno di 50 mt senza una buona ragione partono e ti tocca frenare. è comunissimo al punto che ormai ti stupisci che alcuni stiano fermi e ti lascino passare. ho cercato di fare una statistica in base al tipo di auto e di età del guidatore ma non sono andato oltre a una generica previsione: quelli che aspettano giustamente il loro turno sono prevalentemente camion e donne.

... e poi di solito dopo essersi immessi, procedono a passo di lumaca perchè dopo 50 m devono svoltare (senza freccia, ovviamente) in qualche altra stradina secondaria :evil:
 
augustocavalli ha scritto:
...stanno fermi e ti guardano arrivare da lontano ... poi quando sei a meno di 50 mt ... partono e ti tocca frenare. è comunissimo...
A pensarci un attimo hai ragione, succede molto spesso anche a me.

Somiglia per certi versi all'atteggiamento di quei pedoni che pur vedendo che nessun altro veicolo sta arrivando dopo il tuo e potendo quindi benissimo, solo aspettando qualche secondo, attraversare DOPO che sei passato (oltre tutto in maggiore sicurezza), sembrano quasi non voler rinunciare alla possibilità di costringerti a una fermata, come se la cosa fosse in qualche modo gratificante.
 
marimasse ha scritto:
augustocavalli ha scritto:
...stanno fermi e ti guardano arrivare da lontano ... poi quando sei a meno di 50 mt ... partono e ti tocca frenare. è comunissimo...
A pensarci un attimo hai ragione, succede molto spesso anche a me.

Somiglia per certi versi all'atteggiamento di quei pedoni che pur vedendo che nessun altro veicolo sta arrivando dopo il tuo e potendo quindi benissimo, solo aspettando qualche secondo, attraversare DOPO che sei passato (oltre tutto in maggiore sicurezza), sembrano quasi non voler rinunciare alla possibilità di costringerti a una fermata, come se la cosa fosse in qualche modo gratificante.

Beh. è chiaro: devono valutare la tua velocità. E quando vedono che oltre a farti rallentare devi anche frenare allora si immettono... :lol:
(Leggendo alla veloce credevo fossi te a comportarti così!) :shock:
 
marimasse ha scritto:
precis ha scritto:
...Quante frenate e scalate inutili risparmierei se la gente guidasse in modo più chiaro e fluido...
Beh, questo è un altro discorso, che ovviamente condivido.

E' un discorso che si attiene anche all'uso delle frecce, quindi se lo condividi non puoi non darmi (o darci) ragione. (Ti ho fregato!!! :lol: )
 
precis ha scritto:
...(Ti ho fregato!!! :lol: )
Non direi... :]
Io condivido quel discorso in senso generale; che poi esso, per certi versi possa "anche" essere riferito all'uso delle frecce è appunto, secondo me, aspetto secondario. Io non credo che chi non mette sempre la freccia sia automaticamente degno di disprezzo e soprattutto, come dicevo, non credo affatto sia buona idea basare le proprie manovre sulla presenza o meno delle frecce altrui.

Così come non credo affatto, ad esempio, che chi non rispetta pedissequamente tutti i limiti di velocità sia automaticamente guidatore maleducato e pericoloso, che chi non monta catene o gomme da neve sia automaticamente fautore di rallentamenti o blocchi stradali e così via.

Per me la guida prudente, assennata, educata verso il prossimo ecc. sta parecchio a monte di tanti aspetti burocratici (sempre più capillari e lontani dal buon senso). Se potessi scegliere i guidatori da incontrare per la strada e avessi due opzioni del tipo "guidatore puntualmente rispettoso di tutti i divieti e obblighi" e "guidatore prudente, rispettoso del prossimo e attento alla strada" sceglierei senza esitazione la seconda, ben sapendo che le due espressioni NON sono affatto equivalenti.

Esattamente come, nella vita di tutti i giorni, sceglierei sempre (magari si potesse!) di avere a che fare con persone che "si comportano onestamente", NON con persone "che non infrangono la legge".
Da molti anni ho imparato che, purtroppo, c'è un'enorme differenza.
 
marimasse ha scritto:
precis ha scritto:
...(Ti ho fregato!!! :lol: )
Non direi... :]
Io condivido quel discorso in senso generale; che poi esso, per certi versi possa "anche" essere riferito all'uso delle frecce è appunto, secondo me, aspetto secondario. Io non credo che chi non mette sempre la freccia sia automaticamente degno di disprezzo e soprattutto, come dicevo, non credo affatto sia buona idea basare le proprie manovre sulla presenza o meno delle frecce altrui.

Così come non credo affatto, ad esempio, che chi non rispetta pedissequamente tutti i limiti di velocità sia automaticamente guidatore maleducato e pericoloso, che chi non monta catene o gomme da neve sia automaticamente fautore di rallentamenti o blocchi stradali e così via.

Per me la guida prudente, assennata, educata verso il prossimo ecc. sta parecchio a monte di tanti aspetti burocratici (sempre più capillari e lontani dal buon senso). Se potessi scegliere i guidatori da incontrare per la strada e avessi due opzioni del tipo "guidatore puntualmente rispettoso di tutti i divieti e obblighi" e "guidatore prudente, rispettoso del prossimo e attento alla strada" sceglierei senza esitazione la seconda, ben sapendo che le due espressioni NON sono affatto equivalenti.

Esattamente come, nella vita di tutti i giorni, sceglierei sempre (magari si potesse!) di avere a che fare con persone che "si comportano onestamente", NON con persone "che non infrangono la legge".
Da molti anni ho imparato che, purtroppo, c'è un'enorme differenza.

Capisco benissimo il tuo ragionamento da persona "posata" che credo tu sia, ma la freccia la si accende, oppure no, non ci sono vie di mezzo.

Il rispetto,la prudenza e l'attenzione, che molto spesso usi nei tuoi discorsi, invece non sono valutabili.

La prudenza mia sicuramente non è paragonabile alla tua o a quella di chiunque altro, come ogni individuo ha il proprio metro di misura sul rispetto, l'attenzione, la prepotenza, la sicurezza, la bravura, l'incertezza il pudore e chi più ne ha più ne metta. E' troppo vago il tuo discorso.

Se non ci fossero le regole allora ognuno farebbe come ritiene più giusto in tutte le situazioni. Immagina per un attimo: frecce, fendinebbia, parcheggi, distanza di sicurezza, uso delle corsie in autostrada...

Ma ormai è già così. Nonostante le regole. :(
 
precis ha scritto:
...Se non ci fossero le regole allora ognuno farebbe come ritiene più giusto in tutte le situazioni...
No, ognuno farebbe come ritiene più comodo e conveniente per sé, altamente infischiandosi del prossimo e costruendosi, eventualmente, opportune teorie auto-legittimanti.

...frecce, fendinebbia, parcheggi, distanza di sicurezza, uso delle corsie in autostrada...
Più che "vagamente", come sembra a te, io voglio ragionare logicamente, a monte, con una prospettiva un po' più ampia e possibilmente razionale. Per lo meno ci provo.
Io credo che la maggioranza delle persone sappia benissimo che, ad esempio, stare incollati a chi precede o parcheggiare nei posti per disabili o tagliare la strada a chi sta arrivando o anche (ecco la mia indole di pirata) attraversare sulle strisce costringendo alla fermata l'unico veicolo in arrivo non è "giusto". Insomma, io so da solo che fare un certa cosa non è giusto, ANCHE in assenza di una legge che mi impedisca formalmente di farla. Come dicevo, il concetto di onestà è molto più forte e ampio di quello di legalità.
Però molte persone si comportano ugualmente in quei modi perché fa loro comodo: sono, sostanzialmente, maleducate.
Un miglioramento concreto potrebbe venire, quindi, da maggiore educazione a livello culturale (famiglia, scuola ecc.) e da regole e sanzioni impregnate di buon senso. SENZA isterie, incoerenze, ipocrisie, propagande ecc..

Se invece le regole sono isteriche, esasperate, assurde, la battaglia è totalmente persa in partenza, come i fatti dimostrano ampiamente. Così come accade al genitore che, prendendo fischi per fiaschi, crede di educare i figli adolescenti a suon di totalitarie regole da caserma abbinate a punizioni "esemplari". Egli infatti NON otterrà figli veramente "educati", rispettosi del prossimo ecc., ma solo figli "ubbidienti" (quando c'è lui che li guarda), che rispetteranno le regole solo se costretti e solo per paura, NON perché convinti che sia giusto farlo. L'esatto contrario di quanto (erroneamente) previsto. Un effetto che sarà tanto più vistoso quanto più assurde le regole e grottesche le punizioni.

Insomma, io resto convinto che infarcire le strade e i codici di sempre nuovi obblighi e divieti sempre più capillari e isterici ed incoerenti tra loro, abbinandoli a sanzioni di pari natura, NON possa assolutamente produrre alcun beneficio "vero", durevole, a livello di mentalità e comportamenti. Anzi.
Se poi a tali regole si abbinano, come sempre più accade, metodi di controllo e sanzione che enfatizzano proprio gli aspetti MENO sensati delle regole stesse, allora si mette proprio la... ciliegina sulla torta.

Se parliamo di benefici esattoriali o elettorali il discorso ovviamente cambia e cambia parecchio; il che, però, avvalora e rafforza ulteriormente il convincimento di cui sopra.
 
marimasse ha scritto:
precis ha scritto:
...Se non ci fossero le regole allora ognuno farebbe come ritiene più giusto in tutte le situazioni...
No, ognuno farebbe come ritiene più comodo e conveniente per sé, altamente infischiandosi del prossimo e costruendosi, eventualmente, opportune teorie auto-legittimanti.

...frecce, fendinebbia, parcheggi, distanza di sicurezza, uso delle corsie in autostrada...
Più che "vagamente", come sembra a te, io voglio ragionare logicamente, a monte, con una prospettiva un po' più ampia e possibilmente razionale. Per lo meno ci provo.
Io credo che la maggioranza delle persone sappia benissimo che, ad esempio, stare incollati a chi precede o parcheggiare nei posti per disabili o tagliare la strada a chi sta arrivando o anche (ecco la mia indole di pirata) attraversare sulle strisce costringendo alla fermata l'unico veicolo in arrivo non è "giusto". Insomma, io so da solo che fare un certa cosa non è giusto, ANCHE in assenza di una legge che mi impedisca formalmente di farla. Come dicevo, il concetto di onestà è molto più forte e ampio di quello di legalità.
Però molte persone si comportano ugualmente in quei modi perché fa loro comodo: sono, sostanzialmente, maleducate.
Un miglioramento concreto potrebbe venire, quindi, da maggiore educazione a livello culturale (famiglia, scuola ecc.) e da regole e sanzioni impregnate di buon senso. SENZA isterie, incoerenze, ipocrisie, propagande ecc..

Se invece le regole sono isteriche, esasperate, assurde, la battaglia è totalmente persa in partenza, come i fatti dimostrano ampiamente. Così come accade al genitore che, prendendo fischi per fiaschi, crede di educare i figli adolescenti a suon di totalitarie regole da caserma abbinate a punizioni "esemplari". Egli infatti NON otterrà figli veramente "educati", rispettosi del prossimo ecc., ma solo figli "ubbidienti" (quando c'è lui che li guarda), che rispetteranno le regole solo se costretti e solo per paura, NON perché convinti che sia giusto farlo. L'esatto contrario di quanto (erroneamente) previsto. Un effetto che sarà tanto più vistoso quanto più assurde le regole e grottesche le punizioni.

Insomma, io resto convinto che infarcire le strade e i codici di sempre nuovi obblighi e divieti sempre più capillari e isterici ed incoerenti tra loro, abbinandoli a sanzioni di pari natura, NON possa assolutamente produrre alcun beneficio "vero", durevole, a livello di mentalità e comportamenti. Anzi.
Se poi a tali regole si abbinano, come sempre più accade, metodi di controllo e sanzione che enfatizzano proprio gli aspetti MENO sensati delle regole stesse, allora si mette proprio la... ciliegina sulla torta.

Se parliamo di benefici esattoriali o elettorali il discorso ovviamente cambia e cambia parecchio; il che, però, avvalora e rafforza ulteriormente il convincimento di cui sopra.

Per una volta riporto totalmente un intervento abbastanza lungo, e c'è un motivo.
Sono completamente d'accordo, sottoscrivo e applaudo!
 
marimasse ha scritto:
precis ha scritto:
...Se non ci fossero le regole allora ognuno farebbe come ritiene più giusto in tutte le situazioni...
No, ognuno farebbe come ritiene più comodo e conveniente per sé, altamente infischiandosi del prossimo e costruendosi, eventualmente, opportune teorie auto-legittimanti.

...frecce, fendinebbia, parcheggi, distanza di sicurezza, uso delle corsie in autostrada...
Più che "vagamente", come sembra a te, io voglio ragionare logicamente, a monte, con una prospettiva un po' più ampia e possibilmente razionale. Per lo meno ci provo.
Io credo che la maggioranza delle persone sappia benissimo che, ad esempio, stare incollati a chi precede o parcheggiare nei posti per disabili o tagliare la strada a chi sta arrivando o anche (ecco la mia indole di pirata) attraversare sulle strisce costringendo alla fermata l'unico veicolo in arrivo non è "giusto". Insomma, io so da solo che fare un certa cosa non è giusto, ANCHE in assenza di una legge che mi impedisca formalmente di farla. Come dicevo, il concetto di onestà è molto più forte e ampio di quello di legalità.
Però molte persone si comportano ugualmente in quei modi perché fa loro comodo: sono, sostanzialmente, maleducate.
Un miglioramento concreto potrebbe venire, quindi, da maggiore educazione a livello culturale (famiglia, scuola ecc.) e da regole e sanzioni impregnate di buon senso. SENZA isterie, incoerenze, ipocrisie, propagande ecc..

Se invece le regole sono isteriche, esasperate, assurde, la battaglia è totalmente persa in partenza, come i fatti dimostrano ampiamente. Così come accade al genitore che, prendendo fischi per fiaschi, crede di educare i figli adolescenti a suon di totalitarie regole da caserma abbinate a punizioni "esemplari". Egli infatti NON otterrà figli veramente "educati", rispettosi del prossimo ecc., ma solo figli "ubbidienti" (quando c'è lui che li guarda), che rispetteranno le regole solo se costretti e solo per paura, NON perché convinti che sia giusto farlo. L'esatto contrario di quanto (erroneamente) previsto. Un effetto che sarà tanto più vistoso quanto più assurde le regole e grottesche le punizioni.

Insomma, io resto convinto che infarcire le strade e i codici di sempre nuovi obblighi e divieti sempre più capillari e isterici ed incoerenti tra loro, abbinandoli a sanzioni di pari natura, NON possa assolutamente produrre alcun beneficio "vero", durevole, a livello di mentalità e comportamenti. Anzi.
Se poi a tali regole si abbinano, come sempre più accade, metodi di controllo e sanzione che enfatizzano proprio gli aspetti MENO sensati delle regole stesse, allora si mette proprio la... ciliegina sulla torta.

Se parliamo di benefici esattoriali o elettorali il discorso ovviamente cambia e cambia parecchio; il che, però, avvalora e rafforza ulteriormente il convincimento di cui sopra.

Quoto tutto!

Ma tornando al punto in questione, ovvero le frecce (penso che siano nate poco dopo l'automobile!) ritieni che sia un delitto usarle?
Ovvero, appartengano alle regole "esasperate/assurde/isteriche" che come tu giustamente affermi sono in aumento negli ultimi anni (vedi, appunto, pedoni che si buttano sulle striscie per farsi ammazzare con ragione)?
 
precis ha scritto:
...ritieni che sia un delitto usarle? Ovvero, appartengano alle regole "esasperate/assurde/isteriche"...?
Non mi pare proprio di aver detto questo.
Credo che anche nel caso delle frecce, come in tanti altri, l'atteggiamento in qualche modo "burocratico" NON sia automaticamente indizio e tanto meno prova di guida complessivamente educata, "chiara e fluida", rispettosa del prossimo, non pericolosa (e viceversa).

Proprio ieri, ad esempio, ho dovuto percorrere una decina di km alle spalle di un guidatore "perfetto": stava nel bel mezzo della sua corsia, aveva i suoi bei fanali accesi sotto il sole, andava a 60-65 sulla statale, frenava vistosamente ad ogni rotatoria (pure se palesemente deserta), metteva le frecce anche per le manovre più ovvie e prevedibili e così via.
Quando ho potuto sorpassarlo, a ben 80 all'ora (sorpasso e alta velocità, ecco il pirata che emerge ancor), mi sono sentito sollevato, più tranquillo; diciamo che non è quello il tipo di guidatore di cui vorrei vedere piene le strade.

Inoltre, aspetto per me più importante, ho smesso da molto tempo di basare le mie manovre sull'accensione o meno delle frecce altrui, per una questione di prudenza e sicurezza (mie). Il fatto che uno accenda o meno la freccia è solo, per me, un indizio di potenziale intenzione, di valenza marginale. Forse è per questo che non attribuisco grande importanza all'uso delle frecce.
Ovviamente si tratta di un mio punto di vista, non sono depositario della verità assoluta; solo di una trentennale, personale, relativa ma concreta, esperienza.
 
marimasse ha scritto:
precis ha scritto:
...ritieni che sia un delitto usarle? Ovvero, appartengano alle regole "esasperate/assurde/isteriche"...?
Non mi pare proprio di aver detto questo.

Ma l'hai inteso. Non è mica un peccato mortale dire:
si, secondo me delle frecce si può farne tranquillamente a meno.

Qualcuno ha detto chiaramente che accende i fendinebbia per vedere meglio (usando giustificazioni banali secondo me).

Sembri uno di quei politici che ad una domanda diretta iniziano a girarci attorno, parlano mezz'ora, ma alla fine non danno la risposta.
Pazienza. :)
 
precis ha scritto:
...Non è mica un peccato mortale dire:
si, secondo me delle frecce si può fare tranquillamente a meno. ...
Non l'ho detto perché non lo penso.
Ritengo, caso mai, che ci siano contesti in cui si può farne a meno senza per questo provocare alcun danno o disagio o pericolo concreto, sebbene ciò comporti l'infrazione di quelche regola burocratica.

Penso anche, ad esempio, che in moltissimi (troppi) casi il superamento di un limite di velocità o di una linea continua, pur essendo infrazione formalmente grave e potenzialmente degna di pesante castigo, NON comporti alcun pericolo o maleducazione nei confronti del prossimo e NON sia quindi affatto indizio di guida maleducata (nei confronti del prossimo) o pericolosa o sconsiderata.
Però non dico affatto che secondo me si può andare ovunque alla velocità che si preferisce o che si può tranquillamente sorpassare quando e dove e come si vuole. Non lo dico perché non lo penso.
 
marimasse ha scritto:
precis ha scritto:
...Non è mica un peccato mortale dire:
si, secondo me delle frecce si può fare tranquillamente a meno. ...
Non l'ho detto perché non lo penso.
Ritengo, caso mai, che ci siano contesti in cui si può farne a meno senza per questo provocare alcun danno o disagio o pericolo concreto, sebbene ciò comporti l'infrazione di quelche regola burocratica.

Penso anche, ad esempio, che in moltissimi (troppi) casi il superamento di un limite di velocità o di una linea continua, pur essendo infrazione formalmente grave e potenzialmente degna di pesante castigo, NON comporti alcun pericolo o maleducazione nei confronti del prossimo e NON sia quindi affatto indizio di guida maleducata (nei confronti del prossimo) o pericolosa o sconsiderata.
Però non dico affatto che secondo me si può andare ovunque alla velocità che si preferisce o che si può tranquillamente sorpassare quando e dove e come si vuole. Non lo dico perché non lo penso.

Riguardo all'infrazione, non conosco nessuno che sia mai stato sanzionato per omissione della freccia.
Il contesto in cui si può farne a meno è quando si è certi di essere soli o quando gli altri sono molto distanti, con il rischio, però, di disabituarsi ad azionarla. Per me è un gesto automatico come mettere la cintura. Perchè ogni volta bisogna ragionare se è necessario accenderla? Accendila, basta muovere un dito e si spegne da sola!

Comunque sia, quando sto per entrare in una rotonda,
non essendo telepatico, io, con lo sguardo la cerco, eccome!
 
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