Buonasera a tutti,
approfitto degli annunci di un possibile futuro ampliamento in alto dell’offerta Lancia per sollevare una questione su cui mi interrogo da anni. La mia nuova Ypsilon Hybrid mi porta da Roma al Piemonte e viceversa, quasi 700 km, in un’unica tirata con un solo pieno, mantenendo in autostrada quando il traffico lo permette una velocità costante tra i 130 e i 140 di tachimetro, e facendomi arrivare altrettanto riposato come ai tempi, tra il 2000 e il 2013, in cui possedevo una Lancia K 2.0 a benzina e a seguire un’Alfa 166 2.5 V6. Ebbene sul mercato attuale non esiste alcuna offerta di “macchinoni” che abbiano le stesse prestazioni di una Ypsilon o una Panda, cioè tra i 14” e i 15” di accelerazione 0/100 e non più di 160 di velocità massima, sufficientissima dati i limiti fissati dal codice della strada. Naturalmente non parlo dei marchi a vocazione sportiva come Alfa Romeo Audi BMW o Jaguar, ma di quelli, generalisti e perché no anche premium, per i quali le prestazioni brillanti sono una possibilità ma non una necessità, come Citroën Fiat Opel Renault Toyota Volkswagen ma anche Mercedes Peugeot o appunto Lancia. Ricordo i viaggi “zingareschi” fatti trent’anni fa in giro per l’Europa sulla vecchia Mercedes 200 D del 1974 di un amico, migliaia di km percorsi senza mai superare i 90 neppure in autostrada…
Perché se si vuole viaggiare comodi e in un ambiente lussuoso bisogna per forza comprare una macchina che superi i duecento? Ho quindi alcune domande di natura tecnico-economica, fermo restando il risparmio – già di per sé notevole, direi – in termini di bollo e di RCA in quanto basati sulla potenza. Primo: di quanto potrebbe scendere il prezzo di vendita, poniamo, di una Mercedes classe E, di una Peugeot 508 e potenzialmente di una nuova ammiraglia Lancia che fossero dotate, come base di gamma, di un motore p.es. da soli 95/100 cv? Secondo: quali problemi tecnici ci sarebbero a tarare la curva di coppia di una simile ridotta potenza in modo da garantire a un veicolo di massa 15/18 q uno 0/100 dell’ordine di 14” e un’adeguata ripresa 70/120, rinunciando a velocità massime superiori ai 160? Terzo: i consumi d’uso si ridurrebbero in misura apprezzabile oppure rimarrebbero gli stessi o peggio? In definitiva: potrebbe qualche produttore, a cominciare da Stellantis, considerare la messa in commercio di un modello alto di gamma con una motorizzazione base minima, da chiamare, per esempio, “Cardinal” – penso alle vecchie limousine nere procedenti a passo d’uomo dalle quali Sua Eminenza, scostando la tendina di taffetà rosso, benediceva con la mano inanellata la folla osannante dei fedeli il dì della Festa del Patrono?
Sarei contento del parere di qualche esperto di ingegneria meccanica, grazie!