sampeiramo ha scritto:
rgs1000 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
liuc30 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
liuc30 ha scritto:
Se dovesse uscire un'amiraglia, preferirei THEMA.
Oltre al nome, sarebbe anche il caso di guardare a quel auto di successo anche come stile, aggiornando la linea.
La Thema? Quella Croma che sembrava una Duna senza il terzo finestrino? stiamo scherzando?
Si si proprio quella, che se la giocava in fatto di vendita alla pari con bmw e mercedes... quelle che in un mese, vendeva quanto la Thesis nel arco della sua breve vita.
Quella che aveva dei motori che facevano impallidire la BMW e che ebbe una versione personalizzata e motorizzata da Ferrari......... Nel 1985 tra una Thema ed una BMW serie 5 c'era un abisso sia come prestazioni che, soprattutto, come classe e prestigio, ovviamente a vantaggio della Thema.
Saluti
Proprio quella! Con i motori con 2 contralberi, 16V, condotti a lunghezza variabile, cielo e pannelli porte in alcantara cucito ed interni in legno di rosa; veloce, elegante, comoda, grande: una vera LANCIA! Ridatecela.
SAluti
Ma ragazzi, va bene la nostalgia, però qualcuno è mai salito su una Thema?
Io si e ricordo benissimo qual'era la situazione, soprattutto nei confronti della concorrenza: Mercedes classe E, BMW serie 5, Audi 100.
Bastava andare sul pavè ed era un concerto di scricchiolii da porte, cruscotto, cappelliera ecc... anche con macchine NUOVE!
La verità è che la Thema tentava di inseguire le ammiraglie tedesche senza raggiungerle. Me lo ricordo bene. In Italia le vendite andavano bene xchè costava 30milioni di vecchie lire al posto dei 40 delle tedesche. Stop.
E poi, allora, acquistare "italiano" era più in voga che ora.
Io qualche volta ci sono salito, avendo avuto una 2.0 16V LS 3° serie blu metallizzato con interni in alcantara beige.
La 1° serie era una spanna avanti a tutta la concorrenza per prestazioni, accessori, abitabilità, confort e design; fu un successo imediato, come se la gente non attendesse altro. I prezzi, tra l'altro, erano nella fascia alta del mercato.
Il diesel era il più veloce del segmento; la turbo, un overboost da 160 CV senza ritegno e con un peso relativamente ridotto, appagava sia il timido avvocato che lo sportivo più sfegatato; era realmente difficile trovare un oggetto a 4 posti più prestante.
La 2° serie migliorò tutte le caratteristiche, e comparvero le prime finiture in legno (vero).
La 3° serie resta a mio avviso insuperata, lasciando traparire ricchezza e senso di benessere sia a guardarla che a guidarla. Tutti queli che ci salivano, dall'appassionato al meccanicamente sprovveduto, non mancavano di far trapelare un senso di ammirazione per l'eleganza, non sfrontata, dell'insieme.
Una Cayenne suscita oggi nei più un che di arroganza e di prepotenza; la Thema incuteva semplicemente rispetto.
Altre auto che ho avuto, certamente più moderne ed anche veloci, non mi hanno più dato la stessa sensazione di appagamento.
Unanime fu il rimpianto al momento della sostituzione con la K, che non rappresentò, pur essendo un'auto valida, un reale progresso da nessun punto di vista.
La Thema, evidentemente, non aveva bisogno di seguire alcunché, né di farsi perdonare presunti scricchiolii; il nome stesso, bellissimo, rappresentava l'emblema della berlina di successo. Grande errore fu quello di non averla sviluppata, cosa in cui, questo si, i tedeschi sono avvezzi fino alla nausea.
Saluti.