pi_greco ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
pi_greco ha scritto:
marcoleo63 ha scritto:
Mio padre ebbe per dieci anni una Thema 16v, presa nuova ad inizio '90.. mi ricordo una grandissima auto, che in oltre 180mila km diede un sacco di soddisfazioni.. al momento di sostituirla*, nel 2000, ci pianse il cuore rottamarla perchè era ancora bellissima, ma nessuno la voleva..
* con una cosiddetta OTUAW
ancora ne vedo una di rado dal mio meccanico, è del 1984, bianca interni azzurri in alcantara, è una meraviglia e perfetta di meccanica (ha ancora l'8 valvole) nonostante una manciata di giri dell'equatore, altro che quella nuova...
In casa non abbiamo mai posseduto auto della Lancia.
Purtroppo il destino di questo marchio era scritto da tempo. Tra qualche anno dovremo aggiungere anche Alfa Romeo.
parlo da lancista ad alfista, avrei preferito il contrario, anzi che AR non avesse succhiato risorse alla lancia che allora andava a gonfie vele, SGRUNT! ;-)
Da alfista ti rispondo che le risorse investite in Alfa sono state solamente sprecate in nome dei pianali comuni e dei risparmi di costo.
Dalla primogenitura del nuovo corso (155) Alfa è stata snaturata e distrutta: prima la TP, le sospensioni raffinate, i motori, poi le fabbriche, i centri ricerca e i centri stile.
La 164 era la sorella sportiva della Croma mentre la Thema era la sorella raffinata ed elegante e tutto sommato le cose andavano abbastanza bene.
Poi, ci fu la cacciata di Ghidella (sulla quale non entro) ed il settore auto non fu più il centro delle attenzioni. I risultati si videro immediatamente. Meno investimenti per tutti, Lancia compresa.
La 155 era una tempra ricarozzata con qualche motore vecchia scuola ma i clienti alfisti fuggirono oltralpe e non tornarono più.
L'approccio con Alfa fu sbagliato da subito: l'Avvocato la definì una provincia debole che però portò in dote un patrimonio motoristico ed ingegneristico d'avanguardia assoluta. Purtroppo, per come la vedo io l'unico in grado di gestire il settore auto fu fatto fuori dalle faide dirigenziali. In 20 anni quello che fu costruito negli anni 80 è stato disperso per sempre. E ci hanno rimesso tutti e 3 i marchi. Insomma: ha vinto l'incompetenza, prodotto tipico di questa Italia da basso impero.