Come cista adeguarsi alla sicurezza o alle energie rinnovabili o ai sistemi di basso consumo, ma sono incestimenti che si ripagano. Lo so che lo sai, molti invece lo ignorano o fanno orecchi da mercante...
Non è così, purtroppo.
A livello normativo e di impianti i condomini (quantomeno quelli in cui ho vissuto) hanno le certificazioni che servono a livello di impianti, oltre alle necessarie coperture assicurative.
Il collegamento di box laddove non previsto, il ricablaggio in traccia con cavi di sezioni adeguate che NON passano in corrugati che hanno alcune decine di anni, scavi per portare nuove linee laddove necesario, sono tutti lavori che hanno costi collaterali elevatissimi e che, se spalmati a livello condominiale possono portare anche a un paio di migliaia di euro ad unità abitativa (se non di più in contesti in cui grandi cortili e spazi più elevati richiedano lavori più onerosi del previsto.
E posso capire che se l'elettrica ce l'anno solo uno o due su dieci, la proposta per cui io potrei senza dubbio investire i miei risparmi, venga cassata con 8 contrari e 2 favorevoli.
Ripeto, lo capisco così come capisco che gli immobili prendano valore, ma 2/3.000 € che per me possono essere un investimento oggi, per altri possano essere una cifra che li mette in difficoltà, tanto più se non necessaria o indispensabile alla vita del condominio.
Viviamo in un contesto di comunità, non si possono imporre le cose, le si può al limite proporre e mettere ai voti, sperando di intercettare altri interessati.
Nella mia esperienza di proprietario di casa che va alle riunioni (in alcuni periodi da consigliere), posso dire che se le spese proposte si aggirano sulle decine di euro ad u.i. vengono tipicamente accettate, quando salgono nell'ordine delle centinaia di euro se ne discute lungamente ed è più no che si, quando poi si sconfina in qualche migliaio di euro per singola u.i. la risposta è sempre no a meno che non sia necessario per qualche pericolo, norma o segnalazione vvff/assicurazione che annulla coperture.