<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1674 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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il costo è una sola volta, o lo paghi te o il gommista.
Lo paghi te se compri online, lo paga il gommista se le compri da lui.

Quali prodotti? i piccoli elettrodomestici? se sono questi possono essere conferiti gratis per il riciclo (pure dei mediaworld).
in generale alle riciclerie solo gli indifferenziati non vengono ritirati gratuitamente, il resto si,

Hai scritto che il recupero è a carico del gommista.
Il contributo per lo smaltimento è sempre a carico del cliente che compri online o dal gommista.
Quindi pagano entrambi.
Resta da capire chi paga di più,cioè se il ritiro di un camion di gomme usate al gommista costa più del contributo per lo smaltimento pagato dai clienti per ogni singola gomma.

Si tratta di materiali d'uso paragonabili agli imballaggi che però sono in parte in plastica e in parte in metallo.
E che i clienti buttano direttamente nel non recuperabile perché così come sono non li puoi conferire ne nei cassonetti né portarli all'isola ecologica.
Cioè potresti ma dovresti dividere le parti in plastica da quelle in metallo.
E non lo fa nessuno.
 
Potevano fare come dei miei vicini di casa che quando hanno fatto dei lavori hanno buttato tutto nella cascina in fondo alla strada.
E per tutto intendo tutto.
Macerie,taniche di vernice,addirittura quando il comune ha ripulito hanno trovato anche sanitari e reti per i letti.
E viviamo a meno di 1 km dall'isola ecologica dove a patto di dividere e mettere nel container giusto puoi smaltire quasi tutto.
In ogni caso io mi aspetterei che se mi fai pagare a parte lo smaltimento di qualcosa questo qualcosa venga smaltito a parte.
Basta una bella segnalazione all'ARPAT...
 
Si fa confusione tra normale evoluzione tecnologica e divieto di vendita di una tecnologia anche se aggiornata agli standard più recenti.
Oggi non puoi più comprarti un'auto euro 0,1,2,3,4,5 nuova.
Ma ne puoi comprare una euro 6.
Domani non potremo comprare più vetture con motore termico nuove a prescindere da quanto siano rispettose dell'ambiente.
C'è un'enorme differenza.
 
Devo dire che qua....
( ci vuole una mesata piu' o meno )
....Si puo' prenotare il ritiro a domicilio, e, una volta accordati....
" Lasciare davanti casa il " malloppo " in questione alle 07,30 "
Anche qui, ma penso un po' in ogni città anche solo di media grandezza, ed è un servizio gratuito.

Bisogna mettere fuori dopo le ore 21 mi pare, cmq quando prenoti il ritiro ti danno un codice da stampare e apporre sul materiale lasciato in strada e tutte le istruzioni in termine di orari e posizionamebro.

Proprio pochi gg fa abbiamo fatto ritirare un po' di mobilio per sala/studio (anche parzialmente smontato), ho sentito il camion passare attorno alla mazzanotte, quello è un ottimo servizio per ciò che si fatica a conferire in discarica per tematiche di ingombri/pesi.
 
Basta una bella segnalazione all'ARPAT...

Per me potevano anche metterli in galera,anche solo per la pigrizia dimostrata.
Si parla tanto delle zone in cui la raccolta dei rifiuti non funziona,qui che funziona e abbiamo 2 isole ecologiche e la tari non è tanto alta riusciamo lo stesso ad avere le strade piene di rifiuti abbandonati.

Ho fatto mi sembra 2 o 3 segnalazioni in passato.
Non per denunciare tizio o Caio,non sarebbe servito a niente,ma per segnalare che c'erano dei rifiuti abbandonati sia nella cascina che nel piccolo canale adiacente.
Spuntava addirittura dall'acqua la sospensione (molla+ammortizzatore) di un'auto.
Regalo dell'officina a 100 metri immagino.
Ma ci sono voluti anni perché facessero in po' di pulizia.
E comunque come puliscono ricomincia l'abbandono selvaggio.
Ogni tanto c'è un articolo sul giornale locale ma non si risolve nulla.
 
Si fa confusione tra normale evoluzione tecnologica e divieto di vendita di una tecnologia anche se aggiornata agli standard più recenti.
Oggi non puoi più comprarti un'auto euro 0,1,2,3,4,5 nuova.
Ma ne puoi comprare una euro 6.
Domani non potremo comprare più vetture con motore termico nuove a prescindere da quanto siano rispettose dell'ambiente.
C'è un'enorme differenza.
Su questo mi inserisco con un articolo appena uscito sulla qualità dell'aria nel 2024 dove sostanzialmente si conferma un miglioramento in molti indicatori, segno che si continua cmq a migliorare e progredire verso minori emissioni.

https://www.isprambiente.gov.it/it/news/qualita-dell2019aria-nel-2024

Riporto integralmente, per comodità di lettura ed evidenza:

Prosegue nel 2024 il lento e continuo miglioramento della qualità dell’aria in Italia, anche se permangono le note criticità in alcune aree del Paese. Tra le novità positive, risultano nella norma i livelli di particolato atmosferico fine PM2,5 (25 microgrammi per metro cubo è il valore limite consentito). Continuano ad essere rispettati quelli annuali per il PM10 (concentrazione media di 40 microgrammi per metro cubo), mentre permangono sforamenti nei valori giornalieri. Nei limiti ed in continua discesa le concentrazioni di biossido di azoto in quasi tutte le stazioni di monitoraggio (98%). Negativa, invece, la situazione dell’ozono: solo il 16% delle stazioni ha rispettato l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana.

L’informativa annuale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente offre il quadro nazionale relativo alla qualità dell’aria nell’anno appena trascorso. Un rapporto sintetico elaborato ogni anno dagli esperti di SNPA (ISPRA e le Agenzie ambientali di Regioni e Province autonome), che riassume i dati rilevati dalle oltre 600 stazioni di monitoraggio presenti su tutto il territorio nazionale.

Sebbene si registri da alcuni anni una generale tendenza al miglioramento, la nuova Direttiva europea approvata di recente e che entrerà in vigore dal 2030 prevede livelli molto più stringenti degli attuali anche nelle zone dove attualmente i limiti di legge sono rispettati. Occorre mettere in atto azioni a breve-medio termine che riducano ulteriormente le emissioni.

PM10. Ad eccezione di qualche isolato valore, negli ultimi cinque anni il valore limite annuale risulta rispettato su tutto il territorio nazionale. Il valore limite giornaliero (50 microgrammi per metro cubo come media giornaliera, da non superare più di 35 volte in un anno), invece, è stato superato in 96 stazioni, pari al 17% dei casi diffusi soprattutto nell’area del bacino padano, a Napoli e alcuni comuni della pianura campana, nella zona della Valle del Sacco (Fr). Isolati casi di violazione nella Piana Lucchese, a Terni, Colleferro (Rm), nella pianura Venafrana (Is), a Palermo e Catania. Va comunque registrata nel 2024 una riduzione media di circa il 20% rispetto alla media del decennio 2014-2023.

PM2,5. Rispettati per la prima volta i limiti da quando si effettuano i monitoraggi (dal 2007), confermando la tendenza degli ultimi 4 anni con qualche superamento in 3-4 stazioni. Anche qui si verifica una modesta riduzione del 3,1% rispetto ai valori medi dell’ultimo decennio.

Biossido di azoto NO2. Il valore limite annuale, pari a 40 microgrammi per metro cubo, è stato rispettato in larga parte del paese (606 stazioni su 617, pari al 98% dei casi). Superamenti sono stati registrati in prossimità di aree ad alti flussi di traffico stradale nei centri urbani di Torino, Genova, Roma, Napoli, Catania, Palermo e nell’agglomerato di Milano.


Ozono. Nel 2024 l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (OLT) è stato rispettato solo in 55 stazioni su 343, pari al 16% delle stazioni con copertura temporale sufficiente; l’OLT è stato superato per più di 25 giorni in 149 stazioni (43%).

Diciamo che, benché non sia "aria di montagna", la situazione rilevata è in miglioramento un po' su tutti gli indicatori (valori di Ozono a parte, che restano problematici un po' ovunque).
 
Tanto per confermare che anche senza vietare l'acquisto di vetture termiche o ibride sono tanti i passi, piccoli o grandi,che si stanno facendo.
Solo che stavolta il passo lo stiamo facendo davvero tanto più lungo della gamba.
 
Si fa confusione tra normale evoluzione tecnologica e divieto di vendita di una tecnologia anche se aggiornata agli standard più recenti.
Oggi non puoi più comprarti un'auto euro 0,1,2,3,4,5 nuova.
Ma ne puoi comprare una euro 6.
Domani non potremo comprare più vetture con motore termico nuove a prescindere da quanto siano rispettose dell'ambiente.
C'è un'enorme differenza.
Beh, sono stati messi al bando i motori 2 tempi, anche nelle competizioni.
Se si ritiene che una tecnologia sia insostenibile e che vi sia un'alternativa possibile, si sostituisce la prima con la seconda.
Anche se ciò può comportare disagi ad alcuni.
È sempre stato cosi, in fondo.
Di fatto oggi (insomma, tra 10 anni) non si impongono le elettriche, si impongono auto a zero emissioni.
Come nelle abitazioni.
Solo che nelle abitazioni molte aziende ci stanno facendo business, ci investono e fanno ricerca.
Insomma, chi opera negli immobili è meno immobile di chi opera nelle automobili.
 
Solo che di solito si aspetta che la tecnologia "nuova" sia pronta e soppianti naturalmente quella "vecchia".
Se si possono definire vecchie le auto euro 6 magari ibride.
Auto a zero emissioni non elettriche ce ne sono?
Non ditemi idrogeno però,siamo seri.
 
Tra subire dei disagi e non riuscire più a permettersi di avere un'auto o dover rinunciare a molti spostamenti ce ne passa.
Ricordiamoci che non tutti si possono permettere un'elettrica seria da 30000 euro.
 
Anche qui, ma penso un po' in ogni città anche solo di media grandezza, ed è un servizio gratuito.

Bisogna mettere fuori dopo le ore 21 mi pare, cmq quando prenoti il ritiro ti danno un codice da stampare e apporre sul materiale lasciato in strada e tutte le istruzioni in termine di orari e posizionamebro.

Proprio pochi gg fa abbiamo fatto ritirare un po' di mobilio per sala/studio (anche parzialmente smontato), ho sentito il camion passare attorno alla mazzanotte, quello è un ottimo servizio per ciò che si fatica a conferire in discarica per tematiche di ingombri/pesi.


Qui, OGGI, SOLO dalla mattina presto....
E' stato riscontrato che,
messa la " mercanzia " alla sera, sparisce
TRASVERSALMENTE,
gia' in nottata....
Eccome se sparisce.
Visto piu' volte, giusto anche sotto casa mia
Televisori ed elettrodomestici sono richiestissimi

Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaahahaha
 
Beh, sono stati messi al bando i motori 2 tempi, anche nelle competizioni.
Se si ritiene che una tecnologia sia insostenibile e che vi sia un'alternativa possibile, si sostituisce la prima con la seconda.
Anche se ciò può comportare disagi ad alcuni.
È sempre stato cosi, in fondo.
Di fatto oggi (insomma, tra 10 anni) non si impongono le elettriche, si impongono auto a zero emissioni.
Come nelle abitazioni.
Solo che nelle abitazioni molte aziende ci stanno facendo business, ci investono e fanno ricerca.
Insomma, chi opera negli immobili è meno immobile di chi opera nelle automobili.
Secondo me è qui il fraintendimento

Le "zero emissioni", purtroppo, sono solo locali ma nemmeno le elettriche sono auto a zero emissioni quando se ne considera l'intero ciclo di vita.

Al di là di questo dettaglio (che dettaglio non è), quando sono spariti i motori 2T (o Euro0) a nessuno è cambiato un granché, i mezzi nuovi che via via entravano sul mercato erano "trasparenti" da quel punto di vista e non comportavano limitazioni o maggior pianificazione, rifornivi come prima (magari pure di meno...), ora invece con la transizione verso l'auto elettrica si chiede non di fare un salto tecnologico (che può essere trasparente) ma di fare un salto che include anche aspetti che con la tecnica non hanno nulla a che fare, cambia il modo di usare e gestire un'auto (per alcuni anche in meglio, come abbiamo visto), cambia più in generale il modo di concepire un'automobile.
 
Esempio le caldaie.
Quelle a condensazione hanno soppiantato quelle tradizionali,per quanto non siano ancora tutte a condensazione.
Ma la transizione è stata graduale e ragionevole.
Se ti si rompeva la caldaia non potevi più comprarne una nuova non a condensazione.
E nel frattempo i prezzi si sono allineati.
La mia caldaia a condensazione è costata 1700 euro + 350 per incamiciare la canna fumaria.
Se avessi potuto montare una caldaia tradizionale avrei risparmiato i 350 euro ma comunque la spesa sarebbe stata molto simile.
15 anni fa le prime caldaie e condensazione di chi ho sentito parlare costavano il triplo.
E la caldaia a condensazione non ha dei limiti rispetto a quelle precedenti dal punto di vista della sfruttabilità.
Se imponessero oggi invece il passaggio alle pompe di calore la spesa per le famiglie sarebbe molto più alta.
Tra qualche anno diventeranno probabilmente la normalità se diventeranno più convenienti.
 
non ti obbligo a sostituire il Solaris o l'ape, ma quando dovrai farlo dovrai acquistare mezzi a minor impatto
Cioè in pratica quando dovrò farlo, smetterò di lavorare in maniera efficace e produttiva mentre cinesi, americani, arabi, pakistani, canadesi, australiani, messicani, brasiliani ecc ecc continueranno a farlo? Così, chiedo eh... per un amico agricoltore :emoji_sweat_smile:
 
Hai scritto che il recupero è a carico del gommista.
Il contributo per lo smaltimento è sempre a carico del cliente che compri online o dal gommista.
Quindi pagano entrambi.
Resta da capire chi paga di più,cioè se il ritiro di un camion di gomme usate al gommista costa più del contributo per lo smaltimento pagato dai clienti per ogni singola gomma.

Si tratta di materiali d'uso paragonabili agli imballaggi che però sono in parte in plastica e in parte in metallo.
E che i clienti buttano direttamente nel non recuperabile perché così come sono non li puoi conferire ne nei cassonetti né portarli all'isola ecologica.
Cioè potresti ma dovresti dividere le parti in plastica da quelle in metallo.
E non lo fa nessuno.

Da link di prima:
Se stai acquistando pneumatici su xxxx sei obbligato a pagare il PFU a noi, perché stai comprando le gomme per la tua auto da noi. Noi lo abbiamo pagato alle aziende che producono i pneumatici quando li abbiamo acquistati da loro. Le aziende hanno versato il contributo PFU ai consorzi di smaltimento che ritirano i pneumatici dai gommisti senza alcun costo aggiuntivo per loro.

Se invece acquisti i pneumatici dal gommista, devi pagare il contributo PFU al gommista, che lo ha pagato a qualche grossista, che lo ha pagato al costruttore, che lo ha versato ad un consorzio.

Ho scritto che il recupero fisicamente del gommista, ma se l'hai presa online il gommista non paga nulla a chi lo ritira, perchè la tassa l'hai già pagata all'acquisto.
Diversamente la tassa la paghi a lui se compri direttamente da lui, che poi girerà la tassa all'azienda del ritiro.
 
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