<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1550 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Di solito siamo in disaccordo totale, ma sull'uso dei referendum su questioni del genere sostengo esattamente, e da sempre, la stessa cosa: chi non ha competenze profonde non ci deve mettere becco, ci sono persone strapagate proprio per prendere certe decisioni assumendosene tutte le responsabilità connesse. Ponzio Pilato è morto da un pezzo.
Diversamente credo che invece dovremmo educarci a maggiore partecipazione e ridurre le deleghe in bianco che diamo agli eletti.
Caricherei noi stessi di maggiori responsabilità perché sono proprio l'eccesso di delega e la conseguente deresponsabilizzazione a favorire l'ignoranza e il propagarsi delle falsità.
 
L'articolo del Corriere non sostiene nulla di tutto ciò :emoji_wink:
Titolo: “La transizione può attendere, il segnale del voto svizzero”
Non so te ma per me è inequivocabile
Correttamente doveva scrivere per esempio “La possibilità di studiare e attuare la transizione è sfumata con il voto svizzero”
E poi sotto scrive :
“Senza la partecipazione dei cittadini la transizione non si fa”
Semmai :
“Senza la partecipazione dei cittadini il parlamento non può discutere su quali strumenti potrebbero essere eventualmente discussi e adottati o meno per attuare una transizione responsabile”
Il che potrebbe risultare fondamentalmente uguale ma di significato e di conseguenze completamente diverse.
 
Ultima modifica:
che non si faccia senza la partecipazione dei cittadini, mi pare sotto al naso di tutti.
fai le auto elettriche, ma se poi chi le deve comprare, non le compra, manco regalandogli decine di migliaia di euro...

forse gli eletti non sono cosi' colti come tutti pensano (soprattutto gli eletti, pensano di essere colti, probabilmentei)
o meglio, spesso sono colti, ma avvocati, notai, letterati... ma quanti ingegneri ci sono in parlamento?
certo, si affidano ad esperti, ma chi garantisce che gli esperti siano tali?
se chiedono a greta, sara' esperta, ma ha idea di come si costruisce un'automobile?
alcuni pensano che, la corrente elettrica, semplicemente esca dalla spina che c'e' in casa, come l'acqua.
 
Titolo: “La transizione può attendere, il segnale del voto svizzero”
Non so te ma per me è inequivocabile
Correttamente doveva scrivere per esempio “La possibilità di studiare e attuare la transizione è sfumata con il voto svizzero”
E poi sotto scrive :
“Senza la partecipazione dei cittadini la transizione non si fa”
Semmai :
“Senza la partecipazione dei cittadini il parlamento non può discutere su quali strumenti potrebbero essere eventualmente discussi e adottati o meno per attuare una transizione responsabile”
Il che potrebbe risultare fondamentalmente uguale ma di significato e di conseguenze completamente diverse.
Ha votato meno del 38%, ed il 70% di questo 37,9% ha votato no.
Al confronto il nostro referendum sul nucleare era di maggior portata.
 
che non si faccia senza la partecipazione dei cittadini, mi pare sotto al naso di tutti.
fai le auto elettriche, ma se poi chi le deve comprare, non le compra, manco regalandogli decine di migliaia di euro...

forse gli eletti non sono cosi' "eletti" colti come tutti pensano (soprattutto gli eletti, pensa di essere colti)
o meglio, spesso sono colti, ma avvocati, notai letterati... ma quanti ingegneri ci sono in parlamento?
certo, si affidano ad esperti, ma chi garantisce che gli esperti siano tali?
se chiedono a greta, sara' esperta, ma ha idea di come si costruisce un'automobile?
alcuni pensano che, la corrente elettrica, semplicemente esca dalla spina che c'e' in casa, come l'acqua.
Al di fuori della faciloneria con cui possono essere lette le mie parole, si è al corrente che non è il ministro a decidere, ma comitati di esperti con una determinata conoscenza sul tema?.E non di laureati all’università del grande fratello.
 
...senza offesa, ma è quello che hai fatto tu con me, rispondendo sgarbatamente ad una mia battuta...

...ma, come vedi, ci sono passato sopra...

...magari la prossima volta...

...riflettici...
Non ti ho messo in bocca alcuna parola .. hai manifestato un atteggiamento via via crescente nei vari interventi. L'ho criticato. Fine.

Nell'altro caso invece .. vabbé, l'ha scritto, inutile tornarci su.
 
Al di fuori della faciloneria con cui possono essere lette le mie parole, si è al corrente che non è il ministro a decidere, ma comitati di esperti con una determinata conoscenza sul tema?.E non di laureati all’università del grande fratello.
quindi noi eleggiamo gente inutile, perche' le decisioni le prende sempre qualcun altro, non eletto, e che non cambia mai?
annamo bene
se fossero tutti davvero esperti, non avremmo avuto il 110%, l'insana idea di fare un ponte sullo stretto che drena soldi e manco han messo una pietra, privatizzare asset pubblici fondamentali (comunicazioni, autostrade, l'acqua!), tutte idee di un pool di cervelloni immagino
 
L’esito è influenzato dalla conoscenza del tema. Ora, te metteresti in mano il tuo futuro a persone che potrebbero informarsi solo tramite Facebook o fake news? Ed attenzione che anche i media televisivi e scritti ne sparano di fandonie.
Preferisco che la scelta su determinati temi venga fatta da eletti, che si appoggiano ad esperti, non ad uno che si inforna su “welcome to favelas” per indignarsi.

Non è così a ogni elezione?
Invece di scegliere su un determinato tema si sceglie a chi delegare il compito di scegliere ma il modo di informarsi è il medesimo.
Non cambia nulla.
 
Diversamente credo che invece dovremmo educarci a maggiore partecipazione e ridurre le deleghe in bianco che diamo agli eletti.
Caricherei noi stessi di maggiori responsabilità perché sono proprio l'eccesso di delega e la conseguente deresponsabilizzazione a favorire l'ignoranza e il propagarsi delle falsità.
Rispetto la tua opinione, ma non la condivido per niente. Ognuno fa il suo mestiere ed è giusto che sia responsabile di quello che decide, ma non possiamo pretendere che un medico, un avvocato, un commercialista, un professore di lettere abbiano il 10% delle conoscenze e competenze che servono per decidere se intraprendere o no la via del nucleare, per dirne una. Lì ci vogliono comitati tecnici, non scappati di casa che si siedono in mezzo alla strada con lo striscione....
 
Al di fuori della faciloneria con cui possono essere lette le mie parole, si è al corrente che non è il ministro a decidere, ma comitati di esperti con una determinata conoscenza sul tema?.E non di laureati all’università del grande fratello.
Purtroppo, il problema grosso sta nella "qualità" (o meglio, nella tessera che hanno in tasca) gli esperti in questione....
 
Al di fuori della faciloneria con cui possono essere lette le mie parole, si è al corrente che non è il ministro a decidere, ma comitati di esperti con una determinata conoscenza sul tema?.E non di laureati all’università del grande fratello.
Un mio figliolo ha partecipato ad una lezione universitaria in cui si sono sfidati due professori l'uno più vicino al mondo "fossile" e l'altro più vicino al mondo "elettrico".
Posizioni nettamente divergenti tra loro ma concordi su alcuni punti base ovvero che alla fine il futuro non sarà a pile. Ci stanno lavorando.

Il punto saliente però del discorso è che non c'è univocità nei comitati scientifici e spesso trovano la quadra su posizioni che "tecnicamente" possono anche stare insieme ma una volta calate nel mondo reale si manifestino distanze incolmabili come pure non di rado accade che il lavoro di questi comitati arrivi in forte ritardo rispetto a come si è evoluta la ( o meglio "le" visto che siamo in un mondo globalizzato) società intesa come problemi, esigenze, opportunità etc etc
 
Ultima modifica:
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto