Perdonami, dove sarebbe l'imprecisione o il minestrone? Che sia un padre di famiglia, una casalinga, un neopatentato, un capitano d'impresa o così via, attualmente solo 3/4 persone su 100 escono dai concessionari con un contratto per una BEV firmato, gli altri 96/97 su 100 no, ed è su questo che chi decide, ci governa e "guida" la transizione dovrebbe riflettere.
Da un recente studio della agenzia specializzata in automotive Aretè Method emerge un chiaro quadro che si potrebbe intitolare : Gli Italiani e l’auto elettrica, da cui risultano questi dati.
Il 76% delle famiglie italiane stanzia un budget per l’auto entro i 30 mila euro, quindi non ci vuole il genio che ha costruito le piramidi per decretare che per queste 76 famiglie su 100 senza nessuna incentivazione è preclusa ogni ipotesi di acquisto di un’auto elettrica, questo indipendentemente quante di queste 76 famiglie poi siano realmente interessate, ma è un dato che si scoprirà più avanti incrociando quelli di un’altra ricerca. Mentre il restante Il 24% delle famiglie, ovvero 24 su 100, stanziano per l’auto budget superiori. Vien da se che stanziando budget superiori questo 24% rappresenta anche il 100% dei potenziali, e vediamo di capire bene la parola potenziali, clienti che potrebbero acquistare anche un’auto elettrica, ma che alla fine solo il 4% ne concretizza l’acquisto. Ma analizzando bene i dati se le 24 famiglie su cento rappresentano il 100% dei potenziali clienti con disponibilità economica per l’acquisto di una elettrica e 4 famiglie lo effettuano se ne deduce che in realtà 4 su 24 facendo il rapporto la percentuale di chi le acquista sale al 16,7% dei potenziali clienti.
Un altro studio invece va ad analizzare le ipotesi di acquisto dopo l’auto attualmente in possesso e salta fuori che il 41% al momento del cambio comprerebbe un’ibrida (tutte le tipologie), il 22% una benzina pura, il 10% un diesel classico, e un 27% comprerebbe un’ auto elettrica che nel 30% dei casi la userebbe solo per spostamenti cittadini, il 70% anche in ambiti extra urbani.
Il disavanzo tra il 27% che vorrebbe comprare una elettrica ma che poi solo il 4% ne concretizza l’acquisto è presto spiegato. Ovvero il 23% è rappresentato da tutte quelle famiglie che vorrebbero ma monetariamente non possono, ovvero una parte delle famose 76 famiglie su 100. Questo è quello che dicono i dati del perchè gli Italiani comprano poche auto elettriche che è diverso dal tuo semplicistico il 3% le compra e il 97% no. Infine la parte politica meriterebbe un discorso a parte ma dato che qui per regolamento non può essere discussa per i meri dati non serve.
Al 30% di cui parli (valore sul quale, per esser chiari, NON sono per nulla d'accordo perché trovo sia ad oggi utopistico)
Da dove esce il probabile 30% ? Risulta evidente che non hai compreso il contesto perchè non si riferisce ad oggi ma nell’immediato futuro, basta leggere. Riporto :
La differenza qual’è? E’ che se chi la vorrebbe ma nel frattempo riuscisse a ottenere il requisito o i requisiti mancanti, e altri superare le proprie soggettive motivazioni quel 97% scenderebbe sicuramente al 70%, che non è poco.
Più chiaro di così non so come scriverlo, ovvero se quel 23% della ricerca appena citata che vorrebbe una elettrica ma non può, riuscisse a ottenere i requisiti che gli mancano, sostanzialmente il budget necessario o gli incentivi o meglio la riduzione del costo dell’auto, si passerebbe al 27%. Al 30, ovvero il 3% mancante ho ipotizzato 2 probabili categorie di cui una sono tutti quelli che pur avendo tutti i requisiti necessari non sono provvisti di box. O più precisamente tutti quelli che abitano in un condominio e per problemi di natura burocratica e di coesistenza lasciano perdere, e scorrendo nei vari forum di situazioni simili ce ne sono parecchie e qualcuno anche in questo forum. L'altra categoria è quella che nel post chiamo :
superare le proprie soggettive motivazioni di cui ne conosco uno che è anche un moderatore di questo forum:
@ALGEPA . Che in un suo post dichiara che non avrebbe nessun impedimento a comprarne una, superando persino anche il problema soste ma che per ragioni sue, che se vuole estermare lo può fare, non se la sente. Il che è diverso dal dire che non gli piace.
Da messaggi come quello che hai scritto traspare in maniera molto chiara quel malcelato senso di "correttezza assoluta" tale per cui la scelta che hai fatto debba esser giusta e sacrosanta per XYZ persone e quelli che non lo fanno (30% - 3/4%) stanno sbagliando, commettono un errore, non ci arrivano o non capiscono.
Un cosa che non sopporto e che mi fa girare a nastro i gioielli di famiglia è quella di essere accusato di frasi/concetti/affermazioni che so di non aver mai espresso. Ma dato che per te sono chiari e per me no, evidentemente sarò diventato cieco, penso che non avrai nessun problema a indicarmi la discussione e il numero del post dove li ho espressi. Una cortesia, vedi di essere onesto con te stesso, se li riporti vedi di farlo con l’intero post perchè una frase senza il suo contesto ha valore della carta straccia
Modo di scrivere da "piedistallo"
Quando ho letto questo passaggio non sapevo se ridere o piangere… dal ridere. Se vuoi prossimamente ti faccio in sequenza un post a vetrinetta, dove mettere il piedistallo. E un post a vaso con fiori annessi, da mettere sopra al piedistallo. La targhetta con il nome della pianta però ce la metti tu…
(vale anche per il discorso degli "amici", dipinti in pratica come un consesso di persone piene di preconcetti, desiderose di condividerli -questi preconcetti- e per nulla interessate a informarsi criticamente-, diciamo che non gli hai reso un buon servizio nella tua descrizione specifica).
Da quando lo stato Italiano obbliga il bravo cittadino a imparare a memoria la bibbia dell’auto. O meglio, da quando avere come come passione l’automobile, essere iscritto a un forum automobilistico, o rimanere informato leggendo riviste automobilistiche specializzate è la chiave imprescindibile per avere successo e una posizione sociale. Esempio Francesca, uno dei miei ospiti in auto, è un medico chirurgo che parole sue “se aspettano me i concessionari potrebbero fallire domani” dato che si muove in taxi, Ncc, Uber e aereo essendo spesso in giro per il modo a operare con equipe internazionali e a tenere conferenze. E che gli volgiamo dire che quando tu passi il tempo libero in questo forum a giocare alle macchinine e fare previsioni alla mago Merlino per cercare di indovinare come sarà la mobilità del futuro lei passa invece il suo nei forum medici con i colleghi per cercare nuove tecniche innovative di intervento o di sviluppare quelle esistenti per renderle meno invasive ai suoi pazienti assicurandogli un percorso post operatorio il meno complicato possibile, di abbonarsi a 4R perchè se no fa una brutta figura? O che gli diciamo agli altri 2 passeggeri, professionisti affermati, che hanno passioni dove l’auto manco compare in lista ma rientra solo come status e mero strumento di trasporto, di abbonarsi pure loro perchè se no sono out ?
Evidentemente per te l’auto è come per molti il calcio, ragione di vita, simbolo di intelligenza e di conoscitore del mondo e tutto deve ruotarci attorno. Probabilmente dalle tue parti funziona cosi, non dalle mie. Quindi do pienamente ragione a
@zeno7 che riscontra una notevole disinformazione attorno a questo argomento dove la maggioranza delle persone che non sono patite di auto e non gli interessa esserlo è influenzata da una parte del settore giornalistico semplicemente diffamatorio che pubblica notizie ad effetto ma sostanzialmente spazzatura e fuorvianti, dove i miei amici ne sono stati un esempio, ma non per questo risultare fessi raccontando questa storia. E’ evidente che ti sono oscure le fondamenta e le relazioni che tengono unito un gruppo molto variegato da oltre 35 anni.