<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1150 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Io ho letto che perfino tesla rispetto al 2023 ha subito una riduzione dei profitti del 40%.
E vende vagonate di auto.
Cosa che doveva pur accadere con la concorrenza che si intensifica un po' ovunque e mercati maturi che non stanno più mostrando crescite a due cifre mese su mese...

Però stanno ancora guadagnando bene (anche se un po' meno) so ogni auto venduta.

Il listino Tesla si basa unicamente su Model 3/Y (i numeri di S/X sono assolutamente irrilevanti) e ha bisogno di un cambio di passo con la Model 2 che però andrà in produzione solo a 2025 inoltrato e probabilmente arriverà su strada nel 2026.

Se la centrano, se il prezzo sarà "giusto" e i contenuti anche, potrà essere un'auto da volumi anche doppi rispetto alla coppia 3/Y.

Ma va aspettata...
 
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Se la c'entrano, se il prezzo sarà "giusto" e i contenuti anche, potrà essere un'auto da volumi anche doppi rispetto alla coppia 3/Y.

Ma va aspettata...

Se la centrano per il mercato europeo? In America non mi sembra abbiano problemi di spazio, oltre al fatto che la vanno forte le auto molto grandi, pick-up compresi.
 
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Se la centrano per il mercato europeo? In America non mi sembra abbia problemi di spazio, oltre al fatto che la vanno forte le auto molto grandi, pick-up compresi.
Intanto hai evidenziato un errore che ho corretto (ho scritto da telefono senza rileggere in alto), grazie!

Intendevo proprio questo, centrarla per un mercato EXTRA-USA, Europa in primis dove scelte politiche (ad ora note) e deriva del mercato ci porteranno ad acquistare elettriche più di quanto facciamo ora, ma deve esserci un'auto "giusta" per dimensioni (e più economica delle attuali 3/Y) pronta a raccogliere questo interesse.
 
Probabilmente,anzi sicuramente visti i risultati,è una scelta di marketing azzeccata per un'azienda che ha molto seguito però io ho sempre trovato snervante il fatto che Tesla annunciasse con anni di anticipo i nuovi modelli.
Tanto che in certi casi veniva quasi da chiedersi vedranno davvero la luce oppure no?
Puntano molto sui preordini e va riconosciuto il fatto che solo se offri un prodotto interessante puoi convincere tante persone a pagare in anticipo senza sapere con certezza se e quando diventerà realtà.
Però in questo modo almeno dal punto di vista del design si rischia che il prodotto nasca già un po' vecchio.
Alla Model 3 secondo me ha giovato molto il restyling,per quanto non l'abbiano stravolta ma solo aggiornata soprattutto per quanto riguarda i gruppi ottici,perchè iniziava a sembrare parecchio datata come linea.
Mi sembra anche che lo stile scelto da Tesla si adatti meglio alle vetture grandi,magari non ai suv ma facendo vetture più piccole e tozze secondo me si perde qualcosa.
Non vorrei che la Model 2 venisse fuori un po' troppo monovolume.
Comunque se riusciranno veramente a mantenere le promesse sul prezzo sbancheranno.
Non ricordo per la Model 3 quali fossero le promesse prima del lancio ma mi pare che almeno all'inizio,prima del taglio dei listini,costasse qualcosa in più di quanto preventivato.
 
Non so la model 2 ma di sicuro Renault che più di un anno fa era partita in pompa magna con la sua nuova R5 adesso stia "rallentando".....invece che pompare pubblicità a manetta....
 
L’Italia priva di giacimenti di terre rare e materie prime critiche? Una grande sciocchezza. Non è questo il motivo per cui siamo dipendenti dalle importazioni dall’estero di materie come il litio, fondamentale per le batterie oggi più diffuse. Tra Lazio, Toscana e Campania ci sono giacimenti di litio grandi almeno due volte quelli presenti negli Stati Uniti. Nella miniera di Genna Tre Montis a Silius, a Sud della Sardegna, c’è una miniera di fluorite che sta per tornare di nuovo in funzione, dopo lavori di ristrutturazione, e in cui ci sono 1.200 tonnellate di materiale in attesa di essere estratto. Nella mappa i 12 siti di terre rare in Italia (fonte Ispra).

Perché questo materiale oggi interessa tanto? Perché molto ricco di terre rare, quelle che nella nostra immaginazione sono risorse che ha solo la Cina. La verità è che l’Italia, ma in generale l’Europa, ha smesso di interessarsi delle attività estrattive, soprattutto quelle metallifere: a livello mondiale questa attività è cresciuta molto ovunque tra il 2000 e il 2017, tranne in Europa dove ha segnato una flessione di quasi il 17%. (Fonte ilsole24ore)

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L’Italia priva di giacimenti di terre rare e materie prime critiche? Una grande sciocchezza. Non è questo il motivo per cui siamo dipendenti dalle importazioni dall’estero di materie come il litio, fondamentale per le batterie oggi più diffuse. Tra Lazio, Toscana e Campania ci sono giacimenti di litio grandi almeno due volte quelli presenti negli Stati Uniti. Nella miniera di Genna Tre Montis a Silius, a Sud della Sardegna, c’è una miniera di fluorite che sta per tornare di nuovo in funzione, dopo lavori di ristrutturazione, e in cui ci sono 1.200 tonnellate di materiale in attesa di essere estratto. Nella mappa i 12 siti di terre rare in Italia (fonte Ispra).

Perché questo materiale oggi interessa tanto? Perché molto ricco di terre rare, quelle che nella nostra immaginazione sono risorse che ha solo la Cina. La verità è che l’Italia, ma in generale l’Europa, ha smesso di interessarsi delle attività estrattive, soprattutto quelle metallifere: a livello mondiale questa attività è cresciuta molto ovunque tra il 2000 e il 2017, tranne in Europa dove ha segnato una flessione di quasi il 17%. (Fonte ilsole24ore)

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Non solo noi....

Nemmeno l' Europa
??
Abbiamo paura di " sporcarci le mani "
e/o
smuovere la Natura col rischio poi che si " vendichi "
??
 
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L’Italia priva di giacimenti di terre rare e materie prime critiche? Una grande sciocchezza. Non è questo il motivo per cui siamo dipendenti dalle importazioni dall’estero di materie come il litio, fondamentale per le batterie oggi più diffuse. Tra Lazio, Toscana e Campania ci sono giacimenti di litio grandi almeno due volte quelli presenti negli Stati Uniti. Nella miniera di Genna Tre Montis a Silius, a Sud della Sardegna, c’è una miniera di fluorite che sta per tornare di nuovo in funzione, dopo lavori di ristrutturazione, e in cui ci sono 1.200 tonnellate di materiale in attesa di essere estratto. Nella mappa i 12 siti di terre rare in Italia (fonte Ispra).

Perché questo materiale oggi interessa tanto? Perché molto ricco di terre rare, quelle che nella nostra immaginazione sono risorse che ha solo la Cina. La verità è che l’Italia, ma in generale l’Europa, ha smesso di interessarsi delle attività estrattive, soprattutto quelle metallifere: a livello mondiale questa attività è cresciuta molto ovunque tra il 2000 e il 2017, tranne in Europa dove ha segnato una flessione di quasi il 17%. (Fonte ilsole24ore)

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E' la scoperta dell'acqua calda. Il problema è lo scempio ambientale e paesaggistico legato all'attività estrattiva, se accettiamo di sventrare zone ad alto valore paesaggistico trasformandole in cave all'aperto sta bene, poi vediamo cosa ne pensano gli abitanti....
 
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