<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 985 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Però il problema non è tanto allora l'auto elettrica, ma chi negli anni non ha ammodernato la rete elettrica sottostante (tutte quelle varie multiutility che si sono ingrassate per decenni di utili e di "oneri di sistema" a babbo morto), in modo da non pregare in aramaico per aver un collegamento in tempi decenti tra la colonnina e la rete.

Poi dipende anche dallo stile di guida, se una persona ha la guida da "cinghiale" col piede giù, il problema non sarà tanto l'avere la batteria piena o meno, ma aver sufficienti punti sulla patente per poter continuare a guidare nel prossimo futuro.
Sul primo punto ti dò assolutamente ragione, e non solo con riferimento ai BEV, ma anche alle altre applicazioni elettriche domestiche (induzione, pompe di calore etc). Sono perfettamente consapevole che una moderna centrale a gas emette molto meno di una pluralità di “bruciatori” a parità di utilizzo, e meglio ancora sarebbe con il ritorno al,a fissione, in attesa della fusione.

Sul secondo punto, il cinghialo è che ti risponde ha da anni e anni i suoi bei 30 punti (sgrat sgrat :D )
 
Intendiamoci, non perché tutti devono fare 700 km d'un fiato. Semplicemente perché faccio il pieno in 3 minuti a inizio settimana e poi non ci devo più pensare, non che devo "pianificare" ogni volta che solo penso a prendere l'auto, come se dovessi invadere la Polonia. E idem se la sera prima decido di uscire a pranzo il giorno dopo nelle Langhe: decido e basta, non che mi devo "organizzare" chissà cosa. E la ricarica, e l'applicazione e l'abbonamento e la colonnina con davanti un furgone...dai sù. Siamo nel 2023 e devo preoccuparmi per fare 250 km? Per la normalità delle persone (quindi la quasi totalità) è semplicemente inaccettabile, ma è un'affermazione fattuale, obbiettiva, non una mia opinione.
Ti ho messo mi piace per la schiettezza e perché, oggettivamente, le modalità di ricarica alle colonnine FANNO PENA.
Con altrettanta franchezza ti dico che, a parte le paturnie iniziali, mai mi sono posto il problema se il giorno dopo dovevo fare 250 o anche più km.

EDIT: a volte si fa più fatica a trovare parcheggio che a ricaricare.......
 
Ultima modifica:
Secondo me nei centri urbani da qui a 20 anni cambiera molto il modello di mobilità, immagino che non ci sarà poi questo grande bisogno per ognuno di avere la possibilità di ricaricare a casa e le strutture pubbliche soddisferanno la richiesta che sarà molto inferiore a quanto ora possiamo immaginare.
Non cambierà nulla, garantito. Una cosa è quello che hanno in testa i talebani dell'ambientalismo che recitano la parola "mobilità" come un mantra, altra cosa è la dura realtà.
 
mai mi sono posto il problema se il giorno dopo dovevo fare 250 o anche più km.
Dunque con le mie auto storiche è la regola pianificare, ma le motivazioni sono assai diverse.
Mesi fa quando ho dovuto portare mia suocera invalida in centro a Milano per una visita, non ho pianificato nulla se non l'orario di partenza con tirata unica (circa 250 km) e piccola sosta di 10 minuti per bisogni fisiologici. Con l'elettrica, minimo avrei dovuto cercare una ricarica vicino alla clinica, quindi abbonamenti, applicazioni, complicazioni, costi, perdita di tempo e rotture di zebedei. Ecco cosa si scontra con la vita normale e si torna da nonna Papera senza passare dal via.
 
Il problema è che poi in mezzo a tutte queste storie ci sono tanti che non sono né quelli che magari come me possono lavorare da casa o andarci in bici ma neanche quelli che con la macchina possono fare 100 km al giorno e poi si fanno le gite da 300 km il fine settimana e i viaggi a capo nord con l'auto, purtroppo questi non li ascolta nessuno
 
.... Se però guardo a quanto accaduto a Milano negli ultimi 20 anni posso pensare che si, qualcosa cambierà, ma la sostanza sarà uguale a quella odierna. Che è uguale a quella di 20 anni fa. O di 40.
Milano.
...
.
Su questo punto mi sento di dire che non è così: le cose sono cambiate molto a Milano in 40 anni, sia per quantità di traffico (minore per quanto possa sembrare incredibile) sia per inquinamento localizzato. La deindustrializzazione, il potenziamento dei mezzi pubblici, l'apertura di diversi centri servizi, il miglioramento delle auto hanno prodotto questo cambiamento.
Certo, la tangenziale è sempre lei, ma anche lì ci sono margini di miglioramento: ricordo l'inaspettato miglioramento nella scorrevolezza quando fu imposto il limite di 70 Km/h (per l'inquinamento).
 
La deindustrializzazione, il potenziamento dei mezzi pubblici, l'apertura di diversi centri servizi, il miglioramento delle auto hanno prodotto questo cambiamento.
La deindustrializzazione ha reso la città un'immenso hotel di lusso con qualche residuo ufficio commerciale - terziario. Non mi sembra un miglioramento socio-economico, anzi. E' stata di fatto accentuata la forbice povero<->ricco e azzerata la classe media che oggi non riesce manco a pagare le spese condominiali, sempre più elevate. Se è vero che la classe media è in difficoltà un po' in tutto l'Occidente e soprattutto in europa (sempre voluto il minuscolo), a Milano questo fenomeno è parso molto accentuato. Anche, ma io direi soprattutto, per le scelte di pianificazione urbanistica e de-localizzazione industriale (quest'ultima fatta a casaccio).
 
Esatto, altro punto chiave. La gente non è scema come a volte si pensa, se un qualcosa si vende solo ed esclusivamente se pesantemente incentivato o imposto per legge, e non appena viene a mancare l'incentivo o l'obbligo non lo vuole più nessuno, un motivo ci sarà...

Effettivamente :
Vendite auto elettriche Europa e Italia (2024)
Regione Vendite BEV Quota di mercato BEV
Europa 198.850 (+17,4%) 11,45% (+0,6%)
Italia 7.968 (-2,7%) 2,75% (-0,4%)

Allora o si persegue l'idea che la maggioranza ha (quasi sempre) torto , in quanto rozza , ignorante , acefala e cialtrona , come vorrebbero certi fautori dell'elitismo a prescindere , con corollari quali dirigismo , snobismo , tecnocrazia e autoritarismo mascherato da progressismo , tutti elementi contrari alla democrazia , così come è stata "inventata" in Grecia 2500 anni fa e applicata in Europa e Usa da 200 anni oppure si vanno a vedere i motivi di questo scarso gradimento e limitata penetrazione .Ovviamente , viste le radicate motivazioni di non acquisto soprattutto , ma non solo italiane , chi avesse a cuore la diffusione delle auto elettriche per motivi ecologici , economici o altri , dovrebbe impegnarsi a rimuovere -ammesso sia possibile- gli ostacoli al progresso delle vendite di questa tipologia di vetture...
 
Ultima modifica:
Il vecchio sistema si porta dietro un grosso problema di emissioni, Il nuovo sistema ha una % di emissioni decisamente inferiore
Contesto questa affermazione, specialmente in Cina, dove hanno centrali a carbone, si spostano semplicemente le emissioni, ma l'aria del pianeta non ha confini geografici.
L'estrazione del petrolio è paragonabile allo sventramento della terra, per ricavare i componenti delle batterie.
 
Contesto questa affermazione, specialmente in Cina, dove hanno centrali a carbone, si spostano semplicemente le emissioni, ma l'aria del pianeta non ha confini geografici.
L'estrazione del petrolio è paragonabile allo sventramento della terra, per ricavare i componenti delle batterie.
ma ai cinesi, delle emissioni, frega zero.
le auto elettriche gli servono per spostare l'inquinamento dalle loro megalopoli, in mezzo al nulla del loro enorme paese.
se poi emettono co2, pazienza. se ne sbattono del resto del mondo, esattamente come ignorano i brevetti.
loro solo loro, e noi non siamo nessuno.
 
Effettivamente :
Vendite auto elettriche Europa e Italia (2024)
Regione Vendite BEV Quota di mercato BEV
Europa 198.850 (+17,4%) 11,45% (+0,6%)
Italia 7.968 (-2,7%) 2,75% (-0,4%)

Allora o si persegue l'idea che la maggioranza ha (quasi sempre) torto , in quanto rozza , ignorante , acefala e cialtrona , come vorrebbero certi fautori dell'elitismo a prescindere , con corollari quali dirigismo , snobismo , tecnocrazia e autoritarismo mascherato da progressismo , tutti elementi contrari alla democrazia , così come è stata "inventata" in Grecia 2500 anni fa e applicata in Europa e Usa da 200 anni oppure si vanno a vedere i motivi di questo scarso gradimento e limitata penetrazione .Ovviamente , viste le radicate motivazioni di non acquisto soprattutto , ma non solo italiane , chi avesse a cuore la diffusione delle auto elettriche per motivi ecologici , economici o altri , dovrebbe impegnarsi a rimuovere -ammesso sia possibile- gli ostacoli al progresso delle vendite di questa tipologia di vetture...


sarebbe interessante sentire non il 3% che compra le EV da noi , ma quel 97% che non le compra, non che ovviamente tutti questi potrebbero e vorrebbero comprare una vettura elettrica ma sicuramente una qualche percentuale di interessati ci saranno stati che poi invece hanno desistito. Poi da questo sondaggio si capirebbe da noi quale direzione potrebbe andare il settore e gli investimenti come potrebbero essere indirizzati.
 
Non cambierà nulla, garantito.

Non so sai.
Non penso che ci potrà essere davvero un'imposizione ferrea che costringa la gente a comprare vetture elettriche pur non avendo la possibilità di ricaricarle comodamente.
Ne che le vetture termiche che ci sono verranno realmente bloccate,forse quelle più vecchie quando ormai la maggior parte di esse sarà stata tolta dalle strade per banali motivi di anzianità.
Però temo che un bel po' di gente che vive nelle grandi città (almeno quelle in cui i mezzi funzionano meglio,quindi penso più a Milano che a Roma) possa stufarsi e decidere che non vale più la pena di spendere un sacco di soldi per acquistare e mantenere un'auto che poi diventa sempre più difficile usare.
Non la voglio dipingere come una favola in cui la gente scopre un modo migliore di vivere e vissero tutti felici e contenti.
Sarà un enorme passo indietro per molti ma credo che il vaso stia per traboccare.
 
Però temo che un bel po' di gente che vive nelle grandi città (almeno quelle in cui i mezzi funzionano meglio,quindi penso più a Milano che a Roma) possa stufarsi e decidere che non vale più la pena di spendere un sacco di soldi per acquistare e mantenere un'auto che poi diventa sempre più difficile usare.
Vero, e sta già succedendo; ma stiamo parlando di 4 milioni di abitanti mal contati su 60...
 
Si è anche letto che la tecnologia elettrica era inaccettabile e scadente già un secolo fa, e che si persevera senza miglioramenti sostanziali.
Come se il passaggio da una Panda Elettra ad una VW UP elettrica non abbia sortito alcun miglioramento.

Imho va sempre considerato che le case tra la Panda elettra e l'attuale 500E (anche se effettivamente come linea sarebbe più calzante il paragone con la Up) non hanno continuato a lavorarci sopra.
Magari non saranno partite proprio da un foglio bianco ma se la parentela c'è è molto molto lontana.
Non so i motori,magari quelli sono rimasti simili,ma le batterie sono sicuramente basate su una tecnologia diversa che all'epoca non esisteva.
Tutto il resto dell'auto poi,ma vale anche per le termiche,è andato di pari passo.

I passi avanti ci sono sicuramente stati in termini di prestazioni,velocità di ricarica,autonomia.
Come ci sono stati per le termiche.

Non so se si possa fare un paragone tra i prezzi nel senso che se già le elettriche attuali vendono poco immagino che alcune delle loro bisnonne fossero poco più che prototipi mai realizzati in serie o comunque venduti in numeri veramente esigui.
 
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