È indubbio quello che dici, mi chiedo solo perché non ci possa essere un interesse collettivo per ridurre l'utilizzo delle vetture li dov'è non è per piacere ma solo per utilità.
Poi ognuno ha le sue percentuali,ma credo che ognuno abbia una parte del utilizzo di una vettura che ne farebbe a meno, e per me si dovrebbe lavorare su questo.
Io posso parlare del mio caso specifico, diciamo di casa mia visto che siamo in due.
Capitolo figli e scuola:
Necessaria auto perché, benché la scuola sia a 3 km, raggiungerla coi mezzi sarebbe impossibile, scegliamo chi le accompagna in base a comodità di tragitti casa lavoro se orari compatibili o rotazione smartworking (che entrambi abbiamo ma in quota %)
Capitolo lavoro:
La mia compagna lavora in un centro direzionale, il suo ingresso è a circa 1,5km dalla fermata del mezzo più vicino, le volte che ha provato ad andare coi mezzi per necessità (anche perché le farebbe piacere risparmiarsi 50/60 km tra a/r quando tra tangenziale e traffico) ci ha messo quasi 100 minuti contro i normali 60/65 in auto, da moltiplicarsi per due.
Io lavoro per un'azienda che mi da l'auto proprio perché possa muovermi senza ritardi sui progetti e sui clienti che seguo, logisticamente parlo degli ultimi 5 clienti per comodità il tempo e il cambio mezzi renderebbe comunque il TP una volta e mezza più lento, limitando anche le possibilità di presa/ritiro bimbe a e da scuola
Capitolo sport e impegni:
Corso in piscina per entrambe, abbiamo fatto coincidere fortunatamente i due corsi con poco scarto in maniera da avere unico impegno con un po' di attesa da dividersi, ma anche qui la piscina è a 2/3 km da casa, e si finisce col buio pesto
Capitolo weekend:
Abbiamo amici sparpagliati un po' ovunque su Milano e su molte città limitrofe, vedersi senza prendere l'auto va bene solo se ci si limita alle frequentazioni del quartiere sfruttando le numerose aree verdi, cosa che facciamo, ma alle volte facciamo una gita fuori porta anche solo tra di noi per goderci una giornata tra di noi.
Capitolo scout:
La grande fa scout e quindi trasversalmente alla settimana o ai weekend 3/4 volte al mese c'è andirivieni da qualche parte, in questo abbiamo già ottimizzato con altri genitori per cui si fa a turno e ognuno di noi porta 4 bimbi riempiendo l'auto, meglio di così è impossibile!
Crescendo le bimbe e in bella stagione proveremo ad andare in bici a scuola legando la loro lì ma poi c'è il problema che se a prenderle va qualche nonno la cosa non sarebbe sostenibile o comunque non si potrebbe andare direttamente dal lavoro, in ogni caso è qualcosa di cui abbiamo già parlato e metteremo in atto (ma sarà solo qualche volta).
Avremmo potuto mandarle in una scuola che giudichiamo peggiore? Certamente, ma preferiamo qualche sacrificio e movimento in più.
Avremmo potuto evitare che facessero sport? Altrettanto certamente, però non sembra una buona idea.
Potremmo evitare di vedere amici che non sono in quartiere? Altrettanto certamente, non ce lo impone il dottore.
Potremmo evitare gite o di andare al mare dove abbiamo la fortuna di avere una casa di famiglia? Sicuramente si, basta stare a casa.
Chiaramente quando andiamo a Milano si va coi mezzi si cammina quando si può e si esce in bici spessissimo con la fortuna di avere a due pedalate l'area del parco nord che è obiettivamente sterminata per dei bimbi in bici.
Quanto a tutto il resto mi chiedo perché dovremmo reprimere volontà, piacere o scelte? Che vita "limitata" sarebbe? E ci piacerebbe viverla? Finché la scelta è quella di "non fare" va ancora bene ma quando la scelta diventa obbligata perché "non puoi fare" la cosa assume tutta un'altra forma.
In conclusione una famiglia con figli, anche a Milano, può necessitare senza dubbio di un'auto per le più svariate necessità, il TP (o lo sharing) non possono essere un'alternativa valida ad ampio spettro.