<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 593 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Comunque quelle auto lì "abbandonate" nei piazzali cinesi non sono obsolete, sono semplicemente state tolte dalla circolazione perché sono fallite / hanno chiuso le società di sharing.

Ma non ci sono soggetti equivalenti ai curatori fallimentari la ?

Possibile che non vengano vendute per poter recuperare un minimo di capitale per mitigare un po le perdite dei creditori ?
 
Non mi pare una notizia tanto positiva per le elettriche.
Non saranno state abbandonate dai proprietari esasperati ma comunque se sono diventate obsolete in breve tempo significa che erano prodotti acerbi e che sono stati soldi buttati.
A memoria, ma potrei sbagliarmi, mi pare che alla pubblicazione della notizia settimane fa il pensiero che andava per la maggiore fosse “ fanno parte della bolla elettrica in Cina, per alzare in maniera fraudolenta la % di elettrico circolante “.
Ora, almeno così pare, la motivazione è molto più ovvia, cioè il fallimento delle società di car sharing a cui appartenevano. Fallimento che a memoria colpí pure delle Up a benzina a Milano ( mi pare fosse twist).
Probabile che una volta che la giustizia farà il suo corso per chiudere la pratica di fallimento , queste auto verranno vendute o smontate per riciclarle.
 
A memoria, ma potrei sbagliarmi, mi pare che alla pubblicazione della notizia settimane fa il pensiero che andava per la maggiore fosse “ fanno parte della bolla elettrica in Cina, per alzare in maniera fraudolenta la % di elettrico circolante “.
Ora, almeno così pare, la motivazione è molto più ovvia, cioè il fallimento delle società di car sharing a cui appartenevano. Fallimento che a memoria colpí pure delle Up a benzina a Milano ( mi pare fosse twist).
Probabile che una volta che la giustizia farà il suo corso per chiudere la pratica di fallimento , queste auto verranno vendute o smontate per riciclarle.
Io però mi chiedo perché, essendo nuove di trinca e "basiche", non vengano immediatamente assorbite dal mercato e messe in circolo con conseguente "miglioramento" delle casse del curatore fallimentare...

Non si trova un rivenditore che le compri in stock a prezzo "di saldo"?

È così assurdo...
 
Io però mi chiedo perché, essendo nuove di trinca e "basiche", non vengano immediatamente assorbite dal mercato e messe in circolo con conseguente "miglioramento" delle casse del curatore fallimentare...

Non si trova un rivenditore che le compri in stock a prezzo "di saldo"?

È così assurdo...
Finché la giustizia non fa il suo corso, sono intoccabili immagino. Poi verranno vendute in blocco come circolanti o per il riciclo.
 
A detta dei progettisti di questi sistemi, servono unicamente alle omologazioni a prezzo di stress termici in diversi motori (non tutti, è giusto dirlo) e di minor durata delle batterie di avviamento. Io seguo i progettisti …
Dai Mauro, non fare il finto tonto.
E' ovvio che seervano per le omologazioni, ma nessun progettista ha mai detto che i motori durino meno.
Semmai è il contrario, avendo migliorato le componenti interessate rinforzandole.
Io le auto le uso, non le tengo in bacheca, e l'incidenza dei guasti è ridottissima, ed assolutamente confrontabile tra auto dotate di S&S ed auto precedenti che ne erano sprovviste.
Solo che siamo sempre tutti a lamentarci, perchè inquinano le caldaie, le fabbriche, gli allevamenti ecc.ecc., ma poi non facciamo nemmeno quello che ci costa nulla per migliorare l'ambiente.
Ci meritiamo tutto quello che abbiamo.
 
Non è che i motori durino meno se c'è lo start and stop. Il punto è che i vantaggi che apporta - sostanzialmente una lieve riduzione dei consumi in ambito urbano - sono controbilanciati da una serie di svantaggi e quindi il gioco, probabilmente, non vale la candela
 
Io devo dire, limitatamente alla 308, che lo S&S è un gran bel ritrovato, credo abbiano anche sovradimensionato gli organi meccanici perché la ripartenza è davvero "istantanea" e il rumore è molto diverso (molto lieve, senza alcuna vibrazione e decisamente più breve) delle molte aziendali con S&S (inclusi sistemi mild-hybrid con spegnimento e veleggiamento sotto i 20 km/h).

Io lo tengo sempre attivo, col cambio automatico poi è una manna, basta rilasciare/diminuire la pressione sul freno e si riaccende, in automatico l'elettronica disattiva il sistema quando è richiesto un forte carico di climatizzazione e in presenza di temperature esterne molto calde o molto rigide, ho notato che tende a non spegnere l'auto dopo lunghi tragitti autostradali (es. arrivando in una coda non spegne subito, come volesse far cmq girare al minimo l'auto per 30/40 secondi).

Mi è capitato che il sistema si disattivasse completamente per un certo periodo, avendo l'auto quasi 6 anni il mio pensiero è andato alla batteria che effettivamente aveva un valore molto basso al punto da far escludere all'auto lo S&S (anche se le accensioni erano comunque rapidissime e senza tentennamenti, anche al freddo).

Cambiata la batteria il sistema è tornato pienamente operativo senza che dovessi far riprogrammare o resettare alcunché.

L'unico "peggioramento" è nel costo della batteria che, ad occhio, costa una volta e mezza (o quasi due volte) una batteria "standard".
 
Io fatico un po' a capire l'accanimento contro lo start and stop.
Io l'ho trovato utile su vetture a noleggio.
Certo in quel caso la questione dell'affidabilità futura non mi riguardava.
Per soste troppo brevi non lo facevo inserire tenendo la marcia inserita.
AI semafori in cui il rosso dura tanto lo usavo senza problemi.
Ormai è un accessorio di serie,anche se disinseribile,da tanti anni.
Possibile che abbia fatto così tanti danni all'affidabilità delle auto?
Non è che è semplice diffidenza?
 
Un breve ripasso sul parco circolante italiano.

PARCO CIRCOLANTE AUTO: ANCORA TANTE VETTURE INQUINANTI
Quante auto ci sono in Italia? Basandosi sulle registrazioni al PRA, l’ACI ha calcolato nel 2022 un parco circolante di 40.213.061 autovetture (53.763.441 includendo tutte le tipologie di veicoli), così suddivise a seconda della classe di emissione:

Euro 0: 3.560.243 (8,85%)
Euro 1: 847.172 (2,11%)
Euro 2: 2.583.610 (6,42%)
Euro 3: 3.834.401 (9,53%)
Euro 4: 9.358.499 (23,27%)
Euro 5: 6.722.816 (16,72%)
Euro 6: 13.126.350 (32,64%)
Non identificate/non classificate: 179.970 (0,45%).
Dunque non solo abbiamo circa il 17% di vetture fino a Euro 2. Ma se ci aggiungiamo anche le Euro 3, che di certo non si possono considerare ‘green’, la percentuale di auto vecchie e inquinanti che andrebbero tolte quanto prima dalla circolazione sale fino al 27%. Ovviamente restano escluse da questo discorso le auto storiche e d’epoca che sono tutta un’altra cosa.

Passiamo adesso alla suddivisione per alimentazione:

Benzina: 17.691.577 (43,99%)
Diesel: 16.928.102 (42,10%)
Benzina/Gpl: 2.900.799 (7,21%)
Ibrido benzina: 1.384.340 (3,44%)
Benzina/metano: 789.368 (1,96%)
Metano: 182.215 (0,45%)
Ibrido gasolio: (172.280) 0,43%
Elettricità: (158.131) 0,39%
Altro/non definito: (6.249) 0,02%.
Come si può notare, la rimonta delle auto elettriche parte davvero dal basso…

PARCO AUTO ITALIA: UNA SU QUATTRO È UNA FIAT
Un altro dato molto interessante riguarda la consistenza del parco circolante in Italia per marca. Superfluo sottolineare che le Fiat la fanno da padrone, con circa 1/4 delle auto su strada.

Alfa Romeo: 1.108.119
Audi: 1.275.144
Bmw: 1.059.643
Citroen: 1.602.283
Fiat: 10.336.605
Ford: 2.693.651
Lancia: 1.685.797
Mercedes: 1.467.459
Opel: 2.038.093
Peugeot: 1.691.083
Renault: 2.101.959
Seat: 394.758
Toyota: 1.670.585
Volkswagen: 3.016.665
Volvo: 293.449
Altri marchi: 7.777.768.
PARCO CIRCOLANTE ITALIA: I NUMERI NELLE SINGOLE REGIONI
Disaggregando territorialmente il dato nazionale, la regione dove nel 2022 si è verificato un incremento maggiore del parco auto è la Calabria (+ 37% circa), tralasciando l’anomalia della Valle d’Aosta che, per effetto della tassazione favorevole, negli ultimi anni ha registrato un boom di immatricolazioni di veicoli intestati a società di noleggio. In fondo alla graduatoria si trova invece la Liguria con un aumento di poco meno il 3%. Per quanto riguarda invece il rapporto autovetture/popolazione (anche in questo caso escludendo la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, le cui province autonome prevedono anch’esse una tassazione speciale), nel 2022 la regione con il valore dell’indice più alto è risultata l’Umbria (753 autovetture ogni 1.000 abitanti), all’opposto si trova la Liguria con un valore di 559 (la media nazionale è pari a 681).

Parco auto Italia

PARCO AUTO ITALIA: QUANTE RADIAZIONI NEL 2022?
Capitolo radiazioni. La regione che ha radiato nel 2022 il maggior numero di autovetture (rapportando tale dato alla consistenza del parco autovetture al 31/12/2021) è stata il Friuli Venezia Giulia con indice pari a 3,2; all’ultimo posto la Valle d’Aosta con 1,4 autovetture radiate ogni 100 autovetture circolanti. In Italia il valore è pari a 2,6.

Analizzando invece le radiazioni di autovetture secondo la classe Euro, il 21% circa di queste ha rappresentato modelli con anzianità molto elevata (Euro 0, 1 e 2). Nonostante ciò, come abbiamo visto, ne rimangono in circolazione ancora il 17% circa del totale. La classe con un numero maggiore di radiazioni resta l’Euro 4 con il 34% circa.



Un ultimo dato riguarda le autovetture radiate secondo l’anno di prima iscrizione: nel 2022 l’età mediana delle autovetture in complesso uscite di circolazione è di 18 anni e 2 mesi: per quelle a benzina è di oltre 20 anni, per quelle a gasolio di 15 anni e 9 mesi, per le auto con doppia alimentazione benzina-GPL 14 anni e 10 mesi e benzina-metano 15 anni e 7 mese (tutti valori in notevole aumento rispetto al 2021). Si può ipotizzare che tali valori rappresentino la speranza di vita di ogni autovettura.

(Sicurauto.it)

https://www.quattroruote.it/news/ec...hio_in_italia_eta_media_di_quasi_12_anni.html


Se dal 2035, per ipotesi, si dovesse iniziare a comprare solo auto elettriche, quanti anni ci vorrebbero a sostituire/convertire tutto il parco circolante? Adesso si vendono circa 1.400.000 vetture/anno.
 
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