<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 459 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
In Italia pochissima, sei mai stato in Egitto (un Paese a caso) ?

Che ci sia di peggio nessuno lo discute.
Ma io che vivo in una provincia considerata virtuosa di rifiuti abbandonati per strada ne vedo tantissimi (devo fare qualche foto).
E anche di cassonetti dell'indifferenziato stracolmi.

Ad esempio non è raro vedere gente che invece dei cassonetti usa i cestini,quelli agli angoli delle strade,per non fare la differenziata.

I dati secondo me non tengono conto del sommerso ma registrano solo quello che effettivamente arriva all'isola ecologica.
 
Secondo me non è un paradosso ma è una cosa sensata: se/quando aumenteranno le vendite di elettriche magari grazie a nuovi modelli meno costosi (marchi cinesi? Tesla Model 2? Chissà.) i numeri del parco circolante BEV potrebbero crescere in fretta, molto più velocemente di quanto può fare la rete di ricarica. Quindi ha perfettamente senso il progredire con la rete di ricarica senza aspettare di vendere prima grandi quantità di auto.
Stendo invece un velo pietoso sulla questione delle nuove regole per imballaggi. Però è vero il problema dei rifiuti abbandonati un pò dappertutto ma innanzitutto mancano i controlli perché se ci fosse una reale possibilità/probabilità di essere beccati e sanzionati se si buttano rifiuti in giro, vedi come passa subito la voglia di inquinare.
Inoltre a molte persone non è chiaro un concetto: quello che si disperde nell'ambiente non scompare magicamente e va in un'altra dimensione bensì entra in circolo finché sotto forma di microplastiche piuttosto che fumi di combustione (se si brucia) o inquinamento delle falde acquifere o metteteci voi quello che volete, alla fine qualcosa ti ritorna e te lo mangi/bevi/respiri. Una volta che si afferra questo concetto, viene molto più spontaneo gestire come si deve i rifiuti, senza bisogno di controlli e sanzioni.
 
intanto in texas...
https://www.corriere.it/economia/co...no-3b7819d4-efca-11ed-b11b-448a986dc43d.shtml

vogliono mettere una tassa sulle auto a pila, perche' han meno introiti dalla benza, e devono compensare in qualche modo.
e loro han tasse ben piu' basse delle nostre, sui carburanti.
C'è poco da meravigliarsi (e stare allegri).

Siccome sarà complicato (o non vorranno farlo) identificare il consumo di energia elettrica di una lavatrice differenziandolo da quello di un'auto, mi aspetto che un po' in tutto il mondo si vada a sostituire gettito da carburanti con del gettito sottoforma di tassazione auto elettriche (che poi sia una tantum all'acquisto o un "bollo" annuale lo scopriremo).

C'è poco da fare...
 
Quindi ha perfettamente senso il progredire con la rete di ricarica senza aspettare di vendere prima grandi quantità di auto.

anche perchè altrimenti diventa un cane che si morde la coda, non crei nuove colonnine perchè non ci sono sufficienti auto EV , non compri auto EV perchè non ci sono sufficienti colonnine che permettono la ricarica, cosi non ne esci più.
 
Secondo me non è un paradosso ma è una cosa sensata: se/quando aumenteranno le vendite di elettriche magari grazie a nuovi modelli meno costosi (marchi cinesi? Tesla Model 2? Chissà.) i numeri del parco circolante BEV potrebbero crescere in fretta, molto più velocemente di quanto può fare la rete di ricarica. Quindi ha perfettamente senso il progredire con la rete di ricarica senza aspettare di vendere prima grandi quantità di auto.
Stendo invece un velo pietoso sulla questione delle nuove regole per imballaggi. Però è vero il problema dei rifiuti abbandonati un pò dappertutto ma innanzitutto mancano i controlli perché se ci fosse una reale possibilità/probabilità di essere beccati e sanzionati se si buttano rifiuti in giro, vedi come passa subito la voglia di inquinare.
Inoltre a molte persone non è chiaro un concetto: quello che si disperde nell'ambiente non scompare magicamente e va in un'altra dimensione bensì entra in circolo finché sotto forma di microplastiche piuttosto che fumi di combustione (se si brucia) o inquinamento delle falde acquifere o metteteci voi quello che volete, alla fine qualcosa ti ritorna e te lo mangi/bevi/respiri. Una volta che si afferra questo concetto, viene molto più spontaneo gestire come si deve i rifiuti, senza bisogno di controlli e sanzioni.


Probabilmente le stanno facendo con la speranza che cada uno dei tabu pro fanatici del termo....
Quante volte io stesso ho posto il dubbio sul come procedere;
che sintetizzo:
" Prima ( comprare ) le auto o prima ( allestire ) le connine? "
 
Che ci sia di peggio nessuno lo discute.
Ma io che vivo in una provincia considerata virtuosa di rifiuti abbandonati per strada ne vedo tantissimi (devo fare qualche foto).
E anche di cassonetti dell'indifferenziato stracolmi.

Ad esempio non è raro vedere gente che invece dei cassonetti usa i cestini,quelli agli angoli delle strade,per non fare la differenziata.

I dati secondo me non tengono conto del sommerso ma registrano solo quello che effettivamente arriva all'isola ecologica.
Cosa ti devo dire, hai la verità in tasca.
 
Cosa ti devo dire, hai la verità in tasca.

Nessuno ce l'ha.
Dico solo che secondo me abbiamo ampi margini di miglioramento e che non credo ai proclami politici delle varie amministrazioni che sparano numeri imho gonfiati.
Poi che ci sia di peggio non si discute ma io che vivo in una delle provincie virtuose non mi sento assolutamente di potermi vantare,anzi.

Stamattina ho parlato con un consulente che insegna alle aziende del mio settore nuovi metodi produttivi che,almeno sulla carta,promettono di ottimizzare i costi e migliorare la qualità.
C'è sempre un po' di diffidenza quando qualcuno viene a casa tua a insegnarti a fare il tuo lavoro ma tutto sommato devo dire che l'esperienza è stata positiva,e se svolta in maniera seria imho sarebbe da ripetere più spesso.
Comunque credevo che avesse 45 anni circa invece è venuto fuori che siamo quasi coetanei.
Mi ha detto che uno degli ostacoli contro cui si deve scontrare tutti i giorni è il muro che alcuni sollevano davanti a ogni critica,anche costruttiva.
Purtroppo è un problema che riguarda anche i giovani ma le resistenze maggiori arrivano dalla vecchia guardia.
La frase ricorrente è "Abbiamo sempre fatto così non ci interessa cambiare".
Anche nell'azienda in cui lavoro ci sono delle resistenze,perfino nei casi in cui l'alternativa porta vantaggi evidenti e non costa più fatica.
Imho il fatto che un modo di fare sia collaudato non significa che sia il migliore.
E non penso che sia per forza la persona con più anni di esperienza quella che deve avere l'ultima parola.
Parlo del mio caso specifico non mi riferisco a te,non so quanti anni di differenza ci sono tra noi.

Secondo me questa tendenza a non voler nemmeno considerare le alternative e a vantare come i migliori in assoluto i nostri metodi ci limita un po'.
Non dico che si debba sempre stare a rincorrere chi fa meglio (anche perchè abbiamo visto per andare dietro a chi vive quella che ai più sembra un'utopia che problemi ci siamo creati all'orizzonte) ma nemmeno adagiarsi e guardare sempre chi fa peggio ritenendo di non avere nulla da migliorare.
 
Quello che citi è un discorso che non c'entra con l'argomento, ma fai una cosa: scrivi all'ISTAT, a EUROSTAT a ISPRA e a tutti gli enti preposti a darci un futuro dicendogli che hanno in mano dati errati, non rispondere a me, tanto non ho la percezione della realtà.
 
Quello che citi è un discorso che non c'entra con l'argomento, ma fai una cosa: scrivi all'ISTAT, a EUROSTAT a ISPRA e a tutti gli enti preposti a darci un futuro dicendogli che hanno in mano dati errati, non rispondere a me, tanto non ho la percezione della realtà.

Non c'è motivo di arrabbiarsi.
Non dico che tu non abbia percezione della realtà,dico che io nella mia zona leggo numeri ottimi e poi guardo per strada e non vedo nulla di ottimo.

La raccolta differenziata porta a porta funziona non c'è nulla da dire.
Ma da parte dei cittadini c'è ancora poca voglia di fare la differenziata,o di farla bene almeno.
L'abbandono di rifiuti è un problema che è stato evidenziato anche dall'amministrazione attuale,solo che non è stato ancora risolto.

Io penso che nella cosiddetta transizione a tutto tondo anche qualche discorso sui rifiuti dovrà per forza entrare.
Ci sono zone del mondo in cui il termina raccolta,non dico differenziata ma semplice raccolta,non è pervenuto.
Noi per fortuna non siamo messi così male.
Però non credo neanche che la nostra situazione sia tutta rose e fiori.

Qualche anno fa c'erano le immagini di Napoli,poi ci sono state quelle di Roma per anni,e pochi mesi fa mi pare di ricordare che avevano fatto vedere una città del nord con l'immondizia accatastata.
Il problema rifiuti da noi esiste.
In altre aree del mondo i rifiuti vengono considerati una risorsa perchè vengono usati per produrre energia,da noi mi pare che questa pratica sollevi più di un parere contrario.
Non voglio entrare nel merito ne fare discorsi politici.

Però allo stato attuale diciamocelo i rifiuti per noi sono un costo non una risorsa.
Produrne meno potrebbe non essere un male.
Differenziare meglio anche.
Io la penso così,nel tragitto casa lavoro vedo tutti i giorni tanta immondizia per strada quindi penso di avere titolo per sperare che la situazione migliori perchè non la ritengo idilliaca.
 
Il discorso più ampio che ho fatto effettivamente non centrava con l'argomento rifiuti.
Con l'argomento transizioni imho un po' tirato per i capelli si.

Transizione significa cambiamento.
E l'avversione ai cambiamenti è un atteggiamento che esiste.

Ora se parliamo di passaggio forzato alla mobilità elettrica o di rendere l'auto troppo costosa e difficile da gestire per fare in modo che la gente vada a piedi o usi i mezzi io l'avversione ce l'ho.
Non lo nego.

Altre persone,non mi riferisco ne a stelleestrisce ne ad altri amici del forum,imho hanno un'avversione a prescindere molto più radicata che le porta a non voler cambiare nulla della situazione attuale.
Probabilmente tale posizione è figlia anche del benessere,penso che se chiedessimo a chi fatica ad arrivare a fine mese se vorrebbe un futuro diverso quasi sicuramente sarebbe più propenso all'idea rispetto a chi ha uno stile di vita più agiato e quindi,anche saggiamente si può dire,diffida dei cambiamenti che potrebbero essere in meglio o in peggio.

A me tanti cambiamenti che si prospettano all'orizzonte non piacciono.
Altri invece,di cui magari nessuno parla,onestamente spero che arrivino.
Non posso pretenderlo ma solo augurarmelo.

Se prevarrà invece lo zoccolo duro di chi dice "Noi stiamo bene così" allora credo che la transizione non avverrà affatto o se avverrà dovrà essere imposta con le cattive.

Il problema di fondo per me è che ci sono posizioni molto differenti,se non antitetiche.
Chi immagina un futuro fantasmagorico fatto di macchine volanti etc etc.
Ma in qualche caso imho non immagina,si limita a guardare altre realtà e a voler copiare il loro benessere.
E chi invece non vuole immaginare altro rispetto a quello che vede adesso,anche se magari non è nemmeno entusiasta della situazione attuale.

Io non sono ne un entusiasta ne un idealista.
Ho il tremendo sentore che come sempre i cambiamenti saranno più duri per le categorie più vulnerabili.
Non mi vedo bene devo essere sincero nei prossimi 20 o 30 anni.

Anche perchè il nostro futuro sembra che debba essere deciso a metà da burocrati over 60 che dei problemi della vita reale beati loro hanno conosciuto poco.
E dall'altra dalle generazioni più giovani che non hanno ancora conosciuto i cavoli amari che li aspettano secondo me.
Chi sta nel mezzo tra le due fazioni (quella del buttiamo tutto per aria e quella del guai a toccarci le nostre abitudini) come me è un po' tra incudine e martello.
Farà in tempo a vedere questo fantastico futuro che ci si prospetta ma è già nell'acqua fino al collo nel presente.
Chi ha già passato una certa età del futuro,se non ha figli o non se ne cura,può sbattersene le balle se vuole.
Chi è ancora molto giovane non so se se la passerà meglio o peggio,di sicuro nell'immediato il futuro dovrà costruirglielo qualcun altro.
 
Il discorso più ampio che ho fatto effettivamente non centrava con l'argomento rifiuti.
Con l'argomento transizioni imho un po' tirato per i capelli si.

Transizione significa cambiamento.
E l'avversione ai cambiamenti è un atteggiamento che esiste.

Ora se parliamo di passaggio forzato alla mobilità elettrica o di rendere l'auto troppo costosa e difficile da gestire per fare in modo che la gente vada a piedi o usi i mezzi io l'avversione ce l'ho.
Non lo nego.

Altre persone,non mi riferisco ne a stelleestrisce ne ad altri amici del forum,imho hanno un'avversione a prescindere molto più radicata che le porta a non voler cambiare nulla della situazione attuale.
Probabilmente tale posizione è figlia anche del benessere,penso che se chiedessimo a chi fatica ad arrivare a fine mese se vorrebbe un futuro diverso quasi sicuramente sarebbe più propenso all'idea rispetto a chi ha uno stile di vita più agiato e quindi,anche saggiamente si può dire,diffida dei cambiamenti che potrebbero essere in meglio o in peggio.

A me tanti cambiamenti che si prospettano all'orizzonte non piacciono.
Altri invece,di cui magari nessuno parla,onestamente spero che arrivino.
Non posso pretenderlo ma solo augurarmelo.

Se prevarrà invece lo zoccolo duro di chi dice "Noi stiamo bene così" allora credo che la transizione non avverrà affatto o se avverrà dovrà essere imposta con le cattive.

Il problema di fondo per me è che ci sono posizioni molto differenti,se non antitetiche.
Chi immagina un futuro fantasmagorico fatto di macchine volanti etc etc.
Ma in qualche caso imho non immagina,si limita a guardare altre realtà e a voler copiare il loro benessere.
E chi invece non vuole immaginare altro rispetto a quello che vede adesso,anche se magari non è nemmeno entusiasta della situazione attuale.

Io non sono ne un entusiasta ne un idealista.
Ho il tremendo sentore che come sempre i cambiamenti saranno più duri per le categorie più vulnerabili.
Non mi vedo bene devo essere sincero nei prossimi 20 o 30 anni.

Anche perchè il nostro futuro sembra che debba essere deciso a metà da burocrati over 60 che dei problemi della vita reale beati loro hanno conosciuto poco.
E dall'altra dalle generazioni più giovani che non hanno ancora conosciuto i cavoli amari che li aspettano secondo me.
Chi sta nel mezzo tra le due fazioni (quella del buttiamo tutto per aria e quella del guai a toccarci le nostre abitudini) come me è un po' tra incudine e martello.
Farà in tempo a vedere questo fantastico futuro che ci si prospetta ma è già nell'acqua fino al collo nel presente.
Chi ha già passato una certa età del futuro,se non ha figli o non se ne cura,può sbattersene le balle se vuole.
Chi è ancora molto giovane non so se se la passerà meglio o peggio,di sicuro nell'immediato il futuro dovrà costruirglielo qualcun altro.

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:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
L’abuso dei cestini pubblici per abbandonare la propria spazzatura perché pigri nel differenziarla è sotto gli occhi di tutti, negarlo è ingiusto.
Oppure l’Amsa a Milano aveva dei soldi da buttare che ha dovuto installare cestini col coperchio, adesivi sugli stessi e spendere soldi in pubblicità?
Il fatto che si raggiunga il 60% di differenziata vuol dire che un 40% non si differenzia, e sono migliaia di tonnellate ogni anno, che finiscono nei nostri inceneritori( termovalorizzatori) (bussare al termovalorizzatore di Acerra per vedere cosa succede a non differenziare) , in discariche o cedute all estero pagando miliardi per smaltirle.
È sempre così poca l’indifferenziata che a Milano si progetta di raddoppiare Silla2( che tra l’altro produce il teleriscaldamento).
Chiudo l’OT.
 
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