<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 456 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
io ho visto piu' volte, distributori di prodotti sfusi, riempiti con prodotti confezionati in tanti piccoli sacchetti.
e ti diro' di piu', in inverno compro i semi per gli uccellini, ho visto aprire i sacchetti di arachidi da 6 euro al kg, e versarli nel contenitore dello sfuso, venduto a 4 euro al kg :D

qualche settimana fa, all'esselunga, l'addetto levava i peperoni dalle confezioni di plastica da due, e li metteva al piano sotto, dove si vendevano sfusi

OT ma all'Esselunga prendono ancora indietro le vaschette della verdura?
Anni fa mi pare di si.
 
Mi sembra che qualche anno fa ci fosse una specie di contenitore dove lasciarle,devo chiedere a mia madre.
Quelle ad esempio è un crimine che vadano buttate,basterebbe lavarle o sterilizzarle col vapore e si potrebbero riutilizzare un sacco di volte.

Vabbè che i miei genitori sono quasi tre decenni che cercano di convincere i clienti a non buttare via gli appendini (che tra l'altro andrebbero spaccati per essere differenziati,altrimenti essendo di plastica e metallo andrebbero nel non recuperabile) ma tanti non ci sentono.
 
Gli USA si preoccupano degli sviluppi dell’IA e dell’autonomia strategica mentre noi pensiamo alle buste della verdura pronta. Meritiamo l’estinzione (noi europei intendo)

Io so che la UE per quanto riguarda la legislazione sulla IA è molto avanti a tutti gli altri paese, ma come in quasi tutte le materie giuridiche inerenti l'IT, negli USA il dibattito mi sembra più concentrato tra soggetti privati e francamente mi viene il sospetto che dietro ci siano interessi personali.
 
Mi sembra che qualche anno fa ci fosse una specie di contenitore dove lasciarle,devo chiedere a mia madre.
Quelle ad esempio è un crimine che vadano buttate,basterebbe lavarle o sterilizzarle col vapore e si potrebbero riutilizzare un sacco di volte.

Vabbè che i miei genitori sono quasi tre decenni che cercano di convincere i clienti a non buttare via gli appendini (che tra l'altro andrebbero spaccati per essere differenziati,altrimenti essendo di plastica e metallo andrebbero nel non recuperabile) ma tanti non ci sentono.

devi prenderle, lavarle (consumando acqua), sterilizzarle (consumando energia), avere gli addetti che le controllano (o la macchina automatica), un sistema di recupero delle vaschette (che richiedera' spazio utile nel negozio).
io ho il lieve sospetto, che costi molto di piu' che non buttarle nel bidone della plastica e comprarne di nuove
 
devi prenderle, lavarle (consumando acqua), sterilizzarle (consumando energia), avere gli addetti che le controllano (o la macchina automatica), un sistema di recupero delle vaschette (che richiedera' spazio utile nel negozio).
io ho il lieve sospetto, che costi molto di piu' che non buttarle nel bidone della plastica e comprarne di nuove

Certamente è così.
Ma è anche più sensato dal punto di vista ambientale.
Il grosso problema della plastica è che costa poco quindi molto spesso conviene buttarla e comprarne di nuova invece di recuperarla.
 
A Monaco sono realisti, sanno perfettamente che:
1) non sarà possibile imporre il full electric nemmeno nell’ideologizzata vecchia Europa
2) nel pragmatico resto del mondo, si andrà avanti con i motori a pistoni.

Hanno già notevole esperienza con i motori modulari (un unico complesso cilindro-pistone da mezzo litro di cubatura e uguale sia per il ciclo Otto che per quello Diesel, con architettura indifferentemente longitudinale o trasversale), ora estendono il concetto per includere anche le motorizzazioni elettriche. Complimenti davvero!

Oltre a Bmw , amche la stella Mercedes sembra volere una transizione molto morbida , nella quale i motori endotermici non costituiscano solo un problema , ma prendano parte alle soluzioni...
D'altra parte , come la logica e un sano sesto senso empirico ci suggeriscono , elettrificare tutta la mobilità privata appare oggi decisamente difficile e , sempre a naso , la gente si aspetta che una proibizione decisa del motore endotermico corrisponda all'esclusione dall'uso dell'auto per un numero molto grande di persone in Europa . Se questo nei centri delle grandi metropoli potrebbe ancora presentare punti positivi in termini di vivibilità dei centri (storici o moderni che siano) , in tutto il resto dei territori , provincia , campagna , collina , montagna , rappresenterebbe un passo indietro non solo nella libertà di movimento , ma anche delle condizioni di vita e di benessere delle popolazioni suddette...

https://auto.everyeye.it/notizie/bm...a-diesel-secondo-magazine-tedesco-639872.html
 
devi prenderle, lavarle (consumando acqua), sterilizzarle (consumando energia), avere gli addetti che le controllano (o la macchina automatica), un sistema di recupero delle vaschette (che richiedera' spazio utile nel negozio).
io ho il lieve sospetto, che costi molto di piu' che non buttarle nel bidone della plastica e comprarne di nuove
Esatto....

Certamente è così.
Ma è anche più sensato dal punto di vista ambientale.
Il grosso problema della plastica è che costa poco quindi molto spesso conviene buttarla e comprarne di nuova invece di recuperarla.
Nel caso della plastica, qualcuno ha detto che in molti casi converrebbe la termovalorizzazione anche dal punto di vista ambientale ...
 
Io mi attengo a una frase che ho sentito dire da una persona del ramo e che ritengo molto sensata.
Il miglior rifiuto al mondo è quello che non viene prodotto.
Mi passano tra le mani ogni giorno tanti oggetti che per loro natura se trattati bene potrebbero durare anche 10 anni ma invece vengono considerati usa e getta.

Un esempio preso dal settore dei miei genitori.
Un appendino per una giacca da uomo tipo questo
5149y-3GgbL._AC_SY355_.jpg


Ha un costo al dettaglio che può sforare facilmente i 2 euro.
Ma di per se si tratta di un prodotto quasi indistruttibile.
Ovviamente se uno non si mette proprio d'impegno per distruggerlo.
I miei genitori già da qualche anno per via dei costi hanno smesso di acquistarli chiedendo ai clienti di riportarli indietro.
Non tutti lo fanno ma posso dire a occhio e croce che negli ultimi 5 anni ne avranno recuperate diverse centinaia se non migliaia.
E' il sistema più comodo?
No sicuramente.
E' quello migliore.
Quelli che i miei genitori utilizzano durante la lavorazione dei capi (che quindi non vengono consegnati al cliente) hanno più di 10 anni e sono ancora perfettamente integri.

Anche solo riutilizzare una volta un oggetto in plastica ne dimezza l'impatto ambientale per produzione e smaltimento.
Ovviamente recuperarli,soprattutto se destinati agli alimentari,comporta del lavoro e dei costi.
Ma imho va fatto,anzi doveva essere fatto già da anni.
 
Qui usano quasi esclusivamente appendini in filo di ferro

Anche quelli costano e hanno un impatto ambientale notevole.
Se poi mia madre leggesse che mettono sulla gruccia di ferro delle giacche potrebbe anche dare di matto...
I miei genitori da qualche anno usano per i pantaloni delle grucce di metallo più spesso di quelle normali che si deformano meno e si possono recuperare più volte.
A occhio una scatola gli dura almeno il doppio se i clienti collaborano e li riportano indietro.
 
Vado un po' ot.

Transizione ecologica europea. Leggevo ieri due altre notizie in altri ambiti.

Una che si vuole mettere al bando la pesca a strascico nei mari europei. Ci sono già proteste per la concorrenza ad esempio dei paesi nord africani che continuerebbero ad usarla.

Due la messa al bando delle monoporzioni per via delle troppo packaging. Nello stesso tempo si vogliono eliminare le vaschette di plastica per i piccoli frutti (es fragole), eliminare le retine plastiche porta frutta (es arance), i sacchetti plastici delle insalate pronte. Protesta dei produttori che hanno paura che il consumatore non acquisti più abituato a questo confezionamento.
Ma non si può mettere al bando direttamente la UE? :emoji_slight_smile:
 
Algepa giustamente ci dice che la transizione è un concetto ampio che non tocca solo le nostre auto. Porto un esempio (che a dire il vero, in qualche modo concerne sempre veicoli su ruote gommate :D )

La scorsa settimana ho spedito una raccomandata a.r. (oramai una rarità, carissima tra l'altro in relazione al servizio), questa la tracciatura della spedizione:
  • 05/05/2023 13.44 Presa in carico da Ufficio Postale (omissis) TRIESTE TS
  • 05/05/2023 14.04 In lavorazione presso l'ufficio Postale (omissis) TRIESTE TS
  • 05/05/2023 18.29 In lavorazione presso il Centro Operativo Postale PADOVA PD
  • 06/05/2023 07.48 In lavorazione presso il Centro Operativo Postale PADOVA PD
  • 08/05/2023 07.11 in lavorazione presso il centro operativo postale TRIESTE TS
Tralasciando la lentezza del servizio, questa povera raccomandata per coprire i circa 12 km che corrono tra l'ufficio di spedizione, il COP locale e il destinatario (ho controllato il percorso), comunque da fare, ha dovuto sorbirsi ulteriori 370 km (su gomma, presumo in autostrada) per venir lavorata a PD e rispedita in ogni caso al COP locale per la consegna.

Ne vogliamo parlare?
 
Io tempo fa ho acquistato un oggetto proveniente da Torino.
Ho potuto seguire la spedizione passo passo.
E' transitata letteralmente a 50 metri casa mia per andare fino a Milano e poi tornare indietro.
Un tragitto di 100 km che sono diventati 200.
 
Algepa giustamente ci dice che la transizione è un concetto ampio che non tocca solo le nostre auto. Porto un esempio (che a dire il vero, in qualche modo concerne sempre veicoli su ruote gommate :D )

La scorsa settimana ho spedito una raccomandata a.r. (oramai una rarità, carissima tra l'altro in relazione al servizio), questa la tracciatura della spedizione:
  • 05/05/2023 13.44 Presa in carico da Ufficio Postale (omissis) TRIESTE TS
  • 05/05/2023 14.04 In lavorazione presso l'ufficio Postale (omissis) TRIESTE TS
  • 05/05/2023 18.29 In lavorazione presso il Centro Operativo Postale PADOVA PD
  • 06/05/2023 07.48 In lavorazione presso il Centro Operativo Postale PADOVA PD
  • 08/05/2023 07.11 in lavorazione presso il centro operativo postale TRIESTE TS
Tralasciando la lentezza del servizio, questa povera raccomandata per coprire i circa 12 km che corrono tra l'ufficio di spedizione, il COP locale e il destinatario (ho controllato il percorso), comunque da fare, ha dovuto sorbirsi ulteriori 370 km (su gomma, presumo in autostrada) per venir lavorata a PD e rispedita in ogni caso al COP locale per la consegna.

Ne vogliamo parlare?

Anche se non ne conosco il motivo è un giro assurdo, ma è anche assurdo che ancora si debba mandare una raccomandata cartacea. Sicuramente questi sono esempi in cui si dovrebbe intervenire
 
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