@ALGEPA Non è solo questione di rendimento, ma di costi di gestione delle infrastrutture e di flessibilità del servizio. In India ad esempio, si è voluto investire parecchio su linee passeggeri a velocità sostenuta (150-160 km/h) anche a medio-grandi distanze. Con tali prestazioni e una discreta disponibilità di corrente, la scelta di elettrificare è stata inevitabile.
In USA, Canada, Brasile e Australia tanto per citare alcuni esempi, le lunghe linee per traffico merci sono tutte a gasolio. La manutenzione e la gestione di infrastrutture elettriche di alimentazione è affrontabile solo con un certo tipo di traffico, anche se spesso è una questione di scelte strategiche.
Per dire: in America il carburante è storicamente a basso costo (come dovrebbe essere ovunque), le locomotive sono praticamente tutte 2 modelli standard General Electric ormai ammortizzate come impianti di produzione dagli anni '50, la velocità commerciale richiesta è bassa e le stesse loco devono svolgere anche servizi di manovra in enormi fasci di smistamento, non elettrificati.
In Cina invece, l'enorme sviluppo della rete ad Alta Velocità per il trasporto di persone ha reso necessaria una estesa e logicamente costosa elettrificazione di massa. Elettrificazione che si trova anche nei servizi suburbani americani, beninteso, dove sono richieste rapide accelerazioni e velocità commerciali più elevate.