L'ho letto e non lo condivido pririo nella seconda parte in cui sembra ritenere ineluttabile il passaggio ai BEV.
Tendenzialmenet noi italiani abbiamo tanti difetti, ma abbiano naso per sopravvivere, e mi piace pensare che la maggior parte non si faccia incuccare da costi assurdi e autonomie conplicate da gestire.
Da dove nasce a suo avviso l'innamoramento europeo per il settore elettrico?
"Nasce da un forte lavoro delle lobby di Pechino la cui industria non riuscendo a sviluppare motori endotermici puliti secondo le stringenti norme vigenti in Europa in materia di emissioni, ha deciso per invadere il Vecchio continente sponsorizzando l’auto elettrica per la quale è in possesso quasi esclusivo di tutte le materie prime necessarie per costruire batterie e motori elettrici. Gli Europei ci sono cascati e hanno costruito una possente rete di ricarica aprendo così la strada alle vetture low cost cinesi che come era prevedibile stanno invadendo l’Unione. Una trappola studiata fin nei minimi dettagli".
Io questa frase dell'articolo citato la scolpirei in caratteri d'oro sul marmo e pure questa qui sotto.
Desertificazione industriale e riduzione degli indotti sono indicati come una minaccia strutturata come frutto della competizione cinese, e non solo. È troppo tardi per invertire la rotta?
"Nulla è irreversibile se si agisce con tempismo e determinazione. La deindustrializzazione europea è figlia di un desiderio delle attuali ma fallimentari élite, di creare un Europa “erbivora” partendo dalla mancanza di un progetto di difesa comune e autonomo. L’industria è vista da Bruxelles come un fastidio da eliminare. L’industria ha bisogno di competitività (quella energetica è sicuramente al primo posto), non di sussidi che creano insane distorsioni di mercato: l’attuale politica energetica europea è invece l’essenza dell’anti competitività a partire dagli oneri ETS, passando da una decarbonizzazione costosissima quanto insensata visto e considerato che l’Europa emette solo l’8% di tutte le emissioni mondiali di CO2 quando Cina e India hanno oramai superato il 50%".
Non è che se la massa corre verso il precipizioo ci si debba accodare per forze eh ... altrimenti, seguendo il pensiero del Direttore, tra poco dovremo rinunciare a molti elementi della nostra sana dieta mediterranea (parmigiano, olio, vino etc etc) perché il solito neurocrate più o meno prezzolato pardon "sensibilizzato" dal lobbista di turno metterà il famigerato bollino rosso.