<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 199 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Non vorrei che a furia di tirar la corda , dopo il dieselgate, ci potremmo trovare a fare i conti con un "ampergate" o "voltgate" !!

E' da mo che lo dico, questo sarà scontato perchè al 100% di energia rinnovabile non ci arriveremo mai. Se arriveremo nel 2035 al 60% sarà già un miracolo.
Anche perchè, esempio, in Cina hanno fatto i conti che per arrivare al 2050 con il 100% di energia rinnovabile dovrebbero installare pannelli, pale, e centrali idroelettriche in una quantità di 4 volte quella che viene installata annualmente nel mondo, e qui viene il bello, da qui al 2050.
Quindi l'unica soluzione, che piaccia o meno, non è altro che con il nucleare se no non vai da nessuna parte.
 
E' da mo che lo dico, questo sarà scontato perchè al 100% di energia rinnovabile non ci arriveremo mai. Se arriveremo nel 2035 al 60% sarà già un miracolo.
Anche perchè, esempio, in Cina hanno fatto i conti che per arrivare al 2050 con il 100% di energia rinnovabile dovrebbero installare pannelli, pale, e centrali idroelettriche in una quantità di 4 volte quella che viene installata annualmente nel mondo, e qui viene il bello, da qui al 2050.
Quindi l'unica soluzione, che piaccia o meno, non è altro che con il nucleare se no non vai da nessuna parte.

Il problema non è tanto la produzione dalle rinnovabile, quanto la stabilizzazione, va sempre ricordato che il solare di notte produce zero e la produzione varia in base alla stagione, al clima e alla posizione geografica dove è locato il pannello ( da nord a sud c'è una bella differenza ), l'eolico produce in base alla quantità di vento.

Quindi anche installando una produzione tra solare e eolico che ti da il 60 per cento dell'energia necessaria in condizioni ideali, ti potresti trovare in determinate situazioni ( tipo di notte con poco vento ) a produrre il 20 o meno ( esempio alla carlona :D ).

Problema che non hai con una centrale, che sia a carbone, a gas o nucleare visto che se gli dai combustibile produce sempre energia in maniera lineare.

Questo è il problema maggiore delle rinnovabili, devi avere un backup, non per niente in nord Africa dove hanno tanto sole, stanno puntando a produrre idrogeno verde con l'elettrolisi.

L'idrogeno è un vettore e un buon mezzo di backup, chiaramente a perdita rispetto le batterie, ma rispetto le batterie una bombola è anche più semplice da produrre e richiede molto meno "materiali" o se vogliamo terre rare
 
Al solo pensiero delle colonnine da installare ... Vai avanti tu che a me viene da ridere
:emoji_laughing:
Ma sarà un bagno di sangue, vedo nella scuola dove lavora mia moglie hanno iniziato a fare lavori faraonici per ristrutturare l'edificio ed i servizi, risultato: è più di un anno che i lavori sono fermi, con voragini degne delle bombe in Ucraina, ci sono delle palizzate posticce con grande pericolo per i bambini.
Il comune e la regione rispondono la società è fallita, si sono dei procedimenti in corso e non ci sono soldi.
Figuriamoci cosa succederà con le colonnine.
 
al 100% di energia rinnovabile non ci arriveremo mai
Ma non solo, non ci dobbiamo proprio arrivare. Trattandosi di produzioni discontinue, è inimmaginabile non avere soluzioni di backup, di picco (turbogas) o semplicemente tarate per garantire la continuità di erogazione. Chi blatera del 100% rinnovabile, mi spiace essere così brusco, gioca il ruolo del terrapiattista.
 
Ma non solo, non ci dobbiamo proprio arrivare. Trattandosi di produzioni discontinue, è inimmaginabile non avere soluzioni di backup, di picco (turbogas) o semplicemente tarate per garantire la continuità di erogazione. Chi blatera del 100% rinnovabile, mi spiace essere così brusco, gioca il ruolo del terrapiattista.

credo che chi parla con un minimo di criterio di rinnovabili lo fa in un contesto di riduzione energetica, e forse questo è il fulcro della questione che però mi sembra non venga mai toccato.
 
non per niente in nord Africa dove hanno tanto sole, stanno puntando a produrre idrogeno verde con l'elettrolisi.
Per produrre 1kg di idrogeno da elettrolisi dell'acqua occorrono 9 kg di acqua abbastanza "buona" da poter essere demineralizzata senza troppo sforzo. Quindi niente acqua di mare o reflui civili/industriali.
Il più delle volte si finisce con l'utilizzare acqua di falda, quindi utile per irrigare o potabile.
E difficilmente l'acqua derivante dall'utilizzo dell'idrogeno prodotto torna dove è stata presa.
A occhio non mi sembra molto sostenibile, specie in luoghi dove di acqua ce ne è poca
 
Ma sarà un bagno di sangue, vedo nella scuola dove lavora mia moglie hanno iniziato a fare lavori faraonici per ristrutturare l'edificio ed i servizi, risultato: è più di un anno che i lavori sono fermi, con voragini degne delle bombe in Ucraina, ci sono delle palizzate posticce con grande pericolo per i bambini.
Il comune e la regione rispondono la società è fallita, si sono dei procedimenti in corso e non ci sono soldi.
Figuriamoci cosa succederà con le colonnine.

" Miracoli " delle ristrutturazioni....
??
 
Per produrre 1kg di idrogeno da elettrolisi dell'acqua occorrono 9 kg di acqua abbastanza "buona" da poter essere demineralizzata senza troppo sforzo. Quindi niente acqua di mare o reflui civili/industriali.
Il più delle volte si finisce con l'utilizzare acqua di falda, quindi utile per irrigare o potabile.
E difficilmente l'acqua derivante dall'utilizzo dell'idrogeno prodotto torna dove è stata presa.
A occhio non mi sembra molto sostenibile, specie in luoghi dove di acqua ce ne è poca
La puoi desalinizzare con il FV, sono comunque progetti ad ampio respiro, orizzonti temporali lunghi e realizzabili nella fascia equatoriale.
Poi, per il trasporto via tubi dell’idrogeno, tendiamo a dimenticarci che la molecola H2 è la più piccola e leggera esistente, per cui per quanto bene siano fatte le saldature dei segmenti del tubo, buona parte sfuggirà in atmosfera (pare senza danno)
 
credo che chi parla con un minimo di criterio di rinnovabili lo fa in un contesto di riduzione energetica, e forse questo è il fulcro della questione che però mi sembra non venga mai toccato.
Standing ovation, Paolo.
Il problema (politico, purtroppo) e che i programmi europei di riduzione delle emissioni ovvero dei consumi difettano di neutralità tecnologica. E qui si aprono praterie che per regolamento del forum non possono essere esplorate.
 
Anzi, a leggere fra le righe i consumi elettrici saranno destinati ad aumentare, non a diminuire... quindi non riduzione di fabbisogno energetico, ma incremento.
 
In realtà prodotti più efficienti consentono di contenere i consumi energetici anche senza ridurne l'utilizzo. Basti pensare alle lampadine a led, che consumano molto meno rispetto alle progenitrici. Credo che si debba andare in quella direzione
 
La puoi desalinizzare con il FV, sono comunque progetti ad ampio respiro, orizzonti temporali lunghi e realizzabili nella fascia equatoriale.
Poi, per il trasporto via tubi dell’idrogeno, tendiamo a dimenticarci che la molecola H2 è la più piccola e leggera esistente, per cui per quanto bene siano fatte le saldature dei segmenti del tubo, buona parte sfuggirà in atmosfera (pare senza danno)
Desalinizzare con il FV grandi quantità di acqua è velleitario. Piuttosto con il solare a concentrazione.
Per quanto riguarda lo stoccaggio e il trasporto via tubo il problema non è rappresentato dal materiale o dalle perdite di gas, ma piuttosto dalle pressioni necessarie per mantenere stoccaggi e pipeline a dimensioni accettabili. Parliamo di 700 bar e più
 
per il trasporto via tubi dell’idrogeno, tendiamo a dimenticarci che la molecola H2 è la più piccola e leggera esistente, per cui per quanto bene siano fatte le saldature dei segmenti del tubo, buona parte sfuggirà in atmosfera
Uhm.... mi sa che l'H2 conviene produrlo il più possibile sul posto, mi sa che un "idrogenodotto" lungo chilometri sia qualcosa di tecnologicamente spaventoso. A occhio, conviene trasportare la corrente all'impianto piuttosto che fare l'impianto vicino alla centrale elettrica....
 
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