<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 965 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ah, beh,

Certo,

le case ci han gia' smenato parecchio nella rincorsa all' elettrico
e in piu' dovrebbero sostenere altri costi per reinserire il Diesel
 
Ah, beh,

Certo,

le case ci han gia' smenato parecchio nella rincorsa all' elettrico
e in piu' dovrebbero sostenere altri costi per reinserire il Diesel
Non so se la questione sia reinserire il diesel..... le tecnologie per le termiche sono ben note a tutti, è una questione di organizzazione e programmazione produttiva.
Che io ritengo necessaria - l'ho già detto ben prima che 4R riportasse la questione adesso giunta al pettine - perché, più che mai da noi con la ns. scarsa organizzazione preventiva, non ritengo possibile bloccare nel 2035 le vendite di nuove termiche, non avendo noi le strutture complessive indispensabili per pensare ad un uso di massa delle elettriche, perlomeno sicuramente entro un termine così vicino.

Adesso sembra che qualche manager inizi a dirlo apertamente : nell'editoriale è Imparato, CEO di Alfa Romeo. Per adesso.....
 
Ah, beh,

Certo,

le case ci han gia' smenato parecchio nella rincorsa all' elettrico
e in piu' dovrebbero sostenere altri costi per reinserire il Diesel

Il prezzo che pagherebbero, in caso contrario, è di vedere le proprie vendite quasi azzerate.

Se ci sarà una marcia indietro sul 2035, la percentuale di elettriche vendute non sarà più l'X%, ma lo 0,X% ...
 
Aggiungerei:
" E anche poca, in tutti i sensi, disponibilita' a comprarle "
( le elettriche)
La disponibilità a comprarle, se per alcuni può anche essere un'antipatia pregiudiziale, per tanti altri è più semplicemente una questione pratica : hanno limiti nell'uso (non tanto adesso che sono poche, ma in una prospettiva di massa), pongono gravi difficoltà nella ricarica quotidiana a meno di avere box e strutture proprie (come ha il ns. amico Zeno, che invece può sostenerne bene l'uso) e per questo basti pensare ai prevedibilissimi ed ovvi problemi dei grandi condomini specialmente se vecchiotti, ed infine sono anche costose, cosa questa che, come sempre succede, si supererebbe con la diffusione, ostacolata però dagli altri problemi..... è un po' un circolo vizioso, di cui è difficile prevedere la fine se non in tempi lunghi.
 
.
Visto che si fa riferimento alle elezioni, anche Alcibiade non aggiungeva altro... e poi si è visto che fine hanno fatto gli ateniesi.
Si chiamavano demagoghi quel tipo di generali/poitici ed i loro eponimi di oggi potremmo dire che fanno da contraltare agli integralisti: entrambi possono portare alla catastrofe.
Bisognerà scegliere gente seria e preparata, di qualsiasi schieramento siano, e ce ne vorrà ad individuarli.
Degli editoriali oramai ne faccio a meno, visto che mi pare stiano da una parte sola.
 
La disponibilità a comprarle, se per alcuni può anche essere un'antipatia pregiudiziale, per tanti altri è più semplicemente una questione pratica : hanno limiti nell'uso (non tanto adesso che sono poche, ma in una prospettiva di massa), pongono gravi difficoltà nella ricarica quotidiana a meno di avere box e strutture proprie (come ha il ns. amico Zeno, che invece può sostenerne bene l'uso) e per questo basti pensare ai prevedibilissimi ed ovvi problemi dei grandi condomini specialmente se vecchiotti, ed infine sono anche costose, cosa questa che, come sempre succede, si supererebbe con la diffusione, ostacolata però dagli altri problemi..... è un po' un circolo vizioso, di cui è difficile prevedere la fine se non in tempi lunghi.


" Disponibilita' in tutti i sensi "....
Nel senso di " piccioli ".
A te....Non pare siano un po' carettine
??
Tanto da dare una bella mano al non acquisto
( oltre il resto )
??
 
Ho visto oggi un servizio sulla nuova elettrica Xiaomi (marchio di tecnologia cinese che apprezzo e utilizzo con soddisfazione da moltissimi anni, quando ancora non era ufficialmente in Europa).

Non so se la vedremo anche di "qua" ma a specifiche, design, interni e cura sembra già molto molto molto concorrenziale rispetto alla migliore produzione BYD e Tesla (che sono le "regine" per auto vendite).

Pare che nella prima MEZZ'ORA (27 minuti esatti) abbiamo sfondato i 50.000 ordini!

Lo ripeto: i primi 50.000 ordini sono stati registrati dopo 27 minuti all'apertura del sistema di vendita!!!

Chiaro che c'erano hype, attesa, decisioni già prese ma, se si pensa alle molte elettriche by EU non so quante abbiano venduto 50.000 pezzi...
 
Potrebbe essere : "Toyoda pro auto sua" , tuttavia , imho , sembra interessante questo video il quale ribadisce la "non obbedienza" della casa giapponese ai diktat che obbligano all'elettrico e l'ostinazione ( chi la dura la vince ? ) del tutto da samurai verso l'ibrido e in prospettiva verso l'idrogeno che , secondo i tecnici Toyota dovrebbe diventare , se affinato da un punto di vista tecnico e supportato da impianti produttivi e infrastrutture distributrici , più economico , affidabile e commerciabile dell'elettrico , rispetto al quale manterebbe anche maggior valore nel tempo. Cose già dette dagli elettroscettici , tuttavia riassunte in maniera inedita , anche se marcatamente propagandistica :

 
Ultima modifica:
"Nonostante l’Olanda sia considerata una delle roccaforti dell’auto elettrica qualcosa sta iniziando a vacillare sul tema anche da quelle parti. Sì perché a Utrecht, ma anche a Rotterdam, l’Aia ed Amsterdam si sono accorti che i frequenti blackout che stanno affliggendo le loro città sono frutto dell’intensiva richiesta di energia da parte delle auto elettriche che, evidentemente, devono essere ricaricate per generare il loro movimento. Corto circuito, dunque, tra quella via di mezzo tra imposizione e “necessità ecologista” di auto elettrica e la reale possibilità di usarla come un’auto normale perché i Sindaci delle rispettive città stanno pensando di agire con tagli o chiusure delle forniture di corrente alle colonnine per limitare l’assorbimento negli orari di punta. Una sorta di sopruso a chi ha creduto nella scelta di un’auto diversa da una termica, magari anche spinto da incentivi statali che ne hanno promosso l’acquisto, e che ora rischia di costare caro in termini di libertà personale: Lot van Hooijdonk, esponente del partito ambientalista GroenLinks e assessore alla Mobilità di Utrecht, ha avanzato l'ipotesi di scollegare completamente ad orari prestabiliti tutti i punti di ricarica comunali per venire incontro alla scarsa disponibilità di energia e questo anche se il Sindaco Van Hooijdonk ha un’opinione diversa: per lui basterà limitare la potenza erogata. Dalla padella alla brace. In realtà l’Olanda è in buona compagnia: anche la Germania ha spesso denunciato l’aumento di picchi non gestibili e la soluzione suggerita sapete qual è stata? Aumentare le tariffe energetiche…"

 
"Nonostante l’Olanda sia considerata una delle roccaforti dell’auto elettrica qualcosa sta iniziando a vacillare sul tema anche da quelle parti. Sì perché a Utrecht, ma anche a Rotterdam, l’Aia ed Amsterdam si sono accorti che i frequenti blackout che stanno affliggendo le loro città sono frutto dell’intensiva richiesta di energia da parte delle auto elettriche che, evidentemente, devono essere ricaricate per generare il loro movimento. Corto circuito, dunque, tra quella via di mezzo tra imposizione e “necessità ecologista” di auto elettrica e la reale possibilità di usarla come un’auto normale perché i Sindaci delle rispettive città stanno pensando di agire con tagli o chiusure delle forniture di corrente alle colonnine per limitare l’assorbimento negli orari di punta. Una sorta di sopruso a chi ha creduto nella scelta di un’auto diversa da una termica, magari anche spinto da incentivi statali che ne hanno promosso l’acquisto, e che ora rischia di costare caro in termini di libertà personale: Lot van Hooijdonk, esponente del partito ambientalista GroenLinks e assessore alla Mobilità di Utrecht, ha avanzato l'ipotesi di scollegare completamente ad orari prestabiliti tutti i punti di ricarica comunali per venire incontro alla scarsa disponibilità di energia e questo anche se il Sindaco Van Hooijdonk ha un’opinione diversa: per lui basterà limitare la potenza erogata. Dalla padella alla brace. In realtà l’Olanda è in buona compagnia: anche la Germania ha spesso denunciato l’aumento di picchi non gestibili e la soluzione suggerita sapete qual è stata? Aumentare le tariffe energetiche…"



Ah....

Frequenti black out
Intensiva richiesta
Devono essere ricaricate

Non sfugge niente a questi signori
 
La parola sopruso mi pare molto esagerata.
Se tagliano la potenza alle colonnine è per fare in modo che la gente non rimanga al buio,comprese le persone che hanno contribuito a pagare le auto elettriche e magari vanno in bici.
 
Chiunque abbia studiato il capitolo sull'energia elettrica del libro di Fisica di terza superiore lo sapeva dall'inizio. Non è la quantità di energia da produrre per alimentare le pilamobili il problema, è alimentare migliaia di punti di ricarica con potenze che potrebbero alimentare una piccola fabbrica. Eppure nel capitolo summenzionato c'è scritto che per fare un watt servono un volt e un ampere... forse se ci avesse scritto sopra una canzoncina Sergio Endrigo, sul tipo di "Ci vuole un fiore", magari persino le teste sopraffine di Bruxelles ci sarebbero arrivati.....
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto