<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 589 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
È proprio questa la parte "curiosa" della vicenda.
Ho la mia teoria: nessuno a livello istituzionale crede veramente alla diffusione delle elettriche in massa, in Italia, perché conosce bene la situazione. Rete elettrica obsoleta e inadeguata; impossibile investire in nuove infrastrutture soprattutto a livello produttivo giacché è impensabile puntare solo alle rinnovabili (la favoletta dei radical-chic) o al nucleare (NIMBY); abitazioni senza garage e/o con impianti elettrici difficili da implementare; normative di sicurezza fra le più stringenti e complesse al mondo; pianificazione della localizzazione industriale che nemmeno nel Terzo Mondo; dipendenza dall'estero per la produzione di energia.

Aggiungete sotto a piacimento...
 
Ultima modifica:
ci sono già un paio di video che ne raccontano, uno dei quali di un tizio che in tanti odiano, io lo seguo comunque perchè nel marasma dei suoi pensieri alcune volte ci azzecca.
Comunque la tecnologia e il progresso ha un senso quando semplifica le cose non quando le complica, bisogna uniformare, omologare determinate connessioni e determinati metodi di pagamento e soprattutto renderli "semplici". Sul fatto che non tutti sono avvezzi alla tecnologia alla prima serata danzante in piazza vi mando una panoramica della gente seduta al bordo della pista da ballo, il 90% ha lo smartphone in mano e uona buona percentuale è intenta a filmare o fotografare, un'altra buona parte scrolla facebook o messaggia su whatsapp, magari guarda le foto dei nipotini che sono stati al mare.
Il progresso ha senso quando c'è un documento d'identità unico con un chip e un CIE per accedere ai servizi telematici, non ha senso quando si chiede lo spid e ci si scorda la password. Ha senso quando posso pagare sia in contante che con la carta, non ha senso quando la colonnina delle strisce blu accetta solo contante, ha senso quando posso fare rifornimento con la carta anche se ho solo 20 euro di credito residuo, non ha senso quando devo averne 100 per avere un resto da 80. La tecnologia ha senso quando devo trasferire un file da smartphone a smartphone o pc e posso farlo inquadrando un qr e non passando da un server esterno. Non mi viene in mente nient'altro ma di cose da semplificare ce ne sono a iosa! Avete mai provato a fare una fattura telematica? Io le faccio direttamente dal sito dell'agenzia delle entrate, fino a qualche anno fa avevo il blocchetto col mio bel timbro e le scrivevo a mano! 3 minuti ed era pronta. Stampa documento da wifi, ci vuole l'app dedicata della stampante e una connessione internet perchè il file prima va sul suo server poi viene spedita alla stampante e stampata, perchè non si può stampare direttamente? Non esiste un modo per omologare la frequenza e far riconoscere la stampante a tutti i dispositivi? e mandare il documento senza server intermediario?
Per arrivare a quello che dici tu, serve comunque una forte azione normativa statale. Non dico per forza dittatoriale alla cinese, ma sicuramente non la vaghezza normativa nostrana (e mettiamoci pure europea, che le poche cose che riesce ad imporre sono solo complicazioni disastrose).
 
Il progresso ha senso quando c'è un documento d'identità unico con un chip e un CIE per accedere ai servizi telematici, non ha senso quando si chiede lo spid e ci si scorda la password
mi cito, ha senso quando a seguito di un furto dalla denuncia fatta ai carabinieri posso avere subito un documento temporaneo che mi permetta di fare tutto in attesa del duplicato e allo stesso modo di avere subito una nuova carta bancomat con un nuovo pin dopo aver bloccato quella vecchia, ma subito intendo subito perchè se mi trovo fuori provincia se non all'estero devo avere la possibilità di poter spendere i miei soldi (ovviamente per tutte le necessità).
 
Mi sembra che interesse del gestore della distribuzione di elettricità per auto sia quello di favorire il più possibile la clientela nei pagamenti . O no ? Ovvio che non si possa pagare la ricarica con i contanti , ma con le carte perchè no? Comunque la si voglia girare , a mio parere, resta un disservizio .Per questo il pos oltre che obbligatorio fa l'interesse degli esercizi commerciali che lo mettono a disposizione : agevola il cliente al momento del pagamento. Non capisco quindi il problema e nemmeno la complicazione di esser soci tesserati per poter acquistare un prodotto di largo consumo come la ricarica delle batterie ..
 
Abbiamo da non so quanti decenni un unico bocchettone standard di carico per la benzina ed un altro leggermente più largo per il gasolio. L’UE ha imposto un unico tipo di connettore di ricarica (USB-C) per tutti gli smartphone (piegando anche la resistenza di Apple che voleva tenere il suo Lightning proprietario) ed altri device tascabili e anche portatili.
Possibile che non si riesca ad unificare le colonnine di ricarica?
 
Il problema non è il connettore alla colonnina, in Italia abbiamo ccs2 e Chademo per le ricariche veloci DC (che richiedono la colonnina con il cavo integrato) e tipo 2 per le ricariche AC (lato auto la tipo2 è già integrata nella ccs2). Esiste anche un connettore semplificato tipo 3a ma serve solo per alcuni quadricicli.
In pratica con ccs2, tipo 2 e Chademo si copre la totalità o quasi delle auto, camion, ecc.
Il problema è che esistono decine di gestori (la concorrenza va bene) con altrettante app di ricarica (questo va meno bene). Alcune sono utilizzabili in roaming, ad esempio con una app di Enel X si possono utilizzare le colonnine Be Charge e viceversa, altre no. Servirebbe una interoperabilità totale ovvero che con un'unica app o card si possa utilizzare qualunque colonnina in roaming. Meglio ancora il plug and Charge tipo Tesla ai supercharger: si parcheggia, si innesta il connettore e la ricarica parte in automatico. A dire il vero, alcuni modelli oltre Tesla stanno cominciando a supportare il Plug and charge ma chissà quanti anni passeranno prima che diventi uno standard universale, se mai lo diventerà.
 
Sì ma il bancomat per ora è praticamente assente sulle colonnine quindi la cosa di gran lunga più rapida sarebbe obbligare alla interoperabilità in modo che con una solo app e card a scelta si possa caricare ovunque.
 
Molti sostengono che per elettrificare il trasporto in città ci vorrebbe più scelta di citycar e quadricicli a batteria,
Come vado predicando da un po', ma non certo con quadricicli leggeri. Già un L7e sarebbe un discreto compromesso, usabile quasi come un'auto e in grado di muoversi anche su una tangenziale. Ma non devono costare 20mila euro, porca paletta.....
 
Molti sostengono che per elettrificare il trasporto in città ci vorrebbe più scelta di citycar e quadricicli a batteria, possibilmente economici. Ecco una vetturetta appena presentata con dimensioni e prestazioni adatte all uso urbano. Ma non è esattamente economica...

https://it.motor1.com/news/682390/bentley-blower-replica-miniatura/
Certo, anche perché un reale vantaggio dei BEV è quello di migliorare sensibilmente la qualità dell'aria che respiriamo in città. Diciamo che si dovrebbero pesantemente incentivare appunto le citycar anziché i modelli di segmento superiore.
 
Certo, anche perché un reale vantaggio dei BEV è quello di migliorare sensibilmente la qualità dell'aria che respiriamo in città. Diciamo che si dovrebbero pesantemente incentivare appunto le citycar anziché i modelli di segmento superiore.
La direzione è giusta, tecnologie e costi attuali non lo permettono, per cui il cortocircuito è sempre il medesimo (aka cane che si morde la cosa):

Chi spenderebbe 15.000/18.000€ per una vettura stile kei car con 80/100 km di autonomia (per contenere prezzo del pacco batterie e costo totale) e poterla usare solo in città e simili?

La risposta è semplice e continua ad essere sempre chi e solo chi può permettersi di avere una seconda se non addirittura una terza auto.

Il focus continua ad essere quello delle "perennemente annunciate" nuove tecnologie di batteria che devono avere costi sensibilmente inferiori, pesi e ingombri minori a parità di capacità.
 
Certo, anche perché un reale vantaggio dei BEV è quello di migliorare sensibilmente la qualità dell'aria che respiriamo in città. Diciamo che si dovrebbero pesantemente incentivare appunto le citycar anziché i modelli di segmento superiore.
Esatto, la mobilità elettrica dovrebbe essere incentivata prevalentemente - e sottolineo prevalentemente - per le segmento A e B, in modo da avere aree urbane carbon free. Occorre investire per produrre piccole vetture sui 350 o 400 cm, con batterie relativamente piccole e autonomie nell'ordine di 250-300 km, in questo modo avremmo veicoli puliti, con dimensioni contenute e buona abitabilità. Invece siamo partiti dai Suv di 5 metri e 2 tonnellate di peso... al momento quasi del tutto inutili per ridurre le emissioni di gas serra
 
Esatto, la mobilità elettrica dovrebbe essere incentivata prevalentemente - e sottolineo prevalentemente - per le segmento A e B, in modo da avere aree urbane carbon free. Occorre investire per produrre piccole vetture sui 350 o 400 cm, con batterie relativamente piccole e autonomie nell'ordine di 250-300 km, in questo modo avremmo veicoli puliti, con dimensioni contenute e buona abitabilità. Invece siamo partiti dai Suv di 5 metri e 2 tonnellate di peso... al momento quasi del tutto inutili per ridurre le emissioni di gas serra

In teoria è come dici in pratica io non ricordo una tecnogia automobilistica che è partita dal basso, probabilmente gli investimenti iniziali vanno recuperati su segmenti più costosi e remunerativi. Se ci pensi anche l'HSD di Toyota nasce sulla Prius a metà anni 90 per poi passare a tanti altri segmenti, e Yaris è arrivata per ultima a ricevere l'ibrido. Credo che la stessa cosa avvenne coi moderni TD, magari mi sbaglio ma io ricordo Croma 164 e Thema nei primi anni poi pian pianino arrivo anche ai segmenti inferiori ma non è che parti da questi. Ora abbiamo le Suv che tirano e soprattutto i marchi Europei da queste hanno cominciato a lavorare sulle EV, ma neamche tutte a dir la verità, Renault e Nissan sono partite da Zoe e Leaf per dirne 2
 
Penso che partano dall'alto perchè è più facile trovare gente danarosa propensa a spendere i suoi soldi. Invece il povero cristo non può permettersi di pagare un'utilitaria 5 o 10k in più.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto