<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 480 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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mi sembrerebbe non già una transiziione verso l ecologia , ma 6na transizione al ritorno del...medioevo :)

Beh penso che sia ben quello che vogliono. Chi ha la grana sta nel castello e viaggia ( ovviamente per rogibi di servizio ) in carrozza e a cavallo, gli altri in capanna con un mulo se te lo puoi permettere.
E se ti vuoi spostare, puoi sempre noleggiare un cavallo o un carretto da una compagnia di cui, ( pensa le combinazioni ) è socio chi abita nel castello.
 
Guardando le immagini sembrano quasi tutte con un adesivo esterno, come se fossero intestate a una società di noleggio, taxi o car sharing.
Magari la società è fallita o sotto processo per brogli vari e le auto sono sotto sequestro. Come giustamente diceva il gioranalista, la Cina è uono sto molto opaco, quel che succede all'interno della Grande Muraglia non trapela facilmente.
Concordo, ho pensato pure io a taxi o sharing.
 
Basta poi non lamentarsene quando ristoranti, pub, palestre, località turistiche e quant'altro saranno vuoti, quando avremo forte disoccupazione e un Pil in picchiata rapida...
Il problema è anche questo. Andando indietro di cento anni o giù di lì, erano ben pochi ad avere l'auto o la moto, per la massa la mobilità individuale era la bicicletta (quella di allora, pesante e senza cambio), il cavallo (per chi viveva in campagna) o semplicemente le proprie scarpe. Stop. Se volevi viaggiare, avendo i soldi per il biglietto, c'erano i treni e le navi. Fine.
Poi è arrivata l'automobile per tutti e la società si è riorganizzata, adesso è normale farsi un'ora di auto per andare a mangiare un agriturismo, andare al centro commerciale, visitare amici e parenti ma anche più semplicemente vivere in un paese di campagna, montagna o comunque fuori città e lavorare a decine di chilometri. Se togliamo le auto, pur lasciando tutti i mezzi pubblici (treni, autobus, aerei, metropolitana e tutto il resto), l'organizzazione attuale salta di botto e con essa l'economia.
 
Non vedo perché …
Certo, abitassi a Milano o Roma, alcune domande me le porrei, ma, dato che in queste città ci vado senz’altro da turista, ma giammai mi ci trasferirei, manco a pagamento, perché mai dovrei assumere uno stile di vita “metropolitano”?

Pubblica non inteso come mezzi pubblici, ma come interesse pubblico con le conseguenze che comporta, perché se facciamo discorsi sociali li dobbiamo fare a 360 gradi considerando che da anni per alcuni strati sociali l'avere a disposizione una vettura è diventata una cosa difficile, e parlo di gente che l'auto la usa per motivi d'utilita non per diletto
 
ci si deve mettere in testa che la mobilità deve diventare pubblica
Mah questa la ritengo sinceramente un'imposizione che mal si scontra col concetto di Paese civile, evoluto e democratico. Casomai "dovrebbe" diventare pubblica, nel senso di offrire talmente tanta mobilità con mezzi pubblici così adeguata, da far preferire l'automobile in certi frangenti (ma non in tutti). Ma come abitante di un Paese moderno, non posso accettare il concetto verso il quale ci vorrebbero traghettare e cioè una mobilità pubblica "costretta" come avviene appunto in Cina. Costretta perché muoversi privatamente diventa costoso, complicato e impossibile. E' sostanzialmente un'involuzione di ciò che siamo, perché la mobilità privata è innanzi tutto libertà.
 
Mah questa la ritengo sinceramente un'imposizione che mal si scontra col concetto di Paese civile, evoluto e democratico. Casomai "dovrebbe" diventare pubblica, nel senso di offrire talmente tanta mobilità con mezzi pubblici così adeguata, da far preferire l'automobile in certi frangenti (ma non in tutti). Ma come abitante di un Paese moderno, non posso accettare il concetto verso il quale ci vorrebbero traghettare e cioè una mobilità pubblica "costretta" come avviene appunto in Cina. Costretta perché muoversi privatamente diventa costoso, complicato e impossibile. E' sostanzialmente un'involuzione di ciò che siamo, perché la mobilità privata è innanzi tutto libertà.

avevo precisato, non intendo come mezzi pubblici, come interesse pubblico che per me vuol dire che si deve trovare un sistema sociale per aiutare le persone a muoversi perchè lo troviamo vitale per il funzionamento sociale.
Non so qui quanti hanno modo di girare nelle zone popolari, li il problema non è la transizione da un Euro 4/5 ad una EV , li il problema è che la vettura che ha 20 e passa anni non va più ed è difficile trovare le risorse per prendere un altra vettura e mantenerla, e questo problema esiste da anni e anni non è che nasce con la transizione, e se non affrontato è un problema sociale.
 
si deve trovare un sistema sociale per aiutare le persone a muoversi perchè lo troviamo vitale per il funzionamento sociale.
Esiste dal 1886, se non sarà più disponibile (intendo come suggerisci tu, ad un costo accessibile) ci saranno delle inevitabili ripercussioni sia economiche che di ordine pubblico. l'Europa se continua così, diventerà un deserto...
 
Esiste dal 1886, se non sarà più disponibile (intendo come suggerisci tu, ad un costo accessibile) ci saranno delle inevitabili ripercussioni sia economiche che di ordine pubblico. l'Europa se continua così, diventerà un deserto...

ma il costo accessibile , anche come manutenzione, non c'è più da anni ormai , tranne che non si pensi che spendere una buona parte dello stipendio per muoversi (per utilità non per piacere) sia considerato un fatto positivo, per me non lo è.
 
E' un fatto purtroppo non voluto ma necessario, perché non vi sono alternative per molte persone.

ma se è necessario allora diventa d'interesse sociale di tutti e come tale deve essere gestito.
Non posso far finta di non vedere che negli ultimi 20 anni le case automobilistiche hanno cercato il massimo dell'utile e lo hanno fatto alzando l'asticella dell'offerta, si sono dismesse tipologie di vetture che andavano incontro all'esigenze della fascia più debole e si sono sviluppati segmenti che vanno contro a questo. Le aziende automobilistiche sono private, non è che gli puoi andare a dire che devono vendere per forza vetture low cost o comunque di segmenti economici , e questo che quindi non riesco a capire come si può gestire in un futuro scenario , a prescindere dalla transizione o meno.
Poi possiamo anche fare un altro discorso, noi siamo appassionati e viviamo l'automobile come passione, quindi siamo disposti a pagare e anche tanto, più volte qui ho letto che se la benzina costasse 3 o 4 euro no problem, però l'automobile non è solo un oggetto passionale, è anche un mezzo d'utilità e forse questo ci sfugge
 
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