<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 291 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Il video estremizza un po' ma il messaggio è corretto. Se l'Europa decide per l'elettrico, giusto o sbagliato che sia, occorre organizzarsi per tempo con politiche adeguate: in particolare, realizzare infrastrutture e adeguare l'edilizia residenziale. Rinchiudersi nel passato non serve a molto, se non a divenire irrilevanti
 
A mio avviso invece occorre contestare con forza in ogni sede istituzionale la decisione europea in quanto sbagliata, sia come concetto di base che come effetti socio-economici. Arrivando anche a mosse estreme come quella effettuata dagli amici inglesi. Solo così, magari, qualcuno prenderà coscienza dell'enorme abbaglio preso (o voluto) ai danni di intere popolazioni.
 
in particolare, realizzare infrastrutture e adeguare l'edilizia residenziale

E lo stanno facendo e 3. Puoi riscrivere lo stesso post tra qualche giorno se vuoi ed Io per la 4a volta Ti risponderò: lo stanno facendo Alex..spendendo una barcata di grana. Anche in IT. C'è l'articolo su 4ruote.it di qualche giorno fa...
 
Ho ascoltato il video e, se posso, faccio alcune considerazioni.

- parto col dire che è grossomodo condivisibile il ragionamento sotteso dal puro punto di vista utilitaristico

- trovo il tono con cui è pensato e realizzato è decisamente fastidioso

- rilevo un errore di fondo molto grave a cui non si è fatto cenno: spinge molto sulla "doppia velocità" tra IT e UE ma non rileva in alcun modo che il PIL procapite e lo stipendio medio sono anche la metà o più rispetto a quelli di altri paesi, per cui è UTOPIA pensare che la progressione di questa "transizione" possa essere lineare o anche solo similare tra i vari paesi

- in definitiva lo trovo un "contro-luogo comune" esattamente nella stessa misura in cui "bolla come luoghi comuni" gli spunti e le critiche che man mano commenta

Ritengo di aver perso qualche minuto nel vederlo, null'altro.
 
E lo stanno facendo e 3. Puoi riscrivere lo stesso post tra qualche giorno se vuoi ed Io per la 4a volta Ti risponderò: lo stanno facendo Alex..spendendo una barcata di grana. Anche in IT. C'è l'articolo su 4ruote.it di qualche giorno fa...
Il concetto che volevo esprimere nel post era un altro: inutile protestare verso una decisione che non condividiamo, molto meglio adottare un atteggiamento pragmatico e collaborativo
 
Ultima modifica:
A mio avviso invece occorre contestare con forza in ogni sede istituzionale la decisione europea in quanto sbagliata, sia come concetto di base che come effetti socio-economici. Arrivando anche a mosse estreme come quella effettuata dagli amici inglesi. Solo così, magari, qualcuno prenderà coscienza dell'enorme abbaglio preso (o voluto) ai danni di intere popolazioni.

Si facevano gli stessi discorsi con i vaccini.
Alla fine se volevi andare a lavorare bisognava vaccinarsi.
Sarà così e nulla potremo fare.
Se non spendere 25k per una utilitaria elettrica.
I modi per obbligarti lo trovano.
E le nostre auto termiche tra qualche anno varranno zero
 
nel video lo spiega bene, è il cane che si morde la coda, più che altro la differenza è che in alcuni paesi questo cambiamento è un pò più veloce, si traduce in infrastrutture e maestranze che arriveranno pure in italia ma qualche anno più tardi. Non credo che francesi e tedeschi siano poi tanto più ricchi degli italiani, magari essendo molto nazionalisti sono invogliati a comprare auto elettriche del marchio nazionale preferito, che sia una peugeot o una volkswagen o una bmw o una renault......insomma l'italiano campanilista può scegliere o la 500e o la maserati granturismo folgore......o forse siamo uno dei pochi paesi che crede più all'ibrido che all'elettrico puro. Comunque sia prima o poi un pò tutte le nazioni si metteranno a paro (o quasi), chi prima e chi dopo.

In Italia faranno presto a farci cambiare idea.
Quello che adesso sembra impossibile tra un anno o due sarà il contrario.
E ci diranno che chi è contro la transizione è uno sfigato senza soldi e fuori dal mondo.
Due anni fa spendere 15k per una Panda sembrava follia.
Ora sui social c'è gente che afferma di aver fatto l'affare.
Si fa presto a cambiare la visuale
 
In Italia faranno presto a farci cambiare idea.
Quello che adesso sembra impossibile tra un anno o due sarà il contrario.
E ci diranno che chi è contro la transizione è uno sfigato senza soldi e fuori dal mondo.
Due anni fa spendere 15k per una Panda sembrava follia.
Ora sui social c'è gente che afferma di aver fatto l'affare.
Si fa presto a cambiare la visuale
Sara', ma il parco auto italiano sta invecchiando sempre piu', segno che la disponibilita' economica sta diminuendo e non a caso il mercato e' in forte contrazione.
Con l'elettrico la situazione peggiorera' ulteriormente, ed in piu' quando lo stato non incassera' piu' le accise della benzina prova a pensare dove andranno a prendere quei soldi ?
.... per non dire di quanto stiamo gia' pagando la poca corrente disponibile in Italia !!
 
Riguardo il passaggio al "only electric" per gli edifici, quindi compreso riscaldamento, cottura cibi, ecc: forse non è ancora chiaro a tutti che la reale fattibilità dipende dalla classe energetica dell'edificio e dalla zona climatica. Un edificio con classe di isolamento A o superiore non avrà problemi anche nell'estremo nord Italia ma anche un B se la può cavare abbastanza bene, sul C qualche difficoltà già può farsi sentire. Al sud probabilmente anche una classe D o E come isolamento termico può andare, ovviamente abbinata a un fotovoltaico per compensare almeno in parte i consumi.
Per edifici in classe F/G il passaggio a full electric sarebbe parecchio impegnativo, tanto che probabilmente costa meno fare il cappotto termico alla casa, ammesso che sia tecnicamente fattibile. E per una discreta parte degli edifici non lo è.
Il problema degli obblighi UE in materia è che sarà materialmente impossibile adeguare tutti gli edifici italiani nei termini ipotizzati. Milioni di edifici da ristrutturare pesantemente, non c'è manodopera specialistica sufficiente, non ci saranno materiali sufficienti, di conseguenza i prezzi saliranno alle stelle. È già è successa la stessa cosa, in scala ridotta, con il 110% che pure ha interessato un numero minimo di abitazioni rispetto a quanto ci attende.
 
Riguardo il passaggio al "only electric" per gli edifici, quindi compreso riscaldamento, cottura cibi, ecc: forse non è ancora chiaro a tutti che la reale fattibilità dipende dalla classe energetica dell'edificio e dalla zona climatica. Un edificio con classe di isolamento A o superiore non avrà problemi anche nell'estremo nord Italia ma anche un B se la può cavare abbastanza bene, sul C qualche difficoltà già può farsi sentire. Al sud probabilmente anche una classe D o E come isolamento termico può andare, ovviamente abbinata a un fotovoltaico per compensare almeno in parte i consumi.
Per edifici in classe F/G il passaggio a full electric sarebbe parecchio impegnativo, tanto che probabilmente costa meno fare il cappotto termico alla casa, ammesso che sia tecnicamente fattibile. E per una discreta parte degli edifici non lo è.
Il problema degli obblighi UE in materia è che sarà materialmente impossibile adeguare tutti gli edifici italiani nei termini ipotizzati. Milioni di edifici da ristrutturare pesantemente, non c'è manodopera specialistica sufficiente, non ci saranno materiali sufficienti, di conseguenza i prezzi saliranno alle stelle. È già è successa la stessa cosa, in scala ridotta, con il 110% che pure ha interessato un numero minimo di abitazioni rispetto a quanto ci attende.
Ciao.
Ti va di chiarire il passaggio che ho evidenziato?
 
Per le mie esigenza, il problema non è se l'auto sia a vapore, energia fotonica, nucleare, idrogeno, kerosene o addirittura ad energia bosonica, quando l'auto elettrica avrà la stessa fruibilità di quella termica allora ci potrò pensare.
Non è importante che il carburante costi 3 euro, ma l'auto deve essere fruibile per le mie esigenze lavorative e di uso.

Un mio carissimo collega amico, che abita in Brianza in villetta singola con impianto VF da 3kw e batterie da 10Kwh di accumulo, ha comprato 3 anni fa una BMW i3 (tra l'atro una delle poche auto che denunciano il giusto come autonomia), ha deciso di cambiarla e di prenderne una ibrida plug-in come la X1 25e, poiché l'auto elettrica non ha fruibilità da lui richiesta da un'auto.
 
Il video estremizza un po' ma il messaggio è corretto. Se l'Europa decide per l'elettrico, giusto o sbagliato che sia, occorre organizzarsi per tempo con politiche adeguate: in particolare, realizzare infrastrutture e adeguare l'edilizia residenziale. Rinchiudersi nel passato non serve a molto, se non a divenire irrilevanti
Mi perdonerai, condivido per niente.
O stiamo diventando come la (o la) Cina?
 
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